Ti Piace Un Disco Del 2017? Cazzi Tuoi, Potevi Svegliarti Prima.
#51
Inviato 01 agosto 2017 - 15:44
Damy ma aprilo 'sto topic, non fare come me che ho perso la fiducia (altrimenti avrei già aperto quello sul nuovo degli Algiers e sulla riuscitissima prova del 9 di Larkin Grimm con un disco di folk spirituale e coltraniano - Alice non John, ma anche molto vicino ai solisti di Julie Driscoll / Tippetts).
#52
Inviato 01 agosto 2017 - 15:49
Damy ma aprilo 'sto topic
segnalato
#53
Inviato 01 agosto 2017 - 15:52
#54
Inviato 01 agosto 2017 - 16:14
ah ah ma scherzavo!
#55
Inviato 08 agosto 2017 - 09:36
Il disco fancazzista della mia estate
#56 Guest_Malandrino_*
Inviato 08 agosto 2017 - 14:25
La più bella scoperta di quest'anno per quanto mi riguarda
#57 Guest_kenos_*
Inviato 16 agosto 2017 - 22:33
Chastity Belt
A uscire per la Hardly Art quest'anno anche il nuovo dei Dude York, trio power pop di Seattle che strizza l'occhio ai Pixies per i motivi giusti. Alcuni pezzi da Sincerely
Black Jack - Paralyzed - Love Is
#58
Inviato 18 agosto 2017 - 09:17
gradevolissimi i Big Hogg con Gargoyles. Canterbury, Folk, Pop e venature Jazz.
http://www.ondarock....g-gargoyles.htm
#59
Inviato 18 agosto 2017 - 11:56
Mi arriva domani e sì Giubbo, hai colto perfettamente nel segno. L'ho ascoltato ieri notte con vista sul mare subito dopo White Hats e ci stava a pennello, in diretta consequenzialità (ovviamente aggiornando la palette sonora ai secondi anni '10).
Damy ma aprilo 'sto topic, non fare come me che ho perso la fiducia (altrimenti avrei già aperto quello sul nuovo degli Algiers e sulla riuscitissima prova del 9 di Larkin Grimm con un disco di folk spirituale e coltraniano - Alice non John, ma anche molto vicino ai solisti di Julie Driscoll / Tippetts).
Di recente mi ha colpito molto un disco che avrei giurato potesse piacere a te, ho cercato nel forum e manco a dirlo sei l'unico che ne ha parlato: Joni Void - Selfless
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#60
Inviato 18 agosto 2017 - 14:40
Mi arriva domani e sì Giubbo, hai colto perfettamente nel segno. L'ho ascoltato ieri notte con vista sul mare subito dopo White Hats e ci stava a pennello, in diretta consequenzialità (ovviamente aggiornando la palette sonora ai secondi anni '10).
Damy ma aprilo 'sto topic, non fare come me che ho perso la fiducia (altrimenti avrei già aperto quello sul nuovo degli Algiers e sulla riuscitissima prova del 9 di Larkin Grimm con un disco di folk spirituale e coltraniano - Alice non John, ma anche molto vicino ai solisti di Julie Driscoll / Tippetts).
Di recente mi ha colpito molto un disco che avrei giurato potesse piacere a te, ho cercato nel forum e manco a dirlo sei l'unico che ne ha parlato: Joni Void - Selfless
Oh, la mia autostima gongola
Dischetto interessante in effetti, e abbastanza fuori dai canoni Constellation (benché l'etichetta già da qualche anno si sia staccata dagli archetipi post-rock-godspeediano). Lo-Fi Plunderphonics (lui non suona una sola nota nel disco, sono tutti materiali "donati" da altri), casereccio e a volte un po' sconclusionato ma ben perimetrato dall'atmosfera generale che il titolo di una traccia descrive bene come Aesthetics of Disappearance.
Non da top ten ma con un suo perché tra le righe.
Già che sono in tema cito anche "Pools of Light" il disco solista di Jessica Moss, violinista dei Silver Mt. Zion e moglie di Efrim Menuck. Qui la rece di Mormorone, sulla quale non posso che allinearmi: http://www.ondarock....oolsoflight.htm
Disco per solo violino che però si moltiplica e sovrappone a se stesso per mezzo di overdub, delay e quant'altro. Poco altro: una voce timida e ieratica a compiangere entire populations, un po' di synth glaciers.
