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La Febbre Del V(U)Oto Renziano Pt. 3 | Robert Aldrich (Fino Al 6/10 H.23) - Next: D. Argento


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1258 replies to this topic

#801 An Absent Friend

    We're happening

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Inviato 16 maggio 2014 - 07:22

per me invece state esagerando alla grande, finirà per avere una media più alta di Danny Boyle. :facepalm:


Direi che mediamente ho dato gli stessi voti a entrambi. Come gira Boyle, pochi; come dirige gli attori Virzì, pochi uguale.
  • 0

 

Talmente brutto che e' da considerare 90

 

 
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.

 

 

I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate

 


#802 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 16 maggio 2014 - 08:26

Meh.
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#803 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 16 maggio 2014 - 10:07


  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#804 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 16 maggio 2014 - 10:12

Mah a me Virzì non convince molto sinceramente. certo carino, professionale, ma mi sembra tutto sommato abbastanza inoffensivo.
Anche il tanto decantato La Prima cosa Bella mi sembra tutt'al più uno Scola in minore, senza cattiveria e profondità.
Per dire gli preferisco di molto un Mazzacurati.
  • -2

#805 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 16 maggio 2014 - 11:07

anche a me la musica di Vivaldi non convince tanto, gli preferisco di gran lunga i Cannibal Corpse, che non hanno quegli archi
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#806 Tom

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Inviato 16 maggio 2014 - 11:08

Ho appena subito un'oretta di trasmissione radio con ospite la Ramazotti: ma è ritardata o cosa? :blink:
In certi momenti si percepiva chiaramente l'imbarazzo dei presentatori...

anche a me la musica di Vivaldi non convince tanto, gli preferisco di gran lunga i Cannibal Corpse, che non hanno quegli archi


Non colgo il senso della battuta. Man ha paragonato Virzì ad un altro regista italiano della sua generazione dedito alla commedia di costume... il parallelo con un paragone tra un compositore classico e un gruppo metal quale sarebbe?
  • 1

#807 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 16 maggio 2014 - 11:09

Mah a me Virzì non convince molto sinceramente. certo carino, professionale, ma mi sembra tutto sommato abbastanza inoffensivo.


Per una volta sono d'accordo, inoffensivo è la prima cosa che ho pensato quando ho visto i suoi film. Non trasmette niente, è sempre lì leggerino in superficie.


Direi che mediamente ho dato gli stessi voti a entrambi. Come gira Boyle, pochi; come dirige gli attori Virzì, pochi uguale.


Ribrezzo.
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7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#808 Claudio

    I am what I play

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Inviato 16 maggio 2014 - 11:12


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#809 satyajit

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Inviato 16 maggio 2014 - 14:19

A me piace proprio perché è benevolo, non ostenta una cattiveria fasulla come fanno tanti autorucoli in voga oggi. Virzì ama tutti i suoi personaggi, senza distinzione.
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#810 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 16 maggio 2014 - 14:30

Questioni di gusti per carità ma se prendete La prima cosa Bella e lo paragonate a un film con cui ha più di un punto in comune come C'Eravamo tanto Amati di Scola secondo me Virzì perde su tutta la linea non solo per quanto riguarda la vena molto più corrosiva del suo predecessore ma anche per la costruzione del racconto, la profondità e la credibilità dei personaggi e delle situazioni, il saper cogliere la poesia, il rimpianto e l'inevitabilità del tempo che passa.
Poi ovviamente bisogna dire che Scola aveva a disposizione Manfredi, Gassman, Satta Flores e Fabrizi e Virzì, non per colpa sua, attori molto meno talentuosi però per me il cinema dell'autore livornese anche nei suoi momenti migliori rimane molto distante dalle vette più alte raggiunte dalla commedia all'italiana.
  • 0

#811 lazlotoz

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Inviato 16 maggio 2014 - 15:17

Ho appena subito un'oretta di trasmissione radio con ospite la Ramazotti: ma è ritardata o cosa? :blink:
In certi momenti si percepiva chiaramente l'imbarazzo dei presentatori...


