Attenzione, la vita é uno spoiler.
Letta meglio trama e nomi propri su Wiki, trovato un audio decente e dispostomi di un mood anglofono, me lo sono sparato senza problemi. Penso di aver perso solo un paio di cazzate dette da Tim Roth, un paio di info sciorinate da Goggins in carrozza prima di arrivare in locanda e il dialogo tra Minnie e il cocchiere quando arriva la gang.
É il solito Tarantino che adoro: stile prospettico-geometrico, dialoghi fittissimi, climax, fotografia calda, costumistica, battute, tiraggio di culo.
Al sincero micro-fastidio che sento ogni volta che aprono bocca Timstoph Rothwaltz e Walter Goggins (both postabili in Voci Di Merda), mi riesalto con i personaggi pregio di Russell, Jackson, Madsen (vabhé Madsen non é un attore, Madsen é cosí anche la domenica mattina a colazione dai suoceri) e Jennifer Jason Leigh, la donna piú cattiva dai tempi della strega Mortianna nel kostneriano Robin Hood.
La voce fuori campo di Quentin mi ha un attimo spiazzato perché me lo immagino con la sua faccia da pesce e con la sua vocina schizofrenica mentre legge le cose da dire e quindi mi ha fatto leggermente "ridere" come passaggio, ma rimaniamo nel campo del Right On, Quentin!
Lo stufato lochiamavanotrinitiano e la gag di Lincoln, la pompa mefistofelica interrazziale, Joe Gage che va a trovare la mamma per Natale, la Leigh che come Jenny di Forrest Gump vuole fare la cantante folk, il delirio finale, lo splatter piu esplicito
Se ti annoi con questo film ti meriti Tarkowskij il sabato sera l'autunno gli alberi le foglie.
Channing Tatum é uguale a Crisp, il cattivo di Un Poliziotto Alle Elementari con Schwarznegger.
Madsen sembra Zucchero con piú eroina ed ironia.
Bruce Dern secondo me ha cagato piú volte sopra quella poltrona.
La colonna sonora é poca cosa ma è perfetta per il film, sono tre accordi a lá Bernard Hermann ripetuti per tre ore, perfetti per alimentare la tensione e il senso di collasso imminente, ma davvero un nonnulla se considerati all'interno della infinita visione morriconiana (uno dei miei compositori preferiti di sempre). Con tutto che la musica è sempre usata con intellighenzia, tipo quando il messicano suona il piano: lo vediamo-sentiamo sbagliare le note, poi la camera che si sposta sul duello, e sotto inizia il vero pezzo di piano suonato con una morbidezza molto schumann, qualcosa fatto da un musicista coi coglions e non da uno che non azzecca un accordo maggiore a 50 bpm (tipici straniamenti dei film di tarantino, tipo i tre in carrozza e dal finestrino intravedere uno scenario paesaggistico fake e lo-fi).
Colori caldissimi che mi hanno ricordato certi film anni '50 tipo Ben Hur, I Dieci Comandamenti e quelle cose là tipo technicolor.