Più di tutto c'è il randagismo musicale di Jessica e quindi gli elementi dei progetti a cui ha preso parte prima di questo esordio a suo nome: l'epica punk-cameristica dei Silver Mount Zion (ma privata di qualsiasi riferimento "rock"), il klemzer della Black Ox Orchestar, i bordoni d'archi ruvidi e imponenti di Carla Bozulich / Evangelista.
Un assaggino: https://www.youtube....h?v=IgFTXnzuJPg
#61
Inviato 18 agosto 2017 - 14:54
Non sto ad aprire un topic apposito perché non credo si arriverebbe a più di due post, ma Laurel Halo ha fatto uno dei dischi più strampalati e affascinanti dell'anno. Più che la copertina ufficiale, direi che come descrizione visiva vale meglio l'inserto del Cd:
Che poi a me solitamente piacciono gli album fatti di canzoni pop/dance/r&b, mentre questo "Dust" - che è proprio un polverone non-generalizzato - rifugge ogni definizione di sorta. Ma nel far ciò, impiega ritmi tropicali, tastierine anni 80, vocine sceme, sample giapponesi, chitarrine da spiaggia e sonorità electro modernissime. Il risultato è un brodo che ti attacca alla pancia, dà assuefazione e poi crea dipendenza.
ce l'ho ancora incellophanato, pronto da ascoltare mentre i sedili della macchina si sciolgono con 41°C.
da come lo descrivi sembra arrivata finalmente l'erede di Niobe.
la ragazza non è stupida, come le ho detto personalmente riesce a migrare i tropi della semiotica estetica dei primi Autechre fino alla fine degli anni novanta per intenderci, in un labirinto schizo fonico di rara bellezza assolutamente kitsch. non siamo davanti al capolavoro e nemmeno davanti a un disco che ci faccia svoltare, per quello basta sintonizzarsi su BRC e scaricarsi i suoi supremi virtuosi alcionici mixtape da due ore: ma ormai si sa, la retromania ha trovato il massimo impatto nel cut up sfrenato, smodato, babelico dell'arte del dj. bella ragazza tra l'altro.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#62
Inviato 18 agosto 2017 - 15:06
Mi arriva domani e sì Giubbo, hai colto perfettamente nel segno. L'ho ascoltato ieri notte con vista sul mare subito dopo White Hats e ci stava a pennello, in diretta consequenzialità (ovviamente aggiornando la palette sonora ai secondi anni '10).
Damy ma aprilo 'sto topic, non fare come me che ho perso la fiducia (altrimenti avrei già aperto quello sul nuovo degli Algiers e sulla riuscitissima prova del 9 di Larkin Grimm con un disco di folk spirituale e coltraniano - Alice non John, ma anche molto vicino ai solisti di Julie Driscoll / Tippetts).
Dov'è Larkin Grimm!
Ok, ce l'ho
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#63
Inviato 18 agosto 2017 - 15:12
Mi arriva domani e sì Giubbo, hai colto perfettamente nel segno. L'ho ascoltato ieri notte con vista sul mare subito dopo White Hats e ci stava a pennello, in diretta consequenzialità (ovviamente aggiornando la palette sonora ai secondi anni '10).
Damy ma aprilo 'sto topic, non fare come me che ho perso la fiducia (altrimenti avrei già aperto quello sul nuovo degli Algiers e sulla riuscitissima prova del 9 di Larkin Grimm con un disco di folk spirituale e coltraniano - Alice non John, ma anche molto vicino ai solisti di Julie Driscoll / Tippetts).Dov'è Larkin Grimm!
Ok, ce l'ho
Qui se vuole ascoltare: https://larkingrimm....g-an-illusion-2
I Don't Believe You (pare ispirata dalla storiaccia del presunto stupro subito da Michael Gira) e la title-track sono divine, ma tutto il disco è ispiratissimo e il suo più completo.
#64
Inviato 18 agosto 2017 - 16:27
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#65
Inviato 18 agosto 2017 - 17:22
Mi arriva domani e sì Giubbo, hai colto perfettamente nel segno. L'ho ascoltato ieri notte con vista sul mare subito dopo White Hats e ci stava a pennello, in diretta consequenzialità (ovviamente aggiornando la palette sonora ai secondi anni '10).
Damy ma aprilo 'sto topic, non fare come me che ho perso la fiducia (altrimenti avrei già aperto quello sul nuovo degli Algiers e sulla riuscitissima prova del 9 di Larkin Grimm con un disco di folk spirituale e coltraniano - Alice non John, ma anche molto vicino ai solisti di Julie Driscoll / Tippetts).
