Dai su. Scoperte e belle riconferme di quest'anno ancor giovine, day by day.

2022: Le Perle Da Non Perlere
#2
Inviato 23 gennaio 2022 - 17:23
Ottimo, bravo Paloz. Inizio io con:
Dylan Dylan - Euphoria (2022, Shall Not Fade)
Misteriosa producer francese in uscita sulla britannica Shall Not Fade. Tre quarti d'ora di house strumentale dall'imperscrutabile tocco deep, ma con accenni di trip-hop, techno e ambient per una visione dell'elettronica alquanto tout court. Un disco intimo e personale, nel quale si toccano corde umorali che solo una francese fatta de legno potrebbe trovare "euforiche", ma che proprio per questo mi risulta insondabilmente fascinoso, soprattutto nella stagione invernale. Che bella l'elettronica <3
#3
Inviato 23 gennaio 2022 - 17:36
Il refuso nel titolo e' voluto?
Voce da sacerdotessa assassina, di un'intensita' tanto divorante da essere quasi imbarazzante per noi fighetti moderni.
Forse tra un paio di ascolti ne saro' saturo, forse gia' tra i miei dischi dell'anno.
Interessanti anche i quattro video minimali, con lei presenza magnetica: uno, due, tre e quattro:
#4
Inviato 06 febbraio 2022 - 18:00
grande attesa sulle piste da ballo ondarocker per l'elleppi di charlotte e boulis dal belgio:
#5
Inviato 10 febbraio 2022 - 11:37
Ho trovato il "mio" primo disco del 2022, nonostante la copertina lasci un po' a desiderare
Mezz'oretta di cantautorato folk americano intimo, melodico, evocativo. Nulla di nuovo, il sound è quello del loro giro Bonny Light Horseman, ma senza le velleità folk filologiche di quest'ultimo.
Testi bellissimi, un ritorno a casa che mi ha ricordato la calma (non noia) di Callahan in Shepherd in a Sheepskin Vest.
Intervista per Rolling Stone: https://www.rollings...america/612063/
•
#6
Inviato 10 febbraio 2022 - 21:38
Ho trovato il "mio" primo disco del 2022, nonostante la copertina lasci un po' a desiderare
Diciamo pure che è atroce
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#7
Inviato 15 febbraio 2022 - 08:59
Andy Bell - Flicker
Il mio primo disco monogenere dell'anno è dell'ex chitarrista dei Ride e degli Oasis che butta giù la bellezza di 18 canzoni composte in uno studio di Londra insieme al suo compare Gem Archer. Ed è una piccola meraviglia from finger-picked folk baroque pop to psychedelia in cui Andy butta dentro veramente tutte le sue esperienze musicali (inzuppata di Spiritualized Spacemen 3 pure) del passato aggiornandole al psych-pop di questi tempi.
#8
Guest_Shadowplay_*
Inviato 15 febbraio 2022 - 10:06
Il ritorno più atteso dei ritorni meno attesi, FJM e il suo nuovo album Chloë and The Next 20th Century
#9
Guest_Shadowplay_*
Inviato 15 febbraio 2022 - 10:15
Fuori alla fine della prossima settimana Everything Was Beautiful, nuovo album degli Spiritualized
#10
Inviato 15 febbraio 2022 - 10:27
Andy Bell - Flicker
Gia' solo da questi due bei pezzi direi che c'e' piu' ciccia che nel dischetto un po' anemico di due anni fa.
Il ritorno più atteso dei ritorni meno attesi, FJM e il suo nuovo album Chloë and The Next 20th Century
Musicalmente per me continua ad essere un grosso meh!, ma finalmente si vede in giro un bel video (Funny Girl).
Forse tra un paio di ascolti ne saro' saturo, forse gia' tra i miei dischi dell'anno.
Tra i miei dischi dell'anno e anche piu'.
#11
Inviato 20 marzo 2022 - 22:00
psichedelia soffice e un po' hipster:
#12
Inviato 21 marzo 2022 - 11:41
Per me due ottimi dischi giezz
Vermillion, del trio di Kit Downes
http://www.youtube.c...h?v=SKtkpD_U1lc
e
The Mulberry Street Symphony di Anders Koppel
https://www.youtube....h?v=ovoK_KXp3Qo
#13
Inviato 21 marzo 2022 - 12:50
Dopo Keeley Forsyth (che per me è già una certezza) un'altra figura femminile che per il momento promette bene: Martha Skye Murphy.
Si è fatta notare per il suo feat. in "Narrator" degli Squid (en passant: uno dei pezzi più pesi e fin troppo psicotici di Bright Green Field) ma ho scoperto che in precedenza aveva fatto, giovanissima, anche qualche backing vocals in Push the Sky Away di Nick Cave.
Dopo alcuni EP più o meno autoprodotti a base di un cantautorato piano-voce occasionalmente sporcato di elettronica MSM fa il salto qualitativo con l'ultimo Concrete EP.
