attore di origini italiane tra i più famosi di tutti i tempi, quali film preferite? si puo' parlare di tutto ovvero scene memorabili (o improbabili). ma anche delle musiche o canzoni che fanno parte di soundtrack dei suoi film
Inviato 12 maggio 2018 - 15:07
attore di origini italiane tra i più famosi di tutti i tempi, quali film preferite? si puo' parlare di tutto ovvero scene memorabili (o improbabili). ma anche delle musiche o canzoni che fanno parte di soundtrack dei suoi film
Inviato 13 maggio 2018 - 13:14
Inviato 13 maggio 2018 - 14:10
jack come film preferisco quelli di stallone, pero' arnold è oggettivamente più simpatico e ironico. qualche anno fa fecero un film assieme (non i mercenari ma un altro in cui erano i due protagonisti), l'ho visto solo una volta ma non mi è sembrato gran chè,( il film con de niro invece mi è sembrato una fesseria). magari riguardandolo lo rivaluto. i film che preferisco di arnold sono commando e true lies, ma anche i gemelli con de vito è un film simpatico
Inviato 14 maggio 2018 - 12:46
Allora, i suoi personaggi internazionalpopolari condividono lo stesso trasformismo - hanno iniziato come perdenti o abbandonati, quindi come anti-eroi che diventano pretesto per una critica della società americana, per, poi, dai secondi film in poi, mutare nell'esatto contrario, in vincenti eroi nazionalistici al servizio della bandiera e di Ronald Reagan, il grande attore di Bonzo - la scimmia sapiente del 1951 (non era lui la scimmia, lui era l'umano insipiente).
Ciò quantomeno aggiunge interesse vagamente intellettuale e impegnato (per chi ne ha bisogno) a Rocky e Rambo, entrambi ben fatti, specie il primo. Il primo incarna l'incassatore esistenziale, qualcuno che riesce a subire, ma rimane in piedi - e così è nella serata più gloriosa della sua vita (fino a quel momento) in cui pur riducendosi ad una maschera di sangue non va al tappeto contro il campione del mondo, ma nemmeno vince - non è quindi il solito inno nordamericano al trionfo e al successo - il successo è la resistenza, la resilienza davanti alle sconfitte e all'accanirsi delle botte della vita, magari sostenuti da un sentimento sincero, nonché molto, molto urlato.
Dal secondo film diventa invece un vincitore. Quest'ultimo e i seguenti due non li vedo da quando ero piccolo, e non mi ricordo un granché - se non la qualità progressivamente discendente, con il quarto che entrava con decisione nel ridicolo diventando una dichiarazione nell'ambito della guerra fredda - e allo stesso tempo assurgeva ad iconografia mitologica nel suo essere trash.
Nel terzo è deludente che sul ring ci sia solo Mr. T e non l'A-Team al completo. Vi pare accettabile?
E così Rambo, che da spettacolare denuncia macho (tuttora attuale) dell'abbandono dei veterani di guerra a loro stessi, e alla loro sindrome da stress post-bellico, in cui il protagonista si rivolta persino contro le istituzioni (le forze dell'ordine), diventa un concentrato furente di eroismo muscolare (non c'è l'ironia di Schwarznegger) e persino esaltazione dell'appoggio allo jihadismo in funzione anti-sovietica nel terzo (con tanto di scena in cui si appoggia il coinvolgimento di bambini nella lotta), lo stesso appoggio che ha portato al finanziamento di Bin Laden e amici: ora Rambo è una human killing machine al mero servizio della patria, simbolo di Democrazia e Libertà - culmine propagandistico che ripete in parallelo la parabola di Rocky.
In un certo senso queste due figure si fonderanno nel finale di Cop Land del 1997, in cui uno sceriffo remissivo, quanto semplice, esplode e arriva al finale disperato, coperto di sangue.
Midsummer Nightmare * Melodia * Jack il Marcio * Visioni di Sahara * Accendi il comando delle stelle
Inviato 14 maggio 2018 - 19:28
attore di origini italiane tra i più famosi di tutti i tempi, quali film preferite? si puo' parlare di tutto ovvero scene memorabili (o improbabili). ma anche delle musiche o canzoni che fanno parte di soundtrack dei suoi film
Che sia stato uno dei più grandi personaggi pop degli anni Ottanta è indiscusso, senza il suo cinema d'autore (ci arriveremo un'altra volta) molto probabilmente il cinema di adesso non esisterebbe: ha inventato dei personaggi che sono inchiodati dentro le nostre anime, questo non significa che vi sia una conversione schizofrenica in atto... voglio dire Rambo non appartiene di certo al cinema intellettuale europeo e non credo nemmeno in una sintesi della serie: voi europei concettualizzate, noi prendiamo le vostre parole le modifichiamo attraverso l'azione esteriore.
Ho avuto la fortuna di vedere il primo film del reduce di guerra, ero un bimbo: diciamo che eravamo ancora dentro la cultura. che cosa è la cultura? aprirsi o essere al mondo con gli altri. uscivi dal cinema e l'amore per il film trovava risposta negli altri e si formava uno strato davvero popolare, altro che comunismo.
Il protagonista eroico tra l'altro è una persona che ha capito (uno dei pochi) che l'ossessione per lo sport diventa nel corso del tempo un masochismo mostruoso, guardatelo nelle ultime pellicole, sicuramente importanti a livello iconologico alle opere (o operazioni?) del neo realismo italiano. La dissoluzione del viso, come in Bacon, il corpo ormai imbolsito ma rimane l'anima che muove il corpo, segna lo spazio e il tempo non attraverso stilemi cinematografici d'avanguardia, ma proponendoci un cinema d'azione che rinnova i fasti degli anni Quaranta-Cinquanta.
