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Sará Mai Rivalutata La Merda Di Oggi?


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123 replies to this topic

#51 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 10 luglio 2018 - 10:42

Beyonce e Rhianna sono state praticamente già cancellate, la seconda qui era pure ben vista. Avril Lavigne pure. Non le passano più le loro canzoni in radio, quelle vecchie, i loro più grandi successi.
Diciamo che è sempre la solita faccenda, se sei stato prodotto a tavolino e non hai una tua particolarità pure da interprete sei destinato all'oblio.
E vorrei precisare che non è il dizionario critico importante, ma i passaggi tv e radio che anche dopo 60 anni continuano ancora per i grandi artisti.
Io sto addirittura ridimensionando i grandi del punk e dell'alternstive perché anch'essi incapaci di rimanere nell'etere.
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#52 slothrop

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Inviato 10 luglio 2018 - 10:45

slot però dai, leggendoti qua io posso smitizzarti, negli anni 80/90 non avrei potuto, Savini sarebbe stato "il giornalista di BlowUP"

 

ok vero anche che magari conoscevo nel negozio di dischi Carlo Bordone (si chiamava così?) o un altro ma comunque, anche nel negozio di dischi, c'era come una mitizzazione di alcuni giornalisti che frequentavano; "ha suggerito quel disco", insomma sembrava il parere di un tecnico e non dell'ascoltatore/appassionato comune, addirittura pure i commessi malati di musica sembravano un "di più", quasi da ragazzo mi sentivo un privilegiato a conoscerli di persona (e erano dei mezzi fattoni assunti da Supporti Fonografici)

 

 

ma io mica ti dò torto, solo che secondo me la questione è ben più ampia. Io posso mandare a fare in culo il presidente del Consiglio su twitter, se è per questo.


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#53 Moreno Saporito

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Inviato 10 luglio 2018 - 10:48

 

slot però dai, leggendoti qua io posso smitizzarti, negli anni 80/90 non avrei potuto, Savini sarebbe stato "il giornalista di BlowUP"

 

ok vero anche che magari conoscevo nel negozio di dischi Carlo Bordone (si chiamava così?) o un altro ma comunque, anche nel negozio di dischi, c'era come una mitizzazione di alcuni giornalisti che frequentavano; "ha suggerito quel disco", insomma sembrava il parere di un tecnico e non dell'ascoltatore/appassionato comune, addirittura pure i commessi malati di musica sembravano un "di più", quasi da ragazzo mi sentivo un privilegiato a conoscerli di persona (e erano dei mezzi fattoni assunti da Supporti Fonografici)

 

 

ma io mica ti dò torto, solo che secondo me la questione è ben più ampia. Io posso mandare a fare in culo il presidente del Consiglio su twitter, se è per questo.

 

 

e difatti sono primi 2 partiti che prendono consensi su Twitter e su Facebook, tutta la campagna elettorale è avvenuta a botte di like


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#54 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 10 luglio 2018 - 10:54

sul più ampia concordo ma mi pare importante che oggi sia venuta meno la distanza tra critico e ascoltatore comune, possiamo vederlo come un fatto buono o meno, ognuno ha la sua opinione a riguardo, ma è così


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#55 slothrop

    Enciclopedista

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Inviato 10 luglio 2018 - 10:57

Beyonce e Rhianna sono state praticamente già cancellate, la seconda qui era pure ben vista. Avril Lavigne pure. Non le passano più le loro canzoni in radio, quelle vecchie, i loro più grandi successi.
Diciamo che è sempre la solita faccenda, se sei stato prodotto a tavolino e non hai una tua particolarità pure da interprete sei destinato all'oblio.
E vorrei precisare che non è il dizionario critico importante, ma i passaggi tv e radio che anche dopo 60 anni continuano ancora per i grandi artisti.
Io sto addirittura ridimensionando i grandi del punk e dell'alternstive perché anch'essi incapaci di rimanere nell'etere.

 

 

Eh, ma ci vuol poco che tra vent'anni Beyonce e Rhianna diventino "un classico". Davvero non possiamo saperlo. Oggi sono semplicemente vittima di quell'estemporaneità estrema che trangugia tutto. L'unica cosa che ha successo è la singola canzone, il video, neanche più l'artista, figuriamoci l'album...

Beyonce e Rhianna perdono la breccia, ma la "classicità" non se la sono giocata (davvero non possiamo saperlo adesso; ). Se guardiamo al passato è più facile che rientrino fra i nuovi classici loro due (o Lady Gaga) piuttosto che Cardi B o i Migos, ma è davvero molto difficile fare simili previsioni, sta cambiando tutto.

 

Lo scenario di oggi, a voler essere apocalittici, in teoria potrebbe mettere in crisi il concetto stesso di "classicità". Prima di rivedere rock band grosse come in passato (i Coldplay sono, direi, gli ultimi) probabilmente passerà tempo, ma piantiamola di limitarci all'evo del rock, un Sinatra è ancora più impensabile.

 

Un primo caso clamoroso che oggi ha molto da insegnare fu il revival cocktail-lounge di metà anni '90, perchè nel pieno dell'evo della musica rock la critica "rivalutò" la musica che al rock era antitetica, quella per adulti benestanti e debosciati. Fu un fenomeno molto più radicale rispetto a revivalismi precedenti, come ad esempio quello garage degli anni '80, perchè annullò la distanza culturale, storica e filosofica tra due mondi che in origine non si parlavano. Non fu un "ritorno al passato", fu la scoperta di un universo parallelo rimastro sepolto come un'Atlantide.


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#56 slothrop

    Enciclopedista

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Inviato 10 luglio 2018 - 10:59

sul più ampia concordo ma mi pare importante che oggi sia venuta meno la distanza tra critico e ascoltatore comune, possiamo vederlo come un fatto buono o meno, ognuno ha la sua opinione a riguardo, ma è così

 

E' un fatto. E secondo me è più buono che cattivo.


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#57 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 10 luglio 2018 - 11:00

Rhianna->

però per me è lo stile che cambia, non gli artisti trattati; pure negli anni 70/80 i Culture Club (come modello intendo, mettete voi chi vi pare) finivano nella rivista con Zappa ma entrambi erano analizzati con semplicità e senza forzature --- ora Rhianna viene esaltata per meriti che manco lei si attribuirebbe mai, questo è il passaggio verissimo in quello che ha scritto Bosf, a cui aggiungo la totale standardizzazione della musica alternativa, almeno di quella che viene trattata con una certa frequenza (e da qui l'ovvia reazione della critica)


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#58 Damy

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Inviato 10 luglio 2018 - 11:55

(Ps: ragazzi Beyoncé è già un "classico" - primo successo nel 1998 con le Destiny's Child, e 20 anni più tardi continua a riempire gli stadi di tutto il mondo. Nemmeno Prince è durato così tanto senza cali di attenzione da parte del pubblico).