Tecnicamente 2021 in versione digitale, ma 2022 in formato fisico CD, 3 pezzi per una durata totale di circa 15 minuti: l'iniziale title-track sembra una Julee Cruise persa in qualche fiaba gotica, nel mezzo "Struck" affonda in un folk fatato ma come visto attraverso un vetro che distorce le prospettive: finisce con "Found Out", il pezzo che mi piace di più, teso e drammatico ma non meno fantasioso nella sua composizione. Una pietra di paragone per certi versi potrebbe essere Julia Holter, di cui ricalca certe atmosfere liriche e oniriche; se ricordo bene qualcuno ha fatto il nome di Kate Bush. Forse anche Joanna Newsom se solo mi fossi mai azzardato ad ascoltarla seriamente
A farle acquisire uno scatto in più rispetto alle prove precedenti è un uso finalmente strutturale e decisivo dell'elettronica, ora vera e propria parte integrante nell'arrangiamento di questi 3 pezzi.
La aspetto al varco dell'album d'esordio, che se tanto mi dà tanto potrebbe uscire quest'anno. Le premesse per me sono ottime.
Esteticamente, in certe foto, è la sorella di Unison:
Chiudo con 2 pezzi su 3 che compongono l'EP: "Concrete" e "Found Out".
#14
Inviato 21 marzo 2022 - 13:53
I miei pregiudizi hanno lottato a lungo per non farmi piacere il prodotto di questo maxi-collettivo di estrazione pericolosamente neo-post-punk, ma hanno vinto loro:
In mia difesa, pare un cosplay di marca DFA, perfettamente incastrato tra LCD Soundsystem, The Juan McLean e i primi H&LA. Pure la voce della tipa, un po' scafata da ninfetta alt-disco, ricorda tanto Nancy, o anche Indra dei Peaking Lights. Nulla di nuovo insomma, siamo nel solito ambito ormai vecchiotto della dance-punk-funk stilosamente synth anni 00/primi anni 10, assieme anche a !!!, Friendly Fires, Hot Chip e altre vecchie gloriette da festival estivo. Ci sta che da qui a fine anno me ne sono totalmente dimenticato, ma con l'arrivo della primavera scorre un piacerone...
#15
Inviato 22 marzo 2022 - 20:36
Ho già il podio di fine anno:
1. Cate Le Bon
2. Rosalía
3. Nilüfer Yanya
+
vecchia america: Anais Mitchell
quota azzurra: Marillion
•
#16
Inviato 22 marzo 2022 - 20:44
per ora:
[Biosphere - Shortwave Memories]
[Boris - W ]
[Wovenhand - Silver Sash]
pur amando profondamente Cate Le Bon, sto facendo fatica con il nuovo disco che forse è troppo sdolcinato per i miei gusti, o magari è solo il periodo sbagliato e con la primavera forte, sboccerà come una Gerbera del Caucaso
in ogni caso ho pensato che una classifica di fine anno ha senso (per me) solo se ci sono dentro massimo 3/4 album, per cui non me ne frega un cavolo
#17
Inviato 22 marzo 2022 - 21:11
I miei pregiudizi hanno lottato a lungo per non farmi piacere il prodotto di questo maxi-collettivo di estrazione pericolosamente neo-post-punk, ma hanno vinto loro:
In mia difesa, pare un cosplay di marca DFA, perfettamente incastrato tra LCD Soundsystem, The Juan McLean e i primi H&LA. Pure la voce della tipa, un po' scafata da ninfetta alt-disco, ricorda tanto Nancy, o anche Indra dei Peaking Lights. Nulla di nuovo insomma, siamo nel solito ambito ormai vecchiotto della dance-punk-funk stilosamente synth anni 00/primi anni 10, assieme anche a !!!, Friendly Fires, Hot Chip e altre vecchie gloriette da festival estivo. Ci sta che da qui a fine anno me ne sono totalmente dimenticato, ma con l'arrivo della primavera scorre un piacerone...
ottimo il paragone con Juan Mc Lean, l'ho inserito e poi eliminato dalla rece ma ci sta
#18
Inviato 24 marzo 2022 - 08:33
Per me due dischi capo al primo ascolto:
Kee Avil - Crease
Folgorante, Vicky Mettler viene fuori dall'impro, e qui confeziona un disco perfetto.
Non propriamente solare.
Disco dell'anno.
#19
Inviato 24 marzo 2022 - 08:38
L'altro è più fuori dalle mie coordinate, ma i due nomi in ballo son una garanzia totale.
Con questo disco dovrei ricominciare a drogarmi un po' per farmi un bel viaggione.
Etienne Jaumet e Fabrizio Rat son dei bei fenomeni, messi insieme han fatto una bella bomba, la sensazione di non partire mai, non aprire, ma stare nel tunnel è strana. Ma sarà pure che bazzico poco il genere.
C'è un live strepitoso loro.
#20
Inviato 24 marzo 2022 - 08:54
Andy Bell - Flicker
Il mio primo disco monogenere dell'anno è dell'ex chitarrista dei Ride e degli Oasis che butta giù la bellezza di 18 canzoni composte in uno studio di Londra insieme al suo compare Gem Archer. Ed è una piccola meraviglia from finger-picked folk baroque pop to psychedelia in cui Andy butta dentro veramente tutte le sue esperienze musicali (inzuppata di Spiritualized Spacemen 3 pure) del passato aggiornandole al psych-pop di questi tempi.
Gran disco, cavolo. Un vecchio "doppio" di 77 minuti, ma che volano via. Si sente che molti brani arrivano da molto lontano, ma l'opera e' un bel ricamo uniforme, fuori moda ma allo stesso tempo molto attuale. Davvero una bella sorpresa.
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