Vai al contenuto


Foto
- - - - -

David Foster Wallace


  • Please log in to reply
334 replies to this topic

#201 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25089 Messaggi:

Inviato 04 febbraio 2014 - 11:20

Due compiti di scuola elementare by DFW

Immagine inserita


Immagine inserita
  • 1

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#202 debaser

    utente stocazzo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23163 Messaggi:

Inviato 04 febbraio 2014 - 16:34

bella la poesia asd
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#203 Mia

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3394 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 08 febbraio 2014 - 19:15

Ho finito La scopa del sistema. Gran libro. Però. Il finale. Boh. Urgesi conversazione-spoiler con qualcuno che mi spieghi quel finale. Anche in pvt. No perditempo. :)
  • 0

#204 Zpider

    Procrastinatore

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3717 Messaggi:

Inviato 08 febbraio 2014 - 23:01

Credo non l'avesse capito del tutto nemmeno Wallace quel finale. A posteriori ne parlava piuttosto male, dicendo che era un lavoro pretenzioso e troppo mirato a stuzzicare gli addetti ai lavori con un genere di scrittura che in quel periodo era molto considerato dalla critica.
A me era piaciuto ma effettivamente a distanza di tempo non mi ha lasciato molto.
  • 2

#205 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 17712 Messaggi:

Inviato 09 febbraio 2014 - 16:36

Credo non l'avesse capito del tutto nemmeno Wallace quel finale. A posteriori ne parlava piuttosto male, dicendo che era un lavoro pretenzioso e troppo mirato a stuzzicare gli addetti ai lavori con un genere di scrittura che in quel periodo era molto considerato dalla critica.
A me era piaciuto ma effettivamente a distanza di tempo non mi ha lasciato molto.


vabè gli scrittori come lui sono i critici più severi, soprattutto se l'opera prima ha un certo successo e loro se ne vogliono distaccare. sicuramente è un romanzo molto inserito in un certo milieu intellettuale postmoderno...però pensateci a organizzare e scrivere un romanzo del genere a 24 anni...voglio vedere in quanti ne sono capaci!
riguardo il finale, può essere che Wallace l'abbia tagliato a bella posta, oppure che l'abbia lasciato così pensando che non fosse necessario andare avanti. "La scopa del sistema" ruota intorno all'opacità del linguaggio, al linguaggio che crea il mondo (dietro c'è il Wittgenstein caro alla nonnina), alla parola che crea racconti, alla vita che è di per sé narrazione. il punto è che la comunicazione non è più diretta, ma ci sono delle interferenze, i telefoni non funzionano: chiami un numero e ti risponde un'altra persona. quindi se un racconto creato ad hoc ha un suo sviluppo, il racconto dei personaggi protagonisti non ne deve avere necessariamente uno egualmente concluso e si potrebbe interrompere in qualsiasi momento. come infatti accade.
  • 1
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#206 Mia

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3394 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 09 febbraio 2014 - 19:39

Domanda scema (e SUPERMEGASPOILER):

ma la bisnonna stava nel tunnel dei cavi del telefono? e chi è che sapeva?

Tra l'altro a tre quarti del libro ero supermotivata ad affrontare Infinite Jest, adesso non so se mi interessa davvero leggerlo. Ho paura di provare la stessa insoddisfazione. Uno scrittore incredibile, ma forse troppo lungo come libro per restare così, sospesa per aria, quasi delusa (ammesso che anche nel caso di IJ il finale mi sembri così "inconcludente").
  • 0

#207 Zpider

    Procrastinatore

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3717 Messaggi:

Inviato 11 febbraio 2014 - 01:32

La prima volta che ho letto IJ ci ho messo tanto di quel tempo che alla fine più che l'ansia di conoscere il finale avevo quella di ricordare l'inizio. asd
E' sicuramente un bello sforzo ma te lo consiglio fortemente.
  • 0

#208 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7731 Messaggi:

Inviato 24 luglio 2014 - 21:56

Riesumo, avendo finito Infinite Jest.
Inutile ribadire quanto sia bello (lo è) e cervellotico (mi sono andato a spulciare un po' di cose dopo perché non è che avessi capito esattamente tutti gli incastri - tra l'altro la sua perfezione e ciclicità dà veramente assuefazione, avrei già voglia di ricominciarlo).
Solo il dubbio della matematica mi rimane: perché tutte quelle imprecisioni o errori marchiani? Non posso credere che siano davvero errori, alcuni sono troppo banali. Ho anche cercato un po' in rete, trovando siti complottisti che neanche NGE, i quali fanno notare come le note di Pemulis sbagliate sulla matematica siano la 123 e la 321 (non un caso! ma cosa significhi? boh). Eviterei appunto queste paranoie, ma se qualcuno ha una risposta me la dia.
  • 0