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#59 Marillico

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Inviato 10 luglio 2018 - 12:39

...il fatto che beyonce sia solo una voce (non sa suonare, comporre non so ma non credo) e che il 90% della sua fama e del suo seguito derivi da "affari suoi" extra artistici, è un caso?
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#60 slothrop

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Inviato 10 luglio 2018 - 12:50

...il fatto che beyonce sia solo una voce (non sa suonare, comporre non so ma non credo) e che il 90% della sua fama e del suo seguito derivi da "affari suoi" extra artistici, è un caso?

 

 

potresti quasi sottoscriverlo per Sinatra, però


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#61 slothrop

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Inviato 10 luglio 2018 - 12:51

Rhianna->

però per me è lo stile che cambia, non gli artisti trattati; pure negli anni 70/80 i Culture Club (come modello intendo, mettete voi chi vi pare) finivano nella rivista con Zappa ma entrambi erano analizzati con semplicità e senza forzature --- ora Rhianna viene esaltata per meriti che manco lei si attribuirebbe mai, questo è il passaggio verissimo in quello che ha scritto Bosf, a cui aggiungo la totale standardizzazione della musica alternativa, almeno di quella che viene trattata con una certa frequenza (e da qui l'ovvia reazione della critica)

 

beh, su questo sono piuttosto d'accordo. E credo di avere spiegato i motivi: esigenza di fare clic parlando di nomi grossi ma anche esigenza di legittimarsi in quanto critici e quindi abdicare alla semplicità - che nessuno cerca un consiglio per gli acquisti - per sposare il delirio sbrodolante da "cultura pop".


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#62 Damy

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Inviato 10 luglio 2018 - 12:53

Certo, "solo una voce", come se chiunque potesse tranquillamente cantare a quel modo e tenere il palco di uno stadio per due ore. Per manterene una forma fisica del genere e garantire la salute delle corde vocali studia e si esercita più lei di qualsiasi altro chitarrista riccardone rock, ma questo ovviamente non rientra nella concezione di disciplina del "vero musicista". Madonnina santa, voi del ruock state proprio indietro :facepalm:

 

Comunque il mio discorso non era affatto una questione di tecnica quanto di immaginario del "classico" agli occhi del pubblico, come da discorso che stavano facendo sopra. Il che non significa che B sia la migliore né la più brava né la best seller ufficiale né tantomeno la mia preferita personale (non lo è), ma è chiaramente una donna che ha saputo cavalcare 20 anni di pop e sopravvivere al cambio di guardia tra pre e post era streaming e tutto il corollario. Che piaccia o che la si odi, non ce ne sono poi tante altre come lei.

 

Ps: Beyoncé produce la propria musica e arrangia tutte le parti vocali di cori e controcori dai tempi del secondo album delle Destiny's Child. Non è certo un Prince, ma sa il fatto suo.


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#63 slothrop

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Inviato 10 luglio 2018 - 12:56

Secondo me lo scenario ricorda gli anni '50, ma in una versione più "post-moderna", intellettualmente evoluta al punto di essere decadente.

Una fetta di chi scrive di musica in pratica scrive di costume (ma tende a farlo, giustappunto, con vezzo intellettuale spinto, anche se poi è solo un fatto di target: mezz'ora fa in edicola vedevo riviste per ragazzine con rapper e creature defilippiche in copertina che sembrano usciti direttamente dall'epoca di "Cioè", quindi esiste ancora anche l'editoria per ragazzine di 12 anni); l'altra fetta tornerà alla polverosa para-musicologia da nerd e riccardoni che era la critica musicale prima del rock. Roba per quattro gatti dalle colonne di giornali per intellettuali annoiati (ma non intellettuali pop!). Questa critica qui probabilmente tornerà gradualmente a snobbare il pop; per l'altra il termine "rivalutare" semplicemente perderà significato, per i motivi che diceva bosforo.


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#64 Piper

    Life is too short For iTunes

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Inviato 10 luglio 2018 - 12:56

io che non la bazzico penso comunque che Single Ladies sia già un classico, oltre che un buon/ottimo brano


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<< Poi ce la prestiamo... Insomma la patonza deve girare>>

Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto

 
 Song 'e Ondarock - web Radio|

#65 Marillico

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Inviato 10 luglio 2018 - 13:06

Damy, la paragonavo semplicemente a Prince, visto che lo hai citato. Il "solo" non era dispregiativo, era per dire che è una cantante, non un artista completo come Prince (che detto per inteso manco mi piace).
È una cantante e basta, non sa fare altro e mai gliene è fregato, e da par suo fa bene. Personalmente l'ho sempre trovata buzzicona e prolunga per quel tamarro del marito, lui si deus ex Machina di alcune delle pagine più basse della black music degli ultimi anni.
Il mio grazie a B va per tutte le "sobrissime" ragazzine che sgomitano ai talent sgolandosi per far vedere che "cantano come lei".
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#66 Moreno Saporito

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Inviato 10 luglio 2018 - 13:07

 

Rhianna->

però per me è lo stile che cambia, non gli artisti trattati; pure negli anni 70/80 i Culture Club (come modello intendo, mettete voi chi vi pare) finivano nella rivista con Zappa ma entrambi erano analizzati con semplicità e senza forzature --- ora Rhianna viene esaltata per meriti che manco lei si attribuirebbe mai, questo è il passaggio verissimo in quello che ha scritto Bosf, a cui aggiungo la totale standardizzazione della musica alternativa, almeno di quella che viene trattata con una certa frequenza (e da qui l'ovvia reazione della critica)

 

beh, su questo sono piuttosto d'accordo. E credo di avere spiegato i motivi: esigenza di fare clic parlando di nomi grossi ma anche esigenza di legittimarsi in quanto critici e quindi abdicare alla semplicità - che nessuno cerca un consiglio per gli acquisti - per sposare il delirio sbrodolante da "cultura pop".

