E Garimberti bacchetta un TG3 eccessivamente fazioso:
http://www.corriere....2e85c9dff.shtml
Effettivamente sta diventando filo atlantista da fare schifo.
Inviato 25 ottobre 2011 - 16:45
E Garimberti bacchetta un TG3 eccessivamente fazioso:
http://www.corriere....2e85c9dff.shtml
Inviato 27 ottobre 2011 - 20:37
Inviato 28 ottobre 2011 - 07:29
Inviato 28 ottobre 2011 - 07:53
Pare che da gennaio Giuliano Ferrara sostiuirà lo spazio di Santoro in prima serata il giovedì. Siccome va tanto bene con "Qui Radio Londra" arriva la promozione nella prima serata classicamente dedicata all'approfondimento informativo.
Inviato 28 ottobre 2011 - 08:08
Inviato 28 ottobre 2011 - 08:57
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 28 ottobre 2011 - 16:53
Che sbaragliava la serata su tutta la linea con ascolti record e gli sponsor che facevano a gara ad aggiudicarsi la sua fascia.
Inviato 28 ottobre 2011 - 17:16
Pare che da gennaio Giuliano Ferrara sostiuirà lo spazio di Santoro in prima serata il giovedì. Siccome va tanto bene con "Qui Radio Londra" arriva la promozione nella prima serata classicamente dedicata all'approfondimento informativo.
Il bello è che si è proposto lui stesso scrivendo una lettera all'altra dipendente di Berlusconi, Lorenza Lei la quale ovviamente ha accolto la proposta con entusiasmo. Ci mancherebbe altro. Chi non si leccherebbe i baffi di fronte all'idea di affidare ad un simile campione di ascolti il prime time informativo dell'azienda?
Lui nel frattempo gongola: "Senti il mio gusto: prima eredito la cattedra di Enzo Biagi, adesso il trono di Michele Santoro…". Perché è talmente bravo, lui, che "eredita" simili trasmisisoni per meriti. Mica viene messo al posto di un giornalista scomodo appena cacciato perché è il consigliere, amico personale, servo preferito di Berlusconi e contemporaneamente distrugge l'audience di qualsiasi fascia oraria in cui si colloca favorendo così le TV del medesimo amico. No no no. Niente affatto. "Eredita" di diritto, perché è bravo e fa record ascolti a raffica.
Inviato 28 ottobre 2011 - 21:33
cambia solo la visione del mondo e della politica.
il fatto che faccia pochi ascolti mi domando se sia un problema, trattasi di servizio pubblico, non di tv commerciale,
c'è chi lo fa con professionalità, cultura e credendoci (Ferrara) e chi solo "di mestiere" (Minzolini).
mi domando quale altro dipendente pubblico o privato dopo aver mandato a quel paese il datore di lavoro possa anche dettare le condizioni del "divorzio"
the music that forced the world into future
Inviato 29 ottobre 2011 - 07:35
cambia solo la visione del mondo e della politica.
Il problema è che la visione del mondo e della politica di Ferrara è la pura e semplice difesa servile di Berlusconi, oltre ogni evidenza. Parliamo di uno che un giorno è paladino del cattolicesimo e quello dopo, per difendere il padrone, diventa un libertario sfrenato che attacca chi si indigna davanti ai festini di Arcore definendoli dei puritani bacchettoni (non cogliendo, furbescamente, il punto del problema che non è certo il sesso).
il fatto che faccia pochi ascolti mi domando se sia un problema, trattasi di servizio pubblico, non di tv commerciale,
La RAI si sostiene anche grazie agli introiti pubblicitari, è assurdo da un punto di vista meramente imprenditoriale sostituire chi ti porta un sacco di introiti con un conduttore chiaramente inviso al pubblico.
c'è chi lo fa con professionalità, cultura e credendoci (Ferrara) e chi solo "di mestiere" (Minzolini).
Entrambi lo fanno perché lautamente pagati, altroché credenti e mestieranti. D'altronde la propria credibilità davanti alla nazione non la metti in gioco per due lire.
mi domando quale altro dipendente pubblico o privato dopo aver mandato a quel paese il datore di lavoro possa anche dettare le condizioni del "divorzio"
Basterebbe guardare alla voce amministratori delegati, ce ne sono molti che hanno preso cifre ben più alte lasciando aziende disastrate. Santoro, al contrario, ha sempre proposto format che portavano ascolti e soldi in azienda.