#209 Gabrisimpson

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1560 Messaggi:

Inviato 06 agosto 2014 - 16:39

Credo che riprenderò in mano Infinite Jest in questi giorni dopo averlo lasciato in sospeso a metà praticamente un anno fa (il mio problema è che quando ho i corsi e da studiare non ce la faccio a leggere per puro piacere)...però boh, insomma, non sono sicuro di ricordarmi ancora molte cose, è che non ce la farei a ricominciarlo da capo :unsure:
  • 0
Boredom won't get me tonight.

#210 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7731 Messaggi:

Inviato 07 agosto 2014 - 09:29

Leggerlo da metà non ha senso: ricomincialo.
Se non ti piace amen, lascialo stare, ma è da leggere nella maniera più compatta possibile (secondo me).
  • 1

#211 Gabrisimpson

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1560 Messaggi:

Inviato 07 agosto 2014 - 10:32

Leggerlo da metà non ha senso: ricomincialo.
Se non ti piace amen, lascialo stare, ma è da leggere nella maniera più compatta possibile (secondo me).

nono ma mi piaceva, mi piaceva un sacco!
Ma se lo ricomincio ora non lo finirei entro la fine dell'estate e tornerei al punto di prima...mi sa che è meglio aspettare la fine degli studi :P
  • 0
Boredom won't get me tonight.

#212 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25089 Messaggi:

Inviato 27 agosto 2014 - 14:12

Moltissimi dicono di averlo lasciato a metà (o anche prima) nonostante gli stesse piacendo. Un conto è se non ti piace / non capisci la prosa caotica di Wallace, ma se ti piace come fai a lasciare a metà un libro così, invece di divorarlo sottraendo tempo a qualsiasi altra cosa? O almeno, a me è successo, e non ci sono stati molti altri casi analoghi nella mia lacunosa carriera di lettore.
  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#213 debaser

    utente stocazzo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23163 Messaggi:

Inviato 27 agosto 2014 - 14:20

Idem, divorato. Però mica è detto che sia possibile sottrarre tempo a qualsiasi altra cosa, la fai troppo facile te asd
  • 3

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#214 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25089 Messaggi:

Inviato 27 agosto 2014 - 14:32

Idem, divorato. Però mica è detto che sia possibile sottrarre tempo a qualsiasi altra cosa, la fai troppo facile te asd


Non è il tempo a mancarci, siamo noi che manchiamo al tempo.
(Per rendere il tutto ancor più damsiano)
  • 1

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#215 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7731 Messaggi:

Inviato 27 agosto 2014 - 14:43

Anch´io l´ho letto in poco più di un mese (suppongo non sia tanto vista la mole), però ho scelto accuratamente il momento in cui iniziarlo.
Ma nessuno che caghi la mia domanda là sopra? Dai, non c´è nessun esperto su DFW che mi voglia dire la sua?
  • 0

#216 Gabrisimpson

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1560 Messaggi:

Inviato 27 agosto 2014 - 16:46

Moltissimi dicono di averlo lasciato a metà (o anche prima) nonostante gli stesse piacendo. Un conto è se non ti piace / non capisci la prosa caotica di Wallace, ma se ti piace come fai a lasciare a metà un libro così, invece di divorarlo sottraendo tempo a qualsiasi altra cosa? O almeno, a me è successo, e non ci sono stati molti altri casi analoghi nella mia lacunosa carriera di lettore.

Pecco di costanza, mi succede anche con molte altre cose.
  • 0
Boredom won't get me tonight.

#217 Ortodosso

    baby even the losers

  • Administrators
  • 9960 Messaggi:
  • LocationPortola Valley, CA

Inviato 27 agosto 2014 - 18:33

Anch´io l´ho letto in poco più di un mese (suppongo non sia tanto vista la mole), però ho scelto accuratamente il momento in cui iniziarlo.
Ma nessuno che caghi la mia domanda là sopra? Dai, non c´è nessun esperto su DFW che mi voglia dire la sua?


