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White Lies - Big Tv (2013)


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219 replies to this topic

#1 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 09 agosto 2013 - 14:57

i White Lies azzeccarono quel debutto capace di cambiare le carte in tavola del rock alternativo britannico, aprendo una stagione nuova, quella dell'epicità. Disco a cui in un mondo perfetto verrebbe riconosciuta una funzione miliare che a ogni modo ha avuto nei nudi e incontestabili fatti, e quindi pazienza se la critica è talmente miope da non accorgersene.

Dopo quel monumento (se non lo amate vi informo che potreste essere colti dalla bruttezza quando meno ve lo aspettate), è uscito "Ritual". Prodotto da Alan Moulder, denso di suoni fino alla paranoia, ha mostrato una band con uno stile ormai ben codificato ma che comunque non si è voluta sedere sugli allori. Il songwriting era ancora di buon livello, però la magia dell'esordio non era possibile da ripetere. Sia chiaro, nel relativo topic ovviamente lo difesi a spada tratta, perché è un disco meritevole di rispetto, bello e molto elaborato.

Dopo quel disco mi fu chiaro cosa volessi nel futuro dai White Lies: dei prodotti di buon (se possibile anche più che buon, perché no) livello da cui trarre di volta in volta dei nuovi classici personali da aggiungere al loro canzoniere. Il nuovo conferma l'aspettativa.

Se ci sono alcuni lentoni un po' sonnolenti che mi fanno prudere il tasto per skippare, i brani più potenti sono dei torrenti in piena e suppongo gli darò numerosi ascolti. Oltre al singolone "There Goes Our Love Again", per me più bella di qualsiasi brano di "Ritual" e alla pari con quelli di "To Lose My Life", per ora mi hanno colpito molto "Mother Tongue" e "Be Your Man".

Conoscendomi, nei prossimi ascolti mi ingolferò su queste tre, ascoltandole fino alla nausea ("There..." l'avrei già ascoltata fino alla nausea in vero, ma non c'è verso che mi stanchi), e poi dopo essermi saziato darò spazio anche al resto, per quanto coi lentoni non credo ce la farò (su quel versante hanno perso freschezza dopo l'esordio, ora devono puntare sulla potenza, come riprovano i brani che ho citato, tutti luminosi e ariosissimi: a tal proposito aggiungo che non pensavo che un gruppo inizialmente oscuro come loro avrebbe toccato questi lidi senza fra l'altro neanche stravolgere il proprio stile).

Insomma sono arrivati al terzo disco (per quanto temo venderà meno dei precedenti), fanno ancora bella musica, ci metterei la firma se potesse essere così per ogni band britannica.

Edit - dimenticavo: in cabina di regia è tornato Ed Buller (come nel nuovo dei Suede insomma :** ).
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#2 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 09 agosto 2013 - 15:15

i White Lies azzeccarono quel debutto capace di cambiare le carte in tavola del rock alternativo britannico, aprendo una stagione nuova, quella dell'epicità. Disco a cui in un mondo perfetto verrebbe riconosciuta una funzione miliare che a ogni modo ha avuto nei nudi e incontestabili fatti, e quindi pazienza se la critica è talmente miope da non accorgersene.

E' un gran bel disco, ma francamante non lo miliarizzerei
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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


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#3 Trespassive-aggressive

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Inviato 09 agosto 2013 - 15:19

Sinceramente, per quanto bella, "There Goes Our Love Again" non mi sembra abbia le potenzialità per trainare il disco.
Voglio dire: non mi pare uno di quei singoli killer che ti si stampano in testa dopo 2 secondi, come invece fu "Planet Earth 2" del loro primo disco (dai..era solo per provocare, intendo "To Lose My Life" :P ).

Questo è un bel brano, epico, potente, intenso, ma senza quel qualcosa che può trainare le vendite (non che a me importi delle vendite eh).
Comunque vedremo dai..
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#4 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 09 agosto 2013 - 15:24

ma mica stavo parlando delle pietre di Ondarock Cliff, sai quanto me ne frega... e poi lì ci stanno anche dischi che rispetto a questo hanno avuto un decimo dell'impatto quindi figurati. asd

Intendevo che in generale è un classico dei nostri tempi a cui è stato negato questo status esclusivamente per pregiudizio e incapacità analitica, perché ha oggettivamente avuto una funzione enorme nello sviluppo della musica britannica.


Sinceramente, per quanto bella, "There Goes Our Love Again" non mi sembra abbia le potenzialità per trainare il disco.
Voglio dire: non mi pare uno di quei singoli killer che ti si stampano in testa dopo 2 secondi, come invece fu "Planet Earth 2" del loro primo disco (dai..era solo per provocare, intendo "To Lose My Life" :P ).