Inviato 29 ottobre 2011 - 08:42
dopo aver insultato ripetutamente il proprio capo, ha ottenuto una buona uscita di 2 milioni di euro, mi domando quale altro dipendente pubblico o privato dopo aver mandato a quel paese il datore di lavoro possa anche dettare le condizioni del "divorzio",
Inviato 29 ottobre 2011 - 09:11
, mi domando quale altro dipendente pubblico o privato dopo aver mandato a quel paese il datore di lavoro
Inviato 29 ottobre 2011 - 09:36
Inviato 29 ottobre 2011 - 09:42
Tranquilli, è solo il piano di rinascita democratica. Niente di cui preoccuparsi. E' logico che ci caschino in tanti.
Inviato 29 ottobre 2011 - 21:20
poi scusa, dove starebbe la "colpa" di Ferrara? allora se vogliamo sempre fare questi discorsi con le fette di prosciutto sugli occhi, proprio mi son stufato.
ma se è lui che se ne è voluto andare, e poi dopo il casino che ha combinato sarebbe stato il minimo licenziarlo.
the music that forced the world into future
Inviato 01 novembre 2011 - 11:48
Inviato 01 novembre 2011 - 15:32
Inviato 09 novembre 2011 - 09:36
Inviato 13 novembre 2011 - 12:54
Inviato 17 novembre 2011 - 14:22
Inviato 18 novembre 2011 - 08:53
Nuovo attacco contro Santoro
Incendiati i ripetitori in Trentino
Attentato nel giorno in cui va in onda la terza puntata di "Servizio Pubblico". Colpite le strutture dell'emittente locale Rttr, che la settimana scorsa aveva avuto lo share regionale più alto. Il giornalista: "Fatto gravissimo, ma non ci fermeranno"
Una volta poteva essere un caso. Adesso è impossibile credere al caso.
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 18 novembre 2011 - 09:17
Inviato 18 novembre 2011 - 19:37
the music that forced the world into future
Inviato 23 novembre 2011 - 15:28
Guerra Rossa: La Berlinguer bombarda Floris
Inviato 23 novembre 2011 - 15:52
Inviato 26 novembre 2011 - 14:06
Il piagnisteo di Santoro: perde 800mila spettatori ma urla al boicottaggio
Il flop di Michele: Servizio pubblico crolla all'8%. E il conduttore minaccia querele a chi lo accusa di autopromozione. Il pubblico, però, è stufo
Inviato 07 dicembre 2011 - 11:50
Inviato 07 dicembre 2011 - 13:34
http://www.ilgiornal...ge=0-comments=1
Il piagnisteo di Santoro: perde 800mila spettatori ma urla al boicottaggio
Il flop di Michele: Servizio pubblico crolla all'8%. E il conduttore minaccia querele a chi lo accusa di autopromozione. Il pubblico, però, è stufo
Berlusconi faceva girare l'economia più di quanto pensassimo
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 07 dicembre 2011 - 21:55
Minzolini, capolinea vicino
Il 'divieto di calpestare le formiche', il 'nuovo corso di galateo per cani metropolitani e i loro padroni', 'la moda delle bare di lusso'. E poi: i 'preziosi consigli per evitare le puzzette del bebé' , 'il cane della Guardia di Finanza capace di riconoscere l'odore del denaro sopra i 10 mila euro', mentre 'arriva in Italia la tendenza a coabitare con amici, colleghi ed estranei. E ancora: 'i consigli per la festa dei 18 anni', 'torna l'ora solare, gli esperiti consigliano una dieta a base di carboidrati', fino all'uomo delle nevi che 'sicuramente esiste e vive in Siberia'.
Diciamo la verità: sarà per questo, per tutti questi meravigliosi servizi anestetizzati e inutili che ricorderemo Augusto Minzolini, non per la carta di credito con cui - secondo l'accusa - largheggiava in viaggi e acquisti a spese della Rai.