Ho avuto il dispiacere di passarci una mezz'ora insieme a Roma un annetto fa, direi "o cosa" più che "ritardata"... ma comunque davvero insopportabile.
  • 0

#812 lazlotoz

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Inviato 16 maggio 2014 - 15:19


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#813 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 16 maggio 2014 - 15:42

Gran bel pezzo di sgnacchera in ogni caso. -_-
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#814 lazlotoz

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Inviato 17 maggio 2014 - 00:03

Gran bel pezzo di sgnacchera in ogni caso. -_-

figa totale.
anche se quella sera aveva del rossetto su un dente, che è una roba che a me fa uno schifo indescrivibile.
figa totale comunque.
  • 0

#815 satyajit

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Inviato 17 maggio 2014 - 12:00

Questioni di gusti per carità ma se prendete La prima cosa Bella e lo paragonate a un film con cui ha più di un punto in comune come C'Eravamo tanto Amati di Scola secondo me Virzì perde su tutta la linea non solo per quanto riguarda la vena molto più corrosiva del suo predecessore ma anche per la costruzione del racconto, la profondità e la credibilità dei personaggi e delle situazioni, il saper cogliere la poesia, il rimpianto e l'inevitabilità del tempo che passa.
Poi ovviamente bisogna dire che Scola aveva a disposizione Manfredi, Gassman, Satta Flores e Fabrizi e Virzì, non per colpa sua, attori molto meno talentuosi però per me il cinema dell'autore livornese anche nei suoi momenti migliori rimane molto distante dalle vette più alte raggiunte dalla commedia all'italiana.



Io aspetterei ancora una decina d'anni per un bilancio.
Azzardandolo ora... Secondo me, a parte Monicelli, che gli è stato superiore, Virzì è all'altezza dei grandi della commedia all'italiana. Un po' meno prolifico, ma più costante: anche nei film minori e in quelli massacrati dalla produzione, mantiene sempre un buon livello, cosa che spesso non capitava ai 'padri'.
Giusta la considerazione sugli staff, ma a mio avviso non vale tanto per gli attori - i Mastrandrea e i Germano sono molto buoni - quanto per gli sceneggiatori. Il bravo Bruni non vale certo una Cecchi D'Amico.
Comunque le collaborazioni con la Sandrelli o, soprattutto, quella ripetuta con Scarpelli valgono come un'investitura.
Poi certo, non ha la cattiveria di Dino Risi, ma questa è una considerazione che non rientra nella sfera del giudizio. Non necessariamente, almeno.
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#816 aldous

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Inviato 17 maggio 2014 - 14:17

e adesso mi aspetto qualche altro -. Intanto non li ho capiti, me li avete messi perchè non ho argomentato o perchè siete convinti che Il capitale umano sia un capolavoro? Purtroppo a me la recitazione strascicata di Bentivoglio ha dato fastidio, Gifuni si sforza proprio, purtroppo lo sforzo lo si sente proprio anche quando è in qualche comparsata televisiva, di apparire l'erede di Volontè quale non è, e poi la Bruni Tedeschi...ha avuto anche il premio al Tribeca, ma per me qualsiasi oggetto inanimato recita molto meglio di lei. Per carità, le mie restano delle opinioni, ma la loro recitazione in questo film non mi ha convinto, mentre ha convinto/convincerà la giuria del David di Donatello.
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#817 bluetrain

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Inviato 17 maggio 2014 - 14:53

Ma soprattutto, perché vi "scannate"? Dai voti dati fino ad ora mi sembrate più o meno tutti d'accordo, cioè media del 7-7,5, ergo buon regista (che visti i tempi grami del cinema italiano sembra già tantissimo, mi rendo conto) ma non un fuoriclasse. Forse è il primo che non ha preso manco un 10, per dire.
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#818 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 17 maggio 2014 - 16:41


Questioni di gusti per carità ma se prendete La prima cosa Bella e lo paragonate a un film con cui ha più di un punto in comune come C'Eravamo tanto Amati di Scola secondo me Virzì perde su tutta la linea non solo per quanto riguarda la vena molto più corrosiva del suo predecessore ma anche per la costruzione del racconto, la profondità e la credibilità dei personaggi e delle situazioni, il saper cogliere la poesia, il rimpianto e l'inevitabilità del tempo che passa.
Poi ovviamente bisogna dire che Scola aveva a disposizione Manfredi, Gassman, Satta Flores e Fabrizi e Virzì, non per colpa sua, attori molto meno talentuosi però per me il cinema dell'autore livornese anche nei suoi momenti migliori rimane molto distante dalle vette più alte raggiunte dalla commedia all'italiana.



