http://www.ondacinem..._gone_girl.html
secondo me è decisamente il miglior film di fincher dai tempi di zodiac, per me di quello che chiamo il "secondo fincher" è il migliore. esordisco subito dicendo che per i miei gusti il tallone d'achille di questa pellicola resta sempre l'aspetto stilistico riscontrabile in tutto l'ultimo fincher. è un film solido, compatto, senza sbavature, in cui forma e contenuto si armonizzano (anche troppo). ma è anche algido, privo di guizzi, che rende il "primo fincher" un pallido ricordo per chi come me ne era un grandissimo fan. ma non posso neanche andare avanti tutta la vita a rimpiangere i suoi film degli anni 90, e quindi ben venga anche gone girl
che è tuttavia il suo film più affine alle sue vecchie pellicole, almeno dal punto di vista teorico, contenutistico, metafilmico. è un film infatti che ha diversi gradi di lettura:
1) è un thriller avvolgente ed appassionante sul lato oscuro del matrimonio, che ribalta e fa a pezzi ogni cliché romantico sull'amore coniugale;
2) è una critica/satira della società mediatica, in cui sia i media (tv, internet) che i loro fruitori (spettatori, utenti) non vengono risparmiati da taglienti e sottili attacchi (ammetto di non conoscere il romanzo di partenza, e se quindi questi spunti fossero già in esso contenuti);
3) è un apologo sulla finzione, sulla messinscena, sull'arte della recitazione e in definitiva sul cinema
tutte queste chiavi di lettura messe insieme danno il senso compiuto del film, che è stratificato e più complesso di quel che può apparire. ammetto però che il terzo punto è anche quello che personalmente mi interessa di più. il cinema di fincher è sempre stato incline alla manipolazione dello spettatore (pensate a the game, a fight club), così come è sempre stato attratto da riflessioni metacinematografiche sul mezzo. gone girl da questo punto di vista è fincher all'ennesima potenza: nick dunne è lo spettatore, lo è soprattutto nella prima straordinaria ora di film, quando si arriva alla chiave di volta dello svolgimento. è difficile parlare di questo film senza spoilerare quindi mi tengo sul vago e sul teorico, ma fincher sembra mettere in scena il suo stesso cinema
per quanto mi riguarda quindi grande film, con un'anima nerissima, cattivo e cinico come di certo non i tipici film hollywoodiani. anzi sembra proprio che si diverta a girare il coltello nella ferita