Tre anni di cancellazione della reatà, della recessione, delle leggi ad personam, delle feste a luci rosse di Berlusconi, con la tv che diventa il palcoscenico per la rappresentazione di un mondo irreale, per costruire consenso. Banalità scintillanti, messaggi persuasivi, emozioni. Già: se non bastasse il reportage sulla toelettatura dei barboncini, si può sempre minimizzare, omettere, oscurare, censurare. Il Rubygate? Non se ne parla, il Tg1 «Ha una posizione prudente sui pettegolezzi», dice il direttore, e «le intercettazioni non sono prove». L'inchiesta sul G8 che coinvolge Guido Bertolaso? E' solo «gogna mediatica pre-elettorale». E se gli studenti contestano il ddl Gelmini, Minzolini inserisce le immagini relative agli scontri tra le forze dell'ordine e i manifestanti aquilani avvenuti mesi prima: «Un errore tecnico», spiegherà. E solo lui è stato in grado di togliere dal vocabolario italiano la parola 'prescrizione', diventata 'assoluzione' (processo Mills): «Sintesi da titolo televisivo», si giustificherà.
Con Minzolini le notizie si trasformano, si plasmano, ad difesam et ad oblium. Ma lui si sente come Giovanni Amendola perseguitato da Mussolini e annuncia che «non sarà mai un direttore muto e dimezzato». A chi lo accusa di «aver fatto un bel po' di editoriali in difesa di Berlusconi», risponde: «Embé? Io faccio un tiggì oggettivo, imparziale, è una garanzia di pluralismo».
Pluralismo che vede Silvio ospite in prime time durante la campagna elettorale e dispensa 26 telefonate da Tele Arcore in soli quattro mesi, dal novembre 2010 a marzo 2011. Ogni tanto perfino la mansueta AgCom è costretta a svegliarsi e a infliggergli qualche sanzione (tanto mica la paga lui, la pagano gli abbonati Rai) mentre il presidente Paolo Garimberti a un certo punto scopre un superamento dei «limiti» del servizio pubblico. Minzolini ormai «rappresenta l'impunità conclamata di chi mente con dolo, con metodo, con intenzione, sicuro di non doverne rispondere ad alcuno» (Michele Serra).
Tre anni di onnipotenza e di impunità, in cui il direttore ha plasmato una redazione a sua immagine: mimiche facciali buone per rallegrare, imbonitori per costruire il paese dei balocchi. Via gli storici conduttori, al largo chi critica come Maria Luisa Busi. Il direttorissimo ha promosso il «ricambio generazionale» con il vicedirettorissimo Fabrizio Ferragni, con il fido Giorgino, con la bella Laura Chimenti, con l'inviato culturale Leonardo Metalli pronto ad accompagnare il capo in ogni evento mondano. Dal 'Flower party' alle serate con le ventenni al bar del Fico.
E pensare che il 9 giugno 2009, giorno del suo insediamento al secondo piano della palazzina A di Saxa Rubra, Minzolini si era limitato ad annunciare «il mio tg si occuperà della vita reale». Già: uno stipendio di 550 mila euro l'anno (sempre pagato dagli abbonati Rai) per parlare di «vita reale» enfatizzando il galateo dei cani e nascondendo fino all'impossibile il declino del Cavaliere.
I suoi primi passi Minzolini li aveva mossi nella Fgci di viale Mazzini, facendo poi la comparsa per Nanni Moretti, quindi entrando nel Palazzo per carpire i retroscena della politica fingendosi fattorino e inserviente, appostandosi perfino nei bagni. Scopre il «patto della crostata» e costringe Luciano Violante alle dimissioni dall'Antimafia. Il suo nome è finito nei dizionari: 'minzolinismo', ossia «giornalismo che si basa sulla raccolta di dichiarazioni anche informali di uomini politici, senza alcuna verifica delle informazioni raccolte».
I mediocri contro Minzolini È una vecchia storia
Minzolini è una vita che suscita l'invidia e la gelosia dei colleghi
Augusto Minzolini, direttore del Tg1, è una vita che suscita l'invidia e la gelosia dei colleghi. Il motivo è banale: è stato, ed è, il più bravo, scaltro e veloce dei reporter di palazzo.