Di recente mi ha colpito molto un disco che avrei giurato potesse piacere a te, ho cercato nel forum e manco a dirlo sei l'unico che ne ha parlato: Joni Void - Selfless
Oh, la mia autostima gongola
Dischetto interessante in effetti, e abbastanza fuori dai canoni Constellation (benché l'etichetta già da qualche anno si sia staccata dagli archetipi post-rock-godspeediano). Lo-Fi Plunderphonics (lui non suona una sola nota nel disco, sono tutti materiali "donati" da altri), casereccio e a volte un po' sconclusionato ma ben perimetrato dall'atmosfera generale che il titolo di una traccia descrive bene come Aesthetics of Disappearance.
Non da top ten ma con un suo perché tra le righe.
Già che sono in tema cito anche "Pools of Light" il disco solista di Jessica Moss,
Anche questo ascoltato in queste settimane
A tratti molto bello ma anche incostante, sopratutto nella parte centrale tra la fine di Entire population e l'inizio di Glacier
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#66
Inviato 19 agosto 2017 - 06:29
molto bene, moderate l'entusiamo però eh
#67
Inviato 19 agosto 2017 - 15:54
Come uscite interessanti segnalo:
1)Like wolves on the fold - Colin Stetson
2)Sephirot- Gabriele Cohen sextet
3)A world of mask - Heliocentrics
#68
Inviato 21 agosto 2017 - 15:34
In Zaire - Visions of the age to come
Su Ondarock c'è già la recensione, entusiastica - come è giusto che sia, visto che si tratta di un album eccezionale. Nove tracce, tutte diverse, perché non bastano rumorismo e psichedelia a definirle simili, e simili lo sono solo nel substrato che è l'anima del gruppo, tutto italiano oltretutto. Ma ogni pezzo mostra influenze diverse, combinazioni sonore diverse, tante cose diverse, che in un disco del genere è una cosa che troppo spesso viene a mancare.
https://www.youtube....h?v=3_AfJqCocJM
https://www.youtube....h?v=3_AfJqCocJM
#69
Inviato 22 agosto 2017 - 14:15
Mi arriva domani e sì Giubbo, hai colto perfettamente nel segno. L'ho ascoltato ieri notte con vista sul mare subito dopo White Hats e ci stava a pennello, in diretta consequenzialità (ovviamente aggiornando la palette sonora ai secondi anni '10).
Damy ma aprilo 'sto topic, non fare come me che ho perso la fiducia (altrimenti avrei già aperto quello sul nuovo degli Algiers e sulla riuscitissima prova del 9 di Larkin Grimm con un disco di folk spirituale e coltraniano - Alice non John, ma anche molto vicino ai solisti di Julie Driscoll / Tippetts).Dov'è Larkin Grimm!
Ok, ce l'ho
Qui se vuole ascoltare: https://larkingrimm....g-an-illusion-2
I Don't Believe You (pare ispirata dalla storiaccia del presunto stupro subito da Michael Gira) e la title-track sono divine, ma tutto il disco è ispiratissimo e il suo più completo.
ma che disco strepitoso ha fatto! bellezza pura
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#70 Guest_kenos_*
Inviato 27 agosto 2017 - 22:51
Dall'Ungheria
if she hits you like a car
relax and rinse your heart
if you feel you'd rather die
just eat some snacks and cry
#71
Inviato 31 agosto 2017 - 09:34
Questo disco lo devo ancora ascoltare, però mi sono rifiondato su Sugarland delle Talk Normal, e che
cazzofiga di disco! Contorto crocicchio dove s'incontrano il post-punk femminile storico di Slits, Raincoats etc, la no e la no(w) wave (quella di fine anni '90) e anche un po', nelle parti più spiritate, di quel free-folk stregonesco alla Spires that in the Sunset Rise. Poi non eccede nel lo-fi a tutti i costi e questo per me è bene.
Devo risentire anche l'altro album Sunshine, che mi ricordo un pelino meno centrato.
io invece sono partito da Sunshine e mi è piaciuto tantissimo, come anche Nerves che reputo, fino a ora, il disco migliore del 2017 (magari a pari merito con altri 3 o 4); rispetto alle Spires, mi sono sembrate meno gotiche e meno esoteriche, più noise-rumoriste
proverò anche Sugarland
Delle Spires dicevo solo in alcuni punti, a livello di vocalizzi più che altro. Poi ovvio che queste partono dal noise, le altre dal folk.