Io aspetterei ancora una decina d'anni per un bilancio.
Azzardandolo ora... Secondo me, a parte Monicelli, che gli è stato superiore, Virzì è all'altezza dei grandi della commedia all'italiana. Un po' meno prolifico, ma più costante: anche nei film minori e in quelli massacrati dalla produzione, mantiene sempre un buon livello, cosa che spesso non capitava ai 'padri'.
Giusta la considerazione sugli staff, ma a mio avviso non vale tanto per gli attori - i Mastrandrea e i Germano sono molto buoni - quanto per gli sceneggiatori. Il bravo Bruni non vale certo una Cecchi D'Amico.
Comunque le collaborazioni con la Sandrelli o, soprattutto, quella ripetuta con Scarpelli valgono come un'investitura.
Poi certo, non ha la cattiveria di Dino Risi, ma questa è una considerazione che non rientra nella sfera del giudizio. Non necessariamente, almeno.


Non sono assolutamente d'accordo onestamente, non solo Monicelli ovviamente ma anche Risi gli è di gran lunga superiore (Il Sorpasso, Una vita difficile, I mostri ma vogliamo mettere? Sono tutti capolavorissimi) e poi Germi, Scola, Pietrangeli e direi anche Comencini, Zampa, Salce pure Brusati (stupendo Pane e Cioccolata) secondo me.
Insomma tirando le somme Virzì secondo me rimane un buon mestierante (che non è poco di 'sti tempi eh) ma cose memorabili non ne ha mai fatte ne' mi sembra abbia la statura per farle in futuro sinceramente,
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#819 Pasubio

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Inviato 17 maggio 2014 - 17:14

Sono d'accordo con Satajit, bisogna aspettare qualche anno per capire l'impatto dei film di Virzì: vale in generale, ma soprattutto per le commedie, che difficilmente sono considerate capolavori appena escono (i film seri/seriosi e/o "strani" è molto più facile siano accolti come pietre miliari dalla critica fin da subito).
Per esempio credo di aver letto (ma smentitemi pure, non sono un esperto di cinema) che "Il sorpasso", che è riconosciuto da molti come il capolavoro assoluto della commedia italiana, all'uscita nelle sale passò quasi inosservato, considerato dalla maggiorparte della critica un film minore di Risi (e se non ricordo male, anche dallo stesso regista).
Cioè, difficilmente, se avessimo fatto 'sto giochino nel '62, qualcuno avrebbe gli avrebbe dato un 10. Almeno credo.
  • 0
"[...] Si, questa è la verità, la scomoda verità che viene a distruggere il piacevole rapporto del dialogo: Giordano Bruno gridò quando fu bruciato. Il dizionario dice solamente che egli fu bruciato, non dice che gridò. Allora, che dizionario è questo che non informa? Perché dovrei volere una biografia di Giordano Bruno che non parla delle grida che lanciò lì, a Roma, in una piazza o in un cortile, con gente tutt'intorno, alcuni che attizzavano il fuoco, altri che assistevano, altri che serenamente stilavano l'atto di esecuzione? Dimentichiamo troppo spesso che gli uomini sono fatti di carne facilmente rassegnata. E' dall'infanzia che i maestri ci parlano di martiri, che diedero esempi di civiltà e di morale a loro spese, ma non ci dicono quanto doloroso fu il martirio, la tortura. Tutto rimane in astratto, filtrato come se guardassimo, a Roma, la scena attraverso spesse pareti di vetro che ammortizzano i suoni, e le immagini perdessero la violenza del gesto per opera, grazia e potere di rifrazione. E allora possiamo dirci tranquillamente l'un l'altro che Giordano Bruno fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore? Ma gridò, amici miei.
E continua a gridare."

(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")

#820 Tom

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Inviato 17 maggio 2014 - 17:41

Beh, i paraocchi della critica di allora, soprattutto verso tutto il cinema di genere nostrano, sono cosa ben nota. Però erano anche altri tempi, altra cultura e altre ideologie, non credo si possano fare molti confronti con l'oggi (dove, per dire, la critica conta quasi un cazzo di niente a differenza di allora).

Comunque non direi che il Sorpasso passò inosservato: partì in sordina, ma poi fece incassi stratosferici divenendo un fenomeno di costume in Italia e venendo distribuito in tutto il mondo, diventando un piccolo cult persino in America... a non avere le fette di prosciutto sugli occhi un'idea sulla portata del film ce la si poteva fare anche all'epoca, direi.
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#821 satyajit

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Inviato 18 maggio 2014 - 11:23

Sì, il Sorpasso fu amato dal pubblico ma inizialmente non dalla critica.
Ma stessa coda accadde anche a La dolce vita, non era un fenomeno limitato al cinema di genere.
Anzi, non mi viene in mente nessun capolavoro del dopoguerra che ebbe consensi di critica quasi unanimi.