 

 

slot c'è da dire che, per riempire tutte quelle pagine, qualche supercazzola è d'obbligo, anche da lettore lo capisco, tanto è una costante di qualsiasi lavoro


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#67 Damy

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Inviato 10 luglio 2018 - 13:12

Damy, la paragonavo semplicemente a Prince, visto che lo hai citato. Il "solo" non era dispregiativo, era per dire che è una cantante, non un artista completo come Prince (che detto per inteso manco mi piace).
È una cantante e basta, non sa fare altro e mai gliene è fregato, e da par suo fa bene. Personalmente l'ho sempre trovata buzzicona e prolunga per quel tamarro del marito, lui si deus ex Machina di alcune delle pagine più basse della black music degli ultimi anni.
Il mio grazie a B va per tutte le "sobrissime" ragazzine che sgomitano ai talent sgolandosi per far vedere che "cantano come lei".

 

 

E io ti ripeto che Beyoncé non è "una cantante e basta", ma una che sa il fatto suo dal punto di vista tecnico e che sa mantenersi rilevante col suono album dopo album. E poi certamente è anche una che sa fare il ruolo della comunicatrice a livello mediatico. Le due cose messe assieme formano un popstar completa, che può appunto ambire al ruolo di personaggio "classico" del proprio tempo, così come lo sono state Cher e Madonna (con tutte le differenze e le preferenze del caso).


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#68 slothrop

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Inviato 10 luglio 2018 - 13:13

Damy, la paragonavo semplicemente a Prince, visto che lo hai citato. Il "solo" non era dispregiativo, era per dire che è una cantante, non un artista completo come Prince .

 

 

eh, però così ti fai dei nemici.

Allora, sul forum la maggior parte dei tuoi nemici saranno quelli che non approvano i valori tipici del ruock, ovverosia i fan dei seguenti generi: pop in tutte le salse (specie quelle morbide), elettronica e derivati, dance e derivati, musica negra e derivati. In pratica il 75% dei forumisti.

 

Invece da me otterrai critiche perchè sembri ignorare i valori in campo nell'epoca del "pre-rock", quando autori, cantanti/interpreti e arrangiatori erano di norma figure distinte. Poi, certo, c'erano anche gli eclettici e i geni rinascimentali, ma tu sembri parlare da una prospettiva in cui se un artista non è almeno un "cantautore" (autore + interprete di sé stesso) parte proprio di default con dei punti in meno, come se il più mediocre dei cantautori valesse comunque più di Sinatra o Joao Gilberto, il che è francamente una follia.


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#69 Moreno Saporito

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Inviato 10 luglio 2018 - 13:13

vabbeh ma meno si stV dai, lei sì che è brava


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#70 Moreno Saporito

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Inviato 10 luglio 2018 - 13:17

comunque tutti questi discorsi sono da valutare in base alla prospettiva dell'appassionato; ovvio, per Damy e Floods (e tanti altri), la questione è diversa, volete forse discriminarli?


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#71 Marillico

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Inviato 10 luglio 2018 - 13:30

Damy, la paragonavo semplicemente a Prince, visto che lo hai citato. Il "solo" non era dispregiativo, era per dire che è una cantante, non un artista completo come Prince (che detto per inteso manco mi piace).
È una cantante e basta, non sa fare altro e mai gliene è fregato, e da par suo fa bene. Personalmente l'ho sempre trovata buzzicona e prolunga per quel tamarro del marito, lui si deus ex Machina di alcune delle pagine più basse della black music degli ultimi anni.
Il mio grazie a B va per tutte le "sobrissime" ragazzine che sgomitano ai talent sgolandosi per far vedere che "cantano come lei".

 
 
E io ti ripeto che Beyoncé non è "una cantante e basta", ma una che sa il fatto suo dal punto di vista tecnico e che sa mantenersi rilevante col suono album dopo album. E poi certamente è anche una che sa fare il ruolo della comunicatrice a livello mediatico. Le due cose messe assieme formano un popstar completa, che può appunto ambire al ruolo di personaggio "classico" del proprio tempo, così come lo sono state Cher e Madonna (con tutte le differenze e le preferenze del caso).

Damy, la paragonavo semplicemente a Prince, visto che lo hai citato. Il "solo" non era dispregiativo, era per dire che è una cantante, non un artista completo come Prince (che detto per inteso manco mi piace).
È una cantante e basta, non sa fare altro e mai gliene è fregato, e da par suo fa bene. Personalmente l'ho sempre trovata buzzicona e prolunga per quel tamarro del marito, lui si deus ex Machina di alcune delle pagine più basse della black music degli ultimi anni.
Il mio grazie a B va per tutte le "sobrissime" ragazzine che sgomitano ai talent sgolandosi per far vedere che "cantano come lei".

 
 
E io ti ripeto che Beyoncé non è "una cantante e basta", ma una che sa il fatto suo dal punto di vista tecnico e che sa mantenersi rilevante col suono album dopo album. E poi certamente è anche una che sa fare il ruolo della comunicatrice a livello mediatico. Le due cose messe assieme formano un popstar completa, che può appunto ambire al ruolo di personaggio "classico" del proprio tempo, così come lo sono state Cher e Madonna (con tutte le differenze e le preferenze del caso).

Ma guarda che "cantante e basta" mica é un insulto. Mettiamola allora cosi: è una professionista dell'uso della voce e delle parti vocali. Suona meglio?
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#72 PinkFreud

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Inviato 10 luglio 2018 - 13:31

discriminare no , ma molto spesso nei loro discorsi vedo citate classifiche, recensioni, hype e no hype.  Una delle cose  che odio di più del mainstream  moderno è il dover primeggiare a tutti costi , arrivare alle orecchie di tutti per forza (basta veder il bombardamento di Drake su Spotify).  


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superstereo!

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#73 Moreno Saporito

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Inviato 10 luglio 2018 - 13:33

discriminare no , ma molto spesso nei loro discorsi vedo citate classifiche, recensioni, hype e no hype.  Una delle cose  che odio di più del mainstream  moderno è il dover primeggiare a tutti costi , arrivare alle orecchie di tutti per forza (basta veder il bombardamento di Drake su Spotify).  

 

però loro sono degli ascoltatori (quasi solo) di mainstream con molti motivi e molta passione, aggiornata tra l'altro; il fatto che esistano persone così dovrebbe spingere "gli altri" a riflettere su alcuni luoghi comuni storici


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#74 Marillico

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Inviato 10 luglio 2018 - 13:35

Damy, la paragonavo semplicemente a Prince, visto che lo hai citato. Il "solo" non era dispregiativo, era per dire che è una cantante, non un artista completo come Prince .

 
 
eh, però così ti fai dei nemici.
Allora, sul forum la maggior parte dei tuoi nemici saranno quelli che non approvano i valori tipici del ruock, ovverosia i fan dei seguenti generi: pop in tutte le salse (specie quelle morbide), elettronica e derivati, dance e derivati, musica negra e derivati. In pratica il 75% dei forumisti.
 
