A me l'album dei Ride sta piacendo, severa la rece! Portland Rocks è proprio roba loro.
Le Uscite Del 2024
#103
Inviato 19 giugno 2024 - 11:57
Jamie XX & Robyn: questa poteva uscire solo nel mese del pride
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#104
Inviato 20 giugno 2024 - 06:01
Sean Ono Lennon si è speso la paghetta del mese per realizzare questo bellissimo viaggione strumentale muzak-jazz-prog, ricorda certe cose della Athens of the North come Hampshire and Foat o Andrew Wasylik, consigliatissimo:
#105
Inviato 25 giugno 2024 - 08:00
è uscito il nuovo disco de L'imperatrice ed è già il disco dell'estate, French Touch Moroderiano, super funky e retrofuturista, melodicamente ineccepibile, consigliatissimo il live di presentazione registrato per Arte che è una goduria per occhi e orecchie:
#106
Inviato 25 giugno 2024 - 08:25
Bella la casa di Barbapapa.
#107
Inviato 25 giugno 2024 - 14:48
Bella la casa di Barbapapa.
me lo sono riguardato a sprazzi stamattina e il live è davvero valorizzato da questa stramba scelta architettonica, Arte evidentemente stravede per loro (o riceve cospicui fondi europei per valorizzarli) e già un po' di tempo fa li aveva portati a suonare in una location di valore:
#108
Inviato 25 giugno 2024 - 15:43
Vorrei riuscire ad apprezzarli, ma sono davvero troppo blandi, sempre a giocare sul sicuro.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#109
Inviato 03 luglio 2024 - 10:53
Sono di parte, ma molto spesso trovo le uscite di Rosie Lowe proprio nelle mie corde. Mi piacciono molto sia la scrittura finemente sofisticata che la voce austera e asciutta, le sue canzoni sembrano miniature d'altri tempi sapientemente ricolorate con cauti tratteggi elettroacustici. E questo per tacere dei nuovi videoclip, costruiti come piccoli film d'essai, tramite giochi di luce, macchie di colore e piccoli gesti mondani attentamente coreografati.
Eccola persa negli acquitrini del Devon su "Mood to make love", un folk torrido e ipnotico da grandi spazi disabitati che contrasta a meraviglia con le liriche:
E poi "In my head", propulsivo alt-pop apparentemente semplice ma in fondo complicato tanto quanto l'animo della sua stessa autrice:
#110
Inviato 05 luglio 2024 - 14:33
Non se ne esce vivi
#111
Inviato 09 luglio 2024 - 12:08
è uscito il nuovo disco de L'imperatrice ed è già il disco dell'estate, French Touch Moroderiano, super funky e retrofuturista, melodicamente ineccepibile, consigliatissimo il live di presentazione registrato per Arte che è una goduria per occhi e orecchie:
https://www.ondarock...rice-pulsar.htm
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#112
Inviato 13 luglio 2024 - 16:25
A novembre il nuovo Philippe Katerine, appiccicosissimo e superfunky il nuovo singolo:
#114
Inviato 15 luglio 2024 - 19:47
Mi dà sempre la sensazione di pilota automatico. Non ha mai un guizzo, non credo riuscirà mai a conquistarmi.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#115
Inviato 16 luglio 2024 - 15:41
https://www.youtube....h?v=4jiUmgK1XJ8
madonna ma cos'è il nuovo singolo di Alan Sparhawk?
Forse tutti si aspettavano una lagna dopo quello che gli è successo, e invece arriva un pezzo catacombale senza veri e propri ritornelli, autotune a turbo, drum machine grezza e potente.
Tra un Muezzin sfatto, David Lynch e gli Amnesia Scanner. speriamo sia così tutto l'album.
#116
Inviato 17 luglio 2024 - 17:52
#117
Inviato 17 luglio 2024 - 18:36
il 45 giri della mia estate:
#118
Inviato 21 luglio 2024 - 21:04
Qualche riflessione sul nuovo di Zach Bryan, che su Rym si sta imponendo come suo migliore e in effetti forse le è, per quanto anche questa volta troppo lungo e con qualche ballata un po' monotona a fiaccarne l'enorme potenziale.