Il cinema può essere tre cose:
la noia davanti alla finzione del falso movimento fine a se stesso
la forza estetica della passione concettuale, diciamolo pure: spirituale
la forza propulsiva della passione "fisica" ovviamente intesa dai critici post comunisti come oggetto per dimostrare le estreme possibilità del capitalismo come se L'Europa fosse un quarto mondo invaso dalla peste.
ma se l'Europa può essere in qualche modo spiegata, rivelata attraverso l'antropologia classica, l'ermeneutica, succede che l'America è talmente complessa che può essere solamente immaginata, nel bene e nel male come in RAPPORTI DI CLASSE. Il grandissimo regista francese ha capito come sfiorare i luoghi comuni ma ha capito anche che comunque ci troviamo sempre in una situazione di dialettica (è marxista) questa ascesi del protagonista, questa finta paralisi dell'azione, il tradimento.
Inviato 14 maggio 2018 - 19:32
Mi piace che di Sly tu abbia scelto un'immagine di Driven, film del quale da piccolo ero mezzo innamorato in virtù della mia passione per le categorie automobilistiche americane. In verità si tratta di un filmaccio, che però riguardo sempre con piacere se lo mandano in tv.
Una domanda: sapete come mai il romanzo da cui è tratto Rambo (1982) si chiama First Blood, tanto che pure quel film uscì negli Stati Uniti con quel titolo?
Inviato 14 maggio 2018 - 19:38
sono molto appassionato di Sly, ma ora non ho tempo, se non per ricordare i commoventi "Death Race 2000" e "FIST", oltre agli inarrivabili Rocky1 e Rambo1. Vorrei tanto vedere "Rebel - fuga senza scampo".
Inviato 14 maggio 2018 - 20:26
Inviato 14 maggio 2018 - 20:43
Inviato 14 maggio 2018 - 20:46
Inviato 15 maggio 2018 - 10:48
Io ci metto Demolition Man, film di metà anni Novanta con una trama anche interessante. Film diretto da tale Marco Brambilla.
Per quello che riguarda Sly, al netto di una recitazione non sempre da premio Oscar, va dato merito di aver creato due filone mitici, epici, ovvero Rocky e Rambo. Il suo mito almeno qui in Italia è dovuto anche, secondo me, al doppiaggio di Ferruccio Amendola: Sly è uno dei pochi attori di cui non conosco la voce originale, essendo quella di Amendola praticamente perfetta.
Inviato 15 maggio 2018 - 10:53
ma Copland?
in programmazione in tv in queste stettimane
buon film, con Stallion in un ruolo abbastanza particolare
ps: H.Budini mi ha anticipato
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 16 maggio 2018 - 20:01
copland l'ho visto solo una volta, ma non mi ricordavo che c'era de niro, il film con de niro di cui parlavo qualche post fa è quello sul pugilato ma non ricordo come si chiama e mi scoccia cercarlo su wiki
Inviato 24 luglio 2018 - 11:28
Inviato 24 luglio 2018 - 14:34
Con un finale, peraltro, che mi aveva abbastanza colpito quando vidi il film per la prima volta (avevo meno di 10 anni).
Questa scena apocalittica mi ricorda (vagamente) il finale di Terminator 2 con Scharwzy e Robert Patrick che si sfidano nell'acciaieria.
Inviato 24 luglio 2018 - 14:56
Si', ma non facciamo confusione, eh: Terminator e Robocop sono due Signori Film, Cobra e' una trashatona divertente, ma recitata da culo e scritta col buco del medesimo. Su tutte: il super-poliziotto che per 3/4 di film non sospetta minimamente che la collega che si porta dietro e' una traditrice al servizio della setta di maniaci, quando gli basterebbe andare per esclusione: o e' l'amico e collega di cui si fida ciecamente o e' la collega con l'aria loschissima. E invece alla fine, altro strafalcione di scrittura, non e' manco lui che la scopre, ma lei che si rivela.
Io l'ho sempre curiosamente trovato troppo breve. E' come se in mezzo mancasse tutto un atto. Si arriva allo scontro finale senza che i personaggi siano mai stati veramente messi alla prova, lo stesso Cobra in fin dei conti non e' mai stato realmente in difficolta'. La cosa e' curiosa visto che Stallone era specializzato in figure semi-cristologiche che ne dovevano subire di ogni prima del riscatto finale, quindi conosceva bene quel meccanismo spettacolare.
Inviato 24 luglio 2018 - 16:32
Inviato 24 luglio 2018 - 18:39
Non c'entra la raffinatezza, ma la funzionalita' al tipo di prodotto.
Rambo 2 e' ancora piu' grezzo come scrittura, ma per come deve funzionare il film la sceneggiatura fila via liscia.
Inviato 24 luglio 2018 - 18:45
In Cobra non conta la plausibilità narrante. Conta il gesto.
Inviato 25 luglio 2018 - 10:04
Ebbasta. L'ho capito che e' una cagatona divertente, anche per me lo e'. Ma anche le cagatone possono essere scritte in modo coerente per essere ancora piu' divertenti, tipo Rambo 2 o Commando, ma persino alcune cose del primo Chuck Norris.
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