Invece da me otterrai critiche perchè sembri ignorare i valori in campo nell'epoca del "pre-rock", quando autori, cantanti/interpreti e arrangiatori erano di norma figure distinte. Poi, certo, c'erano anche gli eclettici e i geni rinascimentali, ma tu sembri parlare da una prospettiva in cui se un artista non è almeno un "cantautore" (autore + interprete di sé stesso) parte proprio di default con dei punti in meno, come se il più mediocre dei cantautori valesse comunque più di Sinatra o Joao Gilberto, il che è francamente una follia.

...e allora mi hai letto male. Colpa mia di sicuro eh.
Io per completo non intendo che spicca in tutto, ma che si occupava di (quasi) tutto, testi musica e voce. Ho anche specificato che manco mi piaceva, giusto per precisare.
sicuramente preferisco uno che canta benissimo e basta, rispetto a chi fa tutto ma non mi dice nulla o è oggettivamente mediocre.
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#75 PinkFreud

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Inviato 10 luglio 2018 - 13:43

 

discriminare no , ma molto spesso nei loro discorsi vedo citate classifiche, recensioni, hype e no hype.  Una delle cose  che odio di più del mainstream  moderno è il dover primeggiare a tutti costi , arrivare alle orecchie di tutti per forza (basta veder il bombardamento di Drake su Spotify).  

 

però loro sono degli ascoltatori (quasi solo) di mainstream con molti motivi e molta passione, aggiornata tra l'altro; il fatto che esistano persone così dovrebbe spingere "gli altri" a riflettere su alcuni luoghi comuni storici

 

 

il problema di fondo è che il pop mainstream è dappertutto ( e mi sta anche  bene alla fine.)  mentre se si cerca qualcos'altro si deve scavare.


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#76 The Careless Whisper

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Inviato 11 luglio 2018 - 00:18

I Duran Duran, se si pensa ai primi due (ma anche a cose qui e là nella carriera) non sono mai stati "merda", anche se qualcuno li considerava tali.

Idem gli album anni '70 dei Queen non sono mai stati "merda" (sfido a considerare merda un "Queen II" o un "A Night at the Opera", con tutto quel lavoro compositivo e di sovraincisioni, e quelle trovate insolite per una band rock mainstream), nonostante la critica dell'epoca avesse da ridire.

Ad avercene oggi di dischi come quelli.

Il punto è che all'epoca c'era anche vera "merda", che ovviamente non è stata rivalutata...soprattutto in Italia ce n'era tanta, ma anche all'estero.

 

Un paio di esempi...

 


  • 2

https://www.decandiamauro.com

 

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"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)

"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)

"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)

 

 


#77 slothrop

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Inviato 11 luglio 2018 - 08:25

ah, comunque in questi giorni, uscendo dal seminato musicale, abbiamo un caso di rivalutazione da manuale: Vanzina!

 

Quando 20-25 anni fa imperversava la moda critica del trash - anche grazie a Tarantino -, venne ad esempio molto rivalutato Lino Banfi e con lui buona parte della commedia sexy anni '70, che prima di allora era bandita dagli intellettuali.

I miei genitori, per dire, mi hanno sempre detto che negli anni '60 persino Risi e Monicelli venivano non dico criticati, ma chiaramente percepiti come minori rispetto ad Antonioni e Fellini. Che tra Monicelli e Banfi ci sia un abisso credo lo possano condividere anche i fan di Banfi (io non lo sono; non lo spregio affatto, anzi mi è simpatico, ma non sono un fan). Credo che la commedia sexy dei '70 abbia creato una demarcazione netta tra ciò che veniva percepito come trash e ciò che invece giocava in serie A o B (ripeto, non erano pochi quelli che vedevano Monicelli in B, ma credo che già negli '80 la serie A di Monicelli sia diventata condivisa da tutti).

Insomma, a metà '90 una frangia "sgamata" di pubblico - quella che legge le riviste, è a conoscenza della rivalutazione del trash e ci tiene a passare per intellettualmente spregiudicata - fa rientrare dalla porta d'ingresso anche la commedia sexy dei '70, Er Monnezza e tutta quella roba che, fra trash e vintage, era ampiamente sdoganabile, con un bonario sorriso. Non è propriamente una rivalutazione di massa, ma va tenuto conto che insieme agli intellettuali smart c'è un'ampia fetta di pubblico che quella roba l'ha genuinamente sempre apprezzata, quindi credo che se domani morisse Lino Banfi davvero NESSUNO si lamenterebbe dei panegirici.

 

Torniamo a metà '90: se il passato vintage-remoto era in piena rivalutazione (contestualmente alla cocktail music che dicevo lassopra; le due cose hanno legami), il passato prossimo dei vanzineschi anni '80 non lo è. E' troppo presto per concedere qualche bonario sorriso al naivetee del primo Vanzina, tanto più che la produzione vanziniana nei '90 prende una china che probabilmente non sarà rivalutata neanche in futuro.

Di Vanzina oggi si celebrano due cose:

1 - la prima produzione, più naif e genuina, e l'aver lanciato diversi attori, vedi in particolare Abatantuono (che tornando ai '90 era in un processo di "purificazione autoriale" per grazia ricevuta da Salvatores, e si guardava bene dal riavvicinarsi all'immagine degli anni '80, sulla quale poi ha gradualmente ripiegato, senza dimenticare che il primo Abatantuono, in realtà, non è stato mai schifato ai livelli della commedia sexy dei '70 e del Vanzina dei '90, ha sempre avuto sostenitori) e il ben più controverso Jerry Calà, sulla rivalutazione del quale si vedono tentativi più o meno goffi, che sono imparentati con l'argomento n.

2 - la capacità di leggere i tempi. Direi più che altro di "fare cronaca". E' evidente che Vanzina non solo non è impegnato ma ce l'ha proprio con gli impegnati di mestiere. Diciamo che, per quanto oggi si possa simpatizzare con questo ruolo storico (e di portata storica lo fu davvero!), si dovrebbe anche giudicare con maggiore lucidità il valore vero del suo cinema, che è quel che è. Questa "capacità di leggere i tempi" sposa peraltro appieno la weltanshauung della critica musicale di oggi, che si spertica di prose torrenziali all'indirizzo di qualsivoglia pop-star del momento, incarnando l'evo post-ideologico che viviamo. Per Vanzina ci son voluti alcuni decenni ma, in quanto uomo del '900, viene oggi rivalutato secondo una pratica - quella rivalutativa - che è appunto novecentesca. Temo che a Carbi B e ai Migos non toccherà. Ma dubito anche che se ne spiaceranno.