Fai anche conto che broom è stata la sua tesi di laurea, e siccome aveva perso un paio d'anni per depressioni varie (poi recuperandoli) e il migliore amico si era laureato in corso con doppia summa cum laude (primo caso ad Amherst) e lui voleva pareggiarlo e aveva poco tempo (un secchione narciso) , l'ha un po' tirato via. Doppia summa cum laude. La pubblicazione solo 18-24 mesi dopo.

L'altra spiegazione ovviamente è quella Wittgenstein-Pynchon, il libro è il figlio The Crying of Lot 49 e l'ambiente dove broom è stato scritto era molto scolastico. Con Infinite Jest non c'entra una mazza, anzi per certi versi i temi di IJ sono un totale ribaltamento rispetto al Wallace 23enne, che è quello che scrive Broom (sì, 23enne, fa venir voglia di buttarsi dal ponte al confronto).
  • 0

voter negativity
Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112


#218 debaser

    utente stocazzo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23163 Messaggi:

Inviato 27 agosto 2014 - 19:52

Hm, non parlava di broom, parlava proprio di IJ, se ho capito a cosa si riferiva.
In ogni caso io delle imprecisioni non ho ricordo, ma le ho viste online e sono macroscopiche. Credo di averle liquidate mentre leggevo come volute dall'autore.
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#219 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7731 Messaggi:

Inviato 27 agosto 2014 - 20:48

Esattamente. Mi riferivo a IJ, e sì, le cosiddette sviste sono così macroscopiche da risultare poco credibili come errori. Per chiunque, figuriamoci per quella secchia di DFW.
  • 0

#220 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25089 Messaggi:

Inviato 27 agosto 2014 - 21:08

Wallace 23enne, che è quello che scrive Broom (sì, 23enne, fa venir voglia di buttarsi dal ponte al confronto).


Anche io quando notai questa cosa mi sentii abbastanza una merda.
  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#221 Ortodosso

    baby even the losers

  • Administrators
  • 9960 Messaggi:
  • LocationPortola Valley, CA

Inviato 27 agosto 2014 - 21:16

Esattamente. Mi riferivo a IJ, e sì, le cosiddette sviste sono così macroscopiche da risultare poco credibili come errori. Per chiunque, figuriamoci per quella secchia di DFW.


Fail mio, su quelle note non so niente, probabilmente non mi accorsi dell'errore o se me ne accorsi* avrò pensato che ero scemo io. A proposito comunque Everything and More è il più bello nonfiction di Wallace.

* Immagine inserita
  • 1

voter negativity
Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112


#222 debaser

    utente stocazzo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23163 Messaggi:

Inviato 30 agosto 2014 - 07:49

http://www.telegraph...el-in-Lego.html
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#223 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25089 Messaggi:

Inviato 04 settembre 2014 - 08:47

Per chi si vuole bene, un pippone sui parallelismi tra i fratelli Karamazov e i fratelli Incandenza.
  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#224 corrigan

    気持ち悪い

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12411 Messaggi:
  • LocationFirenze

Inviato 05 settembre 2014 - 05:55

Pynchon, il libro è il figlio The Crying of Lot 49 e l'ambiente dove broom è stato scritto era molto scolastico.


ecco, durante le vacanze ho cominciato a leggere Gravity's Rainbow e mi ha ricordato fin dalle primissime pagine IJ (entrambi letti in inglese, ed entrambi letture non proprio agevoli), sia per lo stile della prosa che per una certa "coralità:" i vari Slothrop, Mexico & co. e altri disperati personaggi della White Visitation mi ricordano i ragazzi della ETA.
qualcun'altro qua dentro li ha letti entrambi? impressioni?
  • 0

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#225 debaser

    utente stocazzo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23163 Messaggi:

Inviato 05 settembre 2014 - 07:00

La vicinanza è chiara. Devo dire che ho apprezzato molto meno Pynchon di IJ, ma mi ricordo pochino.
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#226 joseph K.

    Tout est pardonné

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7508 Messaggi:

Inviato 05 settembre 2014 - 07:40

La vicinanza è chiara. Devo dire che ho apprezzato molto meno Pynchon di IJ, ma mi ricordo pochino.


