
La pietra miliare di OndaCinema
Inviato 25 giugno 2013 - 17:19
POPOLARE
Inviato 25 giugno 2013 - 17:49
Inviato 25 giugno 2013 - 20:32
Inviato 25 giugno 2013 - 20:53
Inviato 26 giugno 2013 - 07:51
Inviato 26 giugno 2013 - 07:56
Inviato 26 giugno 2013 - 08:02
Inviato 26 giugno 2013 - 08:14
Sono d’accordo con cinemaniaco, un film che terrorizza e che non poteva altro che essere fatto negli Usa e in quel periodo lì. Benchè ad uno sguardo più distaccato sia evidente la maestria con cui è costruito, quasi da thriller appunto, benché la sceneggiatura insinui che le spiegazioni possano essere davvero molteplici (adolescenza, rapporto complicato con la madre e con il suo lavoro che sradica la ragazzina), benché la resa dei medici sia davvero lo specchio anche di un fideismo nella medicina ritagliata su un periodo storico in cui le informazioni viaggiavano a compartimenti stagni, questo film colpisce alla prima visione però proprio per il lato del sacro e la presenza del male. Io lo vidi molto dopo, ma la formazione cattolica e il “rispetto” comunque per il religioso, mista alla paura indotta per il malefico, ne fecero un incontro esplosivo. Mi ricordo lo sconvolgimento alla semplice violazione della statua della Madonna in chiesa, l’impatto per il turpiloquio, il senso che l’abito talare , indipendentemente da come venga poi ripreso l’esorcista che comunque viene ripreso in maniera maiuscola con quei giochi di ombre su ombre, aveva a prescindere dal fatto di frequentare una chiesa qualsiasi. L’esorcista scardina il senso del proibito che tutta una educazione aveva costruito, la possibilità di vedere ciò che si teme di più perché mai raccontato, perché evanescente, perché soprannaturale, al di fuori della possibilità d’agire dell’uomo.
Io andai in sala nel 2000, quello che mi colpì era sentire le risate del pubblico di ragazzi ormai senza più l’abitudine al sacro e all’inviolabile, completamente refrattari alle oscenità verbali (abitualmente ne dicono di più), abituati in un certo qual senso al fatto che non ci sia più trascendente, non ci sia più proibito, non ci sia più l’inquietudine.
Inviato 26 giugno 2013 - 08:17
come si chiama tua mamma, regan?preciso, nel 1973 mia mamma andò al cinema a vederlo e si addormentò, mi dice che probabilmente fu l'unica nel globo terracqueo
Inviato 26 giugno 2013 - 08:21
come si chiama tua mamma, regan?
preciso, nel 1973 mia mamma andò al cinema a vederlo e si addormentò, mi dice che probabilmente fu l'unica nel globo terracqueo
Inviato 26 giugno 2013 - 08:22
Dai, secondo me non è così inguardabile, piuttosto a me che sono abbastanza sensibile agli aghi ha fatto molto più impressione la scena della visita medicaIo ancora non sono riuscito a vederlo, e non credo che riuscirò mai.
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
Inviato 26 giugno 2013 - 08:27
Inviato 26 giugno 2013 - 09:05
Io andai in sala nel 2000, quello che mi colpì era sentire le risate del pubblico di ragazzi ormai senza più l’abitudine al sacro e all’inviolabile, completamente refrattari alle oscenità verbali (abitualmente ne dicono di più), abituati in un certo qual senso al fatto che non ci sia più trascendente, non ci sia più proibito, non ci sia più l’inquietudine.
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
Inviato 28 giugno 2013 - 12:44
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 29 giugno 2013 - 14:08
Inviato 29 giugno 2013 - 14:17
L'horror degli anni '60-'70 in genere è restato per le sue qualità di thriller, mentre quello successivo (mi pare) ha giocato molto di più sul puro orrore (specie fisico). Quest'ultimo è più direttamente terrorizzante, magari (ed è per questo che un cagasotto come me non riesce a guardarloAl di là di tutte le considerazioni che sono state fatte o si possano fare, resta fondamentalmente un grandissimo thriller. Tensione brivido adrenalina, tutto al top.
Inviato 29 giugno 2013 - 14:47
Sono d’accordo con cinemaniaco, un film che terrorizza e che non poteva altro che essere fatto negli Usa e in quel periodo lì. Benchè ad uno sguardo più distaccato sia evidente la maestria con cui è costruito, quasi da thriller appunto, benché la sceneggiatura insinui che le spiegazioni possano essere davvero molteplici (adolescenza, rapporto complicato con la madre e con il suo lavoro che sradica la ragazzina), benché la resa dei medici sia davvero lo specchio anche di un fideismo nella medicina ritagliata su un periodo storico in cui le informazioni viaggiavano a compartimenti stagni, questo film colpisce alla prima visione però proprio per il lato del sacro e la presenza del male. Io lo vidi molto dopo, ma la formazione cattolica e il “rispetto” comunque per il religioso, mista alla paura indotta per il malefico, ne fecero un incontro esplosivo. Mi ricordo lo sconvolgimento alla semplice violazione della statua della Madonna in chiesa, l’impatto per il turpiloquio, il senso che l’abito talare , indipendentemente da come venga poi ripreso l’esorcista che comunque viene ripreso in maniera maiuscola con quei giochi di ombre su ombre, aveva a prescindere dal fatto di frequentare una chiesa qualsiasi. L’esorcista scardina il senso del proibito che tutta una educazione aveva costruito, la possibilità di vedere ciò che si teme di più perché mai raccontato, perché evanescente, perché soprannaturale, al di fuori della possibilità d’agire dell’uomo.
Io andai in sala nel 2000, quello che mi colpì era sentire le risate del pubblico di ragazzi ormai senza più l’abitudine al sacro e all’inviolabile, completamente refrattari alle oscenità verbali (abitualmente ne dicono di più), abituati in un certo qual senso al fatto che non ci sia più trascendente, non ci sia più proibito, non ci sia più l’inquietudine.
Quoto davvero tutto.
Io ancora non sono riuscito a vederlo, e non credo che riuscirò mai.
Una volta m'ero messo d'impegno,ma m'è bastato il famoso screen di mezzo secondo con la faccia demoniaca durante la visita medica (a proposito: paurosa anche l'atmosfera di quella visita, un'atmosfera metallica ed inquietante)per farmi venire dei peli sulle braccia ritti mezzo metro. Nell'altra stanza mia mamma se lo stava gustando tranquilla.
Un'altra volta lo fecero in versione integrale su Rai 2 un sabato in seconda/terza serata, e cambiando ho beccato la scena di autoerotismo col crocefisso,e mi son detto che forse era il caso di andare a dormire....
Ho letto il libro però!!
Inviato 29 giugno 2013 - 19:59
L'ho sempre trovato un film profondamente religioso, dove la fede in Dio, quindi in un certo senso anche nell'esistenza dal demonio, è la vera protagonista. Da una parte una madre atea, o meglio agnostica, e dall'altra un sacerdote tormentato che ha perso la fede e la ritrova, qui sta la vera forza del film, proprio grazie a Satana. O meglio a qualcuno che dice di essere Satana, anche se probabilmente non lo è.
Un film, quindi, che ci dice anche che Dio e Lucifero non possono stare l'uno senza l'altro, che si fronteggiano e si fronteggeranno sempre e che senza il male non esisterebbe neanche il bene.
Inviato 29 giugno 2013 - 23:09
Inviato 29 giugno 2013 - 23:29
Inviato 30 giugno 2013 - 02:24
L'ho sempre trovato un film profondamente religioso, dove la fede in Dio, quindi in un certo senso anche nell'esistenza dal demonio, è la vera protagonista. Da una parte una madre atea, o meglio agnostica, e dall'altra un sacerdote tormentato che ha perso la fede e la ritrova, qui sta la vera forza del film, proprio grazie a Satana. O meglio a qualcuno che dice di essere Satana, anche se probabilmente non lo è.
Un film, quindi, che ci dice anche che Dio e Lucifero non possono stare l'uno senza l'altro, che si fronteggiano e si fronteggeranno sempre e che senza il male non esisterebbe neanche il bene.
il demonio non può che essere dio camuffato se no ci ritroviamo nella situazione del manicheismo
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 30 giugno 2013 - 19:44
L'ho sempre trovato un film profondamente religioso, dove la fede in Dio, quindi in un certo senso anche nell'esistenza dal demonio, è la vera protagonista. Da una parte una madre atea, o meglio agnostica, e dall'altra un sacerdote tormentato che ha perso la fede e la ritrova, qui sta la vera forza del film, proprio grazie a Satana. O meglio a qualcuno che dice di essere Satana, anche se probabilmente non lo è.