Dopodiché, la critica per il pubblico contava niente anche allora. Contava qualcosa solo nel dibattito culturale. Oggi neanche lì.

Con le debite differenze, qualcosa di simile ai giorni nostri è avvenuto per La grande bellezza, sottovalutato dalla critica nostrana e celebrato nel mondo.
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#822 satyajit

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Inviato 18 maggio 2014 - 11:34



Questioni di gusti per carità ma se prendete La prima cosa Bella e lo paragonate a un film con cui ha più di un punto in comune come C'Eravamo tanto Amati di Scola secondo me Virzì perde su tutta la linea non solo per quanto riguarda la vena molto più corrosiva del suo predecessore ma anche per la costruzione del racconto, la profondità e la credibilità dei personaggi e delle situazioni, il saper cogliere la poesia, il rimpianto e l'inevitabilità del tempo che passa.
Poi ovviamente bisogna dire che Scola aveva a disposizione Manfredi, Gassman, Satta Flores e Fabrizi e Virzì, non per colpa sua, attori molto meno talentuosi però per me il cinema dell'autore livornese anche nei suoi momenti migliori rimane molto distante dalle vette più alte raggiunte dalla commedia all'italiana.



Io aspetterei ancora una decina d'anni per un bilancio.
Azzardandolo ora... Secondo me, a parte Monicelli, che gli è stato superiore, Virzì è all'altezza dei grandi della commedia all'italiana. Un po' meno prolifico, ma più costante: anche nei film minori e in quelli massacrati dalla produzione, mantiene sempre un buon livello, cosa che spesso non capitava ai 'padri'.
Giusta la considerazione sugli staff, ma a mio avviso non vale tanto per gli attori - i Mastrandrea e i Germano sono molto buoni - quanto per gli sceneggiatori. Il bravo Bruni non vale certo una Cecchi D'Amico.
Comunque le collaborazioni con la Sandrelli o, soprattutto, quella ripetuta con Scarpelli valgono come un'investitura.
Poi certo, non ha la cattiveria di Dino Risi, ma questa è una considerazione che non rientra nella sfera del giudizio. Non necessariamente, almeno.


Non sono assolutamente d'accordo onestamente, non solo Monicelli ovviamente ma anche Risi gli è di gran lunga superiore (Il Sorpasso, Una vita difficile, I mostri ma vogliamo mettere? Sono tutti capolavorissimi) e poi Germi, Scola, Pietrangeli e direi anche Comencini, Zampa, Salce pure Brusati (stupendo Pane e Cioccolata) secondo me.
Insomma tirando le somme Virzì secondo me rimane un buon mestierante (che non è poco di 'sti tempi eh) ma cose memorabili non ne ha mai fatte ne' mi sembra abbia la statura per farle in futuro sinceramente,



Un Brusati non vale mezzo Virzì, dai.
E Zampa, lui sì che era un ottimo mestierante e nulla più.
Quanto ai più bravi, specie a fine carriera hanno girato porcate che Virzì non si sognerebbe mai di fare, da Serafino al Commissiario Lo Gatto.
Lui al momento è sempre riuscito a mettere la sua impronta anche nei film minori, e non è cosa da poco. Poi magari tra dieci anni svacca, chi può dirlo.
Da acerrimo nemico del passatismo ribadisco che, laddove si possono preferire i capolavori di allora, è al massimo questione di migliori scenneggiatori. Ma soprattutto manca quella distanza storica indispensabile per dare un giudizio ben ponderato.

