Cosa ho riascoltato quest'oggi?
Un, due, tre...
uno: il loro disco più cristallino e coeso, non a caso anche il più breve. In questi anni non l'ho ascoltato molte volte, anzi, ma è uno dei quei dischi che rappresentano delle esperienze oniriche ogni volta che li si ascolta. Non sono un patito degli arrangiamenti, ma non posso non annotare che è un album con dei suoni favolosi. Era sheogaze? Dream pop? Boh, per me era solo rock psichedelico e ancora mi pare una buona definizione. Per qualche motivo mi ha sempre ricordato le immagini di More, il film, e fatalmente mi è sempre venuto da associarlo alla relativa soundtrack dei Pink Floyd. Quindi un disco solare, ma di un sole stordente e accecante. Per me il loro capolavoro.
due: nell'anno dell'esplosione mondiale del brit-pop loro vanno da tutt'altra parte e propongono un soul psichedelico, sciamanico e dilatato. Splendidi i lenti vellutati e onirici, potenti le sferzate elettriche, interessanti e a volte un po' pasticciati i brani più freakettoni. Affascinante e avvolgente.
tre: anch'io come tanti iniziai ad ascoltarli con questo, anche se a farmelo comprare fu la suadente "The Drugs Don't Work", non la sfrontata "Bitter Sweet Symphony". Disco sicuramente marpione, ma che mette in fila una sequenza micidiale di canzoni ad uncino. Una macchina da guerra più che un disco. Esplode l'attitudine gospel di Ashcroft, che spesso sembra davvero il nuovo Jagger degli anni 90. Tanto segreto, misterioso e drogato suonava il primo album, tanto questo sa di psichedelia lieve e pulita, suonata per gente seduta nell'erba, come da copertina.
). Qualche nome significativo? Magari non me li vado a sentire, ma giusto per sapere che esistono, io ero abbastanza convinto fosse un fenomeno ormai riassorbito.
che casino