Un artista il cui ruolo potrebbe rivelarsi molto importante per la musica americana degli anni a venire:
https://www.ondarock...canbarscene.htm
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#119
Inviato 22 luglio 2024 - 10:26
Bella rece, a sentimento sono legato di più a quello dell'anno scorso, ma musicalmente questo nuovo è forse il suo disco più ambizioso/maturo finora. Le sequenze 1-8, 15-19 per me sono essenzialmente perfette, peccato per la parte centrale che viene affossata da ballate in serie una dopo l'altra.
Comunque anno clamoroso per il country, tra questo, Crockett e - segnalo anche - il bellissimo ritorno di Sturgill Simpson.
#120
Inviato 23 luglio 2024 - 12:20
Reflections Vol.2: Black Decelerant
Non ho molto da aggiungere oltre la recensione di Vassilios, onestamente. Ma mi sono regalato una stampa in Cd di questo album e il titolo suona particolarmente profetico. Lunghi droni meditativi avvolti dal riverbero notturno, che corrono sempre il rischio di perdersi dentro la bambagia, e invece, al momento giusto, si schiudono verso striature elettroacustiche e grigio polverio cosmico. Ha un fascino molto particolare, certo magari poco estivo, ma funziona proprio grazie a questo "rallentamento" percepibile non solo in senso ritmico, ma proprio a livello mentale ed emotivo. Per fan di (boh?) Stars Of The Lid, Space Afrika, Burial (quello beatless), Niecy Blues, Loraine James/Whatever The Weather.
(Ah, i Black Decelerant sono Omari Jazz e Contour, entrambi artisti con varie cose all'attivo in proprio).
#121
Inviato 24 luglio 2024 - 12:22
Questo secondo me a qualcuno qui può piacere:
https://www.ondarock...-hotellarut.htm
Tenendosi alla larga da toni monocordi e baratri esistenziali assortiti, l'indie-prog-power-pop di Joanna Wang conduce chi abbia l'indole per seguirlo in un ottovolante di sensazioni, dove euforia e tensione si mischiano, ogni ombra dura il tempo di un sussulto e ciascun apparente momento di calma è immediatamente seguito da una nuova, inattesa giravolta. Un turbine inebriante e, prima di ogni altra cosa, tremendamente divertente.
#122
Inviato 28 luglio 2024 - 05:38
Humanist – On the Edge of a Lost and Lonely World (2024)
Et veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio.
#123
Inviato 28 luglio 2024 - 10:34
A novembre il nuovo Philippe Katerine, appiccicosissimo e superfunky il nuovo singolo:
carina l'idea di unire l'inaugurazione delle Olimpiadi alla presentazione del nuovo singolo
qui l'integrale (non il nudo)
#124
Inviato 28 luglio 2024 - 12:48
Avete rotto con 'sto Katerine, pare che in Francia non c'è altro, è ora di dire una grande verità al riguardo: fa cacare e non sa manco scrivere le canzoni, anche questa sopra che lamento è?
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#125
Inviato 28 luglio 2024 - 20:07
Avete rotto con 'sto Katerine, pare che in Francia non c'è altro, è ora di dire una grande verità al riguardo: fa cacare e non sa manco scrivere le canzoni, anche questa sopra che lamento è?
TI ADORO
#126
Inviato 29 luglio 2024 - 08:36
io capisco benissimo che possa non piacere, sarò uno che si accontenta ma vedo un progetto sicuramente esagerato (ai limiti del fastidioso) ma ironico e inedito e con un aspetto visivo fortissimo (oh, io i video li trovo pazzeschi, senza quelli magari me lo sarei filato meno). Se poi in Francia c'è qualcosa di meglio indicatemelo pure eh.
Intanto vi dedico questa:
#127
Inviato 29 luglio 2024 - 12:42
#128
Inviato 29 luglio 2024 - 12:54
Se poi in Francia c'è qualcosa di meglio indicatemelo pure eh.
