sono certo che siano veri quegli esempi che fai sulla percezione indipendentemente dalle sovrastrutture ma stai parlando di particolari dai ("l'intervallo di terza minore ")
quello come dettaglio è importantissimo a dire il vero, ma fondamentalmente il senso è che se dimostri che un dettaglio viene percepito uguale in contesti culturali (o temporali) diversi vuol dire che è certamente possibile dire che la musica ha elementi universali che vanno al di là dei condizionamenti di una certa cultura. Tra l'altro l'uomo non è neppure il primo animale che si è messo a cantare.
guarda, io mi esprimo da cani, sono un semmianalfabeta, wago dice delle cose che approvo scavando molto di più (e non sono pipponi)
Tu gli fai sentire un accordo minore suonato con uno strumento "neutro" dall'impronta timbrica molto sinusoidale; lui ti dice che "si sente triste" (chissà se la parola sarà esattamente sovrapponibile, peraltro), ma magari si sente triste per via del suono asettico e non per via dell'accordo. O per via di chissà che cazzo d'altro.
giù su "triste" ci deve essere un accordo, sia nei termini (lui ti parla in un'altra lingua, le traduzioni non sempre sono perfette, magari in inglese ci sono più sfumature di triste e quindi più aggettivi) che nel concetto che indica l'aggettivo, e appunto, come dice wago, sarebbe da investigare la causa della tristezza, magari io e te sentiamo lo stesso pezzo di Califano e io divento triste perché mi commuovono le parole, tu perché provi tristezza per il livello basso della musica italiana (un esempio realistico
)
ps. "Non esiste oggettività" cmq non significa che si debba per forza ognuno dire quel che gli passa per la testa senza cercare di guardare il quadro generale e rifiutando ogni forma di comunicazione con gli altrui punti di vista. Individuare i pattern ricorrenti all'interno di una comunità di ascoltatori è interessantissimo. Solo che bisogna sempre ricordarsi che essi nascono dall'interazione tra la musica l'ascoltatore e la comunità; la loro base sta in tutti e tre e non ci si può "dimenticare per strada" nei discorsi che si fanno il contesto culturale.
ma sì, io prendo tutto partendo dal contesto; le pietre miliari di Ondarock sono appunto di Ondarock (che poi ormai, con tutti i redattori che ci sono, immagino sia un contesto abbastanza vario)