Questo è un bel brano, epico, potente, intenso, ma senza quel qualcosa che può trainare le vendite (non che a me importi delle vendite eh).
Comunque vedremo dai..


Io la sapevo a memoria dopo il primissimo ascolto, quindi parla per te. :P Anzi mi sembra il pezzo di maggior impatto che abbiano mai fatto, è un killer assoluto, solo "To Lose My Life" può gareggiarci.
E comunque è del tutto ininfluente quanto sia orecchiabile o meno un pezzo per trainare un disco, non dipende da quello e lo sai benissimo, troppi esempi ci sono di dischi che hanno tonfato con singoli orecchiabilissimi.
Semplicemente stanno lentamente perdendo pubblico e mantenendo esclusivamente lo zoccolo duro dei fan, come accade a quasi tutte le band del settore (vedi il nuovo Editors, che si è fermato al numero 6 in GB dopo due numeri 1 consecutivi). Avrebbero anche potuto usare "To Lose My Life" (che balogi con questa barzelletta di "Planet Earth", non c'entra niente suvvia) come nuovo singolo e non sarebbe cambiato nulla.
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#5 Cliff

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Inviato 09 agosto 2013 - 15:30

ma mica stavo parlando delle pietre di Ondarock Cliff, sai quanto me ne frega... e poi lì ci stanno anche dischi che rispetto a questo hanno avuto un decimo dell'impatto quindi figurati. asd

Intendevo che in generale è un classico dei nostri tempi a cui è stato negato questo status esclusivamente per pregiudizio e incapacità analitica, perché ha oggettivamente avuto una funzione enorme nello sviluppo della musica britannica.

Ma nemmeno io, intendevo che non ci vedo questa enorme importanza di cui parli, sinceramente non so se ha avuto questa funzione nello sviluppo di cui parli, ma questo per ignoranza, mi sono perso troppe cose della scena post-post-new wave per poterlo affermare o smentire
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#6 Gozer

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Inviato 09 agosto 2013 - 15:32

Ma nemmeno io, intendevo che non ci vedo questa enorme importanza di cui parli, sinceramente non so se ha avuto questa funzione nello sviluppo di cui parli, ma questo per ignoranza, mi sono perso troppe cose della scena post-post-new wave per poterlo affermare o smentire


Guarda cosa c'era fino al 2007-8 in GB ( http://forum.ondaroc...-piu-anno-meno/ ). Cosa c'è stato dopo penso tu lo sappia più o meno se seguicchi il forum. Ti basta fare 2+2.
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#7 sfos

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Inviato 09 agosto 2013 - 15:34

Disco parecchio consistente per quanto mi riguarda: l'impianto generale è quello di una band che presumibilmente non si fermerà a questo giro, ma continuerà a consolidare e espandere il proprio suono. Checchè ne dicano gli snobboni e gli iper-critici (ormai la solita filastrocca "derivativi, artificiali" ha ampiamente rotto, è di una miopia assurda confonderli con una qualunque band degli anni '80). Oltre ai pezzi citati da Gozer, con cui condivido una certa diffidenza verso i momenti più lagnosi, trovo molto belle "Getting even" e "Tricky to love" (quest'ultima mi aspettavo ti piacesse, Gozzy, a me ricorda i Flock of seagulls di "I ran"). "Be your man" ha quella sezione strumentale à la Cars che mi fa impazzire.
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#8 Cliff

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Inviato 09 agosto 2013 - 15:45


Ma nemmeno io, intendevo che non ci vedo questa enorme importanza di cui parli, sinceramente non so se ha avuto questa funzione nello sviluppo di cui parli, ma questo per ignoranza, mi sono perso troppe cose della scena post-post-new wave per poterlo affermare o smentire


Guarda cosa c'era fino al 2007-8 in GB ( http://forum.ondaroc...-piu-anno-meno/ ). Cosa c'è stato dopo penso tu lo sappia più o meno se seguicchi il forum. Ti basta fare 2+2.

Per come la vedo io non hanno fatto altro che proseguire un filone già intrapreso da interpol, editors, e in parte strokes, portandola bene per carità (suonano infinatemente meglio degli editors per quanto mi riguarda), ma non ci vedo un'evoluzione rispetto a quello che appunto già c'era, se poi il loro successo abbia consentito un approfondimento ulteriore del genere e quindi a far emergere altre realtà è possibile.
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Inviato 09 agosto 2013 - 16:00

Per come la vedo io non hanno fatto altro che proseguire un filone già intrapreso da interpol, editors, e in parte strokes, portandola bene per carità (suonano infinatemente meglio degli editors per quanto mi riguarda), ma non ci vedo un'evoluzione rispetto a quello che appunto già c'era, se poi il loro successo abbia consentito un approfondimento ulteriore del genere e quindi a far emergere altre realtà è possibile.