Questa frase non ha senso dai.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#129
Inviato 29 luglio 2024 - 15:35
magari se ne è già parlato, magari no. ma il disco di martha skye murphy su ad93 è un una cosa un po' arty un po' pop (come non ne sentivo di convincenti da mò). in mezzo, incastonata e a far da spartiacque, questa cosa-cosa-cosa qua (cioè come doveva suonare il disco di beth gibbons ma invece no).
Io avevo postato tempo addietro, e non ricordo dove, l'ottimo EP Concrete che mi aveva fatto sorgere una certa curiosità per una eventuale prova sul lungo formato (non scontata visto che finora aveva fatto uscire solo una pletora di EP, singole tracce, tutto validissimo).
L'LP lo sto ascoltando proprio in questi giorni e mi sta piacendo molto. "Art Pop" è la definizione più facile ma la trovo in generale bruttina e supponente, però almeno si capisce (più o meno) dove si va a parare. Cioè un folk sui generis (stando su questa annata, come atmosfere di partenza o come "base", non mi pare nemmeno troppo distante da una fiabesca e stilosa Holter o da una bucolica e accorata Gibbons, forse proprio equidistante, con - mi si dice - qualcosa di una Jenny Hval che però conosco poco) + iniezioni di elettronica sì importanti ma non eccessivamente preponderanti né invasive, ma assai strategiche e complicanti. Hyperfolk?
Fatto sta che la sua qualità maggiore (che poi si traduce in un ascolto avvincente dall'inizio alla fine) trovo essere proprio l'equilibrio tra una componente "avant" e una più acustica-cantautorale, con arrangiamenti e intrusioni, disturbi e cambi di scena mai scontati e assai cangianti anche all'interno dei singoli pezzi.
P.S. Consigliato anche a Damy, se non altro per un ascolto di prova :-)
#130
Inviato 29 luglio 2024 - 17:59
M'ero messo a scrivere una recensione del nuovo album degli Eunuchs - non la mia cup of tea esatta esatta perché un po' troppo Pere Ubu, ma senz'altro parecchio originale. Poi, quasi alla fine, mi sono accorto che ne avevamo già pubblicata una. Vabbè, ve la droppo qui. Siccome oltre che stronzo sono pure pigro mi guardo bene dal completarla!
Qualcun altro lo ha sentito? Credo sia il genere di roba che il pubblico ondarockiano (del sito, non tanto del forum) potrebbe apprezzare assai se solo si degnasse di ascoltarla:
I Black Midi fanno proseliti, con il loro piglio avant-rock geometrico, tagliente e convulso. O forse i Black Country, New Road quelli della svolta cameristico-Arcade Fire sugellata dall’ultimo “Live At The Bush Hall”. O forse no, forse il riferimento più appropriato è quello agli Squid, e alle proggherie fiatistiche assortite di “O Monolith”?
In realtà, per quanto il suono degli australiani Eunuchs ricordi facilmente le frontiere più sperimentali del novello post-post-punk britannico, il percorso artistico della band sembra esserne largamente indipendente. Da bravi aussies, i componenti si sono incontrati a un talent show scolastico suonando una cover di “T.N.T.” degli AC/DC. Per il resto, la dieta giovanile del terzetto di Sydney (allargato, anzi allargatissimo nello studio di registrazione) ha compreso massicce dosi di “Ys” di Joanna Newsom, e nelle date live trovano spazio cover di Slipknot, Sum 41, Panic! At The Disco. Ma non aspettatevi niente del genere dal loro secondo album, “Harbour Century”.
Un’idea più accurata del sound la fornisce l’elenco degli strumenti che figurano nel disco. Nelle nove tracce suonano (e si sentono!): sax alto, sax baritono, sax tenore, clarinetto, vibrafono, glockenspiel, harmonium, banjo, fisarmonica, enzomofono (???), flauto traverso, flauto dritto (tenore e basso), corno francese, arpa, organo Hammond, pianoforte, clarinetto, trombone e trombone basso, tromba e trombìno, violino, arpa. Oltre che, ovviamente, basso elettrico, batteria, vari tipi di chitarra, field recordings assortiti (comprese alcune registrazioni subacquee).