Sugarland è il primo, no? Non mi ricordo. Sunshine lo ascolterò in scia, e anche questo progetto Gold Dime.
Lassi, dimmi quali sono gli altri 3 o 4 però (quello di Fis e Rob Thorne e poi?)
Fis & Rob Thorne
Gold Dime
Dopplereffekt
Cummi Flu
Piano Magic
Blanck Mass
#72
Inviato 03 settembre 2017 - 17:48
Non sono proprio convintissimo su questo disco (sono un po' a one trick pony) ma questo topic l'ho aperto per postare quello su cui sono in fissa al momento, quindi...
Tigers Jaw - spin
#73
Inviato 04 settembre 2017 - 15:09
Meriterebbe un topic dedicato, ma io che temo il linciaggio non mi azzardo, quindi spendo qui due parole due sul meritatissimo disco del mese.
La buona Nadine si conferma come una degli artisti più talentuosi della sua generazione, se non in termini cantautorali in cui viene magari dietro gentaccia come la Marling, di certo quando si parla di personalità musicale ha pochi rivali. In questo Holiday destination mette un poco da parte il suo lato più dark-blues, quello che era preponderante in Fast food, per lasciare luce e sipario a sonorità più jazzy, sempre sul lato nu, con pezzi dall'incidere tanto scomposto da essere al limite della destrutturazione. La cosa incredibile è che nonostante queste premesse le canzoni, perché ancora di canzoni si tratta, si mantengono sempre orecchiabili, tradiscono un poco la sua anima melodica il che può essere solo un pregio. In questo senso, la recensione ha ragione nel definirlo il suo disco più accessibile.
In termini di qualità ha comunque saputo mantenersi altissima, e se devo ammettere di non impazzire per la svolta più "politica" delle sue liriche (lato comunque già presente nel lavoro del 2015 ma forse meno accentuato) sarà sicuramente uno dei miei dischi dell'anno. A farmi conservare una leggera preferenza per il predecessore è solo il fatto che il mio pezzo preferito dell'album, qua sotto, sia forse quello che ricorda più le atmosfere di Fast food e pezzoni come Fool o Divided, ma di questo non si può proprio fare una colpa alla signorina, ecco.
#74
Inviato 04 settembre 2017 - 15:40
con attenzione ho sentito questi:
Cummi Flu - capo imperiale, tra i migliori del secolo
da giorni in loop
They're coming outta the goddamn walls
Stavamo scarsi
#75
Inviato 04 settembre 2017 - 15:43
con attenzione ho sentito questi:
Cummi Flu - capo imperiale, tra i migliori del secolo
da giorni in loop
(anche quello prima è molto bello)
#76
Inviato 04 settembre 2017 - 15:47
Mi ero innamorata dell'altro, ascoltando per caso Leopold
They're coming outta the goddamn walls
Stavamo scarsi
#77 Guest_Malandrino_*
#78
Inviato 07 settembre 2017 - 15:23
Meriterebbe un topic dedicato, ma io che temo il linciaggio non mi azzardo, quindi spendo qui due parole due sul meritatissimo disco del mese.
La buona Nadine si conferma come una degli artisti più talentuosi della sua generazione, se non in termini cantautorali in cui viene magari dietro gentaccia come la Marling, di certo quando si parla di personalità musicale ha pochi rivali. In questo Holiday destination mette un poco da parte il suo lato più dark-blues, quello che era preponderante in Fast food, per lasciare luce e sipario a sonorità più jazzy, sempre sul lato nu, con pezzi dall'incidere tanto scomposto da essere al limite della destrutturazione. La cosa incredibile è che nonostante queste premesse le canzoni, perché ancora di canzoni si tratta, si mantengono sempre orecchiabili, tradiscono un poco la sua anima melodica il che può essere solo un pregio. In questo senso, la recensione ha ragione nel definirlo il suo disco più accessibile.
In termini di qualità ha comunque saputo mantenersi altissima, e se devo ammettere di non impazzire per la svolta più "politica" delle sue liriche (lato comunque già presente nel lavoro del 2015 ma forse meno accentuato) sarà sicuramente uno dei miei dischi dell'anno. A farmi conservare una leggera preferenza per il predecessore è solo il fatto che il mio pezzo preferito dell'album, qua sotto, sia forse quello che ricorda più le atmosfere di Fast food e pezzoni come Fool o Divided, ma di questo non si può proprio fare una colpa alla signorina, ecco.
