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Meglio il rock inglese o americano?


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464 replies to this topic

Sondaggio: Meglio il rock inglese o americano? (49 utente(i) votanti)

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#351 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 04 luglio 2009 - 09:37

Non c'è poeta alcuno in musica se non Cohen , Dylan e De Andrè il resto è adolescenziale. I poeti veri non hanno bisogno di musica
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#352 Guest_floriano_*

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Inviato 04 luglio 2009 - 09:41

Non c'è poeta alcuno in musica se non Cohen , Dylan e De Andrè il resto è adolescenziale. I poeti veri non hanno bisogno di musica


Concordo, che poi de Andrè, per quanto bravo, se la metti così può esser considerato un buon traduttore/coverizzatore, dato che deve molto a Cohen....
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#353 totem

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Inviato 04 luglio 2009 - 12:11

Mah, non banalizzerei in questo modo De Andrè
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#354 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 04 luglio 2009 - 13:52


Non c'è poeta alcuno in musica se non Cohen , Dylan e De Andrè il resto è adolescenziale. I poeti veri non hanno bisogno di musica


Concordo, che poi de Andrè, per quanto bravo, se la metti così può esser considerato un buon traduttore/coverizzatore, dato che deve molto a Cohen....


Bè, se la metti su questo piano, deve ancora di più a Brassens.
Avevamo già parlato tempo fa dell'argomento, non ricordo in quale topic. De André è stato innegabilmente un grande e a me piace moltissimo, ma ho sempre mal sopportato l'eccessiva santificazione artistica (e umana) che ne è stata fatta, soprattutto dopo la sua dipartita, che ha raggiunto livelli quasi demenziali: a sentire certa gente sembra quasi che alla fine siano i vari Dylan, Cohen e Brassens a dovere tutto a De André (che, sono sicuro, sarebbe stato il primo ad indignarsi di fronte a certe sbavate collettive semi-religiose nei suoi confronti).

  • 0

#355 Panfilo Maria Lippi

    Classic Rocker

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Inviato 04 luglio 2009 - 13:57

Bè, se la metti su questo piano, deve ancora di più a Brassens.
Avevamo già parlato tempo fa dell'argomento, non ricordo in quale topic. De André è stato innegabilmente un grande e a me piace moltissimo, ma ho sempre mal sopportato l'eccessiva santificazione artistica (e umana) che ne è stata fatta, soprattutto dopo la sua dipartita, che ha raggiunto livelli quasi demenziali: a sentire certa gente sembra quasi che alla fine siano i vari Dylan, Cohen e Brassens a dovere tutto a De André (che, sono sicuro, sarebbe stato il primo ad indignarsi di fronte a certe sbavate collettive semi-religiose nei suoi confronti).


Perfettamente d'accordo, ma come diceva giustamente dick laurent, non confondiamo il giudizio su un autore col giudizio sui suoi fan.
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#356 totem

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Inviato 04 luglio 2009 - 14:19

Io non voglio fare una santificazione artistica e/o umana, però se non è giusto dire che Dylan, Cohen e Brassens devono a de Andrè, non è giusto neanche dire che de Andrè era solo uno che arraffava dal loro repertorio.
E' pur sempre uno dei più importanti cantautori italiani (se non il più importante).
  • 0

#357 steinbeck

    Groupie

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Inviato 04 luglio 2009 - 15:26

Io non voglio fare una santificazione artistica e/o umana, però se non è giusto dire che Dylan, Cohen e Brassens devono a de Andrè, non è giusto neanche dire che de Andrè era solo uno che arraffava dal loro repertorio.
E' pur sempre uno dei più importanti cantautori italiani (se non il più importante).


De Andrè conosceva sicuramente Dylan e Cohen
Ma siamo sicuri che Dylan e Cohen conoscano De André?
Non credo proprio....

(specifico che stiamo parlando di 3 artisti che adoro)
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#358 Limenitis

    sputasentenze

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Inviato 04 luglio 2009 - 15:27

Io non voglio fare una santificazione artistica e/o umana, però se non è giusto dire che Dylan, Cohen e Brassens devono a de Andrè, non è giusto neanche dire che de Andrè era solo uno che arraffava dal loro repertorio.


Ma infatti non diciamo minchiate: De Andrè se lo mangia a colazione Dylan (gli altri due non li conosco ma se il termine di paragone è quello...) E non lo dico nè per nazionalismo e neanche da fan sfegatato, secondo me non lo vede proprio...

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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#359 Guest_Erzengel der Vernichtung_*

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Inviato 04 luglio 2009 - 15:51

Questo thread secondo il mio modesto parere sarebbe da chiudere perché:

1. Fomenta il proliferare di OT;
2. Acuisce contrasti, o comunque sfottò che, per quanto simpatici non hanno senso, tra la fazione ricchiona e quella hardcore;
3. Il discorso non ha anch'esso senso poiché non si dovrebbe valutare il valore della musica dalla provenienza ma secondo altri parametri;
4. Vari ed eventuali

P.S. La sfida è tra americani e tedeschi, se proprio ci tenete, poi neozelandesi, australiani e solo dopo gli inglesi che precedono i canadesi (parlo di qualità, non di quantità delle produzioni).
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#360 Limenitis

    sputasentenze

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Inviato 04 luglio 2009 - 16:01

Questo thread secondo il mio modesto parere sarebbe da chiudere perché:

2. Acuisce contrasti, o comunque sfottò che, per quanto simpatici non hanno senso, tra la fazione ricchiona e quella hardcore;


Per me potete scannarvi come volete. Anzi, insultatevi pesantemente, cancellatevi dal forum e re-iscrivetevi tutti dopo una settimana oppure fatevi bannare cristo! Se no di che cazzo parliamo in "comunicazioni ai moderatori"...