Il colore prevalente dell’album è quello del third-stream jazz più incattivito che abbiate mai ascoltato. Come se i Mastodon avessero trangugiato l’opera omnia di Gershwin, o se Paul Desmond fosse andato a scuola dai Pere Ubu anziché studiare sui dischi di Charlie Parker. Non per forza il risultato è ovunque ottimo (qua e là gli sbaritamenti del cantante Linus Hilton vengono a noia), ma certamente è sorprendente. Il brano di apertura, “Magic Death Sea Nemesis”, dovrebbe già essere una prova sufficiente. Un basso in 5/4 che cede subito il passo a un profluivio di fiati e strepiti, con un tesissimo combo chitarra-batteria che di punto in bianco apre a un momento elegiaco dominato da arpa e flauti svolazzanti. Il testo, dal canto suo, non fa molto per rendere il flusso più limpido: col suo bestiario oceanico di Leviatani, albatross e pesci volanti, fra contorsionismi allegorici e inevitabili riferimenti letterali, parte per mare senza specificare in alcuna maniera la rotta del ritorno.
“Harbour Century”, spiegano Hilton e i suoi due diretti compari (Enzo Legge, voce e tastiere, e Kristo Langker, batteria e percussioni), ruota tutto attorno alle anime di Sydney – quelle più immediate e quelle più distanti, nel tempo o nelle elaborazioni metaforiche. La scelta del tema portuale non è forse la più ovvia – Sydney è il porto principale dell’Australia, ma il suo indotto è senz’altro minore rispetto a quello del settore finanziario o di quello tecnologico – ma poche fra le scelte della band sembrano seguire una logica stringente. D’altra parte, sono gli stessi membri a specificare di “odiare la scienza” e ad annoverare come propri interessi principali “astrologia, numerologia, divinazione e coppettazione”. Un antirazionalismo che, onesto o artefatto che sia, non impedisce loro di padroneggiare con sufficiente disinvoltura le intricatezze armoniche pressoché baroque pop apprezzabili in “Estuary Of Dreams” e “Siren” o gli incastri balcaneggianti di “Bird Angel Dynasty”, saldamente in 4/4 ma ricca di riarticolazioni ritmiche oltre che – inevitabilmente – di alterazioni in chiave.
L’album è largamente giocato sul contrasto di estremi, e nell’impossibilità di dipanare il conflitto in ciascuna delle sue tortuosissime declinazioni, conviene almeno evidenziarne gli episodi più radicali. “Pet A Dragon” trasporta attraverso glissando d’arpa e metri irregolari nelle meraviglie e negli orrori del petting zoo di tal Mr. Vecchio, trasformando gli animali messi in mostra in emblemi della schiavitù a cui forza l’umano desiderio. Le distorsioni iniziali di “Hierophant” lo propongono come uno dei brani più sferzanti, ma la strofa assume toni molto più ammalianti e rarefatti, spiazzando poi quando il bridge dà seguito alla violenza sonora promessa dall’incipit. Quasi un album nell’album, i diciassette e rotti minuti di “Heroin King” sviluppano al massimo la dimensione massimalista e orchestrale della formula degli Eunuchs, accostando alla narrazione spoken word un arrangiamento cangiante che scorre dal dark jazz a
#131
Inviato 29 luglio 2024 - 18:37
Troncata a metà frase come "Il castello" di Kafka. <3
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#132
Inviato 07 agosto 2024 - 08:22
100% gioiello fuori dal tempo il nuovo di jessica pratt, molto rigoglioso rispetto ai precedenti, immerso in una fantasia sixties.
ma resta intatto il mistero, un trittico di bossa rallentata al centro dell'album e' al limite fra onirico e soporifero ma con gli ascolti cresce, la mononota ipnotica nowhere it was in particolare.
Gran scoperta dell'anno, lei.
Si inserisce bene nel mio percorso di accettazione psicologica e inclusività verso gli album molto sotto la mezz'ora, che stanno diventando sempre più comuni tra la roba che ascolto.
Brava anche per la puntigliosità con cui attraverso le copertine fornisce colori, luci, atmosfere e ambienti della sua musica.
#134
Inviato 23 agosto 2024 - 12:03
Inizialmente doveva essere un post da copertine migliori, poi ho ascoltato il disco, e...
Total Blue - Total Blue :: Le Recensioni di OndaRock
Come detto nell'altro topic, un pastrocchio ambient-jazz coperto da strati e substrati d'atmosfera elettroacustica, infarcito fino all'orlo di sassofoni notturni, synth pluviali e pezzettini di bamboo. Non esattamente un ascolto "solido", ma lo posso mandare in loop per pomeriggi interi senza stancarmi mai, grazie a quest'aura evanescente e perlacea che copre ogni cosa come un mantello di seta. I titoli sono molto descrittivi, donano quel minimo di contesto al quale appigliarsi per iniziare il proprio viaggio di fantasia.
Tag/associazioni libere: Laurie Anderson, Peter Gabriel, Miles Davis, Mick Karn, Wanderwelle, Sylvian/Sakamoto, Jon Hassell.
#135
Inviato 03 settembre 2024 - 10:01
Sono di parte, ma molto spesso trovo le uscite di Rosie Lowe proprio nelle mie corde. Mi piacciono molto sia la scrittura finemente sofisticata che la voce austera e asciutta, le sue canzoni sembrano miniature d'altri tempi sapientemente ricolorate con cauti tratteggi elettroacustici. E questo per tacere dei nuovi videoclip, costruiti come piccoli film d'essai, tramite giochi di luce, macchie di colore e piccoli gesti mondani attentamente coreografati.
Eccola persa negli acquitrini del Devon su "Mood to make love", un folk torrido e ipnotico da grandi spazi disabitati che contrasta a meraviglia con le liriche:
E poi "In my head", propulsivo alt-pop apparentemente semplice ma in fondo complicato tanto quanto l'animo della sua stessa autrice:
Sono chiaramente un fan, ma questi dischi di nicchia nati al confine tra i generi mi fanno impazzire. I due pezzi in anteprima qui sopra mi avevano ben predisposto all'ascolto, ma non mi aspettavo che il resto del disco seguisse nel solco di tale saliscendi sonoro ed emotivo, pur mantenendo intatta una fortissima vena cantautoriale. Copertina geniale:
Rosie Lowe - Lover, Other :: Le Recensioni di OndaRock
#136
Inviato 10 settembre 2024 - 17:08
Great album
#137
Inviato 10 settembre 2024 - 17:10
Notevole sia il sound che l'interpretazione
#140
Inviato 12 settembre 2024 - 19:55
Uscito il nuovo di Charl
ey Garcia, un po' sciapetto (come era prevedibile, data l'età del nostro). Classe ma pochissimi guizzi (La Medicina n.9).
Segnalo giusto per curiosità i feat. di Paez (in una cover dei Byrds) e Spinetta in due brani
Charly!
La sua età in realtà non è così elevata (73), ma le conseguenze dei suoi eccessi sono tante e tali che, aggiunte all'artrite, riducono la sua stabilità fisica a quella di un 95enne. Ha grandi difficoltà a camminare (non so neanche se ci riesca più), la voce è al minimo (fatica anche a parlare, è ridotta a un biascichio gracchiante), le mani non saprei neanche descrivere come le ha ridotte. Pazzesco pensare che sia sopravvissuto di così tanti anni a Gustavo Cerati.
Insomma, è già un miracolo che questo disco lo abbia pubblicato, e che lo abbia realizzato con grande fatica, oltre alla gestazione lunghissima, lo dimostra il fatto che contiene la bellezza di sei riletture (tre di pezzi propri e tre altrui).
Sul giudizio non parlerei neanche troppo di mestiere, semmai è sfilacciato e caotico, ma senza dare la sensazione di controllo della situazione che emergeva dal bellissimo "Say No More" nel 1996. Gli si vuole bene, ma sono in sostanza rimasugli, ci si deve accontentare.
Le mie due preferite vedono la partecipazione di due ex Serú Girán: "La medicina N° 9" con David Lebón (anche ex Pescado Rabioso) e "América" con Pedro Aznar, che è il contrario di Charly: ha 65 anni e ne mostra 50.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#141
Inviato 15 settembre 2024 - 08:37
Pyrrhon - Exhaust
Uscito il 6 settembre.
0 utente(i) stanno leggendo questa discussione
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi