Premetto Sloth che ho cancellato la parte con le piccatine, a cui non posso perdere tempo a rispondere. Anche perché non è roba degna della tua abituale altezza, quindi ti faccio anche un favore se ci passo sopra e rispondo solo alle osservazioni che valgono il tuo nick.
Certo che non è un caso, Yma Sumac e Piazzolla sono meglio dei pur validi Nacha Pop e sono nettamente meglio della wave iberica (della quale è stato postato un pezzo non vomitevole e quindi comlimenti a chi l'ha scelto).
Se tu invece mi chiedessi: E' giusto che i Nacha Pop siano meno famosi di [gruppo power-pop anglofono un po' del cazzo però tutto sommato noto]? Ti direi: no, giusto non è. I motivi sono ovvi ma non sono giusti, certo.
Che Piazzolla e Sumac siano meglio dei Nacha Pop è una convinzione tua. Anzitutto appartengono a tre culture estremamente diverse fra loro, e all'interno di queste culture hanno pure funzioni profondamente diverse: l'equivalente spagnolo di Piazzolla è Paco de Lucia plausibilmente, non certo i Nacha Pop, e l'equivalente argentino dei Nacha Pop non so bene chi possa essere, mettiamo i Soda Stereo, ma non certo Piazzolla.
Sarebbe come dire che i cori delle voci bulgare sono meglio degli Ekatarina Velika: sulla base di cosa?
Dei Nacha Pop poi hai sentito una canzone in croce ti ricordo.
Io non mi sarei messo a ridere perchè sono pienamente conscio del fenomeno. Comunque il fatto di ammettere che abbiamo un limite culturale da abbatere - lo ripeto - secondo me non significa di default che se un pezzo ha fatto i miliardi in spagna allora dovrebbe per forza farli anche italia, solo che questo non accade (1) per le manovre losche del mercato musicale e (2) per la nostra ignoranza congenita. Questi due elementi esistono e sono macroscopici, ma può essere che un pezzo piaccia in uno stato per tante ragioni che non possono semplicemente attecchire altrove anche con una grossa pubblicità.
Stato? Miliardi? Io stavo parlando di una fascia di ascoltatori ben precisa, la nostra, che c'entrano lo stato e i miliardi?
Non mi stavo lamentando del fatto che i Nacha Pop non abbiano spopolato da noi (per quanto ci siano riusciti i Jarabe de Palo, quindi magari con un po' di esposizione e pubblicità chissà), mi stavo lamentando del fatto che essendo cantata in spagnolo molti forumisti l'hanno ribassata già in partenza. Vedi tu se stavamo facendo lo stesso discorso...
la differenza di fondo, quella per la quale non saremo mai d'accordo al 100%, è che secondo te il discrimine geografico può aver senso solo nella musica pop
Non è che per me il discrimine abbia senso solo sul pop, è che oggettivamente la musica dei paesi stranieri che non siano GB e USA viene letta
solo come:
A. musica etnica,
B. musica radicalmente avant-sperimentale,
C. pop-rock se comunque cantato in inglese.
Quello che rimane fuori da questi tre gradi comunemente accettati dal pubblico alternativo è proprio il pop-rock in lingua, perdonami quindi se speravo che questa battle gli desse più risalto possibile: è quella la categoria che bisogno di rivalutazione.
Alle avanguardie ci arrivate lo stesso. Non vi perdete nessuna delle varie compilation "Persian Electronic Music 1940-1960", "Indonesian Classical Music 1920-1940", "Arab-Egyptian Techno-Folk 1520-1790" e via dicendo.
Alla musica con connotazione etnica ci si arriva lo stesso: Ali Farka Toure è un nome arcinoto, così come lo è Piazzolla, così come Fela Kuti e via dicendo. Il che non significa che siano tutti famosi quelli che fanno musica etnica, ci mancherebbe, e ben venga chi ne ha messa, vatti a vedere quanti voti si sono beccati da me Africa e Altra Asia prima di criticare.