P.S. La sfida è tra americani e tedeschi, se proprio ci tenete, poi neozelandesi, australiani e solo dopo gli inglesi che precedono i canadesi (parlo di qualità, non di quantità delle produzioni).


Questa è carina... hai dimenticato la Svezia
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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#361 Guest_Erzengel der Vernichtung_*

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Inviato 04 luglio 2009 - 16:13


Questo thread secondo il mio modesto parere sarebbe da chiudere perché:

2. Acuisce contrasti, o comunque sfottò che, per quanto simpatici non hanno senso, tra la fazione ricchiona e quella hardcore;


Per me potete scannarvi come volete. Anzi, insultatevi pesantemente, cancellatevi dal forum e re-iscrivetevi tutti dopo una settimana oppure fatevi bannare cristo! Se no di che cazzo parliamo in "comunicazioni ai moderatori"...

P.S. La sfida è tra americani e tedeschi, se proprio ci tenete, poi neozelandesi, australiani e solo dopo gli inglesi che precedono i canadesi (parlo di qualità, non di quantità delle produzioni).


Questa è carina... hai dimenticato la Svezia



Eh eh... semmai la Norvegia, che con Runhild e Supersilent fa un balzo notevole precedendo quasi tutte le altre nazioni.
  • 0

#362 Guest_Terzo_*

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Inviato 04 luglio 2009 - 16:24



:o

Starai scherzando, spero (cit.)

no, per me la sua è musichetta, non mi lascia nulla dopo l'ascolto, non mi fa godere e non mi emoziona per niente.



Ommamma.. strano però, un'affermazione del genere su Morricone non l'avevo mai sentita. Ma cosa hai ascoltato per arrivare a queste conclusioni così drastiche?
(OT ma direi che ci può stare)

ho ascoltato i primi posti della classifica delle colonne sonore e poi sono stato disturbato da quella musichetta zuccherosa nella visione di nuovo cinema paradiso.
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#363 totem

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Inviato 04 luglio 2009 - 17:07


Io non voglio fare una santificazione artistica e/o umana, però se non è giusto dire che Dylan, Cohen e Brassens devono a de Andrè, non è giusto neanche dire che de Andrè era solo uno che arraffava dal loro repertorio.
E' pur sempre uno dei più importanti cantautori italiani (se non il più importante).


De Andrè conosceva sicuramente Dylan e Cohen
Ma siamo sicuri che Dylan e Cohen conoscano De André?
Non credo proprio....

(specifico che stiamo parlando di 3 artisti che adoro)


No, la mia affermazione deriva dal fatto che alcuni avevano affermato che i super fan di de Andrè dicevano che lui ha ispirato dylan e cohen; ecco, io sono d'accordo a dire che non si sono ispirati a lui (anche perchè non lo conoscevano), però ho sottolineato che non è vero neanche il fatto che de Andrè ha solo copiato/tradotto quei cantautori
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#364 Greed

    round control to major troll

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Inviato 04 luglio 2009 - 17:12

però ho sottolineato che non è vero neanche il fatto che de Andrè ha solo copiato/tradotto quei cantautori


Vero, ed è anche chiaro che i cantautori di lingua inglese siano un po' i più conosciuti. Io di cantautori conosco quelli italiani e quelli di lingua inglese. Gli italiani all'estero non saranno così ascoltati come qui non sono molto ascoltati i cantautori francesi o spagnoli. D'altronde se di un cantautore non capisci bene ciò che dice...

Comunque..
Meglio il rock inglese o americano?
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#365 Guest_mbv*_*

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Inviato 05 luglio 2009 - 00:25



P.S. La sfida è tra americani e tedeschi, se proprio ci tenete, 


la cosa assurda è che per ora vengono valutati solo quelli del krautrock, Can, Faust, ecc., incredibili sì ma cazzo quando si inizierà a pensare agli anni dopo in maniera seria (ci vorrà Cope? no dai) saranno volatili

perchè alla fine non è una questione di quantità ma di poche cose fatte bene, obiettivamente quante ne puoi ascoltare in una vita normale? basterebbero appunto solo i Can i Faust e tutti gli altri del periodo; e allora non è solo la Germania (e le solite 2 del titolo)
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#366 wago

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Inviato 05 luglio 2009 - 08:34

Mi inserisco in ritardo nella bagarre sulla situazione politica e musicale dell'Italia negli anni Settanta.
Che siano stati anni anomali rispetto al resto dell'Europa, e per tanti versi possano essere visti come un periodo oscurantista, non c'e' dubbio. Mettersi a discutere sul "meglio le zecche o le dark" (le zecche tutta la vita), pero', non mi pare il modo piu' produttivo per affrontare la questione.

