Invece, alla fine, la politica che ha prevalso è stata chiaramente quella di sbandierare una presunta "apertura mentale", che credo che Ondarock abbia sempre avuto e non c'è bisogno di scelte di questo tipo per ribadirlo, e di tentare di accontentare una fetta del popolo metal al quale questo disco è piaciuto, magari per aumentare la fedeltà di questo tipo di lettori alla webzine o guadagnare nuovi contatti. Il che però, permettimi, dal momento che non ti porta comunque alcun riscontro economico a me sembra inutile.
In sostanza, qual è stato il criterio di scelta di Agalloch? Lo vorrei sapere chiaramente. E' un disco così bello? Allora perchè ha preso solamente 7? E' un'uscita così importante per la storia della musica? E' almeno un disco rivoluzionario e/o basilare per il genere metal? Se sì, come mai allora io vedo almeno altrettanti detrattori metallari di quanti sono i suoi estimatori?
Aggiungo a quanto detto da Frankie una "sintesi" di quanto ho già scritto nell'apposita sezione privata, per ribadire e rendere noto a tutti i motivi di questa criticatissima scelta (e sia ben chiaro che a me le critiche fanno stra-piacere, perché dimostrano un sincero attaccamento al sito).
Uno dei nostri migliori collaboratori (e non solo lui) sostiene che una delle scene più in fibrillazione degli ultimi anni è proprio quella di derivazione "metal", con tutte le sue varianti post- e avanguardiste. Mi sembrava giusto, per una volta, dare spazio anche a questa realtà, in presenza di un disco che mi è piaciuto e che mi pare di poter dire che sia anche piuttosto atteso dagli appassionati. In più, mi sembra anche in grado di coinvolgere un numero di ascoltatori maggiore rispetto alla nicchia metal, proprio per via delle sue contaminazioni con altri ambiti (folk, gothic etc.).
Frankie è "strettino" di voti: credo che 7 sia per lui un voto molto alto e che questo disco finirà in alto nella sua classifica del 2006. Non credo insomma si tratti di un disco "qualsiasi" nella sua valutazione, altrimenti non lo avrebbe proposto come disco del mese. E non credo che sia un disco che non possa piacere al "resto del mondo", come dimostra ad esempio il fatto che sia piaciuto anche a me, e a diversi utenti non certo metallari di questo forum, alcuni dei quali ne hanno parlato in termini entusiastici (Gneo, Epitaph, Archibald, Sceol, per non parlare persino di anti-metallari storici come il Vecchio Romagna).
Che poi in ambito metal esista un dibattito molto acceso e che un disco così possa anche "dividere" mi sembra semmai un fatto positivo, non è un disco "qualsiasi", uno standard di genere che passa inosservato, visto che suscita queste reazioni così contrastanti e fa discutere.
Pur non essendo un patito del genere, quindi, ho ritenuto giusto ragionare con la stessa mentalità che porterà (si spera quanto prima) alla nascita della sezione Jazz: capisco poco di jazz, è un tipo di musica che (per miei limiti) riesco a seguire e apprezzare poco, ma credo sia più che opportuno che una webzine completa come sta diventando Onda Rock si apra anche a questo mondo.
Peraltro, ribadisco, non è scegliendo gli Agalloch come disco del mese che si manifesterebbe questa "apertura", visto che è da gennaio che stiamo recensendo (grazie a Frankie, Ciro, Emilio e altri) una notevole quantità di dischi metal, colmando così le lacune degli anni precedenti (così come grazie ad Alessandro, ad esempio, stiamo seguendo un genere come il glitch-pop giapponese di cui qui non avevamo mai visto traccia).
Quest'anno, tanto per fare qualche nome, abbiamo già recensito: Bleeding through, Cannibal corpse, Celtic frost, Cult of luna, Decapitated, Enslaved, Zach hill, Katatonia, Kayo dot, Necrodeath, Queensryche, Sepultura, Yakuza... tutti gruppi metal e tutti gruppi accuratamente selezionati dai collaboratori (non promo, insomma).
Nessuno si vanta di essere "aperto": io non credo che d'ora in poi ascolterò tonnellate di metal (o di hip-hop) per dimostrare quanto sono ampi i miei orizzonti, però se si presenta l'occasione di dare spazio sul sito anche a realtà musicali un po' sottovalutate dalle nostre parti, sponsorizzando tra l'altro un disco che anche a me piace, perché no? Capisco meno, invece, il rifiuto assoluto di un genere intero (che sia il metal, il prog o l'easy listening), che mi sembra, questo sì, segno di una certa chiusura. Poi, ripeto, non è che da oggi Onda Rock farà 6 dischi del mese metal all'anno, magari non ne capiterà nessuno per i prossimi due anni... chissà. E in ogni caso non sarà certo un disco del mese di questo tipo a snaturare un orientamento che abbiamo seguito in cinque anni e che continueremo a seguire d'ora in poi. Mi sembra veramente esagerato pensare il contrario.
Recentemente, si era aperta una discussione sulla possibilità di rendere meno "varia" la scelta del disco del mese, indirizzandola verso ambiti più ristretti, in modo da connotare maggiormente il sito e evitare l'effetto "non ci si capisce un cazzo".
Beh, la stragrande maggioranza di collaboratori e lettori si schierò per il "non ci si capisce un cazzo", per mantenere insomma il più ampio possibile il panorama delle nostre proposte. Non vedo perché, allora, scegliere un buon disco metal (o hip-hop o house) dovrebbe essere un problema.