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[Gozer]

Giù le mani da Carter, presidente eccellente capitato nella combinazione di eventi più sfigata possibile. Biden pure ottimo presidente. La fregnaccia del "doveva ritirarsi prima per far conoscere meglio la Harris" non me la bevo: è stata vicepresidente per quattro anni, se è rimasta invisibile nel frattempo la colpa è anche sua... e anche si fossero fatte le primarie che cambiava? Non avrebbe vinto mai, siamo seri, Trump è un candidato fortissimo e devastante, nell'epoca della post-verità e con l'appoggio di Musk avrebbe sotterrato chiunque.

[mongodrone]

siamo eredi tardi, malamente epigonali, di una civiltà inattuale e che finiremo, e forse farò in tempo a vederlo anch'io che giovane non sono più, nel novero delle curiosità storiche. Dall'Oriente verranno a vedere (come facevano gli inglesi nel Settecento in Italia), le antichità viventi: allora erano le repubbliche, domani saranno le democrazie liberali.

A 150-170 milioni di persone, vecchie e malandate, che saranno il 2% della popolazione mondiale, sarà concesso (se sarà concesso e non ne sono sicuro) di vivere nella riserva della periferica Europa occidentale, perpetuando i loro costumi politici arcaici, mentre i grandi alveari, le democrature e le estremizzazioni del capitalismo si spartiranno gli spazi terracquei.
E, se non sarà concesso, saranno inglobate nelle succitate forme.

 

 

narrazione promettente, hai provato a farci un concept album synthwave?

[Mr Repetto]

Giù le mani da Carter, presidente eccellente capitato nella combinazione di eventi più sfigata possibile. Biden pure ottimo presidente. La fregnaccia del "doveva ritirarsi prima per far conoscere meglio la Harris" non me la bevo: è stata vicepresidente per quattro anni, se è rimasta invisibile nel frattempo la colpa è anche sua... e anche si fossero fatte le primarie che cambiava? Non avrebbe vinto mai, siamo seri, Trump è un candidato fortissimo e devastante, nell'epoca della post-verità e con l'appoggio di Musk avrebbe sotterrato chiunque.

Servivano primarie aperte perchè la Harris era troppo debole. Non è detto che sarebbe emerso un candidato forte, ma era l'unica speranza. Quanto piccola non lo  so.

Su Carter non so dire se sfortuna o non sufficiente abilità perchè conosco la storia a grandi linee. Quella contro Reagan però fu una sconfitta clamorosa. Mi è capitato spesso di leggerne le critiche alla debolezza della proposta  anche in ambito democratico . Anche perchè i due successori democratici sono stati Clinton e Obama, cioè due fuoriclasse assoluti, per lo meno a livello di comunicazione politica - sull'efficacia delle policy ognuno la può vedere a modo suo. Secondo me Sleepy Joe, aldilà delle politiche, era anche un politico efficace come rapporto con la gente. Aveva tutto per battere Trump e Musk. 15 anni fa.

[Mr Repetto]

 

non è che ci stai rivelando niente di nuovo, qui abbiamo la soprattutto Madre Giorgia già da qualche tempo che ha cambiato il paradigma, ce ne siamo accorti. In questo frangente io sarei più indulgente con Biden. non merita che gli si attribuisca la rovina dell'Occidente

 

 

Preciso solo che non parlavo del gesto di Biden, di cui mi frega pochissimo, ma di qualcosa di più radicale (anche se - pure qui - senza alcuna pretesa di "novità").
 

E cioè che sono sempre più incline a pensare che siamo eredi tardi, malamente epigonali, di una civiltà inattuale e che finiremo, e forse farò in tempo a vederlo anch'io che giovane non sono più, nel novero delle curiosità storiche. Dall'Oriente verranno a vedere (come facevano gli inglesi nel Settecento in Italia), le antichità viventi: allora erano le repubbliche, domani saranno le democrazie liberali.
A 150-170 milioni di persone, vecchie e malandate, che saranno il 2% della popolazione mondiale, sarà concesso (se sarà concesso e non ne sono sicuro) di vivere nella riserva della periferica Europa occidentale, perpetuando i loro costumi politici arcaici, mentre i grandi alveari, le democrature e le estremizzazioni del capitalismo si spartiranno gli spazi terracquei.
E, se non sarà concesso, saranno inglobate nelle succitate forme.