Se c'e' stato un periodo in cui in Italia si e' creata musica interessante e diversa, quello e' stato proprio il periodo anni Settanta: di certo si era rimasti indietro rispetto a quello che succedeva all'estero, ma proprio per questo si e' andati avanti su strade che altrove erano gia' state abbandonate, arrivando a risultati unici e - a oggi - invidiati in tutto il mondo.
La sinistra extraparlamentare sara' stata un male per la cultura e la societa' del paese (ho fortissimi dubbi a riguardo, ma enormi proprio, ma ammettiamo pure sia cosi'), ma ha comunque prodotto: Area, Stormy Six, Osanna, Musicanova, Picchio dal Pozzo, Nuova Compagnia di Canto Popolare ecc ecc. Senza parlare dei cantautori, e di una miriade di nomi minori o progetti collaterali che sono qualcosa di piu' che semplici copie sbiadite di equivalenti italici o albionici (Gruppo Italiano di Danza Libera, Marcello Capra, Carnascialia, Malvasia giusto per dirne qualcuno). Sempre in riferimento ai cantautori: anche molti dei nomi successivi al "boom" dei primi Seventies, dai piu' noti Conte o Capossela agli oggi meno fortunati Testa, Fortis ecc. devono piu' di qualcosa alle idee musicali, al clima o anche solo alla particolare dedizione al genere di quegli anni.

Guardando invece a quegli anni Ottanta qua tanto adorati, vedo un panorama decisamente piu' anodino, caratterizzato da poche figure di spicco e pressoche' dimenticate (quanti si ricordano di Garbo e di Faust'O? sempre ammesso che valgano piu' di un'unghia di Fariselli&co.), alcuni protagonisti lungimiranti dal passato comunque radicato nei 70s (Battiato&connessi, Matia Bazar, Battisti). Tanti dei nomi post-punk/wave nostrani di cui oggi tessiamo le lodi sono indissolubilmente legati alla particolare situazione culturale, politica e musicale che il nostro paese ha vissuto negli anni Settanta: CCCP, Franti, Confusional Quartet.
Cosa resta della wave italiana? Siamo onesti: scopiazzature albioniche (vedi alla voce Diaframma), pop di fattura anche ottima ma raramente strabiliante (Underground Life, Denovo) e una miriade di piccole chicche proto-lassigue che ora fa tanto figo ripescare/osannare (mi ci sono messo pure io, il che e' tutto dire), dai Rats ai Degada Saf dai Not Moving ai Minox. Vorrei sapere, pero', quanti li considererebbero "grandissime band" in grado di indicare strade, o anche solo baratterebbe "Lazare" dei Minox con non dico "Half Mute", ma "Divine".

In tutto questo, sfavilla la gemma Giorgio Moroder, eroe di casa nostra ma curiosamente mai davvero seguito in Italia, nemmeno dalle tanto adorate e celebrate band wave, che preferivano fare il verso ai Joy Division o infrattarsi negli abissi EBM piuttosto che convertirsi al verbo del baffone. Baffone culturalmente molto lontano dall'Italia: non per nulla, le sue ispirazioni venivano dalla Germania, e la sua fortuna fu in America.
L'italo disco? Quando vedro' su queste pagine i patiti di Sabrina Salerno e dei Baltimora fare outing (al di la' dei soliti Gazebo, manco esistessero solo loro) forse riusciro' a credere che quando si parla dei meravigliosi anni ottanta si pensa anche a questo.

Concludendo: forse se la foga politica del Sessantotto fosse "rientrata" prima anziche' durare fino al Settantasette e oltre, avremmo avuto un'Italia musicalmente migliore. Ma la storia non si fa coi se e coi ma, e anche con una situazione simile (proprio grazie ad una situazione simile) nel nostro paese e' stata prodotta musica unica, che ha tracciato un solco indelebile e ha formato un'"eredita'" ancora oggi importantissima. Facile additare i Modena City Ramblers e la Famiglia Rossi e dire "e' colpa degli Area se oggi c'e' questa merda": guarda un po', per me la Famiglia Rossi manco sa chi siano, gli Area.
Tornate pure a sentirvi i CCCP, e a fare finta che con gli anni di piombo non abbiano niente a che spartire.
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#367 wago

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Inviato 05 luglio 2009 - 08:47

Peraltro, si dice merda dei musicisti e degli studenti, magari dei Terribili Intellettuali e Critici di Sinistra, come se non ci fosse in quegli anni una precisa strategia (internazionale, addirittura) per alimentare quel clima e mantenere una contrapposizione estremamente ideologizzata tra i ceti sociali. Posso capire (senza condividere, beninteso), chi dicesse "a Umberto Eco, invece che farti le pippe sulle reti semantiche e firmare appelli anti-Calabresi apri gli occhi e guarda in cosa sei stato infinocchiato". Ma che doveva fare un gruppo musicale, per quanto colto e impegnato pur sempre armato di sola musica ("il mio mitra e' un contrabbasso", you know?): alzarsi di punto in bianco e far stringere la mano a Rauti, Sofri e Fanfani?
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#368 Guest_Julian_*

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Inviato 05 luglio 2009 - 08:51

Wago al solito sei da quotare in toto, ma proprio su ogni virgola.