Quindi: è bene approfondire queste cose? Sì. Fuori da ogni discussione.
Però: sono comunque cose che se uno si interessasse a quelle nazioni ci arriverebbe comunque IN AUTOMATICO come primissimo step? Altrettanto sì. E anche questo è fuori da ogni discussione.
Mentre arriverebbe al pop-rock locale in lingua? Non è per niente detto, anzi è estremamente difficile.
Vedi quindi che a livello di "necessità" il pop-rock in lingua era la categoria che partiva con lo svantaggio maggiore e aprire i partecipanti a ciò era il miglior servizio che questa battle potesse rendere, perché agli altri campi - per quanto magari superficiale e tutto quello che ti pare - una apertura già sussiste.
Per me è perfettamente normale. E' Goz che imputa questa cosa a una pigrizia mentale diffusa che lui con questa battle voleva contribuire a sradicare. Obiettivo nobile e da sostenere con forza (era da tempo, personalmente, che non seguivo una discussione con questo interesse), da sostenere anche perchè la pigrizia mentale INDUBBIAMENTE c'entra.
E allora che chiacchieri, se INDUBBIAMENTE c'entra?
Perché c'entra anche dell'altro? Sì, c'entra anche dell'altro, ma è un altro che non basta, siamo nell'epoca di internet, non venitemi a parlare di barriere insuperabili.
I suoni alla base sono sempre quelli: se il bassone ti fa morire qui ti farà morire anche lì. Se la tastiera d'atmosfera ti fa morire qui ti farà morire anche lì.
Cos'è che cambia in tutto questo? Due cose: il senso melodico e la lingua.
Che cambi il senso melodico penso non possa che essere un bene, o davvero non riuscite a guardare un palmo più in là del vostro naso?
E quanto alla lingua, sia ben chiaro che l'inglese ci appare naturale e adatto al rock solo perché è così che siamo abituati a sentirlo. Veniamo da oltre mezzo secolo di colonizzazione culturale ragazzi, ora noi pretendiamo di oggettivizzare ma la realtà è che si tratta solo di un'abitudine. ESATTAMENTE COME L'ORANGO CHE BATTE SULLA LAMIERA, caro Bluetrain. E' orango sulla lamiera anche il rock in inglese, che ti piaccia o no.
E come abbiamo fatto l'abitudine a quello, possiamo fare l'abitudine anche ALL'ORANGO POLACCO, o a quello spagnolo, o a quello giapponese.
L'unica differenza è che l'orango inglese lo subiamo
passivamente da tempo immemore, mentre gli altri oranghi dobbiamo andare a cercarceli. E non abbiamo voglia.Magari molti non hanno manco tempo, magari molti possono dirmi "vivo bene anche senza conoscere tutta la musica del mondo", tutte obiezioni sacrosante.
MA rimane il fatto che questa musica c'è, che è bella, fottutamente bella, e che se per disgrazia qualcuno dovesse appassionarcisi non potrebbe che fargli bene.
E sicuramente sarebbe un esercizio mentale più valido che farsi la miliardesima pippa sui Pink Floyd. E questo lo dice il massimo fan di Roger Waters.
Io sono stato negli anni abbastanza onnivoro ma certamente sono più un ascoltatore di "suoni" che non di "canzoni". Questo mi fa essere ancora più scettico sulle premesse di gozer perchè secondo lui le musiche "avant" sarebbero totalmente a-geografiche e invece io ci sento delle differenze, in parte anche spiegabili.
Io non ho mai detto che tutta la musica avant sia a-geografica (il pezzo di Mongo in questa sfida per esempio un occidentale difficilmente avrebbe potuto partorirlo), ma sicuramente in generale tende a esserlo molto di più, perché non ha la barriera della lingua, che è enormemente più dura da digerire rispetto alla barriera del suono.