Alla fine lo beccai, Abraham Trahearne: lo beccai che beveva birra in compagnia di un bulldog alcolizzato, tale Fireball Roberts, in una sgangherata bettola appena fuori Sonoma, California, intento a spremere anche le ultime gocce di un bel pomeriggio di primavera.
Erano quasi tre settimane che Trahearne vagabondava in pieno delirio alcolico; un omaccione in uno stazzonato abito di tela cachi, simile ad un vecchio soldato reduce da una lunga campagna e tutto preso a centellinare una birra dopo l'altra, come a volersi togliere di bocca il sapore della morte.
Il cane si era sbracato sullo sgabello lì accanto, a mo' di piccolo e sfinito commilitone, e di quando in quando rialzava la testa per bere una sorsata di birra da un lercio portacenere piazzato sul bancone.
J.Crumley, L'ultimo vero bacio
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Erano pressappoco le undici del mattino, mezzo ottobre, sole velato, e una minaccia di pioggia torrenziale sospesa nella limpidezza eccessiva là sulle colline. Portavo un completo blu polvere, con camicia blu scuro, cravatta e fazzolettino assortiti, scarpe nere e calzini di lana neri con un disegno a orologini blu scuro. Ero corretto, lindo, ben sbarbato e sobrio, e me ne sbattevo che lo si vedesse. Dalla testa ai piedi ero il figurino del privato elegante. Avevo appuntamento con quattro milioni di dollari
Il candeliere, The big sleep
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Giura che non scoperai più le altre o fra noi è finita.
Questo l'ultimatum, il delirante, improbabile, assolutamente imprevedibile ultimatum che la signora cinquantenne impose tra le lacrime al suo amante sessantaquattrenne, il giorno in cui il loro legame, di stupefacente impudicizia e altrettanto stupefacente riservatezza, compiva tredici anni. E adesso che l'afflusso di ormoni andava esaurendosi, e la prostata ingrossava, e forse non gli restavano che pochi anni di potenza relativamente affidabile, e forse ancor meno anni di vita; adesso, quando si avvicinava la fine di ogni cosa, gli veniva imposto, per non perdere lei, di stravolgere se stesso.
che ve lo dico a fare