Io credo perlatro che il vero clima oscurantista sia quello di oggi: il clima in cui tanti pseudo-giovani di allora, accusati (giustamente) di qualunquismo e di poca personalità e di povertà di idee proprie, si tolgono sassolini dalle scarpe rinfacciando ad un periodo luminoso proprio il suo essere luminoso. Questioni di pura antipatia personale e di reale qualunquismo personale/politico che certo non sorprende gli osservatori più avveduti, nell'epoca del qualunquismo e della povertà di pensiero imperante, ma che semmai stupisce solo per le proporzioni acquisite. E dico tutto questo da amante degli anni '80, di Faust'O, per me artista immenso, e di un sacco di roba del periodo. Io capisco la volontà di osteggiare il clima che in parte era uniformato e pure estremamente violento rispetto a ciò che non risultasse allineato, ma questo ha portato oggi a conseguenze aberranti e molto più pericolose. Il vero oscurantismo, che si mescola sempre bene con l'ignoranza, è quello che ho letto non solo in questo topic ma anche in molti topci sulla medesima falsariga. Ed il bello è che noi oscurantisti siamo poi quelli che venerano un Battisti, non esattamente il pupillo dei movimenti sinistroidi di allora, od un Faust'O (almeno nel mio caso), anche più di un Guccini o un De Andrè.

Ma quello che Wago giustamente sottolinea, magari in modo indiretto, è proprio la paura dell'utente e dell'ascoltatore rispetto ad un periodo conosciuto poco niente, capito ancora meno, ed in relazione al quale non si trova meglio da fare che sparare nel mucchio con la stessa cognizione di causa di un cavallo imbizzarrito: povertà di pensiero e povertà di idee e di personalità, questa è ahimè la ricetta vincente, questa è ahimè la linea su cui si uniforma anche l'ascoltatore "indie" medio, senza interrogarsi, senza provare a visualizzare un'epoca da punti di vista differenti. E' tutto ridotto ad una mera questione di antipatia personale ed ai sassolini che la gente vuole togliersi dalle scarpe perchè all'epoca qualche invasato la prendeva in giro per il fatto di ascoltare la disco-music o il pop easy-listening.
Bel modo di rapportarsi con la musica, bello e profondo davvero, ridurre tutto a battaglie personali che trasudano complessi di inferiorità neanche tanto bene malcelati, assimilabili a quelli del lettore di Moccia che 20 anni dopo rinfaccia agli esaltati intellettualodi della sua generazione di leggere il noioso Nietzsche, quello del lettore di romanzi rosa che rinfaccia agli amici sfigati di leggere Keats ed Oscar Wilde.

Veramente io rimango basito, ma di brutto proprio: il messaggio è chiaro, va bene qualunque cosa purchè non mi costringa a schierarmi ed a pensare, magari anche totalmente in contrapposizione a certe istanza degli anni '70, ma cazzo quantomeno che mi costringa a riflettere ed a prendere posizione. Niente, è più facile sparare nel muccio e rifugiarsi nelle proprie certezze personali senza interrogarsi, tanto chi lo fa è triste, sfigato e di solito comunista (che poi la stragrande maggioranza dei movimenti degli anni '70 erano legati ad una cultura post-hippie che non ha nulla a che vedere con il comunismo neanche per sbaglio, ma anche qui riflettere ed interrogarsi è fuori legge, meglio abbandonarsi ai luoghi comuni).
Viviamo proprio nell'epoca dell'annullamento della personalità, anche in relazione alla musica ed al contenuto della musica. Ed il bello è che questo forum passa per sinistroide: niente di più falso, il concetto di "sinistroide" non si misura con i voti dati nei relativi topic (al PD, perlatro  O_O), ma con l'atteggiamento. E su questo il forum ha un inquadramento profondamente e grandemente conservatore, arroccato sulle proprie certezze, che non a caso vede come il fumo negli occhi tutto ciò che è vagamente sinistroide e si aggrappa alla cultura oggi prevalente del qualunquismo e dell'annullamento del pensiero.
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#369 wago

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Inviato 05 luglio 2009 - 09:06

Però mi sorge il dubbio su chi deve ringraziare l'Italia per Diaframma e Massimo volune, orgogliorockitalianocantatoinitaliano.
Pochi cazzi, il suono è UK!


Uhm, i Massimo Volume UK? A che gruppi pensi? Io li ho sempre visti come US-like, forse per istintivo accostamento agli Slint (con cui in effetti hanno a che vedere piu' come suggestioni che come forma musicale) :|
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#370 Guest_floriano_*

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Inviato 05 luglio 2009 - 09:29


Però mi sorge il dubbio su chi deve ringraziare l'Italia per Diaframma e Massimo volune, orgogliorockitalianocantatoinitaliano.
Pochi cazzi, il suono è UK!