Devo dire che spererei di non esserci (e la mia anagrafe, come la tua... è in questo senso promettente). 

 

A me sembra praticamente ovvio che un olocausto nucleare, o qualcosa di simile, cancellerà questa inutile civiltà nel giro di 4-5 generazioni al più tardi. Ma si sa, io sono catastrofista. Come col famoso Covid, ricordate, che poi si rivelò essere una normale influenza.

La democrazia liberale è però un concetto che ha resistito a lungo, troppe persone ci sono affezionate e ha una sua intrinseca superiore razionalità. Direi anche che rappresenta secondo me ancora il "mainstream". Nel senso che, in questo momento, i populismi in Occidente ne sono un parassita che si dichiara tale, si definiscono in opposizione a questa e non ne potrebbero fare senza. Dopo di che, una volta che una svolta autoritaria arriva ad un certo livello di controllo della società può diventare molto difficile da sradicare, ed è possibile immaginare che sarà tanto più difficile farlo quanto più aumenterà l'efficacia degli strumenti di sorveglianza e repressione statale. Per cui sì, hai ragione, c'è il rischio che siamo su un piano inclinato irreversibile.

Buon pomeriggio a tutti.

[dick laurent]

Giù le mani da Carter, presidente eccellente capitato nella combinazione di eventi più sfigata possibile. Biden pure ottimo presidente. La fregnaccia del "doveva ritirarsi prima per far conoscere meglio la Harris" non me la bevo: è stata vicepresidente per quattro anni, se è rimasta invisibile nel frattempo la colpa è anche sua... e anche si fossero fatte le primarie che cambiava? Non avrebbe vinto mai, siamo seri, Trump è un candidato fortissimo e devastante, nell'epoca della post-verità e con l'appoggio di Musk avrebbe sotterrato chiunque.

 

più che altro il problema con la Harris è che è stata imposta proprio da Biden. Biden che per molti versi ha fatto bene, a parte questa uscita di scena veramente vergognosa e il teatrino su Gaza e il difendere Netanyahu, ma anche l'essersi voluto ricandidare per la sua chiaramente smisurata ambizione, nonostante fosse chiaro quale fosse la percezione su di lui, e anche l'aver imposto una candidata che già non era molto popolare che nella testa di molti ha significato nessun cambio di rotta, sono delle notevoli macchie. 

[LM]

Francesco Costa riassume la questione della grazia ad Hunter Biden in modo perfetto secondo me:

 

Spoiler

Biden ha detto che «nessuna persona ragionevole potrebbe guardare ai fatti senza concludere che Hunter sia stato preso di mira solo perché è mio figlio». È vero che i reati di cui è accusato [aver omesso la propria tossicodipendenza nel modulo con cui aveva acquistato un’arma, ed evasione fiscale a causa di un errore, interamente sanato, in una dichiarazione dei redditi] non vanno praticamente mai a processo, anche perché Hunter è pieno di attenuanti: la sua tossicodipendenza, il suo essere incensurato, il fatto che l’arma non fu mai usata, l’aver pagato i debiti con il fisco, la collaborazione con le indagini.

Sono infrazioni minori che di norma si chiudono con un accordo e una sanzione pecuniaria, perché nessuno ha interesse a occupare il tempo di giudici e tribunali con casi del genere. Il clamore mediatico e il peso politico del caso di Hunter Biden invece hanno mobilitato procuratori e giudici: un po’ per ragioni politiche – sono tutte cariche elettive o di nomina di presidenziale – e un po’ perché nessuno voleva restare come quello che l’aveva fatta passare liscia al figlio del presidente.