Idem. Pynchon ho fatto fatichissima,
  • 0

Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#227 corrigan

    気持ち悪い

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12411 Messaggi:
  • LocationFirenze

Inviato 05 settembre 2014 - 13:05

auslo ma perché hai cancellato il tuo intervento, le pressioni del gravoso compito da moderatore?
anche a me piacciono i missili(-oni di lassigue)
  • 0

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#228 auslöschung

    internal bio-reverb

  • Moderators
  • 3117 Messaggi:

Inviato 05 settembre 2014 - 13:10

1) no bully pls.
2) in definitiva mi sembrava un intervento molto cretino, scusa.
....(cioè: lo sapevo anche mentre lo scrivevo, ma poi faceva pure un imprevisto effetto odiosetto)
  • 0

#229 corrigan

    気持ち悪い

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12411 Messaggi:
  • LocationFirenze

Inviato 05 settembre 2014 - 13:37

guarda ho letto circa un terzo di Gravity's Rainbow e lo sto trovando abbastanza altalenante, a tratti livelli altissimi, altre volte pesante e quasi noioso. però non ci vedo gran problemi a preferire Pynchon a DFW.
io non so bene cosa penserei di Pynchon se non avessi letto praticamente tutto DFW (tranne The Pale King) prima di lui.
  • 0

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#230 Roy Montgomery

    mr. negativity

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5962 Messaggi:

Inviato 05 settembre 2014 - 19:44

ogni 10 anni tipo gli americani impazziscono e fanno un romanzo enciclopedico dove ci mettono dentro qualsiasi cosa

1950s the recognitions
1960s giles goat boy
1970s gravity's rainbow
1980s women and men
1990s infinite jest

e ce ne sono sicuramente altre che dimentico
  • 1

3 a 0 in 26 minuti contro il LECCE. Vado a fare la spesa.


#231 neuro

    king (beyond the wall)

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3966 Messaggi:
  • Locationqua

Inviato 20 settembre 2014 - 11:56

Sto leggendo la vita istruzioni per l'uso di perec. E'chiaramente il babbo di DFW.
  • 0
apri apri, apri tutto!

#232 Ortodosso

    baby even the losers

  • Administrators
  • 9960 Messaggi:
  • LocationPortola Valley, CA

Inviato 13 dicembre 2014 - 20:11

http://www.granadaho...m_our_alum.html

 

From 1983 to 1989 I paid almost no taxes, cost two different health insurance companies almost $100,000 in treatments, institutionalizations, and psychiatric care, cost myself and my parents another $70,000-$80,000 when insurance ran out, and cost two different states thousands of dollars when my own support ran out and I had to declare myself indigent. In 1990 and 1991, I paid no real taxes but also didn't cost anyone anything. From 1992 to present, I have cost family, government, and charitable institutions nothing, have paid well over $325,000 in federal, state, and municipal taxes, and have donated a least another $100,000 to various charities. I don’t know what it cost to put me through Granada House for six months (I myself paid $20 a week in rent, though this was sliding-scale because I was broke), but by even the coldest type of cost-accounting, it appears to me that it was worth it for everyone.


  • 1

voter negativity
Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112


#233 corrigan

    気持ち悪い

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12411 Messaggi:
  • LocationFirenze

Inviato 02 febbraio 2015 - 06:34

dovrei postarlo nell'altra sezione ma va bene lo stesso:

 

The End of the Tour

 

segel.jpg

 

http://www.theguardi...-foster-wallace

 

attesa alle stelle


  • 0

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#234 Farzan

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5003 Messaggi:
  • LocationPr

Inviato 02 febbraio 2015 - 10:04

Anche io sono molto curioso di vederlo, spero non cada nel "banale e di facile presa".
  • 0

#235 corrigan

    気持ち悪い

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12411 Messaggi:
  • LocationFirenze

Inviato 02 febbraio 2015 - 10:20

Non credo, da quello che ho letto si tratta del solito biopic hollywoodiano, ma di un classico mumblecore - d'altronde è stato presentato al Sundance. Bisogna vedere se ha anche i difetti del genere. Tratta esclusivamente un breve periodo al termine del tour promozionale di IJ. 

I familiari di DFW l'hanno sconfessato, ma non credo sia un problema in sé. 


  • 0

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#236 debaser

    utente stocazzo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23163 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2015 - 10:26

a me l'idea fa pena, e a vedere quella foto ancora di più. chissà.
  • 1

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#237 Zpider

    Procrastinatore

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3717 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2015 - 11:01

mmhh.. pare basato sul lavoro di Lipsky... che non mi ha entusiasmato (a usare un eufemismo).