Uhm, i Massimo Volume UK? A che gruppi pensi? Io li ho sempre visti come US-like, forse per istintivo accostamento agli Slint (con cui in effetti hanno a che vedere piu' come suggestioni che come forma musicale) :|


A nessuno, non è che in ogno gruppo bisogna trovare il corrispondente da una parte all'altra dell'oceano. Sensibilità artistica.
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#371 Guest_floriano_*

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Inviato 05 luglio 2009 - 09:42



In tutto questo, sfavilla la gemma Giorgio Moroder, eroe di casa nostra ma curiosamente mai davvero seguito in Italia, nemmeno dalle tanto adorate e celebrate band wave, che preferivano fare il verso ai Joy Division o infrattarsi negli abissi EBM piuttosto che convertirsi al verbo del baffone.


Ho letto tutto il tuo pippone, di solito i pipponi mi annoiano ma il tuo ha anche contenuti interesanti, tuttavia parlare di EBM per quei tempi è errato. Anche se esistevano già i DAF, non esisteva nessun movimento o scena EBM.
E' un termine coniato dai front 242 a metà anni '80, ma la vera scena EBM nacque solo anni dopo.
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#372 Guest_teddy_*

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Inviato 05 luglio 2009 - 09:54

Scusate l'ignoranza, ma EBM sta per...
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#373 wago

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Inviato 05 luglio 2009 - 09:55

Si', credo anche io che il termine sia scorretto. Avrei dovuto, forse, parlare semplicemente di synth-punk.
Non conosco bene il territorio italico anni '80, ma anche in base ai ripescaggi che vengono condotti in questi anni da blog vari mi sono fatto l'idea che nell'underground ci fossero diversi gruppi sperimental-elettronici/smanettoni, caratterizzati da tinte fosche e idee, forse per analogia, mica tanto chiare. Ora dirne ogni bene possibile e' particolarmente in voga, e perfino io che ste cose non le amo arrivo a riconoscere che alcune cose sono interessanti e/o divertenti, pero' mi pare lo stesso si parli di roba molto raffazzonata e carbonara, ci sta ripescarla ma da qui a sfruttare la scusa per gettare nell'immondizia il decennio precedente ce ne passa.
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#374 Guest_floriano_*

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Inviato 05 luglio 2009 - 10:17

Si', credo anche io che il termine sia scorretto. Avrei dovuto, forse, parlare semplicemente di synth-punk.
Non conosco bene il territorio italico anni '80, ma anche in base ai ripescaggi che vengono condotti in questi anni da blog vari mi sono fatto l'idea che nell'underground ci fossero diversi gruppi sperimental-elettronici/smanettoni, caratterizzati da tinte fosche e idee, forse per analogia, mica tanto chiare. Ora dirne ogni bene possibile e' particolarmente in voga, e perfino io che ste cose non le amo arrivo a riconoscere che alcune cose sono interessanti e/o divertenti, pero' mi pare lo stesso si parli di roba molto raffazzonata e carbonara, ci sta ripescarla ma da qui a sfruttare la scusa per gettare nell'immondizia il decennio precedente ce ne passa.

Nessuno vuole affossartelo, ma come la wave italiana risentiva di quella albionica, anche i tuoi eroi prog italiani risentivano della forte influenza della scuola inglese, magari erano musicisti tecnici, meno carbonari, ma il bello ( o il brutto a seconda dei gusti ) è che la preparazione tecnica a partire dal punk non serviva più, il messaggio diventava più importante del vestito musicale.
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#375 wago

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Inviato 05 luglio 2009 - 10:33

Certo, i miei eroi erano indubbiamente figli dell'ondata prog britannica, ma la scena italiana ha avuto poi un'evoluzione sua, proseguita (come involuzione volendo, ma comunque proseguita) lungo strade proprie anche quando in UK il fenomeno era tramontato. Per una PFM che era un clone spudorato delle band inglesi, c'erano diverse band la cui formula era personale e decisamente italiana, vuoi perche' riprendevano motivi tradizionali, vuoi perche' restavano legate al beat in modo molto diverso che all'estero, vuoi proprio perche' il particolare clima culturale le caricava di idee (musicali e non) che solo in Italia potevano trovare spazio.
Parlo anche dei tanti nomi folk e prog giustamente dimenticati, perche' poca cosa a confronto dei grandi, perche' musicalmente ingenui ecc. Gente che "piu' tecnica" non lo era poi mica tanto: basta sentire un disco dei per niente "minori" Rovescio della Medaglia per accorgersi che anche a casa nostra non valeva affatto l'equazione prog=tecnica. Andando su nomi piu' oscuri, i dischi registrati col culo, prodotti (se non suonati o composti) alla bell'e meglio diventano pure una maggioranza. Rimangono, pero', questi tratti "italiani", e anche dove i risultati non sono memorabili una peculiarita' rispetto alle scene straniere va riconosciuta.

Mi pare invece che, parlando di anni Ottanta, questo valga di meno, specie andando nell'"underground". Conosco poco, lo ripeto, e sarei ben contento di essere smentito (piu' che da liste di nomi, da link rapidshare). Nelle cose che ho sentito, pero', vedo - oltre che molto poco "messaggio" (ma forse e' un bene, dopo la sbornia sessantottina tirata lunga per un decennio) - anche poca "italianita'", e assieme a questo poche idee diverse rispetto a quelle che andavano all'estero. Se l'italico provincialismo nei 70s era colmato da tutte le cianfrusaglie post-sessantottine che gli davano un'identita' e un'originalita' di materiali su cui impostare una ricerca unica, negli 80s mi pare che nulla rimedi alla lacuna, e le produzioni carbonare siano pura emulazione e/o "smanettamento" senza idee dietro, in vari casi anche senza creativita'. Il genere di cazzonaggini smozzicate che piacciono a lassi, che pero' non han lasciato il segno: non solo perche' poco reclamizzate, ma perche', tutto sommato, non avevano nessun segno da lasciare.
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#376 R. Mutt

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Inviato 05 luglio 2009 - 12:11

Ed il bello è che noi oscurantisti siamo poi quelli che venerano un Battisti, non esattamente il pupillo dei movimenti sinistroidi di allora, od un Faust'O (almeno nel mio caso), anche più di un Guccini o un De Andrè.