  • 4

#78 Syddharta

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Inviato 11 luglio 2018 - 08:42

Damy, la paragonavo semplicemente a Prince, visto che lo hai citato. Il "solo" non era dispregiativo, era per dire che è una cantante, non un artista completo come Prince .

 
 
eh, però così ti fai dei nemici.
Allora, sul forum la maggior parte dei tuoi nemici saranno quelli che non approvano i valori tipici del ruock, ovverosia i fan dei seguenti generi: pop in tutte le salse (specie quelle morbide), elettronica e derivati, dance e derivati, musica negra e derivati. In pratica il 75% dei forumisti.
 
Invece da me otterrai critiche perchè sembri ignorare i valori in campo nell'epoca del "pre-rock", quando autori, cantanti/interpreti e arrangiatori erano di norma figure distinte. Poi, certo, c'erano anche gli eclettici e i geni rinascimentali, ma tu sembri parlare da una prospettiva in cui se un artista non è almeno un "cantautore" (autore + interprete di sé stesso) parte proprio di default con dei punti in meno, come se il più mediocre dei cantautori valesse comunque più di Sinatra o Joao Gilberto, il che è francamente una follia.

Ho menato per sbaglio il post, voleva essere un +.

  • 0

M.

 


#79 Giuseppe Bergman

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Inviato 11 luglio 2018 - 11:28

 

 

Meravigliosa questa, degna dei primi Baustelle


  • -1

" Chi lo sa veramente? Chi può qui dichiarare

da dove è stata prodotta, da dove viene la creazione?

Dalla creazione di questo universo gli Dei vennero successivamente:
chi allora sa da dove ciò è sorto? "


#80 Marillico

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Inviato 11 luglio 2018 - 11:36

I Duran Duran, se si pensa ai primi due (ma anche a cose qui e là nella carriera) non sono mai stati "merda", anche se qualcuno li considerava tali.
Idem gli album anni '70 dei Queen non sono mai stati "merda" (sfido a considerare merda un "Queen II" o un "A Night at the Opera", con tutto quel lavoro compositivo e di sovraincisioni, e quelle trovate insolite per una band rock mainstream), nonostante la critica dell'epoca avesse da ridire.
Ad avercene oggi di dischi come quelli.
Il punto è che all'epoca c'era anche vera "merda", che ovviamente non è stata rivalutata...soprattutto in Italia ce n'era tanta, ma anche all'estero.

Un paio di esempi...


Infatti il punto è proprio questo. Il termine "merda" andrebbe vivisezionsto ed applicato secondo valutazioni su merito e metodo. Si perché aldilà della meta-merda (cioè merda nella merda, truffault docet) come quella citata da te (ma anche i vari solange, trashoni da reality vip prestati alla musica ecc...), la cosiddetta "merda" negli 80 era tale nel metodo, ad esempio nel look, nei fenomeni di isterismo di massa dei fans, nel voler inseguire l'hype musicale più paraculo per il successo facile. Il merito però era in molti casi elevato, era gente con perizia tecnica, gusto per la melodia, percorsi formativi spesso lunghi e faticosi. I risultati li vediamo ancora oggi, a quasi 40 anni di distanza. E mica erano osannati, erano visti oggettivamente per quello che erano (poi avevamo picchi mainstream spudorato e disimpegnato come gli Wham!, per dire il livello).
essere "cantante e basta" non era degradante allora come non lo è oggi, ma è un dato di fatto. Tirare fuori star storiche come Sinatra può anche andare benissimo e lo capisco, perché dimostra che Sinatra aveva una statura artistica del quale essere solo interprete era parte fondante e tratto distintivo. Poi bisogna pure confrontare quello che ne esce fuori però, perché a me sta pure bene e riconosco che beyonce sia una pop star di talento che cura tutte le parti vocali (nata figlia di produttore, infanzia e adolescenza passate tra lezioni di canto, talent e concorsi canori, marito produttore multimiliardario...emminchia si spererebbe pure che fosse un filino brava a curare quella parte) ma parliamo di un prodotto nato quasi a tavolino. Ora, basterebbe che si riconoscesse la giusta collocazione artistica, perché la rivalutazione deve avere come presupposto un precedente inferno artistico dal quale elevare il rivalutato. Se già di partenza adduciamo tra i meriti vendite, tendenze, ecc...non avremo mai il giusto metRo (non parlo di voi eh, parlo in generale).
Ad ogni modo, nella merda vera ed autentica, questa si immeritevole di qualsivoglia rivalutazione, piazzo la Disney e le sue starlette, le quali paiono avere curiosamente lo stesso percorso: telefilm in età (pre)adolescenziale->song->ft.->aumento incontrollato di peso->droga->rehab->altra song ma fuori tempo massimo.
Ricollegandomi a Silent, ad avercene di merda come in passato.
  • 0

#81 Marillico

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Inviato 11 luglio 2018 - 11:48

ah, comunque in questi giorni, uscendo dal seminato musicale, abbiamo un caso di rivalutazione da manuale: Vanzina!
 
Quando 20-25 anni fa imperversava la moda critica del trash - anche grazie a Tarantino -, venne ad esempio molto rivalutato Lino Banfi e con lui buona parte della commedia sexy anni '70, che prima di allora era bandita dagli intellettuali.
I miei genitori, per dire, mi hanno sempre detto che negli anni '60 persino Risi e Monicelli venivano non dico criticati, ma chiaramente percepiti come minori rispetto ad Antonioni e Fellini. Che tra Monicelli e Banfi ci sia un abisso credo lo possano condividere anche i fan di Banfi (io non lo sono; non lo spregio affatto, anzi mi è simpatico, ma non sono un fan). Credo che la commedia sexy dei '70 abbia creato una demarcazione netta tra ciò che veniva percepito come trash e ciò che invece giocava in serie A o B (ripeto, non erano pochi quelli che vedevano Monicelli in B, ma credo che già negli '80 la serie A di Monicelli sia diventata condivisa da tutti).
Insomma, a metà '90 una frangia "sgamata" di pubblico - quella che legge le riviste, è a conoscenza della rivalutazione del trash e ci tiene a passare per intellettualmente spregiudicata - fa rientrare dalla porta d'ingresso anche la commedia sexy dei '70, Er Monnezza e tutta quella roba che, fra trash e vintage, era ampiamente sdoganabile, con un bonario sorriso. Non è propriamente una rivalutazione di massa, ma va tenuto conto che insieme agli intellettuali smart c'è un'ampia fetta di pubblico che quella roba l'ha genuinamente sempre apprezzata, quindi credo che se domani morisse Lino Banfi davvero NESSUNO si lamenterebbe dei panegirici.
 