Naaa. Strokes poi... una delle loro funzioni è stata proprio quella di far distaccare il rock britannico dagli Strokes, e tu li vai a citare come modelli. asd
Hanno proprio spostato l'asse da tutt'altra parte. Se davvero non capti la differenza enorme fra il suono chitarristico dell'epoca a loro antecedente (quasi sempre secco e nervoso, ma anche quando epico comunque molto asciutto a livello di effettistica) e quella a loro contemporanea/successiva (gonfio come un rospo, stratificatissimo), amen...


Oltre ai pezzi citati da Gozer, con cui condivido una certa diffidenza verso i momenti più lagnosi, trovo molto belle "Getting even" e "Tricky to love" (quest'ultima mi aspettavo ti piacesse, Gozzy, a me ricorda i Flock of seagulls di "I ran").

Non ho ancora individuato bene gli altri brani, io del resto faccio spesso così. Butto un primo ascolto, ci sono tot pezzi che mi colpiscono. Mi fisso su quelli e mi ci sdereno. Poi passo al resto. E a quel punto dipende dal disco: talvolta constato che il resto non è all'altezza, talvolta constato che addirittura era anche meglio, talvolta constato vie di mezzo fra i due estremi in questione. :D

Comunque bravo Sfos attento osservatore, "Tricky" è abbastanza flockiana, c'è anche un po' di "Wishing" volendo.
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#10 markmus

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Inviato 09 agosto 2013 - 16:23



Ma nemmeno io, intendevo che non ci vedo questa enorme importanza di cui parli, sinceramente non so se ha avuto questa funzione nello sviluppo di cui parli, ma questo per ignoranza, mi sono perso troppe cose della scena post-post-new wave per poterlo affermare o smentire


Guarda cosa c'era fino al 2007-8 in GB ( http://forum.ondaroc...-piu-anno-meno/ ). Cosa c'è stato dopo penso tu lo sappia più o meno se seguicchi il forum. Ti basta fare 2+2.

Per come la vedo io non hanno fatto altro che proseguire un filone già intrapreso da interpol, editors, e in parte strokes, portandola bene per carità (suonano infinatemente meglio degli editors per quanto mi riguarda), ma non ci vedo un'evoluzione rispetto a quello che appunto già c'era, se poi il loro successo abbia consentito un approfondimento ulteriore del genere e quindi a far emergere altre realtà è possibile.


anche io sono tra gli snobboni e iper-critici, da cui il piu'. sono d'accordo sul filone interpol - editors, gli strokes invece mi sembra siano piu' legati al versante brit-sfigato.
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#11 Gozer

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Inviato 09 agosto 2013 - 16:39

Sì vabbè! Bisogna proprio essere in malafede per negare la svolta che ha avuto il rock britannico dai White Lies in poi.
Ammesso e non concesso che siano derivativi dagli Interpol (ben dubitabile, ma vi passo il paradosso), comunque il rock britannico aveva preso tutt'altra direzione all'epoca dell'uscita del disco degli Interpol. La svolta l'avrebbero comunque simboleggiata i White Lies.
E se nei sette anni che separano i due album (che poi mi spiegherete in che maniera siano collegati a parte il comune fattore Chameleons, il che significherebbe però che gli Interpol sono derivativi dai Breathless a questo punto asd ) secondo voi non è successo niente, beh...
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#12 markmus

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Inviato 09 agosto 2013 - 17:17

Sì vabbè! Bisogna proprio essere in malafede per negare la svolta che ha avuto il rock britannico dai White Lies in poi.
Ammesso e non concesso che siano derivativi dagli Interpol (ben dubitabile, ma vi passo il paradosso), comunque il rock britannico aveva preso tutt'altra direzione all'epoca dell'uscita del disco degli Interpol. La svolta l'avrebbero comunque simboleggiata i White Lies.
E se nei sette anni che separano i due album (che poi mi spiegherete in che maniera siano collegati a parte il comune fattore Chameleons, il che significherebbe però che gli Interpol sono derivativi dai Breathless a questo punto asd ) secondo voi non è successo niente, beh...


vabbe' non intendevo dire che sono uguali, ci sento un filo comune... ma non era per dire che i white lies siano particolarmente derivativi.