Ha inventato un genere, il retroscena non autorizzato, che ha cambiato il volto del giornalismo politico. A suon di scoop divenne il preferito di direttori come Ezio Mauro e Paolo Mieli. E infine, mal lo incolse, affascinò col suo anticonformismo anche Silvio Berlusconi che lo ha voluto al Tg1 (così come Prodi impose prima Gad Lerner e poi Gianni Riotta). Minzolini oggi è un direttore braccato da colleghi frustrati in cerca di vendetta. Lo vogliono far dimettere per una vicenda ridicola.
Al momento dell'assunzione, lui e la Rai si accordarono per integrare lo stipendio (più basso di quello del suo predecessore) con il benefit di maggiori rimborsi spese. Un patto privato, comune in molte aziende, che al massimo può essere contestato fiscalmente. E invece no. Nonostante la Corte dei conti lo abbia già assolto, ieri un pm ha chiesto il suo rinvio a giudizio per uso improprio della carta di credito aziendale. In questa vicenda, di improprio c'è ben altro: l'odio di colleghi mediocri che arrivano a manipolare i dati di ascolto del Tg1 pur di fare fuori, per motivi politici, un giornalista di centrodestra. È il momento, dentro e fuori la Rai, di non farsi distrarre.
Inviato 08 dicembre 2011 - 09:46
sono capitato su L'Espresso e lì devono avercela davvero a cuore con quest'uomo. sponsorizzano un libro che storpia il suo nome e gli dedicano un articolo definendolo "al caponelinea".
Inviato 08 dicembre 2011 - 09:48
the music that forced the world into future
Inviato 08 dicembre 2011 - 09:53
Inviato 08 dicembre 2011 - 12:39
Inviato 08 dicembre 2011 - 12:57
Inviato 08 dicembre 2011 - 12:59
Ciao, io sono una firma.
Inviato 08 dicembre 2011 - 13:03
: "ma che vi frega a voi di come lo fa?"
Inviato 08 dicembre 2011 - 13:07
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 08 dicembre 2011 - 13:46
the music that forced the world into future
Inviato 12 dicembre 2011 - 13:31
Addio al re del più brutto Tg1 della storia di tutta la Rai
Le foglie che ingialliscono lungo i viali non ci danno il senso della caducità terrena quanto l'avvicendarsi dei direttori Rai. Pare sia suonata l'ora per Augusto Minzolini, direttore del Tg1. Pare che il suo futuro (peraltro dorato: stesso stipendio, stessi fringe benefit) sia stato deciso.
Dopo il rinvio a giudizio per peculato, il Cda della Rai si riunirà martedì per rimuoverlo dalla carica. Peculato è un parola grossa: Minzolini, detto Minzo, avrebbe usato la carta di credito aziendale per pagare i ristoranti, frequentati in Italia e all'estero anche nei giorni di riposo. Sui «pasticci» delle note spese esiste un'ampia letteratura: per anni, sconosciuti e solerti contabili hanno dovuto fare i salti mortali per giustificare bottiglie di champagne, allegre signorine, gite in hotel a cinque stelle come rimborsi legati al mestiere dell'inviato, sfuggente e capriccioso come pochi. Una volta in Rai, così dicono, scoprirono che certe fatture del Dubai erano stampate da una tipografia di Trastevere. In un Paese in cui è tollerata la cresta, dall'amministratore delegato alla badante ucraina, solo Minzo deve diventare l'agnello sacrificale? Minzo è accusato di essere fazioso, berlusconiano di stretta osservanza.
Difficile però trovare un direttore Rai che non sia stato scelto per fedeltà politica, che non abbia in Parlamento un suo azionista di riferimento. È una consuetudine triste e antica: al vincitore delle elezioni spettano le spoglie di Viale Mazzini. A fazioso succede fazioso, al congenito opportunismo la vanesia disponibilità dei singoli, fino a quando la Rai non troverà una sua autonomia. Se mai la troverà.
E poi quegli editoriali, così urticanti, risentiti, irrituali! Sì, bisogna ammetterlo, l'editoriale non è stato il suo forte: per uno cresciuto a fare il bracconiere di notizie non dev'essere stato facile indossare le vesti di guardacaccia, come se il Tg1 fosse una sorta di Lady Chatterley di cui abusare.