Aggiungo un elemento: oggi Virzì è considerato da chiunque tra i 4-5 migliori registi italiani in circolazione. Posto che quarant'anni fa c'era l'imbarazzo della scelta, all'epoca si poteva dire la stessa cosa di un autore di commedie?
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#823 Earl Bassett

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Inviato 18 maggio 2014 - 15:33

Beh mi sembra che Monicelli all'epoca fosse molto considerato e anche un Risi e un Germi direi (nonostante quest'ultimo fosse spesso in guerra aperta con la critica).
Poi va bene essere nemici del passatismo ma ridurre la differenza tra la stagione incredibile del cinema italiano degli anni 60-70 e quella attuale a una questione di sceneggiatori mi sembra un po' fuori dal mondo.
La differenza è su tutti i campi, dalla produzione, alla qualità dei registi sino al reparto tecnico e alla recitazione (veramente secondo te un Mastandrea vale un Manfredi o un Tognazzi?).
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#824 satyajit

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Inviato 18 maggio 2014 - 16:12

Beh mi sembra che Monicelli all'epoca fosse molto considerato e anche un Risi e un Germi direi (nonostante quest'ultimo fosse spesso in guerra aperta con la critica).
Poi va bene essere nemici del passatismo ma ridurre la differenza tra la stagione incredibile del cinema italiano degli anni 60-70 e quella attuale a una questione di sceneggiatori mi sembra un po' fuori dal mondo.
La differenza è su tutti i campi, dalla produzione, alla qualità dei registi sino al reparto tecnico e alla recitazione (veramente secondo te un Mastandrea vale un Manfredi o un Tognazzi?).


è vero che nel complesso che all'epoca giravano molti più soldi, che calamitavano tanti talenti nel mondo del cinema. E forse è un discorso che vale a livello mondiale. Ma, senza ripetere le stesse cose che ho già detto, rimango sulle mie posizioni su Virzì vs autori della commedia all'italiana. A maggior ragione viste le ristrettezze finanziare, specie post-Cecchi Gori.

Sugli attori.
Tognazzi è uno dei miei preferiti di sempre. per cui niente da dire.
Manfredi siamo sicuri che sia 'sto fenomeno? Buon attore ma non eccezionale, secondo me. Infatti non ha mai lavorato con i maggiori registi drammatici. E all'estero non è molto considerato, a quanto ne so.
Per dire Germano, che non è - a mio avviso - il migliore attore italiano del momento, ha vinto il prix a Cannes e ha avuto due nomination agli Efa. Con Luchetti!
Mastrandrea ha il limite della scarsa versatilità ma a interpretare il suo personaggio tipico è bravissimo. L'hai sentito parlare in toscano in N?
Virzì poi fa recitare bene anche i non professionisti...
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#825 Earl Bassett

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Inviato 18 maggio 2014 - 16:42

Invece Manfredi era proprio un attore eccezionale, incredibilmente versatile, in grado di cambiare fisionomia e accenti con estrema facilità e di passare dall'istrionica performance del mostruoso sottoproletario pugliese di Brutti Sporchi e Cattivi ai mezzi toni drammatici di Il Padre di Famiglia e Pane e Cioccolata sino alla quieta malinconia del Geppetto di Comencini (che perfomance veramente memorabile e commovente è questa, rimasta per sempre nell'immaginario collettivo, indimenticabile sopratutto per chi ha visto il film da bambino) o al comico puro di Operazione San Gennaro solo per citare alcune interpretazioni della sua sontuosa carriera.
Penso sia probabilmente tra Nastri D'Argento e David di Donatello l'attore che ricevuto più premi in assoluto, ha inoltre vinto il premio per l'opera prima a Cannes (in Francia era amatissimo) con Per Grazia Ricevuta.
Se c'è un attore italiano che veramente penso sia difficile sminuire questo è proprio Manfredi.
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#826 satyajit

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Inviato 18 maggio 2014 - 17:16

ha inoltre vinto il premio per l'opera prima a Cannes (in Francia era amatissimo) con Per Grazia Ricevuta.


Come regista, però.

Come attore per me buono, ma spesso al limite della macchietta e un po' troppo legato agli stereotipi dialettali del centro-sud Italia. Non lo metto tra i primissimi della sua generazione e della sua epoca.
Amo molto il suo Geppetto. :wub:
E un suo monologo in cui l'obiettivo si allarga e si scopre che sta per essere fucilato (non mi ricordo in che film).
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#827 satyajit

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Inviato 18 maggio 2014 - 17:20

Comunque specifico: i miei interventi non sono contro l'age d'or dela Commedia all'italiana, cui sono legatissimo, ma a favore di Paolo Virzì e di questa generazione di attori italiani, questi ultimi molto sottovalutati.
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#828 piersa

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Inviato 18 maggio 2014 - 17:48


ha inoltre vinto il premio per l'opera prima a Cannes (in Francia era amatissimo) con Per Grazia Ricevuta.


Come regista, però.