ma tipo di che band parli post white lies? nelle cose britanniche che mi piu' o meno piacciono (late of the pier, klaxons, horrors, everything everything, etc) non ci sento molto. anche i primi chapel club non mi sembrano molto white lies. i vaccines giusto nel cantato un po' drammatico, ma mi sembrano piu' forti altri riferimenti indie. al limite i glasvegas, ma vengono prima. ancora meno le cose piu' recenti che stanno uscendo, toy, egyptian hip hop, peace e swim deep (tralasciando cose isolate tipo heartbreaks o alt j).

magari sono altre
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#13 Trespassive-aggressive

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Inviato 09 agosto 2013 - 17:49

Dei nomi fatti da Cliff (e poi da Markmus) concordo sugli Editors, ma non sugli altri..che trovo molto diversi.
Strokes e Interpol infatti non hanno quella componente "epica" che invece troviamo nei White Lies (gli Strokes proprio zero, gli Interpol qualcosina..ma no).

Mentre invece sono d'accordo sugli Editors, pur non impazzendo per loro.
Effettivamente però certi ritornelli e certe vie sonore erano molto epiche..potenti..sature..stratificate..
E gli Editors vengono prima dei White Lies. Quindi forse sono stati loro ad aprire la stagione dell'epicità (ma poi sono arrivati i White Lies a farla meglio).

In "An End Has A Start" per esempio, c'è già quel senso di epicità (basti prendere la title-track) applicata al rock alternativo/indie.

Ripeto: non sto dicendo che siano meglio gli Editors, anzi.
Ma forse in quell'accezione..sono venuti un filino prima.
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#14 Gozer

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Inviato 09 agosto 2013 - 17:58

ma anche no. Gli Editors saranno anche arrivati prima, ma:
1) i loro primi album sono poverissimi, quelli sì che sono derivativi, non hanno certo la ricchezza del debutto dei White Lies (basti sentire gli arrangiamenti). I primi Editors per quanto cupi rimanevano la classica band chitarra-basso-batteria.
Nei White Lies ci sono synth, archi, fiati, organo (talvolta anche tutti insieme), ma anche solo per come è trattato il suono, espanso al massimo, non c'è davvero paragone quanto a wall of sound e epicità. Se mi parli degli Editors del terzo album ok, ma ormai era già 2009, eheh..
2) il suono intorno a loro che continuava a dominare era quello secco e un po' isterico post-Strokes-Bloc Party. Dai White Lies in poi è cambiato tutto.
Ragazzi la storia va interpretata ma non stravolta, le date sono date. Se prima una tendenza non c'era e dopo è esplosa si può interpretare fino a un certo punto
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#15 Gozer

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Inviato 09 agosto 2013 - 18:14

comunque, per chiudere sull'argomento, visto che di fatto lo stiamo trasformando in un thread sul primo album, e invece dovrebbe essere sull'ultimo.

Non ho scritto da nessuna parte che i White Lies abbiano tratto dal nulla una maniera nuova di fare musica. Perché ritengo che ciò non si possa dire di nessuno, figuriamoci di loro. E' ovvio che ci fosse qualcuno di vagamente simile in contemporanea o forse un attimo prima di loro. Ma quando si parla ti tendenze e di movimenti storici, quello che conta non è chi è arrivato prima, anche perché la verità è che quasi sempre è difficilissimo stabilire chi sia arrivato prima.
"Ramones" è davvero il primo disco punk? Molto discutibile. "In the Court..." è davvero il primo disco prog? I Moody Blues, i Nice, i Procol Harum e tanti altri avrebbero da ridire. Ma la storia ha parlato chiaro su quale sia stato il disco codificatore, cristallizzatore e generante tendenza. Quello che insomma interpretò al meglio il sentore di quel momento (che non era loro esclusiva).
Se vale per questi nomi, figuriamoci se ciò non possa valere per i White Lies. Cercate di prendere in maniera un po' meno "marmorea" le discussioni di stampo storico.
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#16 Trespassive-aggressive

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Inviato 09 agosto 2013 - 18:26

Ma la storia ha parlato chiaro su quale sia stato il disco codificatore, cristallizzatore e generante tendenza. Quello che insomma interpretò al meglio il sentore di quel momento (che non era loro esclusiva).


Concordo.

Tornando al disco: Getting Even è bellissima, e a proposito del paragone che facevate coi Flock Of Seagulls..ecco..anche io sono più dalla parte di "Wishing". Mi sembra che abbia più quel mood decadente e triste di Wishing, piuttosto che la verve di "I Ran"
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#17 Moreno Saporito

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Inviato 09 agosto 2013 - 18:30

Ragazzi la storia va interpretata ma non stravolta, le date sono date.
...

