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[vuvu]

Molto meglio "Melba's Call" rispetto alla sciatta inflazione tropicalista lounge di "Forever". Con lei sono abbastanza diviso. Dispone di momenti unici, trovate assurde, però mi cade qui e là quando prova a diventare più fruibile, più retta, ecco; al netto di code sempre stravaganti, c'è ancora qualcosa che non va. E' poco, ma c'è. 

[Damy]

Certamente Melba è molto più leftfield e in linea con lo spirito spigoloso e avant-electro di Cut 4 Me, ma ascolta meglio anche la nuova che non è affatto scontata come sembra.

[Damy]

La versione ufficiale del pezzo per la compilation della Night Slugs si chiama WYWD:

 

 

La amo troppo

[Cyclo]

“this project has been evolving in my mind since i was deep in recording Take Me Apart. i obsessed over production choices on the album and my only solace was knowing that the songs would be reimagined in this way[...] so, it’s not just a bunch of remixes…it’s how my worldwide community of producers and DJs communicate through difference. it’s also about the camaraderie that we experience when we find the overlaps. the same songs get to exist in these alternate realities which means different people get to have a relationship with the music. maybe even with each other.”

– Kelela

 

 

Venerdì prossimo esce l'album di remixes di Take Me Apart con una ricca tracklist

 

TAKE ME A_PART, THE REMIXES’ Tracklist:
1. SANTA MUERTE_BLUFF_94 BPM
2. KAYTRANADA_WAITIN_115 BPM
3. LSDXOXO_TRUTH OR DARE_123 BPM
4. ETHEREAL_JUPITER_97 BPM
5. DJ LAG_ONANON_127 BPM
6. RARE ESSENCE_TMA_83 BPM
7. JOEY LABEIJA_BETTER_107 BPM
8. SERPENTWITHFEET_ALTADENA _88 BPM
9. LMK_WHAT’S REALLY GOOD REMIX_ FEAT_PRINCESS NOKIA_JUNGLEPUSSY_
CUPCAKKE_MS. BOOGIE_100 BPM
10. TRE OH FIE_WAITIN_150 BPM
11. NÍDIA_BLUE LIGHT_123 BPM
12. DIVOLI S’VERE_TRUTH OR DARE_130 BPM
13. BADSISTA_FEAT_LINN DA QUEBRADA_BETTER_125 BPM
14. MOUNTAIN_LMK_130 BPM
15. GAIKA_FRONTLINE_141 BPM
16. HITMAKERCHINX_BLUE LIGHT_108 BPM
17. SKYSHAKER_ONANON_129 BPM
18. KAREEM LOTFY_TURN TO DUST_NO BPM
19. NATHANIEL W. JAMES & DAVE QUAM_WAITIN_122 BPM
20. AHYA SIMONE_ENOUGH_NO BPM

 

 

Bello questo di Kaytranada

 

[Damy]

Una parata di nomi davvero impressionante, praticamente questa donna ai propri piedi ha l'intero ambiente alt-dance/post-club/vogue contemporaneo.

 

Io dei dischi di remix comunque mi fido pochino, anche quando sono "atti d'amore comunitario" come sembra essere questo di Kelela. Il pezzo qui sorpa di Kaytranada ha un certo stile (ma lui coi suoni se la cava sempre benino), ma per dire l'altro pubblicato qualche settimana fa come prima anteprima dal disco non m'ha detto proprio nulla:

 

 

Ci stanno dentro Princess Nokia, Junglepussy, Cupcacke e Ms. Boogie, ma di quattro non se ne fa una e il pezzo invece di essere il tripudio che dovrebbe ha zero tiro.

 

Sono comunque curioso di vedere cos'ha combinato serpentwithfeet con Altadena...

[Damy]

 

https://soundcloud.c...elam/aquaphoria

 

Tracklist:

 

小久保隆 - 01 [00:00 - 04:06]
Susumu Yokota - Hagoromo [04:06 - 7:52]
Marc Cary - Rhodes Ahead Intro [07:52 - 10:07]
Autechre - Altibzz [10:07 - 13:41]
Jonny Nash & Suzanne Kraft- Beluga’s Song [13:41 - 18:04]
Aphex Twin - Untitled [18:04 - 21:12]
Oneohtrix Point Never - Physical Memory [21:12 - 23:22]
Kareem Lotfy - FR3SH [23:22 - 26:55]
Biosphere - Chukhung [26:55 - 28:34]
Leila - Underwaters [28:34 - 31:28]
OCA - Heaven Cent [31:28 - 34:49]
Visible Cloaks - Screen [34:49 - 38:03]
Jaco Pastorius solo (live w/ Joni Mitchell, 1977) [38:03 - 41:10]
Iury Lech - Barreras [41:10 - 46:45]
Cliffdiver - Digital Dreams [46:45 - 51:30]

 

Forse l'indizio principale era contenuto in alcuni remix di Take Me Apart, ma su questo dj-mix totalmente beatless Kelela aggiunge (con parsimonia) la propria voce ad una serie di tracce ambient/elettronica per un'oretta scarsa di pura meditazione. La preferisco sempre in formato canzone, ma anche solo la scelta dei pezzi e il modo in cui li rielabora dimostra un gusto abbastanza particolare - cosa che infatti poi si riflette nelle scelte produttive dei suoi lavori di studio, che sono sempre un passo avanti.

[khonnor]

forse la cosa migliore delle Nts sessions dedicate al compleanno della warp.

[vuvu]

Di una bellezza disarmante. E' per il momento di gran lunga il remix più bello dell'anno. Tra l'altro, più che di remix parlerei di "altro", ossia qui si rielaborano in maniera personale e incantevole cose bellissime. Il tutto sempre in una veste che sfonda le porte del paradiso. Quasi quasi la preferisco così. Quasi, eh.

[Damy]

Non ce la meritiamo. E in effetti il termine "remix" su un lavoro del genere si applica proprio maluccio, alla fine pare un disco vero e proprio.

[Damy]

Abbiamo anche la recensione Condivido in pieno contenuti e voto.

[Moreno Saporito]

C'è anche Leila! <3

[Damy]

Io sono rimasto estasiato da questo pezzo di Biosphere che non conoscevo:

 

 

Suoni ultraterreni.

[Moreno Saporito]

bellissimo questo disco

[il nostro caro angelo]

[Damy]

Non tanto una canzone quanto una sorta di trailer/re-introduzione dopo tutti questi anni di silenzio. Lei stessa ha detto the bangers are coming. Comunque sound divino, con quelle stratificazioni ambient che riportano dritto ad "Aquaphoria", e visuals oltre l'eccezionale. Divina.

[.Cyclo]

Bello bello questo teaser.

Fra l'altro, dopo Aquaphoria, sempre di acqua si parla ed anche a livello di suono e di sensazioni siamo nella stessa (splendida) falsa riga.

[Damy]

Ci vuole tutti al club:

 

[corrigan]

Even the writer’s block proved revealing. Why had she felt so rusty? “Well, white supremacy,” she says. “And capitalism.” I assume she’s half joking. “Perfectionism, I would say, is one of the central components of the culture of white supremacy,” she begins, and soon she’s on a winding path about capitalism and exploiting yourself. “There’s a way that perfectionism can distort where you’re at,” even if you have “the juice” and are already good at what you do. 

 

sentitevi in colpa, stronzi!

[Bara dei pupi_]

Ci vuole tutti al club:

]

https://m.youtube.co...h?v=getdc1zzvnc
On the run, secondo estratto sulla ruota del nuovo Kelela, Raven, annunciato per il 2023; in questo caso tutti stanchi sul divano a casa dopo il club

Edit: terzo tenendo conto del video postato da Angelo; su rym c'è già la scaletta

[Damy]

Stavo per venire a postarla, al momento sta dando un'idea di club un po' immaginario e "pandemico", non esattamente sudato. Sempre che non intenda il sudore tra le lenzuola del post... 

 

 

 

 sentitevi in colpa, stronzi!

 

Ma questa viene dall'intervista a Dazed? Oppure ne ha fatta un'altra?

[corrigan]

Guardian

[Bara dei pupi_]

Stavo per venire a postarla, al momento sta dando un'idea di club un po' immaginario e "pandemico", non esattamente sudato. Sempre che non intenda il sudore tra le lenzuola del post... 
 
 

Credo intenda il sudore tra le lenzuola ma non del post-club, della febbriciattola post-covid

[Damy]

 

Stavo per venire a postarla, al momento sta dando un'idea di club un po' immaginario e "pandemico", non esattamente sudato. Sempre che non intenda il sudore tra le lenzuola del post... 
 
 

Credo intenda il sudore tra le lenzuola ma non del post-club, della febbriciattola post-covid

 

 

 

 

Ma a te il disco precedente era piaciuto, o guardi solo le sue foto? In quanto a morbidezze vellutate synth e beat burrosi siamo grossomodo dalle stesse parti...

[Bara dei pupi_]

A me piacciono solo alcuni pezzi indipendentemente dalla frequenza dei beat; nell'ultimo meglio il ritmo di Happy Ending del post tutto soporifero ma non c'è una regola

La voce è bella, le basi pure ma a volte manca una presa di posizione, in bilico irrisolto tra oscurità e melodie troppo ammiccanti

Le foto non le guardo più per evitare di sentirmi uno schifo quando penso alle amiche/conoscenti che mi tocca frequentare; vabbeh che a loro, con me, è andata peggio, vediamo il bicchiere mezzo pieno

Mi pongo sempre questa domanda: che tipo di scuola avrei dovuto frequentare per conoscere una KELELA?

[Damy]

Lei a scuola faceva la cheerleader, potevate allenarvi assieme!

[Bara dei pupi_]

Lei a scuola faceva la cheerleader, potevate allenarvi assieme!

Anche una mia compagna, peccato che fosse perfetta per la pubblicità "mi vuoi tutta ciccia e brufoli?"

[Giubbo]

Even the writer’s block proved revealing. Why had she felt so rusty? “Well, white supremacy,” she says. “And capitalism.” I assume she’s half joking. “Perfectionism, I would say, is one of the central components of the culture of white supremacy,” she begins, and soon she’s on a winding path about capitalism and exploiting yourself. “There’s a way that perfectionism can distort where you’re at,” even if you have “the juice” and are already good at what you do. 

 

sentitevi in colpa, stronzi!

ti si rompe la lavatrice e non riesci a capire cosa non andasse?

too simple, white supremacy!

 

tutte quelle buche nella strada verso il lavoro non sono ancora state riparate?

male supremacy!

 

il cane del vicino ti ringhia contro quando invece ieri si faceva coccolare? che sarà successo?

cis supremacy!

[MosquitoTweeter]

comunque i nuovi bravi sono tutti e tre perfetti, forse Happy Ending è quella che mi piace meno. Washed Away dai visuals bellissimi. E l'ultima non è da meno.

[Damy]

Mi sa che devo aspettare l'album per farmi un'idea precisa; tra una cosa e l'altra, forse l'intro di Washed Away è quello che mi ha colpito di più. Le altre due suonano morbide e vellutate, ma mi ricordano lo stesso identico pattern di Rewind solo rifatto con beat un filo diversi. Spero che sul resto del disco ci sia maggiore varietà, soprattutto in fase di scrittura.

 

Sempre bella la copertina, non colleziono vinili ma un'edizione del genere è abbastanza accattivante

 

[Damy]

Very vagina

 

[MosquitoTweeter]

 

questa fino ad ora mi sembra la meno incisiva. 

[Damy]

Ohhh finalmente, questa mi fa proprio impasire

 

[Zanabirra]

Stavo armeggiando con lo smartphone, avevo le cuffie attaccate. Sono entrata su Spotify per vedere chi è uscito questo venerdì, mi è venuta lei per prima, ho messo play, me lo sono bevuto tutto, quando è finito mi sono chiesta perché durasse così poco, ne volevo di più. Poi ho guardato: 1 ora e 2 minuti.

 

E io dico sempre che odio gli album lunghi.

 

Sono in fattanza.

[Damy]

Ero pronto a ridimensionarla un po', almeno stando ad alcune delle anteprime giocate su una fluidità piuttosto sfuggente. Invece mel'ha fatta di nuovo, li mortacci sua.

 

Sessantadue strepitosi minuti di ingegneria elettronica, impacchettati da intro & outro che si fan eco l'un l'altro; si salta dall'ambient alla drum'n'bass, squarci desertici e poi suoni aquatici e oscuri come da copertina, Va bevuto tutto d'un fiato, ieri in pausa pranzo ho fatto la corsa in negozio a prendermi il Cd perché non volevo interruzioni. Visto anche il modo in cui varie tracce sono state mixate tra di loro, direi che è il modo migliore per ascoltarlo.

 

La title track mi ha fatto balzare sulla sedia - furba lei a tenerla nascosta fino all'ultimo e poi sganciarla così a caso al n.10 in scaletta come fosse nulla. Il passaggio alla successiva Bruises fa volare. Da lacrime pure Divorce. 

 

La scrittura è ovviamente molto diversa, sovente pure l'impianto ritmico, ma tra caldissime interpretazioni vocali e una saturazione del suono tornita in ogni dettaglio, a me questo Raven pare una sorta di Love Deluxe per il nuovo millennio - o perlomeno, mi pare ovvio che Kelela abbia ascoltato Pearls a ripetizione per mesi, e se lo nega è in mala fede

[paloz]

A livello di sound, nella mia percezione, è come se i fantasmi di Burial e Andy Stott tornassero qui allo stato corporeo. Da eterno profano del genere (ma grazie alle evidenti intersezioni con la meglio post-club), un bel sentire.

[Gozer]

Molto bello il sound, molto bella la voce, ma scrittura talmente evanescente da essere quasi invisibile ai radar, è in sostanza un disco ambient che accidentalmente ha anche una cantante. Magari ascoltandolo di più riesco a passarci sopra, sempre che mi venga la voglia, di ascoltarlo di più. Comunque visto quant'è moribonda la scena angloamericana è grasso che cola.

[MosquitoTweeter]

Ero pronto a ridimensionarla un po', almeno stando ad alcune delle anteprime giocate su una fluidità piuttosto sfuggente. Invece mel'ha fatta di nuovo, li mortacci sua.

 

Sessantadue strepitosi minuti di ingegneria elettronica, impacchettati da intro & outro che si fan eco l'un l'altro; si salta dall'ambient alla drum'n'bass, squarci desertici e poi suoni aquatici e oscuri come da copertina, Va bevuto tutto d'un fiato, ieri in pausa pranzo ho fatto la corsa in negozio a prendermi il Cd perché non volevo interruzioni. Visto anche il modo in cui varie tracce sono state mixate tra di loro, direi che è il modo migliore per ascoltarlo.

 

La title track mi ha fatto balzare sulla sedia - furba lei a tenerla nascosta fino all'ultimo e poi sganciarla così a caso al n.10 in scaletta come fosse nulla. Il passaggio alla successiva Bruises fa volare. Da lacrime pure Divorce. 

 

La scrittura è ovviamente molto diversa, sovente pure l'impianto ritmico, ma tra caldissime interpretazioni vocali e una saturazione del suono tornita in ogni dettaglio, a me questo Raven pare una sorta di Love Deluxe per il nuovo millennio - o perlomeno, mi pare ovvio che Kelela abbia ascoltato Pearls a ripetizione per mesi, e se lo nega è in mala fede

 

concordo tutto. bello bello e ancora bello. Forse nel complesso trovo solo happy handing un po' fuoriposto.

 

e abbiamo pure una prima esibizione:

 

 

che dire 

 

(mi sembra anche migliorata molto sul controllo vocale)

[Damy]

Magari mi sbaglio, ma a me onestamente è sembrata tutta in lipsync, altro che controllo

 

Ma congratulazioni a lei per essere arrivata fino al Fallon, in America non se la son mai filata troppo.

 

 

Molto bello il sound, molto bella la voce, ma scrittura talmente evanescente da essere quasi invisibile ai radar, è in sostanza un disco ambient che accidentalmente ha anche una cantante.

 

Su questo concordo, l'ascolto intero è più un'odissea che non una raccolta di canzoni - perlomeno se raffrontato col precedente Take Me Apart, che seguiva una forma strofa/ritornello più strutturata.

 

Però mi piace troppo anche questo nuovo, l'alternanza tra momenti ambient e sferzate di beat dà il giusto ritmo all'ascolto complessivo, è come una montagna russa che vorrei non finisse mai.

 

 

A livello di sound, nella mia percezione, è come se i fantasmi di Burial e Andy Stott tornassero qui allo stato corporeo. Da eterno profano del genere (ma grazie alle evidenti intersezioni con la meglio post-club), un bel sentire.

 

In teoria lei ha sempre inciuciato con soluzioni elettroniche inedite e particolari - sin da Cut 4 Me (2013), che era sostanzialmente un tape di post-dubstep/bass-techno pluviale. Adesso ha notevolmente ammorbidito gli spigoli, soprattutto nel trattamento dei beat, ma ci crea attorno tutto un corollario di echi e filigrane digitali che riempiono ogni frequenza. 

 

Io più che altro mi sto rendendo conto, con l'andare degli anni, che la dicitura di "r&b" che le abbiamo appiccicato addosso le sta sempre più stretta, e Raven mi pare quasi una sorta di "addio" al genere.

[sfos]

Meraviglioso, un trip semi allucinato nel cuore della notte

[Damy]

Ma tutto 'sto sole da dove le esce? Nella mia testa ha fatto un album oscuro e notturno, invece eccola in bikini a Rio de Janeiro... molto bella la canzone, comunque:

 

 

 

rece - Kelela - Raven :: Le Recensioni di OndaRock

[John Trent]

Questo è proprio un disco da sera in cuffia, do ragione a Gozer sull'impalpabilità melodica, ma a me piace così: un magma lento e inesorabile di atmosfera sinuosa.

[vuvu]

E' innegabilmente curatissimo e le considerazioni finora fatte portano al classico bivio con lei: la vivo come un flusso ammaliante ma incorporeo e va bene così oppure non sento ragioni e pretendo ad ogni costo le canzoni? Se avesse fatto un disco strumentale, avrei sicuramente optato per la prima. Ma lei ci prova con le canzoni, quindi non posso non constatare un'impalpabilità diffusa nel complesso. Insomma ci prova ma finisce per avvinghiarsi nella perenne suggestione. A volte è addirittura una sorta di Solange senz'anima. Becca grandi basi ("Raven") ma non riesce ad amalgamare il tutto con linee melodiche capaci di fare un giro di boa e tornarmi in testa una volta spento l'impianto. Ricordo sempre il caso Kissey Asplund, che ora mi pare faccia altro. E potrei citarne tantissime altre perse come lei nella nebbia o (fate un po' voi) nel grande bazar delle vetrine senza vestiti. Ci sono poi certi momenti, tipo "Contact", che evocano addirittura costrutti house pop leggerissimi dei primi anni Duemila, tipo Frankie Feliciano e derivati. Il che non è un bene. Insomma, c'è un gran lavoro sui suoni e sui ritmi. Ma non basta.

[paloz]

classico bivio con lei: la vivo come un flusso ammaliante ma incorporeo e va bene così oppure non sento ragioni e pretendo ad ogni costo le canzoni? 

 

 

La prima che hai detto.

 

Ma lei ci prova con le canzoni, quindi non posso non constatare un'impalpabilità diffusa nel complesso.

Sarei anche d'accordo, e nel caso non esiterei a infilarla nel novero degli album inafferrabili. In verità già dopo due-tre ascolti le melodie vocali e i testi cominciano a entrare in testa, anche se sfilacciati, impressionistici, come si confà alle atmosfere del disco. Poi sappiamo che una canzone non necessariamente va scolpita nella forma strofa/ritornello-memorabile/ad lib, quindi mi accontento del fatto che quando avrò da percorrere un tragitto notturno in auto questa sarà la colonna sonora perfetta: magari ne "ricorderò" relativamente poco, e proprio per questo potrò godermela di nuovo all'ascolto successivo. Insomma un disco da conservare, anche se nulla di epocale come ogni volta l'hype tende (brevemente) a far credere.

[Zanabirra]

Unpopular opinion: se la scrittura fosse più orientata verso la canzone perderebbe magia. A me piace proprio per la tessitura atmosferica, aerea. Non credo che "ci provi" a fare la canzone, credo sia un ibrido volontario fra suggestioni ambient e pennellate di songwriting vero e proprio.

[paloz]

Unpopular opinion: se la scrittura fosse più orientata verso la canzone perderebbe magia. A me piace proprio per la tessitura atmosferica, aerea. Non credo che "ci provi" a fare la canzone, credo sia un ibrido volontario fra suggestioni ambient e pennellate di songwriting vero e proprio.

 

 

Talmente unpopular che l'ho scritto io appena sopra.

[Damy]

Comunque, con un paio di ascolti almeno, direi che si distinguono abbastanza bene le sezioni delle varie canzoni, sostenute da strofe, ritornelli, riff e l'uso strategico dell'impianto ritmo. Per gli standard della tipica uscita Warp, questo suona come un disco pop

[Damy]

Una splendida fermata al Tiny Desk:

 

 

Selezione di tracce molto inusuale, evita di proporre il nuovo album per concentrarsi su brani vecchi rilegati tra loro in maniera perfetta. Sentire dal vivo la versione remix di Enough, con l'arpa di Ahya, mi ha dato i brividi. E poi chiude con The High, un vero colpo basso ma le piace vincere facile.