Torniamo a metà '90: se il passato vintage-remoto era in piena rivalutazione (contestualmente alla cocktail music che dicevo lassopra; le due cose hanno legami), il passato prossimo dei vanzineschi anni '80 non lo è. E' troppo presto per concedere qualche bonario sorriso al naivetee del primo Vanzina, tanto più che la produzione vanziniana nei '90 prende una china che probabilmente non sarà rivalutata neanche in futuro.
Di Vanzina oggi si celebrano due cose:
1 - la prima produzione, più naif e genuina, e l'aver lanciato diversi attori, vedi in particolare Abatantuono (che tornando ai '90 era in un processo di "purificazione autoriale" per grazia ricevuta da Salvatores, e si guardava bene dal riavvicinarsi all'immagine degli anni '80, sulla quale poi ha gradualmente ripiegato, senza dimenticare che il primo Abatantuono, in realtà, non è stato mai schifato ai livelli della commedia sexy dei '70 e del Vanzina dei '90, ha sempre avuto sostenitori) e il ben più controverso Jerry Calà, sulla rivalutazione del quale si vedono tentativi più o meno goffi, che sono imparentati con l'argomento n.
2 - la capacità di leggere i tempi. Direi più che altro di "fare cronaca". E' evidente che Vanzina non solo non è impegnato ma ce l'ha proprio con gli impegnati di mestiere. Diciamo che, per quanto oggi si possa simpatizzare con questo ruolo storico (e di portata storica lo fu davvero!), si dovrebbe anche giudicare con maggiore lucidità il valore vero del suo cinema, che è quel che è. Questa "capacità di leggere i tempi" sposa peraltro appieno la weltanshauung della critica musicale di oggi, che si spertica di prose torrenziali all'indirizzo di qualsivoglia pop-star del momento, incarnando l'evo post-ideologico che viviamo. Per Vanzina ci son voluti alcuni decenni ma, in quanto uomo del '900, viene oggi rivalutato secondo una pratica - quella rivalutativa - che è appunto novecentesca. Temo che a Carbi B e ai Migos non toccherà. Ma dubito anche che se ne spiaceranno.


Mah sai, Carlo vanzina ha permeato l'immaginario popolare in maniera così profonda (l'aggettivo "vanziniano" era abusatissimo nei '90s )che ha inevitalmente finito per accentrare le ire di chi schifava un certo tipo di cinema, quando poi a ben vedere hanno fatto più danni i vari oldoini e parenti, loro si volutamente sgradevoli. Vanzina ha sempre avuto un occhio più affettuoso verso i suoi personaggi ed i costumi italici, quasi a voler perdonare la mediocrità. Nell'ultima parte della carriera si é adattato colpevolmente.
Io però non riesco a volergli male, già solo perché mi ricorda un tempo nel quale c'era un paese più propenso a ridere e meno rancoroso.
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#82 floods

    l'utente main$tream

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Inviato 11 luglio 2018 - 11:51

Non ho voglia di rileggere tutto... ma avete veramente detto che Rihanna è finita nel dimenticatoio? asd


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#83 Marillico

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Inviato 11 luglio 2018 - 11:54

Non mi pare...non credo.
floods hai visto la puntata di Atlanta ambientata nella casa di Drake?
  • 0

#84 Tom

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Inviato 11 luglio 2018 - 12:25

[...]

 

Nel cinema italiano tanto si e' giocato col revisionismo che si e' superato il rivalutazionismo per finire direttamente nel falso storico e ideologico.

 

Tipo che nell'immaginario collettivo italiano ormai gli anni da "rimpiangere" non sono gli anni che oggettivamente, sia da un punto di vista creativo che commerciale, sono stati una specie di eta dell'oro del nostro cinema, cioe' piu' o meno il ventennio '55 - '75, ma si glorificano gli anni della decandenza, cioe' la seconda meta' dei 70 e tutti gli anni 80: anni in cui le sale cinematografiche morivano come mosche e in cui il cinema italiano (rifugiatosi nella macchietta regionale e dialettale) ha perso praticamente tutto l'enorme credito internazionale che si era costruto dal dopoguerra in poi.


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#85 slothrop

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Inviato 11 luglio 2018 - 12:52

 

[...]

 

Nel cinema italiano tanto si e' giocato col revisionismo che si e' superato il rivalutazionismo per finire direttamente nel falso storico e ideologico.

 

Tipo che nell'immaginario collettivo italiano ormai gli anni da "rimpiangere" non sono gli anni che oggettivamente, sia da un punto di vista creativo che commerciale, sono stati una specie di eta dell'oro del nostro cinema, cioe' piu' o meno il ventennio '55 - '75, ma si glorificano gli anni della decandenza, cioe' la seconda meta' dei 70 e tutti gli anni 80: anni in cui le sale cinematografiche morivano come mosche e in cui il cinema italiano (rifugiatosi nella macchietta regionale e dialettale) ha perso praticamente tutto l'enorme credito internazionale che si era costruto dal dopoguerra in poi.

 

 

 

Ecco, questa mi pare una considerazione ai limiti dell'oggettivo.

Cioè, non è che il riconoscimento internazionale sia SEMPRE meglio delle espressioni provinciali (oggi più che mai a mio parere, in musica, spesso NON E' così), però è un dato di cui si deve tener conto e davvero l'eventuale paragone tra Monicelli e Vanzina è impietoso, sia fatto dall'Italia che dall'estero.

 

Quel che dice Marillico è certamente vero se stabiliamo un paragone tra Vanzina e i "vanziniai" alla Oldoini. Il fatto di avere bene o male generato una discendenza dimostra che Vanzina aveva uno stile e ha inquadrato lo zeitgeist. Ma io non andrei oltre a questo. Non so dire quanto affetto ci fosse per i personaggi, nei primi film probabilmente c'è del vero, per quel che ricordo.

 

PS. non gli voglio male neanch'io, ma è soprattutto perchè ho vissuto in anni nei quali lui rappresentava qualcosa - più di brutto che di bello, ok -, però sono anni a cui guardo sempre con una certa bonaria nostalgia. E, insomma, invecchio.


  • 0

#86 floods

    l'utente main$tream

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Inviato 11 luglio 2018 - 13:26

Non mi pare...non credo.
floods hai visto la puntata di Atlanta ambientata nella casa di Drake?