Posto che in tempi migliori ci si sarebbe aperto un topic visto che è disco del mese (ma mi rendo conto che i gusti del forum e quelli della redazione siano più divaricati delle gambe di una pornostar), posto anche che Fast Food l'avevo trovato affascinante ma parecchio statico come songwriting, ecco questo nuovo mi soddisfa già di più, soprattutto per la dose di ritmiche kraut-funk di matrice Can-iana che la Shah ci ha messo dentro. Anche se dopo un po' torna a tediarmi per gli stessi motivi di cui sopra. Credo 6,5
#79
Inviato 07 settembre 2017 - 15:25
Lo sto sentendo adesso. Mi sembra di ringiovanire
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#80
Inviato 07 settembre 2017 - 15:32
Mi sembra di ringiovanire
Beh, disco dell'anno allora
#81
Inviato 07 settembre 2017 - 15:32
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#82
Inviato 07 settembre 2017 - 15:33
Signora se non mette il quote non si capisce perché ride
#83
Inviato 07 settembre 2017 - 15:34
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#84
Inviato 07 settembre 2017 - 16:14
Simon Fisher Turner - Giraffe
http://forum.ondaroc...+fisher +turner
Laurel Halo - Dust
http://forum.ondaroc...l=+laurel +halo
Dedekind Cut - The Expanding Domain EP
Sindaco & Carli Moretti - Grandi successi ---> http://forum.ondaroc...13#entry2286128
Algiers - the Underside of Power
Larkin Grimm - Chasing an Illusion
Parlor Walls - Opposite
http://forum.ondaroc...=+parlor +walls
Meno ma comunque buoni, in ordine decrescente
Beach Fossils - Somersault
EMA - Exile on Outer Limits
The Charlatans - Different Days
Thurston Moore - R'n'R Consciousness
Jessica Moss - Pool of Light
Joni Void - Selfless
A Winged Victory for the Sullen - Iris
Julia Holter - In the Same Room (in coda perché non è un true 2017)
#85
Inviato 07 settembre 2017 - 16:23
Noty ti posso suggerire un breve ascolto 2017 di modern-trip-hop/cold-synth? Poi magari ti fa cagare eh, ma quando ho sentito quei suoni ho pensato subito a te
KISSEY - Unplug The Delusional Monkey
#86
Inviato 07 settembre 2017 - 16:33
Noty ti posso suggerire un breve ascolto 2017 di modern-trip-hop/cold-synth? Poi magari ti fa cagare eh, ma quando ho sentito quei suoni ho pensato subito a te
KISSEY - Unplug The Delusional Monkey
Fai fai, recupero tutto, se viene da te poi a maggior ragione (ogni tanto penso anche di avventurarmi in cose di cui parli ma che sulla carta sono distantissime da me, poi ho paura di fare il passo più lungo della gamba e mi trattengo )
#87
Inviato 07 settembre 2017 - 16:50
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#88
Inviato 07 settembre 2017 - 16:52
Ah, ma il primo sarebbe King of Luxemburg?
sigRa si chiama Simon Fisher Turner!!!
le basi!!!
King of Luxemburg è ovviamente un nome d'arte, come Nonna Brianza
#89
Inviato 07 settembre 2017 - 17:13
Ah, ma il primo sarebbe King of Luxemburg?
È sempre lui ma non c'entra niente (Giraffe è experimental dal cuore umano e poeticissimo)
#90
Inviato 07 settembre 2017 - 17:24
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#91
Inviato 07 settembre 2017 - 18:13
Anch'io anch'io con la lista 2017!!!
Chastity Belt - I Used to Spend So Much Time Alone
anno per ora muy bueno, tanto che ho messo solamente quelli che potrebbero lottare per il primo posto.
per ora la spuntano le CB, dato che mettono in pratica due concetti che mi piacciono un sacco, ovverosia la tensione nella stasi e la variazione nella ripetizione.
#92
Inviato 08 settembre 2017 - 13:02
Noty ti posso suggerire un breve ascolto 2017 di modern-trip-hop/cold-synth? Poi magari ti fa cagare eh, ma quando ho sentito quei suoni ho pensato subito a te
KISSEY - Unplug The Delusional Monkey
Fai fai, recupero tutto, se viene da te poi a maggior ragione (ogni tanto penso anche di avventurarmi in cose di cui parli ma che sulla carta sono distantissime da me, poi ho paura di fare il passo più lungo della gamba e mi trattengo )
Io infatti, se ho ben inquadrato i tuoi gusti, non ti consiglierei mai di avventurarti nel campo del mains$ream, ma anche tutta l'ondata alt-r&b che seguo quotidianamente credo abbia davvero gli estremi per darti il mal di pancia
L'Ep di Kissey qui sopra però è diverso, ha queste basi trip-hop fredde e sbertucciate - i paragoni con la Cherry tra l'altro si sprecano.
#93
Inviato 08 settembre 2017 - 13:08
nella lista TOP 10 per adesso di sicuro ci sono solo: Vince Staples, Tyler il creatore, i Temples, i Bilderbuch e probabilmente i Phoenix. In molti se la giocano aspettando un riascolto.
#94
Inviato 08 settembre 2017 - 14:44
Aggiudicato! Ma Jessy Lanza invece?
Noty ti posso suggerire un breve ascolto 2017 di modern-trip-hop/cold-synth? Poi magari ti fa cagare eh, ma quando ho sentito quei suoni ho pensato subito a te
KISSEY - Unplug The Delusional Monkey
Fai fai, recupero tutto, se viene da te poi a maggior ragione (ogni tanto penso anche di avventurarmi in cose di cui parli ma che sulla carta sono distantissime da me, poi ho paura di fare il passo più lungo della gamba e mi trattengo )
Io infatti, se ho ben inquadrato i tuoi gusti, non ti consiglierei mai di avventurarti nel campo del mains$ream, ma anche tutta l'ondata alt-r&b che seguo quotidianamente credo abbia davvero gli estremi per darti il mal di pancia
L'Ep di Kissey qui sopra però è diverso, ha queste basi trip-hop fredde e sbertucciate - i paragoni con la Cherry tra l'altro si sprecano.
#95
Inviato 08 settembre 2017 - 15:14
Jessy Non te la consiglio, guarda
"Pull My Hair Back" è uno dei miei dischi di culto del decennio in corso, un ascolto quasi religioso che ormai non mi lascia più da anni. Però siamo proprio nel campo di quell'r&b terso e atmosferico con linee di accordi quasi jazzate e una voce molto eterea che vi fluttua sopra, mi dà l'idea di un malinconico paesaggio metropolitano all'imbrunire. Lei però ha anche un modo di trattare i synth che mi fa proprio volare via, usa dei bassi, delle timbriche dub e dei sample che sono la fine del (mio) mondo.
"Oh No" invece è un po' più tagliente e orientato al foootwork, ma tra vocine troppo pitchate e basi asciuttissime secondo me gli ci manca quell'oomph nello slancio ritmico che invece sarebbe stato necessario ad aggiungere un po' di sana cattiveria.
Insomma, come mi sembrava di aver già detto anche sul forum, lei incide per la Hyperdub ma non ha proprio niente del suono tipico del marchio - il che da un lato le fa onore, ma allo stesso tempo le preclude il rispetto da parte di tutti quelli che si avvicinano a lei pensando di trovarsi di fronte a roba scura e pesante stile Burial e invece si trovano ad ascoltare le canzoni di una timida canadesina che "conosce a memoria gli accordi di ogni grande successo r&b degli ultimi 10 anni".
A tuo rischio e pericolo!
#96
Inviato 12 settembre 2017 - 11:45
Posto che in tempi migliori ci si sarebbe aperto un topic visto che è disco del mese (ma mi rendo conto che i gusti del forum e quelli della redazione siano più divaricati delle gambe di una pornostar), posto anche che Fast Food l'avevo trovato affascinante ma parecchio statico come songwriting, ecco questo nuovo mi soddisfa già di più, soprattutto per la dose di ritmiche kraut-funk di matrice Can-iana che la Shah ci ha messo dentro. Anche se dopo un po' torna a tediarmi per gli stessi motivi di cui sopra. Credo 6,5Meriterebbe un topic dedicato, ma io che temo il linciaggio non mi azzardo, quindi spendo qui due parole due sul meritatissimo disco del mese.