Spero il bene ma credo il peggio.


  • 0

#238 100000

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7731 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2015 - 11:19

a me l'idea fa pena, e a vedere quella foto ancora di più. chissà.

 

Idem, però ne ho letto bene da qualche parte, non ricordo dove.

Finirà che lo vedró in un modo o nell´altro.


  • 0

#239 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8301 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2015 - 11:28

È già il film della vita di Ortodosso, insomma.


  • 0

#240 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25089 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2015 - 12:22

Se non altro hanno scelto due attori già logorroici, qui si daranno alla pazza gioia.
  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#241 Greed

    round control to major troll

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 13073 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2015 - 13:45

dovrei postarlo nell'altra sezione ma va bene lo stesso:

 

The End of the Tour

 

segel.jpg

 

http://www.theguardi...-foster-wallace

 

attesa alle stelle

 

David Foster Wallace e Man Erg?


  • 4

#242 Man-Erg

    Quando sulla riva verrai

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12607 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2015 - 14:35

Ma dai!, io sono molto più bello!


  • 0
Though we've been denied
Too much hope in our lives
Let tonight be the night
Let tonight be the night when it ends

#243 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25089 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2015 - 14:54

In quella foto poi Eisenberg sembra Riccardo Cocciante.


  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#244 debaser

    utente stocazzo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23163 Messaggi:

Inviato 04 febbraio 2015 - 12:11

Ho quasi finito Oblivion. Mi pare contenga alcune delle cose più estreme (e cupe) fra ciò che ho letto di suo*, spesso e volentieri uno stream of consciouness piuttosto involuto con incisi che durano pagine di apnea, o discorsi frammentari da ricostruire unendo i periodi come puntini (la trama è accidentale). Una discreta fatica, alcune cose notevoli. "Good Old Neon" è un monologo tagliente di un morto suicida, qua siamo nel vivo del sentirsi umano (qualcosa di più di un'impostor syndrome); alla fine compare Wallace stesso. In "The Soul Is Not a Smithy" la costruzione del racconto è micidiale, l'attenzione divisa fra il supplente sullo sfondo, che perde gradualmente la brocca, e le scenette grottesche (Coeniane?) intraviste dalla finestra: l'episodio più importante della sua intera vita, e manco stava prestando attenzione.


*O forse è solo che è da un po' che non leggo DFW.
  • 4

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#245 piersa

    Megalo-Man

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 20498 Messaggi:
  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 25 luglio 2016 - 13:57

The King Pale (Il re pallido, DFW) (a Pajjio)

 

 

Opera incompiuta. DFW si impiccò durante la lavorazione.
Era il suo ritorno al romanzo, dopo Infinite Jest.
Dal suo “studio” (“un garage con una sola finestrella, a Claremont, California”) il suo editor e amico Michael Pietsch, su invito della vedova, Karen Green, e della sua agente, Bonnie Nadell, trova un manoscritto, 12 capitoli, 250 pagine, da spedire alla casa editrice “Little, Brown” per il consueto anticipo. Ma tutto intorno è una messe di appunti, raccoglitori, “floppy disk”, di cui Pietsch fa due bustoni e torna a casa mentre uno scatolone di libri, che Wallace ha utilizzato come fonti
, viaggia in treno.
Un’autopsia così straziante non si è probabilmente mai vista.

“Un romanzo incompleto” è l’onesto sottotitolo dell’opera.
Quanto l’operazione sia stata moralmente accettabile è una domanda inutile da porsi; Wallace l’avrebbe snobbata da subito, per auto-protezione, per evitare una discussione con se stesso che probabilmente ce l’avrebbe fatta, a espandersi nel mondo fino a farlo esplodere, con una serie di trappole e paradossi che al confronto quelli del cap. 49, quelli di Fogle e della prova da superare, sarebbero stati (sono) solo un piccolo tornado.

Quando leggi un’opera incompiuta, la testa non è mai sgombra.
Forse la leggi per rispetto o forse per necrofilia. Magari ti imbatti in una strategia dell’Agenzia delle Entrate che si chiama “Iniziativa” e ti viene in mente “L’azione parallela” di un altro romanzo incompiuto, quello di Musil, e due personaggi più diversi tra loro non saprei immaginarli. Non è una lettura serena. Ed è anche faticosa.