Cercate di prendere in maniera un po' meno "marmorea" le discussioni di stampo storico.


Immagine inserita
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#18 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 09 agosto 2013 - 19:08

Tornando al disco: Getting Even è bellissima, e a proposito del paragone che facevate coi Flock Of Seagulls..ecco..anche io sono più dalla parte di "Wishing". Mi sembra che abbia più quel mood decadente e triste di Wishing, piuttosto che la verve di "I Ran"

E' un misto, come atmosfera è più "Wishing" ma a livello vocale ricorda di più "I Ran". Diciamo che è generalmente flockiana.
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#19 bosforo

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Inviato 10 agosto 2013 - 09:35

Boh a naso mi sembra il loro miglior disco.
Una specie di new wave talmente sotto steroidi che minaccia di scoppiare. Eppure è molto arioso e decisamente fresco, hanno perso la patina tetra.
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#20 bosforo

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Inviato 10 agosto 2013 - 14:14

Lo sto riascoltando a ripetizione, confermo quanto detto.

Come genere altro che new wave è una specie di arena rock, ma arena non rende, nel senso che non costruiranno mai un'arena così grande da contenere la maranza dei powerchords di Mother Tongue (bella anche la strofa un po' Cars). Mi piacciono così, più commerciali ed epici.
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#21 sfos

    utente unisalento

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Inviato 10 agosto 2013 - 14:39

Bellissima anche la title-track posta lì in apertura. Specie quando si inseriscono quelle chitarre squisitamente power-pop.
Comunque niente da dire, proprio un bel disco. Il loro marchio di fabbrica c'è sempre, ma questa volta è applicato a canzoni appunto più ariose e solari. Decisamente meglio del suo predecessore.
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#22 il nostro caro angelo

    Anello di Saturno

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Inviato 11 agosto 2013 - 21:01

"Big Tv" altro pezzone pazzesco. "Ritual" è nettamente superato, vediamo se riesce ad insidiare il primo.
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#23 Donkeyshot

    pivello

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Inviato 12 agosto 2013 - 15:40

Anche secondo me è il loro lavoro migliore, onestamente poi non ho nemmeno l'impulso di saltare neppure una traccia, l'album mi trasmette una maggiore coesione rispetto a To Lose My Life e Ritual.

Chiudo con un affermazione che mi farà beccare qualche insulto da parte di chi ha aperto il thread asd, a me Be Your Man fa tanto Ultravox di Midge Ure.
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#24 Reinessenz

    Roadie

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Inviato 21 agosto 2013 - 09:56

Altro bel disco dei WL.
Non ho queste certezze di molti che dicono quale sia il loro disco migliore. Sono più legato a Ritual, se proprio devo indicarne uno.

Big TV ha 5 pezzoni (There Goes Our Love Again, Getting Even, Big TV, Be Your Man, Mother Tongue), altri 2 che potrebbero crescere (Goldmine, Tricky To Love), il resto effettivamente per ora mi lascia freddino. 7 pezzi su 12 (o su 10) mi pare comunque un ottimo bottino.

Intanto il disco è entrato al n°4 in UK, peggio di Ritual, ma comunque discreto.
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#25 White Duke

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Inviato 25 agosto 2013 - 08:56

Dite quello che volete, eppure io gli innominabili (pure nella recensione asd) Ultravox ureiani, come riferimento di questo disco ce li sento eccome, nell'uso delle chitarre e nel modo di cantare di Harry, che fino al disco precedente mi rimandava un po' a Cope, mentre qui usa molto di più l'estensione...à la Migde appunto. Il disco mi sta piacendo più del precedente, troppo prodotto, però al momento il primo rimane insuperato. Vedremo poi.
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"No matter how high are one's estimates of human stupidity, one is repeatedly and recurrently startled by the fact that: a) people whom one had once judged rational and intelligent turn out to be unashamedly stupid b) day after day, with unceasing monotony, one is harassed in one's activities by stupid individuals who appear suddenly and unespectedly in the most inconvenient places and at the most improbable moments" (Carlo M. Cipolla)

#26 bosforo

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Inviato 25 agosto 2013 - 14:16

Penso il riferimento sia calcato, ma io in una "Getting Even" sento anche i Big Country, sarò matto?
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#27 White Duke

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Inviato 25 agosto 2013 - 14:35

Penso il riferimento sia calcato, ma io in una "Getting Even" sento anche i Big Country, sarò matto?