La buona Nadine si conferma come una degli artisti più talentuosi della sua generazione, se non in termini cantautorali in cui viene magari dietro gentaccia come la Marling, di certo quando si parla di personalità musicale ha pochi rivali. In questo Holiday destination mette un poco da parte il suo lato più dark-blues, quello che era preponderante in Fast food, per lasciare luce e sipario a sonorità più jazzy, sempre sul lato nu, con pezzi dall'incidere tanto scomposto da essere al limite della destrutturazione. La cosa incredibile è che nonostante queste premesse le canzoni, perché ancora di canzoni si tratta, si mantengono sempre orecchiabili, tradiscono un poco la sua anima melodica il che può essere solo un pregio. In questo senso, la recensione ha ragione nel definirlo il suo disco più accessibile.
In termini di qualità ha comunque saputo mantenersi altissima, e se devo ammettere di non impazzire per la svolta più "politica" delle sue liriche (lato comunque già presente nel lavoro del 2015 ma forse meno accentuato) sarà sicuramente uno dei miei dischi dell'anno. A farmi conservare una leggera preferenza per il predecessore è solo il fatto che il mio pezzo preferito dell'album, qua sotto, sia forse quello che ricorda più le atmosfere di Fast food e pezzoni come Fool o Divided, ma di questo non si può proprio fare una colpa alla signorina, ecco.
Con passaggi almeno 7,5, dai.
Lo sto sentendo adesso. Mi sembra di ringiovanire
su consiglio della vecchia l'ho ascoltato diverse volte questi giorni e lo stile mi piace molto, sia nelle parti cantautoriali che richiamano PJ Harvey in versione raffinata, sia nelle parti blues-wave, più veloci e crude --- se i pezzi reggono il tempo, può andare pure in classy
ora vorrei anche dire che quindi il nuovo apparecchio acustico della sigRa funziona ma quel "Mi sembra di ringiovanire" mi fa pensare che l'anziana lo abbia apprezzato per i motivi sbagliati nel senso che a me pare un disco tipicamente 90 e la signora nei 90 era già bella avanti
#97
Inviato 12 settembre 2017 - 11:48
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#98
Inviato 12 settembre 2017 - 11:50
sei sempre il solito
io non lo vedo come un disco revivalista della wave, anzi, è una interpretazione più cantautoriale del post-punk, un po' come si faceva nei 90
#99
Inviato 12 settembre 2017 - 12:10
Neanch'io lo definirei revivalista della wave, trovo solo che certe sonorità mi riportano indietro nel tempo. Comunque anch'io amavo PJ nei 90.sei sempre il solito
io non lo vedo come un disco revivalista della wave, anzi, è una interpretazione più cantautoriale del post-punk, un po' come si faceva nei 90
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#100
Inviato 12 settembre 2017 - 17:27
Kommode - Analog Dance Music
i Kommode da bergen sono Eirik Bøe (voce e basso), Øystein Gjærder Bruvik (chitarra elettrica), Anders Waage Nilsen (batteria e percussioni), Paul Holden (tastiere). Eirik è la metà spinlungona e belloccia dei Kings Of Convenience. In questo suo progetto denominato Kommode, qui all‘esordio, ritroviamo si l’eleganza e la leggerezza indiepop dei KOC ma combinata ad un irresistibile piglio funk (ecco spiegato il titolo), che trova in un basso vellutato e suonato superbamente il suo perno. Altri brani sono ulteriormente abbelliti da una speziatura di fiati mai invadente. accade ad esempio con i due superbi singoli <b>'Captain Of Your Sinking Ship'</b> e <b>'Flight Or Fight Or Dance All Night'</b>, entrambi di diritto in qualsiasi compila dedicata a questa estate. In <b>'Lady-Logic'</b> vediamo il lieve sarcasmo che pervade tutto il disco unirsi a trame strumentali più intricate. <b>'The Ink Of The Great Book Of Music'</b>, piazzata a centro scaletta, è invece dominata da synth anniottantosi e costituisce uno strumentale ideale per riscaldare ogni dancefloor. Un’altra cosa che dovete corrervi ad ascoltare è l’assolo di xilofono al centro di <b>'Not The Bigger Picture'</b>E questi sono soltanto esempi delle leccornie per le nostre orecchie che è possibile trovare lungo la tracklist di <b><i>'Analog Dance Music'</i></b>. Se <i>'Ti Amo'</i> dei Phoenix si aggiudica la palma di disco ideale per l’estate 2017, questo è senz’altro il migliore che possiate scegliere per osservarla sfumare via, di sorso di mojito in sorso di mojito, di tramonto in tramonto.
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