A Peoria, Illinois, un giovane universitario, David Wallace, entra a far parte del magico mondo dell’Agenzia Governativa delle Tasse.
È la cronaca di un anno, 1985, antecedente ma di poco la Rivoluzione Digitale, che comunque è già nell’aria e anche sui mignoli degli impiegati, quei cosi di gomma ruvida che si usa(va)no per scorrere velocemente le pagine. Il tornado che arriverà (il tornado è una figura ricorrente nella scrittura di DFW) aggiunge un filino d’angoscia su di una Stultifera Navis di brulicanti, impiegati, quadri e revisori che gestiscono una costante overdose di informazioni e pratiche che, al solo guardarle, provocano un deficit di bilancio.
Sono tantissimi e, a causa dell’incompletezza, sfuggono a ogni controllo del lettore, una sorta di nemesi dei loro compiti, pizzicare chi le tasse le evade parzialmente, sottostimandole attraverso i complessi Quadri B C D delle detrazioni. Sarà anche utile ricordare che le tasse, negli USA, sono una cosa seria. Sicché, con poco da scherzare e un insostenibile senso di inadeguatezza che li accompagna pure al cesso, essi diventano i testimonial e i filosofi della NOIA e del PROTOCOLLO, i veri soggetti del romanzo, che a loro volta sono i veri agenti della breve vita di DFW.
“Prova a concentrarti su un F24 o una sfida di golf alla TV ed ecco la noia che può ucciderti. Compilalo o arriva all’ultima buca, ed ecco che l’avrai vinta” – scrive più o meno Wallace in un punto che non ritrovo più, laddove nel cap. 44 (due paginette) scrive, ad uso di chi resta e non di se stesso, visto com’è andata, che la noia è l’essenza stessa della burocrazia, è la burocrazia è l’essenza della vita talché, per uscirne vivo, non basta, o non serve, “intelligenza, efficienza, rettitudine ma bisogna imparare a respirare senz’aria, essere inannoiabile, trovare l’altra faccia della ripetizione meccanica” sicché, “essendo immune alla noia non c’è letteralmente niente che tu non possa fare”.

The Pale King doveva essere l’incrocio di almeno tre filoni narrativi in cui ognuno avrebbe dovuto portare acqua e senso all’altro. L’incompletezza dell’opera (che, a mio parere, avrebbe anche superato in quantità Infinite Jest, in qualità non lo so, non l’ho ancora letto, ma direi anche, The Pale King è il progetto che DEVE rimanere incompiuto) lo riduce di molto, pur aggiungendo qualcosa che sta solo nella testa del Lettore.
In effetti, si arriva a pagina 195 molto perplessi.

Non sarà inutile ricordare che quello dell’editor, Michael Pietsch, è stato anche un lavoro di montaggio, sicché potremmo anche dare la colpa a lui e amen. Fatto sta che il Sistema di Tassazione Americana parte osticamente e non si sbroglia mai più. I tanti personaggi che vi gravitano, coi loro nomi evocativi e proteiforme, legano con molta difficoltà. Dagli appunti di DFW, infatti, c’è scritto che molto era da affinare, tagliare, aggiungere…
Resta la terza linea, quella del talento più puro di DFW, quella in cui abbozza i suoi quadretti più strabilianti, di gente che si parla, si osserva, comunica in qualsiasi modo e trasmette, ognuno e nel complesso, quel senso d’incompiutezza, di non detto, di mal-inteso che è poi la Vita come l’autore voleva raccontarla.
Il punto di rottura è la pagina 196, sia il capitolo 21, che è anche il più lungo. Sarebbe inutile ricostruirne la sinossi, che è probabilmente la sua biografia, così come sarebbe scorretto desumerne una Chiave che fa acquistare la Lettera dei restanti 29 capitoli (e dei 20 prima) che, comunque, iniziano a filare proprio da quel punto.
Quel che di sicuro è successo è che il romanzo, o il suo montaggio a-posteriori, sembra liberarsi della zavorra delle due linee narrative sopra accennate e troppo danneggiate dalle loro incompletezza, per trasformarsi in un saggio nel quale perdiamo totalmente l’obbligo di capire chi fa cosa e perché, e iniziamo invece a dare un senso alle parole.
almeno tre dei capitoli anteriori al 21 erano siffatti, il 5, il 13 e il 14, aventi come protagonisti, nell’ ordine, il bambino così buono che meglio non fosse mai nato, che vive positivamente la sua profonda bontà capace di tutto, anche di pensieri gentili nel mentre sua madre “deve essere girata davanti e dietro ogni mezzora nel letto”; il bambino che suda e più ci pensa più suda e i cui capelli “assomigliano a tanti piccoli arpioni bagnati” e che (forse) rincontreremo adulto nel capitolo 27 e allora sarebbe Cusk, dell’Agenzia delle Entrate che, durante un innocuo briefing non solo suda tanto di suo ma ha la paranoia che una sua collega carina alle sue spalle lo stia osservando con disgusto e lui più ci pensa più suda ma in realtà nessuno lo sta guardando. Il capitolo 14 rende omaggio a un cane alla catena che si muove nobilmente sempre entro il suo limite, da cui DFW conclude “Dio, quanto ho amato quel cane”.
Epperò, fino ad allora, l’impressione di lettura fino a quel momento (il fatidico capitolo 21) corrispondeva esattamente a un tète à tète (ci ritorneremo) con una donna bellissima che parla una lingua aliena e che cerchi di comprendere da qualche segno ottuso poiché non c’è niente, gesti, sguardi, toni della voce, che possano farti comprendere di cosa diavolo stia blaterando e soprattutto perché lei resta ancora lì e ancor peggio perché non sei tu a scappar via a gambe levate. Il sub-pensiero di DFW è, in effetti, sempre ternario e contempla se stesso, l’altro e il rapporto tra i due.

Ci piace ricordare che nel capitolo 21 imperversa un jingle della TV via cavo che fa da colonna sonora a un Wallace ventenne e stravaccato sul divano. “Così gira il mondo” – cui lui aggiunge “E tu rimani con noi”.

E noi invece procediamo spediti.
Il viaggio in macchina, capitolo 24, è un inferno magistrale in cui il diavolo, come il gatto di notte, è veramente grigio, ministeriale, protocollo & procedura, e siamo in quell’abitacolo, di cui nulla può sfuggirci, insieme a tutto il mondo e perciò stretti. Il capitolo 29 è quello della solitudine che segue il terrore (di essere schifato da una donna carina, l’uomo che suda) e, à la DFW, il peggio è l’una cosa, l’altra e anche la somma dei due che è come ricevere tre colpi tutti sotto il mento e con la lingua tra i denti, vale a dire la struttura ternaria sopra detta. Diciamo che Kafka lo avrebbe scritto diversamente e il suo Cusk lo avrebbe annientato; DFW invece fino all’ultimo ci crede, nel rivolgersi a noi che è rivolgersi a se stesso. Il capitolo 38 è una meta-narrazione sul flusso informativo (non ancora informatico) che crea la tanto osannata “ridondanza” ma che, in ultima analisi, corrisponde all’ignoranza più nera.
In terra di confine, si affaccia infine il terzo convitato di pietra dell’Opus, il BAMBINO.
Bisogna aspettare il capitolo 39 per segnare in rosso l’occorrenza, l’impiegato Stacyk che da bambino era vessato e bullato ma che compie un salvataggio prodigioso e protocollare del suo insegnante (che lo disprezza, come tutti) gravemente ferito. E bambini sono i protagonisti dei capitoli 35 e 36 in cui il primo, che fa ancora pensare a metà a Kafka, è il Bambino Feroce (l’inversione del cane alla catena) che annichilisce il nato-colpevole impiegato con la sua parola appena abbozzata ma agghiacciante: “E aoa?”. E allora? E allora il protocollo esplode, ecco cosa.
Subito dopo un altro bimbo, iper-attivo come l’altro è una maschera zen, perfeziona la sua ginnastica di toccarsi tutti i punti del corpo, partendo dagli innocenti e facili bacini sulle scapole (chi non lo ha mai fatto?). Non solo le membra più lontane, i piedini per esempio, ma soprattutto quelle più prossime, il che crea un sottile filo d’angoscia, come leccarsi il collo, per esempio.
Altri episodi sono invece più divertenti, come nel capitolo 29 in cui è questione di una banda di cazzoni al college che si diverte a far posare il culone bianco di Ciccia Marcus Prestasoldi sulla faccia degli ignari studenti che se ne scioccano senza capirci granché, finché non incrociano il matto peggio di loro e finirà in carnaio; e loro, espulsi dal college, finiranno in Cambogia coi Marines.

Lascio per ultimi i capitoli 45 e 46 che ci avviano anche alla chiusura del libro.
Protagoniste, due donne. Nel 46, la qualche volta nominata e bellissima Meredith Rand, di venerdì pomeriggio, al pub del dolore della settimana lavorativa giunta al termine e dove si beve in omaggio alla prossima che arriverà, uguale, aggancia il robotico Shane Drinion e lo costringe a un tète à tète (rieccolo) che ha per soggetto lei, la sua bellissima persona e la sua di conseguenza infelicissima vita. È un dialogo tiratissimo che come il ping-pong non ti fa decidere per chi parteggiare e non riesci a capire se sono forti uguali o se semplicemente stiano giocando una roba che non è più ping-pong e non è più neanche giocare. Shane, “uomo che non conosce donna”, risponde in modo protocollare laddove la Rand gradirebbe la maieutica che ti fa confessare di “non sapere”; ma il protocollo regge e lei perde terreno, ossia si disvela, con profondo disappunto. Ancora una volta, il protocollo è la Chiave che apre la Lettera, anche se nella lettera non c’è scritto granché, dato che siamo di fronte una donna desiderata ma solo in astratto, nella realtà ciascuno fugge da lei.
Il capitolo 45 avrà provocato la rabbia di un Lansdale, per esempio, o comunque di tutti quei scrittori “bravi a fare una cosa”, cosa che DFW esaurisce in poche, magistrali pagine. È il racconto, breve, di una impiegata che ha imparato a tenere sbarrati gli occhi per un tempo lunghissimo e sembrare così morta, cosa che la salverà effettivamente epperò, essendo nulla senza conseguenze, resterà per sempre Merce Danneggiata.


  • 2

#246 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8771 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 25 luglio 2016 - 14:36

Come sono Questa è l'acqua e Considera l'aragosta?
  • 0
Immagine inserita

#247 piersa

    Megalo-Man

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 20498 Messaggi:
  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 25 luglio 2016 - 15:06

boh


  • 1

#248 Pajje††

    Potere Al Propoli

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4162 Messaggi:
  • LocationValverde

Inviato 25 luglio 2016 - 15:12

Consider The Lobster lo sto rileggendo per la decima volta questi giorni. American Usage continua a essere il piú grande saggio di etica da Aristotele in poi.

 

This is Water ne ha un paio di carini, ma siam giá sul terreno delle pubblicazioni post-mortem a cui DFW avrebbe risposto con un attacco di schizofrenia e scoppiamento testa con cinque colpi delle dita in culo.

 

Se penso che alla fuckoltá di Filosofia mi fecero fare una tesi su Wallace IN ITALIANO, senza che mai nessuno mi cagasse il cazzo se l'avessi letto in inglese o meno (la risposta era no, all'epoca non leggevo in inglese), mi viene ad vomitare.


  • 1

miamusica
______________

And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought


Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.


#249 neuro

    king (beyond the wall)

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3966 Messaggi:
  • Locationqua

Inviato 25 luglio 2016 - 15:52

Consdiera l'aragosta eccezionale, anch'io alcuni pezzi li ho riletti più volte. Il pezzo che da' il titolo indimenticabile, ma bello bello pure quello sugli Oscar porno.


  • 1
apri apri, apri tutto!

#250 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 14279 Messaggi:
  • LocationLooking Corsica, Feeling Corsico

Inviato 26 luglio 2016 - 08:03

Consider The Lobster lo sto rileggendo per la decima volta questi giorni. American Usage continua a essere il piú grande saggio di etica da Aristotele in poi.

 

This is Water ne ha un paio di carini, ma siam giá sul terreno delle pubblicazioni post-mortem a cui DFW avrebbe risposto con un attacco di schizofrenia e scoppiamento testa con cinque colpi delle dita in culo.

 

Se penso che alla fuckoltá di Filosofia mi fecero fare una tesi su Wallace IN ITALIANO, senza che mai nessuno mi cagasse il cazzo se l'avessi letto in inglese o meno (la risposta era no, all'epoca non leggevo in inglese), mi viene ad vomitare.

 

Ma se lo leggo in italiano è un dramma?

 

No perché stavo pensando ad Infinite Jest come romanzo dell'estate...


  • 0
Adescatore equino dal 2005




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi