61 replies to this topic

[100000]

visto, per me è un fraintendimento cercare una valenza politica in una commedia innocua e iperbrandizzata, e che come tale per me funziona: nella prima parte mi sono fatto delle belle risate

il resto è nullo, era più politico lego movie piuttosto (per fare un confronto con un prodotto simile)

 

non sarà vuoto, ma il femminismo è ridotto a qualche slogan e strizzata d'occhio, la seconda lettura di tiresia (il film drammatico) era plausibile (quante volte barbie ripete "volevo solo che le cose rimanessero così com'erano"?) e sarebbe stata anche interessante, ma poi finale "emozionante" e visita dal ginecologo come ultima gag, che tenderei a non sovrainterpretare

[tiresia]

Io un po’ mi sono annoiata, sono tagliata fuori dal riconoscimento del giocattolo in sé, molte persone han fatto tipo “ce l’avevo! È proprio uguale” e questo effetto nostalgia conta tanto, in generale le gag non sono particolarmente brillanti, funziona appunto meglio la parte preparatoria, scenografie e costumi, colori tutto concorre.
Cioè, al netto di ogni livello di lettura, ossia anche come semplice svagato momento divertente, come commedia spensierata e camp secondo me funziona poco.

[Trespassive-aggressive]

Non c'entra con quello che si sta dicendo ma, tra le varie note negative, a me non ha convinto per niente America Ferrera. Personaggio abbastanza insulso interpretato da una poco credibile (per me), soprattutto considerato che paradossalmente dovrebbe essere la co-protagonista e, per certi versi, il vero personaggio attorno a cui ruota tutto.

[reallytongues]

In 4 e 5 liceo ho avuto il diario di Barbie, lo sfoggiavo a mo' di sberleffo.
Non ho notato sui social tutto stu battage pubblicitario. Solo leggendo qui mi sono accorto dell'evento. Trailer mi piace e guardando su google stu Barbiemehier ho notato bellissime magliette davvero.

[tiresia]

Aggiungo notazione: il modo con cui le Barbie riottengono il potere è seducendo i Ken, una via, in un mondo deerotizzato, che riduce il potere delle donne al corpo come semplice via di seduzione dell’uomo, cioè proprio lo stereotipo tipico su cui il maschilismo schiaccia la donna. È per lo meno bislacca come scelta di sceneggiatura, una donna scusate un po’ troia che circuisce il Ken debole. Mi riecheggiano le frasi “ma lei ha giocato con i suoi sentimenti -lui era innamorato- lui le voleva bene- lei non doveva illuderlo - lei era una leggera”.

Davvero deludente.

[100000]

da quel punto di vista è terribile su tutta la linea, non bastano due slogan decontestualizzati per definirlo "femminista"
per questo ho rinunciato subito a farne una critica ragionata, perché se no sarebbero da impiccare gli sceneggiatori che si prestano a questa variopinta rinfrescata di immagine della Mattel. è un product placement totale con qualche momento divertente che inframmezza la pubblicità

ora che ci penso non sono neanche così sicuro che sia un film, ma più una serie di sketch e spot tenuti insieme da una trama esilissima e contraddittoria

[Earl Bassett]

A me colpisce che stiate seriamente analizzando le implicazioni sociali e politiche di un film tratto dalle Barbie

Direi che l'ultima parole su un simile prodotto l'aveva già detta un noto gruppo musicale a metà anni 90....

 

[Gozer]

Il meme "Barbenheimer" non sta esattamente venendo accolto benissimo in Giappone.

 

La pagina ufficiale del film "Barbie" in Giappone: https://twitter.com/...944607539159040

 

Tradotto:

“Poiché i film Barbie e Oppenheimer sono usciti contemporaneamente negli Stati Uniti il 21 luglio, c’è un movimento spinto dai fan d’oltreoceano che invita a guardarli insieme (#Barbenheimer), ma non si tratta di un movimento ufficiale. Troviamo che la reazione positiva dell’account ufficiale USA a questo movimento guidato dai fan sia deprecabile. Prendiamo la cosa molto sul serio e abbiamo chiesto all’ufficio centrale dell’azienda di prendere provvedimenti. Ci scusiamo con coloro che si sono sentiti offesi da queste azioni sconsiderate”.

 

Hanno così cominciato a circolare versioni un filino ritoccate del meme, per far passare meglio il messaggio...

 

[William Blake]

Il meme "Barbenheimer" non sta esattamente venendo accolto benissimo in Giappone.

 

La pagina ufficiale del film "Barbie" in Giappone: https://twitter.com/...944607539159040

 

Tradotto:

“Poiché i film Barbie e Oppenheimer sono usciti contemporaneamente negli Stati Uniti il 21 luglio, c’è un movimento spinto dai fan d’oltreoceano che invita a guardarli insieme (#Barbenheimer), ma non si tratta di un movimento ufficiale. Troviamo che la reazione positiva dell’account ufficiale USA a questo movimento guidato dai fan sia deprecabile. Prendiamo la cosa molto sul serio e abbiamo chiesto all’ufficio centrale dell’azienda di prendere provvedimenti. Ci scusiamo con coloro che si sono sentiti offesi da queste azioni sconsiderate”.

 

Hanno così cominciato a circolare versioni un filino ritoccate del meme, per far passare meglio il messaggio...

 

 

sono più interessato se in Usa ci sarà una risposta, un moto di indignazione oppure passerà inosservato perché offende un paese straniero di 125 milioni di abitanti e non una percentuale di una minoranza della popolazione americana

[dirac]

 
You think anyone in Hiroshima or Nagasaki gives a shit who built the Barbenheimer?

[Earl Bassett]

Ora gli manca solo di fare Stalin.

[Kerzhakov91]

Per me peggio del previsto, e già non è che partissi con chissà quali aspettative. La satira sul patriarcato (parola più pronunciata in tutto il film, anche più di "Barbie" e "Ken") è davvero basic, livello letterina di Chiara Ferragni a Sanremo. E quando il personaggio più insulso di tutto il film pronuncia la fatidica frase "Se dici sì sei una troia, se dici no una santarellina" ho dovuto interrompere la visione per qualche minuto perché non riuscivo ad andare avanti. 

 

Salvo la parte iniziale ambientata a Barbie Land (più che altro per le scenografie), le coreografie da musical sulle note di "I'm Just Ken", la buona prova di Ryan Gosling e davvero pochissimo altro. 

 

Più che comprensibile il successo di pubblico, francamente inspiegabile l'approvazione di buona parte della critica.