Come titolo propongo io non capisco la gente, che non ci piacciono i crauti (chi non coglie la citazione è un ANEDONISTA che non apprezza la Grande Monica).
Ci sarebbe da scriverne per pagine pure soffermandosi soltanto sulla mitica Morr Music e sulla marea di artisti e dischi pregevoli che l'etichetta ha sfornato. Per il momento, mi limito alla mia top seven:
1: Lali Puna - Scary World Theory. Glitch delicati come piccole stelle scoppiettanti nel cielo di Monaco; cassa-rullante muovi-culetto; voce sussurrata a cantare nenie che s'insinuano sotto pelle già al decimo secondo.
2: Ms. John Soda - No P. or D. Pure questi, come i Lali Puna, nati da una costola dei Notwist - il fratello Micha coadiuvato dalla carnosa bavaresotta Stefanie Böhm. Più sballonzolosi dei Lali Puna, ma ugualmente glitchosi.
3. Tied & Tickled Trio - Observing Systems. Restiamo in casa Acher, ed è un dolce restare. Qui siamo più sul versante nu-jazz: brani strumentali, ottoni, basi elettroniche minimali e ritmi sbilenchi. Per appassionati sia di Charles Mingus che di B. Fleischmann che di entrambi.
4. Manual - Until Tomorrow. Questo è un disco dolcissimo e stupendo. Non dico altro: ascoltatelo.
5. Mùm - Yesterday Was Dramatic, Today is OK. Il loro album Morr è pure il mio preferito. Cinematico, umorale, suadente.
6. AA.VV. - Blue Skied an' Clear. Mega-compilation obbligatoria.
7: B. Fleischmann - The Humbucking Coil. Minimalismo pop, classe a secchiate.
DIMENTICAVO: il mio preferito in assoluto, Falling Into Place dei Komeit!
Questi due ex-ragazzotti sono stati trascuratissimi, tanto che più che sciogliersi credo si siano lasciati sprofondare nell'oblio. Eppure la loro è musica di quella che non vuoi dimenticare, per continuare ad essere felice, semplicemente: https://www.youtube....h?v=2i_7FtUkDbQ
Come etichetta interessante, e non troppo distante dalla roba Morr, c'è la Kitty-Yo, di cui consiglio: Raz Ohara, Tarwater e i già citati To Rococo Rot.
Poi vabbè, vogliamo parlare di Apparat?
I miei preferiti:
Silizium Ep: aldilà del bene e del male.
The Devil's Walk: sottovalutatissimo, qui Appy affina la scrittura e suona con una band al completo.
Walls: il più pop, bellissimi i brani con Raz Ohara alla voce, sebbene il culmine sia Arcadia cantata dallo stesso Apparat.