Così sui due piedi non mi viene nessuna associazioni immediata - al di là degli umori epici che ci stanno - anche se sono contentissimo che tu li abbia citati, visto che ci sono un sacco di gruppi che li riprendono...magari anche senza saperlo, visto che negli articoloni che si leggono abitualmente non c'è un cane che si ricordi di loro.

Appello: ascoltate The Crossing che è un disco strepitoso.
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"No matter how high are one's estimates of human stupidity, one is repeatedly and recurrently startled by the fact that: a) people whom one had once judged rational and intelligent turn out to be unashamedly stupid b) day after day, with unceasing monotony, one is harassed in one's activities by stupid individuals who appear suddenly and unespectedly in the most inconvenient places and at the most improbable moments" (Carlo M. Cipolla)

#28 bosforo

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Inviato 25 agosto 2013 - 14:39

L'unico che ricordo li avesse citati esplicitamente era il cantante dei Ride, Mark Gardener...
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#29 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 25 agosto 2013 - 16:30

Getting even mi incuriosì e ora ho passato la metà dell'album, mi stanno piacendo tutte. Non so se ciò dia ragione a Gozer che nega siano tanto derivativi, o sia il segno che pian piano stia apprezzando le derivazioni dagli eighties (anche se il timbro degli effetti è un altro, dai, e meno male asd ), mi fa anche sperare di aver votato democratico nel sondaggio scrittura/arrangiamento, sondaggio nel quale ricordo di aver anche argomentato qualcosa ed essere stato pure menato, ma tant'è: è proprio un buon album
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

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#30 White Duke

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Inviato 25 agosto 2013 - 18:36

Nego anch'io che siano derivativi, nel senso che non confonderei un loro pezzo che quello di nessun altro, e condivido abbastanza la tesi per cui sono degli alfieri di una certa inversione di rotta in chiave epica in Uk, che sta facendo una certa tendenza. Il disco mi sta crescendo di brutto con gli ascolti, peraltro.
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"No matter how high are one's estimates of human stupidity, one is repeatedly and recurrently startled by the fact that: a) people whom one had once judged rational and intelligent turn out to be unashamedly stupid b) day after day, with unceasing monotony, one is harassed in one's activities by stupid individuals who appear suddenly and unespectedly in the most inconvenient places and at the most improbable moments" (Carlo M. Cipolla)

#31 Viser

    aspirante indie

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Inviato 29 agosto 2013 - 11:16

Big TV ha 5 pezzoni (There Goes Our Love Again, Getting Even, Big TV, Be Your Man, Mother Tongue), altri 2 che potrebbero crescere (Goldmine, Tricky To Love)

Quoto. Ad un primo ascolto non mi sembrava nulla di nuovo, ma cresce molto con gli ascolti. Non so ancora se sia il migliore dei 3 ma sicuramente è un ottimo terzo capitolo e band in ottima forma.
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#32 PDeVo

    Classic Rocker

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Inviato 29 agosto 2013 - 12:09

veramente ottimo come disco e ottima la recensione,mi chiedo solo perchè il Mucchio non l'abbia mai recensito quando ci sono recensioni di cose di ben minore qualità e molto più sconosciute....
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#33 Gozer

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Inviato 29 agosto 2013 - 12:11

stai contento, lo stroncherebbero di sicuro.
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#34 Blue Tears

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Inviato 30 agosto 2013 - 14:45

Ciao sono Renzo e sono nuovo da queste parti. Ho dato un ascolto (non tanto distratto) a ''Big Tv''. Premetto che non sono come certi critici che si schierano contro certi album solo perché si ispirano agli anni 80 e il loro gusto passatista non gli consente di apprezzarli quanto dovuto, anzi certe volte mi pare li recensiscano senza ascoltarli. Ho letto invece proprio in questo sito la recensione di ''Big Tv'' ed era positiva, peccato che proprio da queste parti qualche redattore abbia invece preso qualche abbaglio non considerando la continuità tematica di The Suburbs degli Arcade Fire :-). Ma venendo brevemente a ''Big Tv' mi pare che nel forum qualcuno li abbia esaltati più del dovuto, infatti penso proprio che non siano assolutamente in quanto ad originalità ma anche nel valore oggettivo paragonabili agli Interpol: a livello di strutture compositive, di testi, ma anche sul piano evocativo gli Interpol sono su un ''gradone'' decisamente superiore. Inoltre mi pare che qualcuno parlasse di chitarre mettendo il gruppo a confronto con gli Editors: decisamente superiore il chitarrista del secondo gruppo, ahimè ora ex - chitarrista e ciò fa la pecca del loro ultimo album. Come notate vado avanti e non parlo dei W.L, perché non ho fatto un'analisi dettagliata del disco ma anche perché non è uno di quei dischi che proprio mi cattura. Nelle chitarre non ci vedo nulla di particolare, così come trovo che non siano riusciti effettivamente - a livello musicale intendo non avendo letto i testi - a creare un concept album: si mettono qua e là delle sfumature per ricordarci che si sta cercando di fare un album del tipo quello che ho citato. Detto questo non è un gruppo che mi dispiace dato che mi ritrovo in certe atmosfere, in questo caso gradevoli quanto orecchiabili le melodie: purtroppo non sanno farmi scaturire la passione.
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#35 Incidente

