A me sembra evidente, che se qua dentro il PD ha il 70% e le idee sono queste allora forse il PD davvero non si capisce più cos'è.
C'è un problema di identità grosso come una casa. Sui contratti rigidi, Ricordo che questo partito ha cancellato ciò che restava dell'articolo 18, lo stesso articolo 18 che fu difeso (in un'enorme manifestazione storica) durante il governo Berlusconi. Siamo passati dall'altra parte perchè? E' stata discussa la cosa? O l'abbiamo fatta passare piano, sperando che la gente non se ne accorgesse? Le tutele crescenti sono bellissime, se:
- ELIMINI le altre forme contrattuali (determinato e cosi via). Risultato: ci hanno preso per il culo.
- se riformi i centri impiego. Risultato: niente, nessuno.
- se fai politiche espansive (=nuove opportunità). Risultato: gli investimenti sono crollati (59 miliardi nel 2009, 34 nel 2017)
- se prevedi nuovi ammortizzatori sociali per i periodi in cui non lavori (risultato: aspettiamo tutti il reddito di cittadinanza)
Altrimenti serve solo a dare un'altra mazzata ai lavoratori, in cambio di qualche sconticino sui conti.
Poi si può parlare quanto si vuole di percezione, di gente ignorante, ma se dopo 5 anni di centro sinistra
la povertà aumenta, bisogna parlare di fallimento totale. E chi pensa che serve più mercato più libertà di licenziare, forse sarebbe il caso che spiegasse bene ma molto bene come questo fa diminuire le disuguaglianze e dia più opportunità a chi è poco/non troppo qualificato etc. Ma non fra 10 anni, domani. Perchè se licenzio uno che guadagna 1000 euro al mese, il mese dopo (intendo io come Stato) me lo ritrovo in strada incazzato nero e pronto a votare i barbari.
Su questo il PD secondo me deve chiarirsi una volta per tutte. Io francamente finchè è rimasto un partito di centro-sinistra lo potevo votare e l'ho votato, un partito di destra moderata non mi interessa minimamente.
Non si può tenere insieme una posizione e il suo opposto.