 

Non ho mai visto Atlanta, anche se ne sento sempre parlare... diciamo che la mia è una specie di crociata anti-serie TV per partito preso, se con la musica mi sento ancora 13enne con la tv sono davvero vecchio dentro, mi basta un posto al sole asd

 

P.S.: ma è davvero così bella e interessante come si dice?


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#87 Marillico

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Inviato 11 luglio 2018 - 13:33

Concordo, e questo mi porta ad una desolante considerazione personale: sempre più sovente mi ritrovo a constatare quanto delle mie rivalutazioni sono relative alle cose di quando ero giovane.😊
  • 0

#88 lazlotoz

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Inviato 11 luglio 2018 - 14:06

 

[...]

 

Nel cinema italiano tanto si e' giocato col revisionismo che si e' superato il rivalutazionismo per finire direttamente nel falso storico e ideologico.

 

Tipo che nell'immaginario collettivo italiano ormai gli anni da "rimpiangere" non sono gli anni che oggettivamente, sia da un punto di vista creativo che commerciale, sono stati una specie di eta dell'oro del nostro cinema, cioe' piu' o meno il ventennio '55 - '75, ma si glorificano gli anni della decandenza, cioe' la seconda meta' dei 70 e tutti gli anni 80: anni in cui le sale cinematografiche morivano come mosche e in cui il cinema italiano (rifugiatosi nella macchietta regionale e dialettale) ha perso praticamente tutto l'enorme credito internazionale che si era costruto dal dopoguerra in poi.

 

Io direi che il ventennio d'oro è più un venticinquennio d'oro '45-'70. 

Per il resto concordo appieno.


  • 0

#89 Marillico

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Inviato 11 luglio 2018 - 21:56

Non mi pare...non credo.
floods hai visto la puntata di Atlanta ambientata nella casa di Drake?

 
Non ho mai visto Atlanta, anche se ne sento sempre parlare... diciamo che la mia è una specie di crociata anti-serie TV per partito preso, se con la musica mi sento ancora 13enne con la tv sono davvero vecchio dentro, mi basta un posto al sole asd
 
P.S.: ma è davvero così bella e interessante come si dice?

Si. Decisamente una delle serie più intelligenti e spietate che abbia mai visto. É inquadrabile nel genere commedia, ma per un criterio di esclusione (non è drama, non é thriller, non é azione, non è comica) e perché spesso si sorride e si ride. Ogni situazione però ha un fondo di amarezza, siamo comunque nei quartieri della classe medio-bassa, nessun povero ma tutti che stanno dignitosamente a galla, non ci sono drogati e criminali, le vicende sono quasi tutte surreali, giocate più su sguardi e silenzi che non su dialoghi. La satira é per questo ancor più feroce. Diciamo che "this is America" rende bene il tipo di satira sociale che trovi in atlanta.
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#90 Mr. Atomic

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Inviato 10 giugno 2019 - 22:35

Giochino: chi tra questi artisti/movimenti ad oggi per lo più snobbati sarà rivalutata tra 10 anni? Da 1-10, dove 1 sarà per non-rivalutato/dimenticato e 10 totalmente rivalutato/pietra miliare. 

 

- Il movimento EDM di David Guetta, Harris, Hardwell, Avicii, SHM, Garrix, etc... oppure uno di loro? e su quali fondamenta? 

 

- Il rap mainstream commercialotto e campionatore dei vari Flo Rida, Pitbull, Mclemore e Wiz Khalifa

 

- le varie bad girlz già parzialmente accettate come Lady Gaga, Katy Perry, Cyrus

 

- l'EDM più vicina alla trance che parte da Tiesto, Armin Van Buuren e compagnia

 

- il reggeaton e moombathon

 

- la nuova ondata semi-commerciale pop-rock dei Pendulum, Rudimental e compagnia

 

- Le one hit estivi tipo Changes oppure i Chainsmokers, Kygo, Robin Schulz etc... cmq sempre sul EDM di DJ con tendenze synth-pop (seconda ondata EDM?)

 

- Justin Bieber

 

- Nicki Minaj

 

- Ed Sheeran

 

- Adele

 

- I vari gruppi finto-rock alla Immagine Dragon

 

- L'indie rock poco cagata dalla critica indie ma molto popolare globalmente tipo i 1975

 

- il post-grunge/ alternative metal che ingloba un po' tutti dai Linkin Park ai Papa Roach, Bring Me The Horizon, etc...

 

- le varie formazioni alla Florence and the machine che sono si rispettati ma anche poco cagati dalla critica 

 

- Il terribile L'indie folk alla Mumford and sons sempre poco cagata dalle penne colte ma con concerti che vanno sold out ovunque

 

- I Black Eyed Peas saranno ricordati con nostalgia? 


  • 0

#91 PinkFreud

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Inviato 11 giugno 2019 - 06:14

spero niente di quello che hai citato.


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Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#92 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 11 giugno 2019 - 09:30

non riesco a capire cosa ti turba, amico caro

è il giudizio di chi, ad interessarti? perché molta della roba che hai messo dentro già gode di credito presso la critica internazionale e mainstream

è il giudizio degli utenti di questo forum? del sito di ondarock? della critica indie?

guardati intorno: questo forum è l'equivalente di un walking dead ormai, vaga barcollando attendendo soltanto che qualcuno gli fracassi la testa a mazzate per porre fine all'agonia. oggi siamo in 15. il prossimo anno in 10. poi 5

questa gente ha perso, è totalmente irrilevante ormai. il parere degli esperti non conta più niente. verranno sommersi a breve da una valanga di mini bot

è l'anarchia del giudizio

quindi ascolta quello che ti piace e non rompere i cabbasisi ashd
  • 2

#93 Mr. Atomic

    Classic Rocker

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Inviato 11 giugno 2019 - 12:27

è una curiosità cinemaniaco!

 

Questi indubbiamente hanno fatto i numeri (vendite, concerti, successi globali, cultura di massa, etc) ma musicalmente non hanno mai avuto l'approvazione della critica generale. Che poi come sta messa la critica (siti, giornali, mensili specializzati, blog, etc) mi interessa poco. Cioè questi sopracitati faranno da colonna sonora agli anni 10' nelle successive rappresentazioni di questi anni? 


  • 0

#94 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 11 giugno 2019 - 14:22

Cioè questi sopracitati faranno da colonna sonora agli anni 10' nelle successive rappresentazioni di questi anni?


ma anche qui dipende con chi parli

parli con gente esperta/appassionata di musica? parli con l'amico che conosce la musica solo tramite RDS? parli con il 16enne del 2025?

nella migliore delle ipotesi restano a simboleggiare un decennio i fenomeni mainstream di quel decennio. a volte invece entrano in gioco altri fattori

se what is love oggi simboleggia gli anni 90, è probabile che roma-bangkok simboleggerà gli anni 2010 , cosa vuoi che ti dica ashd
  • 0

#95 Stebroc

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Inviato 11 giugno 2019 - 14:29

Adele mi pare già abbastanza considerata...
  • 0

#96 floods

    l'utente main$tream

  • Redattore OndaRock
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Inviato 11 giugno 2019 - 15:34

Ma non solo, molti dei nomi/generi citati mi sembrano tutt'altro che snobbati anche a livello critico...

Per me tra tutte le citazioni quella che vedo messo peggio tra qualche anno è questa: Il rap mainstream commercialotto e campionatore dei vari Flo Rida, Pitbull, Mclemore e Wiz Khalifa. O meglio continuerà ad esistere ma perpetuato da altri artisti con la data di scadenza sopra che verrano poi a sua volta dimenticati.


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#97 Perfect Prey

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Inviato 11 giugno 2019 - 17:49

Ha ragione Floooooods.
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#98 Mr. Atomic

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Inviato 11 giugno 2019 - 23:06

Pero ecco, il post-grunge sembrava destinato al disprezzo eterno ma adesso già si intravedono rivalutazioni per alcuni gruppi. Non mi meraviglierei se tra 10-20 anni spuntasse fuori che il vero rock non era affatto morto negli anni 10', solo che non fu colto dalla critica, ma bensì fece da colonna sonora a questi anni, e da qua potrebbe partire la rivalutazione dei vari Imagine Dragons, 1975, etc... fino i Muse che parzialmente sono già riconosciuti, come i Coldplay. 

 

pero ecco, su questa cosa non ci scommetterei molto. Invece tutta la scena EDM che mi incuriosisce. Per dire, Moby 20 anni fa era considerato un poveraccio dalla critica, ad oggi è considerato quasi alla pari di un Aphex Twin. I vari Guetta e Avicii possono avere la stessa parabola di Moby, e magari tra 10 anni sentiremo dire una frase tipo: "Altro che Hecker, Hopkins, AS e compagnia, la vera colonna sonora elettrica degli anni 10 è quella commerciale dei Garrix e dei Solveig!" Poi ci sono anche gli ibridi già parzialmente rivalutati come Bob Sinclair o Tiesto che snobattissimo rischia di elevarsi ai livelli di un Ritchie Hawtin. Alcuni poi hanno il problema di aver prodotto solo singoli di gran livello, senza presentarsi con album ben confezionati. A livello di album per esempio i SHM mai saranno avvicinabili ai Chemical Brothers. 

 

i Black Eyed Peas potranno invece secondo me seguire la rivalutazione sulla scia dei vari gruppi pop-punk adolescenziali alla Green Day/Blink 182: cioè per quanto il genere non c'entri nulla, saranno accettati dalla critica in quanto impatto culturale adolescenziale degli anni 00-inizio anni 10'. 


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#99 Mr. Atomic

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Inviato 06 febbraio 2021 - 14:43

ho scoperto di recente che tutto il rock mainstream merdoso degli anni 10' (OneRepublic, Bastille, Imagine Dragons, Maroon 5, fun, etc) ha un nome, ovvero Stomp Rock

 

da rym

 

"There is nothing here to indicate that this music isn’t the result of a board meeting between band members and an aging major label A&R guy spit balling ideas based on trending sounds and musical genres. Okay, the A&R guy would say, excitedly brushing his gel-soaked comb over back into place, sweat pooling in the deep furrows of his spray tanned forehead. We need an undercurrent of Coldplay and hip hop, but mix it up with EDM and Autotune, and get some ‘80s synth effects in there. I want handclaps and echo! Drench it with reverb! And make sure it will play well during an NFL game."~source

 

e ancora

 

If there is a name for the modern sound of the rock music that Imagine Dragons have conquered with then Stomp Rock is as accurate as any. It's anthem Pop Rock hooks with lyrical Alternative Rock melancholy, heavy percussion filled Hip Hopesque Beats, and occasional Electronic synths to glue it all together. Rock music hasn't died, it's just become mixed thoroughly with the genres that surround it. You are almost as likely to hear these tracks on Pop radio as on Alternative Rock stations but they dominated the airwaves regardless. Many bands have done their part over the last decade to make this genre mixing possible and digestible. Producers and musicians such as Alex da KidEd SheeranJack Antonoff, and Ryan Tedder have shown the ability to mix all genres within pop and produce for a huge variety of artists besides just themselves. Welcome to the new age.

 

c'è anche una compilation ma la vado risparmiando 


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#100 Edgewalker

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Inviato 06 febbraio 2021 - 17:32

ho scoperto di recente che tutto il rock mainstream merdoso degli anni 10' (OneRepublic, Bastille, Imagine Dragons, Maroon 5, fun, etc) ha un nome, ovvero Stomp Rock

 

da rym

 

"There is nothing here to indicate that this music isn’t the result of a board meeting between band members and an aging major label A&R guy spit balling ideas based on trending sounds and musical genres. Okay, the A&R guy would say, excitedly brushing his gel-soaked comb over back into place, sweat pooling in the deep furrows of his spray tanned forehead. We need an undercurrent of Coldplay and hip hop, but mix it up with EDM and Autotune, and get some ‘80s synth effects in there. I want handclaps and echo! Drench it with reverb! And make sure it will play well during an NFL game."~source

 

e ancora

 

If there is a name for the modern sound of the rock music that Imagine Dragons have conquered with then Stomp Rock is as accurate as any. It's anthem Pop Rock hooks with lyrical Alternative Rock melancholy, heavy percussion filled Hip Hopesque Beats, and occasional Electronic synths to glue it all together. Rock music hasn't died, it's just become mixed thoroughly with the genres that surround it. You are almost as likely to hear these tracks on Pop radio as on Alternative Rock stations but they dominated the airwaves regardless. Many bands have done their part over the last decade to make this genre mixing possible and digestible. Producers and musicians such as Alex da KidEd SheeranJack Antonoff, and Ryan Tedder have shown the ability to mix all genres within pop and produce for a huge variety of artists besides just themselves. Welcome to the new age.

 

c'è anche una compilation ma la vado risparmiando 

 

peggio questo o il bro-country? che da noi arriva poco però


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