Come attore per me buono, ma spesso al limite della macchietta e un po' troppo legato agli stereotipi dialettali del centro-sud Italia. Non lo metto tra i primissimi della sua generazione e della sua epoca.
Amo molto il suo Geppetto. :wub:
E un suo monologo in cui l'obiettivo si allarga e si scopre che sta per essere fucilato (non mi ricordo in che film).

era il ciceruacchio nel film di luigi magni (mi pare In nome del popolo italiano).
Grande attore e come tutti i grandi attori sempre a rischio gigionismo (accusa che per un volontè per esempio non calza neanche malissimo pur restando un grande). Forse l'unico al riparo di questa accusa è (e sarà) ugo tognazzi...
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#829 Gozer

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Inviato 18 maggio 2014 - 17:53

mah, a me sembra che Tognazzi gigioneggiasse tantissimo, ma proprio tantissimo eh. (E andava bene così sia chiaro).

Basisco a ogni modo, non pensavo che avrei mai visto Manfredi messo in discussione in un forum di cinema. Equiparato addirittura agli attori di Virzì. :blink:
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7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

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#830 Earl Bassett

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Inviato 18 maggio 2014 - 17:55


ha inoltre vinto il premio per l'opera prima a Cannes (in Francia era amatissimo) con Per Grazia Ricevuta.


Come regista, però.

Come attore per me buono, ma spesso al limite della macchietta e un po' troppo legato agli stereotipi dialettali del centro-sud Italia. Non lo metto tra i primissimi della sua generazione e della sua epoca.
Amo molto il suo Geppetto. :wub:
E un suo monologo in cui l'obiettivo si allarga e si scopre che sta per essere fucilato (non mi ricordo in che film).



Guarda Manfredi ha fatto anche moltissimi film che vanno in direzione totalmente opposto a quella in realtà limitata a non molti fiim della macchietta regionale, quasi sempre irresistibile comunque.
Se posso darti un consiglio proverei a recuparare Il padre di Famiglia di Loy o A Cavallo delle Tigre di Comencini per apprezzare le qualità drammatiche di Manfredi.
Concludo dicendo che il buon Nino assieme a Volontè era probabilmente l'attore più meticoloso (rompicoglioni a detta di molti registi che l'hanno diretto) e preparato tra quelli della sua generazione.
Veramente penso che la sua statura di gigante del cinema italiano non possa essere messa in alcun modo in discussione.
  • -1

#831 Jules

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Inviato 18 maggio 2014 - 17:58

Agevoliamo un "piccolo" saggio di chi era Nino Manfredi:

https://www.youtube....h?v=mQvQ0ld8d1w
  • 0

#832 satyajit

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Inviato 18 maggio 2014 - 17:59

mah, a me sembra che Tognazzi gigioneggiasse tantissimo, ma proprio tantissimo eh. (E andava bene così sia chiaro).

Basisco a ogni modo, non pensavo che avrei mai visto Manfredi messo in discussione in un forum di cinema. Equiparato addirittura agli attori di Virzì. :blink:


Ridimensionato, non messo in discussione.
Manfredi scontava indubbiamente un certo provincialismo.
Se no mi dovete spiegare come mai non ha mai lavorato con Fellini, Antonioni, Rossellini, Ferreri, Bertolucci e tutti gli autori di maggior fama internazionale, né con i grandi* registi stranieri.

* ma manco piccoli. Se non erro l'unico è Kaurismaki, ma quello scarso.
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#833 Gozer

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Inviato 18 maggio 2014 - 18:06

con gli stranieri non c'ha mai lavorato manco Totò, non capisco cosa significhi.
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#834 Earl Bassett

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Inviato 18 maggio 2014 - 18:06

Bisogna tener conto che Manfredi aveva una personalità molto forte e spesso diventava in un certo senso coautore dei film che interpretava, difficile potesse andare d'accordo con i registi sopracitati (Rosellini c'entra poco comunque visto che non ha quasi mai lavorato con attori italiani famosi, e anche Berolucci e Antonioni se è per quello).
Mi sembra in ogni caso che la sua carriera e i registi con cui ha lavorato parlino da soli.
E comunque lo stesso discorso lo si potrebbe fare anche per Gassman.
  • -1

#835 satyajit

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Inviato 18 maggio 2014 - 18:07

Grande attore e come tutti i grandi attori sempre a rischio gigionismo (accusa che per un volontè per esempio non calza neanche malissimo pur restando un grande). Forse l'unico al riparo di questa accusa è (e sarà) ugo tognazzi...


