Dai, a posto così.
Se, nel mondo del lavoro, dovessi trovarti di fronte ad un auditor di terza parte per una qualsiasi certificazione, ti prego di dirgli esattamente le stesse cose che hai scritto tra parentesi.
non hai proprio capito cosa ho scritto: so benissimo cosa significa avere una piattaforma chiusa (rispetto a qualsiasi certificazione) : è il mio mestiere. ma una piattaforma chiusa non implica per forza ciò che hai scritto. non puoi scriverlo, punto. è la differenza fra contingenza e necessità. qualsiasi sia l'esito di questo voto (anche vincesse il no) potrebbe essere il frutto di una manipolazione, oppure no.
Quello che hai scritto l'ho capito benissimo. Tant'è che ti ho fatto l'esempio delle certificazioni proprio perché servono - per grandi linee - ad assicurare che non ci sia una sofisticazione laddove può esserci.
Se hai tutte le possibilità di questo mondo di fare certificare una piattaforma a terzi, ma
scegli di non farlo, devi mettere in conto che qualcuno ti possa far notare le implicazioni di tale scelta. Per te il dubbio non è un problema, per me sì.
Il peccato originale del grillismo, l'ho detto e lo ripeto, è l'autocertificazione.
Il grillino può scrivere che il PD ruba, che Salvini è un delinquente, che la Meloni è fascista, che Berlusconi è il più grande criminale del ventesimo secolo, che Draghi è un'espressione dei poteri forti, che i politici sono tutti ladri e vanno mandati a casa, e il conflitto di interessi qua, e la casta di là. E la legittimità di questi discorsi non può essere messa in discussione.
Nel momento in cui non tratti la Casaleggio Associati come una Onlus, poni questioni su eventuali conflitti di interessi o metti in discussione l'onestà (autocertificata) di un qualche esponente, sei intellettualmente disonesto.
Se lo sono io, per quanto detto sopra e per quella che è la tua definizione, sono di sicuro in buona compagnia. Diciamo un terzo degli elettori delle ultime politiche.