    Feudo

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Inviato 01 settembre 2013 - 08:24

Veramente un ritorno in pompa magna (in ogni senso) per i White Lies, che qui arricchiscono e perfezionano la formula che ha fatto del loro primo disco un bellissimo classico dei nostri giorni e del secondo un disco tutto sommato buono ma un po' ripetitivo e noioso.
La bella Big Tv, opening e title track, mette subito in chiaro le regole del disco: epicità sorprendente, che ti chiedi di continuo quanto pathos e quanta voce McVeigh possa tirar ancora fuori, un po' di gioia in più rispetto che nelle passate prove, tante schitarrate e cantate liberatorie, qualche semplice ma mai banale spunto elettronico.
Non mancano né momenti più duri, la nervosa Mother Tongue su tutti, né parti più smaccatamente pop, There Goes Our Love Again e Getting Even (che manco a farlo apposta sono due singoli) sono due bombe pop che ne canti a memoria i ritornelli sin dal primo ascolto.
Di tanto in tanto si rallenta anche, e quindi spuntano fuori le consuete ballad dilatate e romantiche dei White Lies, che questa volta sono bellissime e si intitolano First Time Caller e Heaven Wait (possibile vertice del disco), lenti e ottimi anche gli sfumati e fluttuanti intermezzi Space I e II.

Renzo, hai ragione sul fatto che leggendo qualche recensione di questo disco in giro per il web si può notare che prepondera la solita bacchettata che taccia i White Lies, e con loro tante altre band, di essere derivativi e profondamente debitori degli 80's. Per me invece, e come per me per tanti, I White Lies ed altre band mainstream (Franz Ferdinand, Interpol e i tuoi Arcade Fire su tutti) sono il chiaro esempio di quanto, pur partendo da spunti retromani (per dirla con il termine di Reynolds), si possa giungere ad un sound proprio, moderno, profondamente peculiare, capace di autoalimentarsi ed evolversi di disco in disco, un terzo lavoro come Big Tv è dimostrazione lampante di questa tesi. Ma comunque non pensarci troppo a quello che scrivono, in fondo che te ne frega?
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#36 Gozer

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Inviato 01 settembre 2013 - 08:27

I White Lies ed altre band mainstream (Franz Ferdinand, Interpol e i tuoi Arcade Fire su tutti)


:facepalm: :facepalm: :facepalm:


Edit - un :facepalm: anche per l'immancabile citazione ad minchiam di Reynolds.
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#37 Incidente

    Feudo

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Inviato 01 settembre 2013 - 08:29

I White Lies ed altre band mainstream (Franz Ferdinand, Interpol e i tuoi Arcade Fire su tutti)



:facepalm: :facepalm: :facepalm:


Edit - un :facepalm: anche per l'immancabile citazione ad minchiam di Reynolds.


Lo sapevo che avresti apprezzato. ashd
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#38 Camouflage

    Alessandro Liccardo

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Inviato 01 settembre 2013 - 10:06

Mi sono tenuto più strettino sul voto (recensione in arrivo), ma sono d'accordo sia con Gioele sia con Federico (Storia della Musica).
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#39 Blue Tears

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Inviato 01 settembre 2013 - 11:01

Veramente un ritorno in pompa magna (in ogni senso) per i White Lies, che qui arricchiscono e perfezionano la formula che ha fatto del loro primo disco un bellissimo classico dei nostri giorni e del secondo un disco tutto sommato buono ma un po' ripetitivo e noioso.
La bella Big Tv, opening e title track, mette subito in chiaro le regole del disco: epicità sorprendente, che ti chiedi di continuo quanto pathos e quanta voce McVeigh possa tirar ancora fuori, un po' di gioia in più rispetto che nelle passate prove, tante schitarrate e cantate liberatorie, qualche semplice ma mai banale spunto elettronico.
Non mancano né momenti più duri, la nervosa Mother Tongue su tutti, né parti più smaccatamente pop, There Goes Our Love Again e Getting Even (che manco a farlo apposta sono due singoli) sono due bombe pop che ne canti a memoria i ritornelli sin dal primo ascolto.
Di tanto in tanto si rallenta anche, e quindi spuntano fuori le consuete ballad dilatate e romantiche dei White Lies, che questa volta sono bellissime e si intitolano First Time Caller e Heaven Wait (possibile vertice del disco), lenti e ottimi anche gli sfumati e fluttuanti intermezzi Space I e II.