E Mastroianni?
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#836 piersa

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Inviato 18 maggio 2014 - 18:10


Grande attore e come tutti i grandi attori sempre a rischio gigionismo (accusa che per un volontè per esempio non calza neanche malissimo pur restando un grande). Forse l'unico al riparo di questa accusa è (e sarà) ugo tognazzi...


E Mastroianni?

paga una fase discendente che è stata un po' sul patetico (non al livello di gassman, un altro grandissimo). ma questi sono discorsi molto sul "a mio parere"
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#837 satyajit

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Inviato 18 maggio 2014 - 18:17

con gli stranieri non c'ha mai lavorato manco Totò, non capisco cosa significhi.


Se conosci un po' la biografia artistica di Totò, saprai senz'altro che si è sempre accontentato di film di botteghino e solo in tarda età, in preda a una cecità incombente e a vari acciacchi, ha cercato i registi importanti, trovandone più di uno. Ma invidiando a Peppino l'aver lavorato con Fellini.

Però per Totò va recuperata la distinzione cara a Monicelli tra attore e comico. Lui era un comico puro, non era un attore che si potesse adattare ai copioni più disparati. Aveva bisogno di un film cucito sulla sua verve, oppure doveva accontentarsi di camei da caratterista. Insomma, accostarlo agli attori versatili non si può.

Con tutto ciò, è riuscito ugualmente a farsi premiare a Cannes.
Altra statura (artistica).
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#838 Gozer

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Inviato 18 maggio 2014 - 18:19

non concordo manco su mezza sillaba, ma tant'è...
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#839 piersa

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Inviato 18 maggio 2014 - 18:20

totò se possibile lavorava senza copione, solo una sorta di storyborad che col passare degli anni diventava sempre più grande perché non ci vedeva. Forse il più grande comico di sempre e non solo italiano ma il mestiere di attore gli stava troppo stretto. La sua concezione di climax non era sul film (e la storia che racconta) ma i suoi tempi di entrata in fase che 9 volte su 10 era totalmente improvvisata. Sarebbe stato bellissimo un film di Hithcock con protagonista Totò, penso sarebbe stato il più bel backstage di sempre
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#840 satyajit

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Inviato 18 maggio 2014 - 18:25

Manfredi come detto era preparatissimo e gran rompicoglioni, spesso diventava in un certo senso coautore dei film che interpretava, difficile potesse andare d'accordo con i registi sopracitati (Rosellini c'entra poco comunque visto che non ha quasi mai lavorato con attori italiani famosi, e anche Berolucci e Antonioni se è per quello).


In effetti preferivano le attrici italiane. Mica scemi. :)


Mi sembra comunque che la sua carriera e i registi con cui ha lavorato parlino da soli.


Parlano di un attore abbastanza provinciale.
Spiace, ma è così.
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#841 Earl Bassett

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Inviato 18 maggio 2014 - 19:19

Ma provinciale dove??!!! :blink:
Ripeto che era un attore preparatissimo diplomato all'accademia d'arte drammatica, che aveva fatto Sheakspeare a teatro con Strelher, che aveva studiato il metodo Stranislavski ed era pure un ottimo mimo, tra l'altro era pure uomo di grande cultura, impegnato politicamente anche col sindacato attori.
Provinciale lo puoi dire a Lino Banfi non a uno che era in grado di recitare in romano, pugliese, napoletano, toscano. ed era capace di cambiare toni e moduli interpretativi in maniera fenomenale e che tra le altre cose ha fatto il tutto esaurito a Broadway e nei teatri di mezza America come protagonista di Rugantino nel 62.
  • 3

#842 Seattle Sound

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Inviato 18 maggio 2014 - 22:11

del Manfredi drammatico c'è anche il cupissimo Il giocattolo insieme ad un altro grande come Vittorio Mezzogiorno

[m]http://www.youtube.com/watch?v=a-ZLdyGnjuw[/m]
  • 0

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#843 tiresia

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Inviato 19 maggio 2014 - 07:06