Biden, insomma, non dice una cosa falsa nel comunicato. Ma ci sono molti ma.

 

Il primo è che la grazia emessa da Biden nei confronti di suo figlio è molto più ampia dei due reati per cui è stato condannato: copre qualsiasi reato abbia commesso Hunter nell’ultimo decennio, dal 2014 fino alla fine del 2024. Se si può sostenere che abbia avuto un trattamento iniquo per i reati di cui è accusato, poi, è altrettanto vero che nessuno ha voluto mai guardare davvero dentro la principale questione che lo riguarda.

Quando suo padre era vicepresidente, infatti, Hunter Biden ha intrapreso un’improvvisata carriera da consigliere di amministrazione di un fondo d’investimento cinese e dell’azienda energetica statale ucraina: per nessun merito particolare ma solo perché queste aziende volevano provare ad avere accesso a suo padre. Accesso che lui stesso offriva in giro, dicendosi sempre disponibile a chiamare papà per conto dei suoi clienti – mentre il suddetto papà gestiva da vicepresidente le enormi questioni delle relazioni con la Cina e l’Ucraina.

Per tutto questo i Biden non sono mai stati accusati di nulla: nessun do ut des è mai stato dimostrato, il padre sapeva poco di quello che faceva il figlio, niente di formalmente illegale, nessuna prova di corruzioni o influenze illecite. Ma è chiaro che Hunter Biden si sia arricchito grazie all’incarico di suo padre e nessuno ha mai voluto dare davvero un’occhiata. Il decennio che copre la grazia di Biden assicura che nessuno ce la darà.

 

Chi difende la sua scelta dice che i Democratici devono rispondere pane al pane davanti agli attacchi e alle scorrettezze dei Repubblicani: Trump gestisce la politica e la Casa Bianca come il suo clan personale, approfitta delle istituzioni americane per colpire i suoi avversari, ha annunciato esplicitamente l’intenzione di prenderli di mira e… Biden dovrebbe lasciargli suo figlio come vittima sacrificale?

Altri usano un argomento pre-politico, facendo notare che la prima frase del comunicato di Biden contiene la parola «figlio» e l’ultima contiene la parola «padre». Un ultraottantenne che non ha più nulla da chiedere alla sua carriera politica non avrebbe potuto abbandonare un figlio che ha avuto una vita particolarmente complicata fin da quando era bambino: la madre e la sorella morirono in un incidente d’auto, come noto.

 

Entrambe le giustificazioni si sciolgono però davanti a un altro inaggirabile ma. Nessuna di queste circostanze si è palesata improvvisamente in questi giorni eppure Biden si era impegnato più volte, in pubblico e in modo inequivoco, a non graziare suo figlio. A domanda diretta aveva risposto più volte: no. Senza eccezioni. Non aveva detto «salvo che vinca Trump». Non aveva parlato dei doveri che sentiva di avere come padre, di cui difficilmente si è accorto solo pochi giorni fa.

Peggio ancora, per tutta la campagna elettorale i Democratici e Biden stesso avevano sbandierato questa promessa come esempio delle differenze tra loro e Trump in termini di senso dello stato e tutela della democrazia. Per tutta la campagna elettorale i Democratici avevano invitato gli americani a mettere country over party, il paese prima degli interessi di partito, altrimenti avrebbero vinto quelli che usano le istituzioni per i propri comodi. Ciao còre.

È un anno che vi racconto come negli eccessi di Trump gli americani vedano qualcuno che sono almeno in grado di riconoscere, qualcuno che è come lo vedi, mentre pensano che i Democratici dicano solo quel che conviene dire e offrano paroloni e grandi principi pur essendo sempre pronti a tradirli per avvantaggiarsi, no? Eccoci qua.

[Gozer]

'Nsomma. Io ritengo che la lista dei graziati da Trump fu giusto un filetto - ma giusto un filetto eh - più grave.