Ma dai Julian non dire falsi storici; oggi Battisti può darsi che sia apprezzato anche dall'ala estrema della sinistra, ma storicamente negli anni Settanta era considerato un fascista solo perché cantava d'amore invece che impegnarsi nella lotta politica. Una cosa da medioevo, cazzo. Come oggi battiato è malvisto da quell'ala politica perché anni fa andò a suonare a un convegno di AN.

Secondo me la colorazione politica della musica in Italia ha impedito lo sviluppo del rock. Forse solo gli Area hanno saputo sì farsi voce di un movimento, senza però rinunciare a sperimentazioni ardite e inedite. Nella maggior parte dei casi, però, la musica italiana restava ancorata a un pregiudizio secondo il quale per fare buona musica dovevi essere impegnato. Cioè tu te li immagini in talia in quegli anni non dico i Gong o i Neu!, ma anche un "Tonight's The Night", un "On The Beach" o un "Inside Out", un "Solid Air"? Stiamo parlando di cantautori, eh, che da noi si sprecano, non di "edonisti" alla Lou Reed-Bowie (che sicuramente sarebbero stati linciati ai concerti asd): sono convinto che dischi così,che indagavano il dolore umano con una profondità pazzesca o che affrontavano temi musicali e psicologici in modo viscerale ed elegante, fossero usciti in Italia, sarebbero stati bollati come musica di merda o "fascista" solo perché non allineati a dettami e standard di certa musica.

In Italia abbiamo avuto musicisti che non avevano nulla da invidiare ai colleghi di altri Paesi: il loro limite era più culturale (legato alla cultura della sinistra extraparlamentare, che ha dato anche buoni frutti comunque) che musicale o artistico. Onore agli Skiantos e alla wave italiana che hanno rinvigorito la scena musicale nostrana, ripulendo il rock e il cantautorato italici dai pregiudizi politico-sociali in cui si erano impelagati. Anche i CCCP hanno fatto una musica politica, mi dirai: sì, ma l'hanno fatta senza moralismi di sorta e soprattutto hanno cantato il dolore, la sofferenza e la noia del vivere in un determinato contesto politico-sociale. Era una musica espressionista, per certi versi. La politica non era il fine, ma la causa di quella musica.
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#377 wago

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Inviato 05 luglio 2009 - 12:27

tu te li immagini in talia in quegli anni non dico i Gong o i Neu!, ma anche un "Tonight's The Night", un "On The Beach" o un "Inside Out", un "Solid Air"?


Perche', tu te li immagini in un posto qualsiasi che non sia quello in cui sono nati?

Mi pare assurda questa discussione. Si fa quelli che "in Italia non c'e' mai stato niente di originale", e poi si schifa quel che di originale c'e' stato perche' "all'estero facevano altre cose". Grazie al cazzo!

La colorazione politica avra' provocato ogni sorta di mali, ma un'Italia senza anni 70 politicizzati non ci e' dato di immaginarla. Quel che e' stato e' stato e, piu' che giudicarlo (mania che, dall'antifascismo all'anticomunismo, e' il male numero uno della cultura italiana, altro che rock e mina rock) e' il caso di comprenderlo e, riuscendoci, valorizzare quel che ha prodotto.
Nessuno fa piu' quello che, seriamente, si incazza col punk per avere cancellato il prog. Non vedo proprio perche' ancora oggi si debba fare quelli che benedicono il post-77 per aver preso a calci in culo quel che c'era prima. Invece che benedire, maledire e additare preoccupiamoci di capire.

Ma poi tutto sto tripudio di genialita' nel post-Skiantos dove sarebbe mai? Per ogni "Storia di un Impiegato" mi trovate un "Tango"? Grazie.
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#378 GrantHart

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Inviato 05 luglio 2009 - 12:30

battisti non veniva mica demonizzato perché parlava d'amore, ma per come ne parlava, in maniera estremamente banale, stereotipata, da falò sulla spiaggia. del resto i testi non li scriveva mica lui.
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#379 Guest_telegram_*

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Inviato 05 luglio 2009 - 12:35

E comunque senza esagerare. Io sono vissuto in una delle regioni più "rosse" d'Italia, dove prima che nascessi il PC prendeva tipo la metà dei voti da solo, eppure i miei genitori e tutti quelli della loro generazione che io conosca adorano Battisti. A ostracizzarlo erano al massimo i più fighetti-estremisti, nulla più.
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#380 Greed

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Inviato 05 luglio 2009 - 13:17

battisti non veniva mica demonizzato perché parlava d'amore, ma per come ne parlava, in maniera estremamente banale, stereotipata, da falò sulla spiaggia. del resto i testi non li scriveva mica lui.


Non posso dire di essere molto informato sulla scena di quando Battisti cominciò ad avere i primi successi, ma a me sembra che nel pop quella maniera di parlare dell'amore non fosse così banale. Mica faceva le canzoni con le rime fiorecuoreamore, cosa che invece andava piuttosto di moda.
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#381 wago

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Inviato 05 luglio 2009 - 13:20

Un ulteriore appunto. Vedo che il gioco e', grosso modo: "l'oscurantismo rosso ha impedito la nascita di tutta una serie di capolavori non connotati politicamente, relegando l'Italia a fanalino di coda rock". Al di la' della debolezza intrinseca dell'argomentazione (che ne sappiamo di cosa sarebbe nato in Italia se...), mi pare che ci siano vari altri errori di fondo:
1) non mi dilungo, perche' gia' ho insistito a riguardo - il clima politico/culturale avra' sfavorito l'emergere di certe cose, ma ha permesso il prosperare di altre che, a oggi, rappresentano alcune fra le produzioni piu' originali e "italiane" del nostro paese;
2) non mi pare che l'ostracizzato Battisti non vendesse dischi;
3) non mi pare neppure che oggi o negli anni 80 ci sia chissaquale clima culturale favorevole all'emergere di grandi idee e talenti. Anzi, diro': quell'interesse - politicamente connotato, va bene - per la cultura e la creativita' che fino a un certo tempo in Italia e' stato mantenuto vivo dalla "controcultura" e' definitivamente scomparso o degenerato in amarcord cannaioli a base di MCR e terzomondismo.
Perche' negli 80s c'e' stato un fiorire di produzioni musicali underground non espressamente politicizzate? Perche' Lotta Continua si era sciolta? Ma non credo proprio: semmai, perche' i costi di realizzazione dei dischi erano scesi vertiginosamente, perche' la nuova estetiva post-punk/DIY permetteva a produzioni piu' scrause di essere considerate valide. E soprattutto, perche' si era verificata quella scissione ad oggi incolmata tra mainstream e underground. Facile oggi dire che c'e' piu' liberta' d'espressione, piu' confronto di idee e meno oscurantismo: oggi le idee e la musica passano tramite canali che negli anni Settanta non esistevano. E se si va a guardare al mainstream italiano degli anni Ottanta (ma pure dei Settanta, va') si scopre che non era affatto rose e fiori.
Alla controcultura settantiana va allora dato atto di aver creato e mantenuto spazi per la produzione artistica, ovviamente connotata, d'altronde si parla di attivisti politici, mica di mecenati. Senza di quelli, non e' che avremmmo avuto il paese idilliaco in cui ogni poggiobustonese non-schierato sarebbe stato un Lucio Battisti: no, probabilmente avremmo avuto Pooh, Fausto Papetti, Tozzi e poco altro.
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#382 aries

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Inviato 05 luglio 2009 - 14:03

non ho seguito il discorso ma quest'ultimo post è assai condivisibile.

rispondendo al topic: inglese.
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#383 Limenitis

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Inviato 05 luglio 2009 - 21:08


Tornate pure a sentirvi i CCCP, e a fare finta che con gli anni di piombo non abbiano niente a che spartire.


Secondo me proprio niente, nè con gli anni di piombo nè con la "sinistra extraparlamentare" che li osannava chissà perchè, probabilmente soltanto per il nome e per quelle quattro (grandiose) minchiate del celeberrimo "manifesto programmatico" nel primo ep. Per me, lo ripeto per l'ennesima volta, i testi dei Cccp avevano a spartire con la politica per un puro vezzo estetico, parlano d'altro.
Però capisco pure che determinati pregiudizi siano duri a morire: tempo fa uscendo da un ristorante ci stava un gruppo d ragazzi a fumarsi la classica sigaretta fra il primo e il secondo. Uno di loro canticchiava "Punk Islam" e mi sono permesso di dirgli qualcosa tipo "cavolo mica facile trovare qualcuno che conosce i Cccp" (il mondo non è ondarock). E lui "oh ragazzi, abbiamo un altro compagno" asd asd


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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#384 wago

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Inviato 05 luglio 2009 - 21:13

Che Ferretti fosse iscritto a Lotta Continua non e' che sia una leggenda metropolitana, eh!
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#385 Guest_floriano_*

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Inviato 06 luglio 2009 - 09:56

Mi inserisco in ritardo nella bagarre sulla situazione politica e musicale dell'Italia negli anni Settanta.
Mettersi a discutere sul "meglio le zecche o le dark" (le zecche tutta la vita), pero', non mi pare il modo piu' produttivo per affrontare la questione.


Ma manco per cazzo.
Io dopo una mezza dozzina di feste dell'unità, all'inizio degli '80, avevo già i coglioni e il fegato frantumati di slogan, tavernello e pane e salsiccia. A 16 anni avevo già il polistirolo alto.
Scoprii Unknown pleasure e 17 seconds, mi comprai una dolcevita nera, un cappotto grigio e volai a Londra.

