morto
Ricordo perfettamente quelle notti magiche davvero poco magiche. Spiego in modo succinto anche se per prima cosa devo fare i complimenti al post istesso.
Nel 1990 ero dodicenne e giocavo a pallanuoto con l'Edera Trieste. Ero un ragazzetto che aveva già la mania per il cinema d'autore ed era discretamente forte per partecipare con alcuni fuori quota, al torneo internazionale giovanile di una città dell'allora Cecoslovacchia: KOMARNO.
Ero un ragazzo abbastanza estroverso ma non aveva mai tastato argomenti di carattere sessuale che i miei compagni (più grandi di me da un anno a dieci anni) avevano praticantato già da alcuni anni. Rimasi sconvolto dal fatto che le donne possono essere anche maialone, erano i tempi delle prime seghe ma non avevo mai immaginato fellatio e BONDAGE multipli, SNUFF MOVIE etc.
Arrivo al dunque. La Cecoslovacchia di allora seppur guidata da un leader illuminato dal punto di vista artistico era dominata da quel che restava dell'Impero Sovietico.
KOMARNO era veramente la città più squallida che avevo visitato nella mia breve vita di apicultore. Le ragazzine della mia età la davano via per poche lire e il nonno di un mio compagno di squadra senza alcun pudore si portò in camera una ragazzina sicuramente sotto i diciotto per bombarla istericamente.
I cittadini cecoslovacchi erano talmente poco curati da apparire veramente come fantasmi o mostri di un'altra civiltà non parallela a quella della penisola craxiana del 1990. Assieme ad un mio amico mi presi dapprima la primissima cotta per una ragazza genovese che non mi cagava per nulla ma io cercavo in tutti i modi di magnetizzarla ma ero troppo bambino, troppo idiota. Assieme al mio amico poi presi la mia prima sbronza, un litro di birra costava ottocento lire e tracannarla fu facile, ne seguirono molte altre e i ragazzi più grandi della squadra che prima mi valutavano come un Japino minore, iniziarono a vedermi come un simpatico alcolizzato. Io e il mio amico finimmo in una vasca attigua alla vasca ufficiale degli incontri di pallanuoto, ricordo che le stazioni radio emettevano sempre la stessa canzone dell'ex GENESIS, COLLINS.
Il mio allenatore riuscì a portarsi a letto una funzionaria della televisione di stato ma notti magiche con il cazzo. Durante Italia-Cecoslovacchia stavamo dando uno spettacolo da ultras osceni, dimostrando quanto fossimo oscenamente impresentabili e violenti. Facevamo un casino che fastidiava il pensionato e dopo pochi minuti arrivò la padrona di questa locazione e senza dire nulla, staccò la spina lasciandoci senza fiato e ricordo un ragazzo che prendevamo in giro chiamandolo trauma, che stava ingiallendo a tal punto da chiamare il medico di base.
Mia madre e altre madri che erano presenti a KOMARNO pregarono MADAME così la chiamarono di poter vedere l'incontro.. ci vollero rubli e inginocchiamenti vari per vedere l'ultimo quarto d'ora di una partita di cui manco ricordo il risultato.
Giocai abbastanza bene ma ero un microbo e la squadra cecoslovacca e quella ungherese non schierò la squadra giovanile, ma la prima squadra. Mi trovai a marcare ed essere marcato da un Colosso che mi inseguiva e feci ridere il pubblico perché ad un certo momento gli arrivò il pallone e io come una foca cercai di portarglielo via, ma il risultato fu una sorta di valzer asimmetrico che dimostrava la mia volontà e allo stesso tempo tutto il mio modo di essere grottesco e forse anche triviale.
Ma io, già a quell'epoca avevo in testa solo il cinema, ricordo che tempestavo i miei compagni raccontando per filo e per segno le trame dei film di BERGMAN e BUNUEL e loro giustamente si distaccavano dalle mie orazioni per baciarsi tra di loro, era un periodo della nostra adolescenza molto ma molto confuso anche se nessuno di noi arrivò alla penetrazione anale o vaginale, nemmeno i più grandi che avrebbero potuto eccome infilzare qualche topina.
Ricordo che tra i miei compagni c'era il figlio di COSOLINI, l'ex sindaco di sinistra che ora galleggia con il nuovo candidato triestino per la poltrona di sindaco, era anche ULTRAS della Triestina ed odiava i terroni in modo spaventoso: quando venne a sapere che la NIGERIA (penso che era la Nigeria) aveva infilzato l'Argentina di MARADONA a San Siro, si trasformò in una sorta di pipistrello isterico, iniziando corali contro il meridione (non eravamo ancora preparati all'odio infinito verso rumeni bulgari albanesi etc.) e soprattutto contro il PIBE DE ORO che giocò una partita del tutto trascurabile e che documentava perfettamente il suo periodo più devastato dalla droga, cocaina ma penso anche eroina.
Ricordo solamente l'espressione di Schillaci, una sorta di pseudo giocatore che aveva fatto bene con la Juventus e faceva coppia con Roberto BAGGIO.. era il simbolo di un mondiale che di magico aveva davvero poco compresa la papera di Zenga, sicuramente pagato dalla mafia argentina. La finale fu talmente brutta che alcuni giornalisti per protesta, non firmarono nemmeno il loro pezzo, tra cui TOSATTI l'omaccione serio e dialettico di quel calcio ormai archeologico.
Non so se viviamo in un mondo migliore, ma quella CECOSLOVACCHIA era in uno stato pietoso, confusa se aderire all'Occidente prostituendosi o rimanere ghiacciati dalle ultime radiazioni sovietiche.. in compenso c'era il MILAN di SACCHI che non conosceva geografie di sorta, ma giocava un calcio liturgico, erotico e trascendente allo stesso tempo. Suonavano BRAHMS senza accorgersene e potevano trasformare definitivamente il calcio in una sorta di Cappella Sistina in movimento perenne.
La Juventus ha vinto nove scudetti di fila fallendo le competizioni europee, quel Milan vinse un solo scudetto ma ancora adesso a livello strategico è avanti a tutti. Pura fantascienza, pura incontaminata bellezza androgina. Luminescenze e vuoti, svuotamenti per ricrearsi apollinei messaggeri di un football estetico.