Renzo, hai ragione sul fatto che eggendo qualche recensione di questo disco in giro per il web si può notare che prepondera la solita bacchettata che taccia i White Lies, e con loro tante altre band, di essere derivativi e profondamente debitori degli 80's. Per me invece, e come per me per tanti, I White Lies ed altre band mainstream (Franz Ferdinand, Interpol e i tuoi Arcade Fire su tutti) sono il chiaro esempio di quanto, pur partendo da spunti retromani (per dirla con il termine di Reynolds), si possa giungere ad un sound proprio, moderno, profondamente peculiare, capace di autoalimentarsi ed evolversi di disco in disco, un terzo lavoro come Big Tv è dimostrazione lampante di questa tesi. Ma comunque non pensarci troppo a quello che scrivono, in fondo che te ne frega?

Piacere di conoscere anche te (non vedo il tuo nome :) ) ! complimenti per la recensione. Magari il cantante dei W.L. migliorerà la voce dal vivo, anche questo fa la differenza con gli altri gruppi che abbiamo citato. Lasciando da parte il discorso W. L., non credi che si sottolinei poco (per niente) come gli Interpol - originalità e rielaborazione ottima degli stilemi anni 80 a parte, come tu stesso sottolinei - si ispirino ai The Doors ( guarda caso il tastierista del gruppo di J. M. ha prodotto gli Echo end The Bunnyman), inoltre a . :) Nietzsche (come vedi diligentemente ho corretto :-)
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#40 Incidente

    Feudo

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Inviato 01 settembre 2013 - 11:10

Dai, Nietszsche e gli Interpol, non esageriamo. ashd ashd ashd
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#41 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 01 settembre 2013 - 11:14

E sì che i Doors invece c'entrano molto... asd
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#42 Blue Tears

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Inviato 01 settembre 2013 - 11:45

Dai, Nietszsche e gli Interpol, non esageriamo. ashd ashd ashd

non esagero prova a dare una lettura ai testi degli Interpol e a qualcosina del filosofo, poi se dai una spulciata ad esempio al testo di The Specialist ci trovi anche Freud insieme all'edipo, al sadismo e al masochismo.
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#43 Blue Tears

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Inviato 01 settembre 2013 - 11:48

Comunque in parte dovrei rettificare il mio breve commento su Big Tv, lo sto ascoltando e devo dire che merita una certa attenzione: chitarre, tastiere e sezione ritmica (ad esempio mi sta proprio ora passando l'ottava traccia) sono ben amalgamate.
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#44 Moreno Saporito

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Inviato 01 settembre 2013 - 11:53


Dai, Nietszsche e gli Interpol, non esageriamo. ashd ashd ashd

non esagero prova a dare una lettura ai testi degli Interpol e a qualcosina del filosofo, poi se dai una spulciata ad esempio al testo di The Specialist ci trovi anche Freud insieme all'edipo, al sadismo e al masochismo.


io ho trovato anche il complesso di Mandrake
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#45 Blue Tears

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Inviato 01 settembre 2013 - 11:59

http://interpolitali...e.it/?t=8513437 il testo di The Specialist ....................Ehi Depechemodiano piacere di conoscere anche te! io invece nei Depeche Mode, a parte apprezzare certe atmosfere e certe canzoni, ci trovo il complesso del ''fintosballato'' ;D
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#46 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 01 settembre 2013 - 12:02

Ma tutti qua vengono? ashd
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#47 Blue Tears

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Inviato 01 settembre 2013 - 12:04

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#48 bosforo

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Inviato 01 settembre 2013 - 12:08

Lascialo stare, anche lui ci trova Freud.
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#49 Blue Tears

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Inviato 01 settembre 2013 - 12:15

Il mio non voleva essere uno sterile ''psicanalismo'', tuttavia stiamo parlando di musica, di album che contengono delle atmosfere e dei testi che si possono commentare liberamente. Poi se qualcuno dall'alto della sua saggezza passa di qui pensando di snobare senza dire un cazzo, mi pare proprio che sia il tipico cavallo che irride senza proporre o contrapporre nulla di nuovo, a parte il suo ghigno equino.
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#50 Guest_Franzy_*

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Inviato 01 settembre 2013 - 12:16

Tieni duro Renzo! Resisti.
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