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#386 Dudley

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Inviato 06 luglio 2009 - 10:12


Mi inserisco in ritardo nella bagarre sulla situazione politica e musicale dell'Italia negli anni Settanta.
Mettersi a discutere sul "meglio le zecche o le dark" (le zecche tutta la vita), pero', non mi pare il modo piu' produttivo per affrontare la questione.


Ma manco per cazzo.
Io dopo una mezza dozzina di feste dell'unità, all'inizio degli '80, avevo già i coglioni e il fegato frantumati di slogan, tavernello e pane e salsiccia. A 16 anni avevo già il polistirolo alto.
Scoprii Unknown pleasure e 17 seconds, mi comprai una dolcevita nera, un cappotto grigio e volai a Londra.


Amen.



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#387 geeno

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Inviato 06 luglio 2009 - 10:17

siete indi.
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#388 Guest_floriano_*

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Inviato 06 luglio 2009 - 10:25

siete indi.

zitto indi-geeno
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#389 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 06 luglio 2009 - 10:42


siete indi.

zitto indi-geeno


asd

dai la sbandata darkettona sui 15 anni è perdonabile, l'ho avuta anche io
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#390 bluetrain

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Inviato 06 luglio 2009 - 10:46



siete indi.

zitto indi-geeno


asd

dai la sbandata darkettona sui 15 anni è perdonabile, l'ho avuta anche io


è quello che ha fatto dopo che è difficilemte perdonabile
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#391 aries

    Watcher of the skies.

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Inviato 06 luglio 2009 - 10:51

Sì ma quel dark è ancora accettabile, cioè dolcevita nero e cappottone grigio è okkei, quand'ero io al liceo le dark ci avevano le calze a rete bucate, il borotalco in faccia col trucco colato e i capelli unti, per carità.
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#392 loveless

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Inviato 06 luglio 2009 - 16:20

io ricordo una ventina d'anni fa in tutta la mia combricola anche mantelli neri,scarpe a punta tipo elfo e panciotti ottocenteschi  asd.....io però ero dell'ala più rockettara del gruppo:chiodo e anfibi perenni anche in agosto....il cerone bianco mi stava sul cazzo nonostante che la mia ragazza dell'epoca ne usava quantità industriali  asd che tempi....cmq tornando in topic  io analizzando per i miei gusti personali tutta l'area del postpunk/new wave/dark  e affini ,con qualche altra deviazione stilistica mi limito a giudicare quantitativamente quello che hanno espresso le mie band  preferite dal 78 ad oggi: beh,l'approccio è diverso e ovviamente preferibile soggettivamente,parlando di quantità di realtà valide  mai come in questo  specifico campo gli inglesi doppiano gli americani
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#393 Guest_Erzengel der Vernichtung_*

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Inviato 06 luglio 2009 - 18:04



siete indi.

zitto indi-geeno


asd

dai la sbandata darkettona sui 15 anni è perdonabile, l'ho avuta anche io


Idem  :'(
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#394 geeno

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Inviato 06 luglio 2009 - 18:08

Ci sono vari tipi di darkettoni, quelli casual:

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quelli maragli che non se ne rendono conto:

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quelli all'ultimo stadio:

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L'ho imparato frequentando il "Condor" di Modena.
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#395 loveless

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Inviato 06 luglio 2009 - 18:56

meglio il dark inglese o quello americano?
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questa battle sarebbe durissima...roba da lanciare la monetina :-*
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#396 bosforo

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Inviato 06 luglio 2009 - 19:06

che c'è di buono di dark in america?

conosco solo i christian death
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#397 wago

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Inviato 06 luglio 2009 - 19:07

Ragas ma voi ora siete qui a fare i vecchi saggi e andavate in giro conciati a quel modo? [Ok, magari non proprio a quel modo, ma insomma].
Il trucco l'ombretto i capelli i vestiti neri e adesso noi si e' a ridere dietro agli emo. Coi vegliardi che fanno i saputi, loro che ne sono usciti, magari pure dando tacitamente degli sfigati a chi tra gli attuali zuen abbia avuto le due dita di cervello necessarie per non conciarsi come un personaggio di Tim Burton e magari sentirsi lo stesso i Cure (e i Can, e Madonna).
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#398 loveless

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Inviato 06 luglio 2009 - 19:11

Ragas ma voi ora siete qui a fare i vecchi saggi e andavate in giro conciati a quel modo? [Ok, magari non proprio a quel modo, ma insomma]


si,lo ammetto... e anche peggio a volte asd
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#399 loveless

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Inviato 06 luglio 2009 - 19:24

che c'è di buono di dark in america?

conosco solo i christian death


l'america ha sfornato poco in rapporto agli uk,però roba decisamente valida: christian death,mephisto walz ,TSOL,voodoo church,swans,lycia,black tape for a blue girl,faith & the muse,vanishing,scarlet's remains,cinema strange....
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#400 bosforo

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Inviato 06 luglio 2009 - 19:39


che c'è di buono di dark in america?

conosco solo i christian death


l'america ha sfornato poco in rapporto agli uk,però roba decisamente valida: christian death,mephisto walz ,TSOL,voodoo church,swans,lycia,black tape for a blue girl,faith & the muse,vanishing,scarlet's remains,cinema strange....


grazie per la lista :-)
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