Le foglie ingialliscono, gli ascolti del Tg1 perdono colpi, la concorrenza si fa sotto, l'imparzialità non è più una virtù, l'arte di nascondere le notizie più importanti prende piede, i servizi sulle vacanze e sulle stravaganze inutili aumentano a dismisura. E Minzo, che fa Minzo? Beh, una piccola colpa gliela si potrebbe imputare: ha fatto il più brutto Tg1 della storia della Rai.
Che pena i "Minzolicidi" frustrati e codardi
Aldo Grasso è un critico televisivo, scrive sul Corriere della Sera. È un professore, cosa che oggi va molto di moda. Il suo ego e la sua sfrenata ambizione lo hanno portato, 18 anni fa, a passare dall’altra parte della barricata. I programmi invece di criticarli ha provato a farli. Fu un clamoroso flop, durato per fortuna degli ascoltatori neppure un anno. Aldo Grasso accettò infatti di dirigere Radio Rai nella sciagurata stagione della Rai dei professori, un esperimento simile a quello in corso d’opera nel nostro governo. Da allora Grasso non ha più alcuna autorevolezza, è uomo di parte e per di più rancoroso per il suo insuccesso. Ieri ha sfogato la sua frustrazione sul direttore del Tg1 Augusto Minzolini, scrivendo un articolo al veleno («Il peggior tg della storia») alla vigilia del consiglio di amministrazione Rai che, domani, secondo le indiscrezioni, dovrebbe rimuovere Minzolini.
Grasso ha due caratteristiche. La prima è quella di stare sempre dalla parte di chi vince, la seconda è quella di conoscere bene i meccanismi della politica. Che si sta preparando a celebrare uno dei suoi ipocriti riti. Lo sa bene Lorenza Lei, direttore generale che domani chiederà la testa di Minzolini per vili motivi politici, quanto la politica sia stata fondamentale nella sua nomina a numero uno della Rai. Se la signora avesse un minimo di memoria e di dignità direbbe: no, io questa porcata non la firmo. Perché, cara signora Lei, come dite voi donne «se non ora quando» dimostrare che siete meglio di noi uomini (potendolo fare)?
Inviato 12 dicembre 2011 - 13:50
"indipendentemente" un par di palle, mi vien da dire.indipendentemente da quel che Minzolini può aver fatto (anche di penalmente rilevante, si dice così?), l'arte del massacro ad personam non mi piace.
Inviato 12 dicembre 2011 - 14:03
"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."
Inviato 12 dicembre 2011 - 14:21
Comunque, non sapevo dove scriverlo, Il Fatto Quotidiano ha perso più o meno ventimila copie. Da quando? Dal giorno in cui Silvio si è dimesso ovviamente.
Inviato 12 dicembre 2011 - 15:14
Inviato 12 dicembre 2011 - 15:16
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 12 dicembre 2011 - 15:26
Inviato 12 dicembre 2011 - 15:33
Si, ridicolo anche Santoro che grida al complotto per il semplice fatto che sta perdendo ascolti, capita ciccio. D'altra parte la trasmissione è una lagna fattene una ragione dico io. Il martirio di minchiolini, mi commuove ancora piu' nel profondo, un pò come quello di Don Verzè sono personaggi che suscitano grande comprensione.
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 12 dicembre 2011 - 18:10
Comunque, non sapevo dove scriverlo, Il Fatto Quotidiano ha perso più o meno ventimila copie. Da quando? Dal giorno in cui Silvio si è dimesso ovviamente.
anche Santoro perde sempre di più ad ogni nuova puntata. nel thread di Berlusconi ho postato un articolo che tratta anche di questo.
Inviato 12 dicembre 2011 - 18:20
Comunque, non sapevo dove scriverlo, Il Fatto Quotidiano ha perso più o meno ventimila copie. Da quando? Dal giorno in cui Silvio si è dimesso ovviamente.
anche Santoro perde sempre di più ad ogni nuova puntata. nel thread di Berlusconi ho postato un articolo che tratta anche di questo.
se hai fatto caso va in onda su reti locali e di internet; qua stiamo parlando di quello che dovrebbe essere il telegiornale piu' importante del Paese.
Inviato 13 dicembre 2011 - 14:25
Inviato 13 dicembre 2011 - 14:27
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