A parte il discorso attori, Virzì ha punteggi alti perchè se li merita, non ha nessun 10 perchè non c'è distanza storica per valutarlo (ha ragione Saty) e forse perchè nessuno è un capolavoro assoluto. Dare 10 è impegnativo a prescindere.
Però ammettiamolo, solo i contemporanei scatenano discussioni. Scusatemi ma votare ciclicamente Bergman è molto più piatto, indiscusso il valore generale, indiscusso il valore particolare, si può discutere se la Fontana della vergine si meriti 8 o 9, qualcuno gli darà anche sette, ma dubito che si possano avere opinioni molto distanti comunque.
Virzì invece, come Boyle, è ancora in divenire. Magari i loro film li si è visti una, massimo due volte (io non ne ho voluto votare uno di Virzì perchè l'ho visto una volta sola e appena uscì), suscitano giudizi ancora non sedimentati. Io mi diverto con registi come loro
  • 0

#844 Infinite dest

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Inviato 19 maggio 2014 - 07:59

non concordo manco su mezza sillaba, ma tant'è...

Neanche io - fermo restando che quando ci si è trovato, in ruoli drammatici o più di spessore (parola che per me non vuol dir niente, lo fo per maggiore chiarezza) è stato semplicemente mostruoso come sempre (quando fa Pirandello ad esempio, o nell'episodio dell'oro di Napoli, fantastico), senza nemmeno citare Pasolini (sui cui sorvolo).

Su Virzì: bravissimo, il suo problema è il coraggio, in primis, che non gli consente quel salto di qualità - che pure meriterebbe, per quel che vale - da ottimo regista ad autore con la maiuscola, da attribuirsi, come sempre e tristemente, da parte della critica più snob.
Il coraggio gli servirebbe per affrontare prove di respiro più ampio (ma è inutile paragonarlo a Scola, sono ambiti totalmente diversi) e per osare tecnicamente qualcosa in più, visto che spesso, per dare risalto alla recitazione (è un suo pallino) può risultare un po' ingessato.

Manfredi: quello di Pane e Cioccolata, Brutti sporchi e cattivi, giusto? Attore provinciale, eh?
  • 2

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#845 satyajit

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Inviato 19 maggio 2014 - 09:59

Qui il discorso è molto semplice: tra i magnifici 4-5 della commedia all’italiana, Manfredi è l’unico che non ha mai lavorato con i registi affermati a livello internazionale. Anche Walter Chiari, per dire, ha avuto un ruolo importante con Visconti. Ci sarà un motivo se Tognazzi – che non aveva certo l’avvenenza di Gassman e Mastroianni -, ha recitato per Ferreri, Bertolucci, Pasolini e lui no!
Per controbattere mi si dice che ha recitato a New York… Rugantino! Più provinciale di così!!
  • 0

#846 Earl Bassett

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Inviato 19 maggio 2014 - 10:17

Ma perché Scola non era affermato a livello internazionale scusa?
Qualche premio in giro l'ha vinto eh ed ha fatto pure (male) il presidente di giuria a Cannes.
A sentir te sembra che quando Manfredi e i suoi film riscuotevano successo nei Festival di mezzo mondo i critici e il pubblico stessero li a domandarsi chi cazzo fosse.
Per quanto riguarda Rugantino faccio presente che è considerata una delle più grandi commedia musicali a livello internazionale, cos'è se in America fanno West Side Story sui bassifondi di New York va bene ma se gli italiani ne fanno una su quelli di Roma no?
Con tutto il rispetto qui di provinciale mi sembra ci siano solo i tuoi ragionamenti. :firuli:
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#847 John Trent

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#848 Tom

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Inviato 19 maggio 2014 - 11:31

Mannaggialamadonna ogni volta mi copia la lista in un formato diverso, boh!


Perché appunto non devi copiarla, ma quotarla dal post iniziale, o da un qualsiasi altro post che contiene la lista formattata correttamente.
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#849 John Trent

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Inviato 19 maggio 2014 - 11:35


Mannaggialamadonna ogni volta mi copia la lista in un formato diverso, boh!


Perché appunto non devi copiarla, ma quotarla dal post iniziale, o da un qualsiasi altro post che contiene la lista formattata correttamente.


Ecco, scemo io, grazie. Intanto tornate pure a scannarvi che è divertente.
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#850 Gozer

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Inviato 19 maggio 2014 - 12:08

Ci sarà un motivo se Tognazzi – che non aveva certo l’avvenenza di Gassman e Mastroianni -, ha recitato per Ferreri, Bertolucci, Pasolini e lui no!


Ma basta!
Sarebbero sufficienti Pietrangeli, Risi e Scola per metterlo nell'empireo dei grandi.
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