Un film, quindi, che ci dice anche che Dio e Lucifero non possono stare l'uno senza l'altro, che si fronteggiano e si fronteggeranno sempre e che senza il male non esisterebbe neanche il bene.
il demonio non può che essere dio camuffato se no ci ritroviamo nella situazione del manicheismo
Inviato 30 giugno 2013 - 20:30
Spiegati
Inviato 01 luglio 2013 - 11:47
Spiegati
esempio della tentazione: il serpente non era altro che una prova per l'uomo messa in atto da dio.
il punto è che se si ammette che esistono due principi, uno del bene (dio) e uno del male (satana), si sconfina nel manicheismo. quindi il demonio non può che essere dio camuffato.
Inviato 01 luglio 2013 - 12:35
Inviato 01 luglio 2013 - 15:44
Ma messa in atto no. Liberamente concessa, per amore della libertà di scelta dell'uomo, sì
Inviato 01 luglio 2013 - 19:56
Inviato 01 luglio 2013 - 20:43
Ovvio che parlo del dio cristiano, non sono malteista
Inviato 01 luglio 2013 - 20:48
Ovvio che parlo del dio cristiano, non sono malteista
devi però ammettere che il diavolo è un bel problema... che ne dici?
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
Inviato 01 luglio 2013 - 22:56
Ovvio che parlo del dio cristiano, non sono malteista
devi però ammettere che il diavolo è un bel problema... che ne dici?
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 02 luglio 2013 - 15:56
Inviato 02 luglio 2013 - 20:23
Inviato 03 luglio 2013 - 12:49
Inviato 03 luglio 2013 - 12:51
Conosco e ho conosciuto di persona sacerdoti esorcisti
Inviato 03 luglio 2013 - 20:26
Ovvio che parlo del dio cristiano, non sono malteista
devi però ammettere che il diavolo è un bel problema... che ne dici?
Inviato 08 luglio 2013 - 10:32
Ok, visto che nessuno (che bastardi) ti ha dato la soddisfazione. spieghi meglio soprattutto le parti in cui parli di "niente" e "nulla"? Intuisco il motivo - immagino mancanza di approfondimento e aver in qualche modo banalizzato un tema piu' che interessante che merita di piu'?Un film sugli effetti collaterali prodotti dall'abuso di make up. Un climax di niente che raggiunge l'apice del nulla.
Inviato 08 luglio 2013 - 10:41
Inviato 08 luglio 2013 - 11:57
Ok, visto che nessuno (che bastardi) ti ha dato la soddisfazione. spieghi meglio soprattutto le parti in cui parli di "niente" e "nulla"? Intuisco il motivo - immagino mancanza di approfondimento e aver in qualche modo banalizzato un tema piu' che interessante che merita di piu'?
Un film sugli effetti collaterali prodotti dall'abuso di make up. Un climax di niente che raggiunge l'apice del nulla.
Inviato 08 luglio 2013 - 15:05
Inviato 08 luglio 2013 - 15:27
Euripidello, molto sinceramente ti dico che leggere il tuo intervento mi aiuta ad esorcizzare questo film, perche' sara' anche "goffa" la cosa, ma non riesco a capire perche' mi abbia impressionato cosi tanto. Forse perche' penso che spesso la paura abbia invece un connotato grossolano, grottesco e pure schifoso, e, dico forse eh?, il regista ha pensato bene di rappresentare il male partendo da una sua idea immaginaria esplicita, riuscendo cosi a convogliarlo in una immagine ben definita : una ragazzina - simbolo di purezza -divenuta mostro, ovvero facendole indossare una maschera, cosi come le maschere tragiche del teatro greco, non siamo cosi lontani, a mio avviso, solo che qui siamo nell'era moderna, aiutati dal trucco etc.
Inviato 09 luglio 2013 - 14:16
Inviato 14 luglio 2013 - 13:55
Inviato 14 luglio 2013 - 14:28
Inviato 14 luglio 2013 - 14:39
Inviato 14 luglio 2013 - 14:40
Inviato 14 luglio 2013 - 14:42
Inviato 14 luglio 2013 - 15:02
Inviato 14 luglio 2013 - 15:05
Inviato 14 luglio 2013 - 15:26
Inviato 14 luglio 2013 - 15:30
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
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