una "scena" che probabilmente non ha nulla da invidiare alla Chicago blues degli anni 40, o alla Nashville country degli anni '50, o alla New Orleans jazz di che cazzo ne so. Insomma è una pagina della Storia della musica popolare tra le più incredibili per quantità, novità e qualità. E anche tra le più misconosciute forse, anche se per me è un grande orgoglio nazionale.
Esattamente, ed è anche la scena che, con ogni probabilità, ha prodotto più brani memorabili nel nostro paese. D’altra parte è difficile rimanere indifferenti a certe raffinatezze melodiche, alla poesia di alcuni testi, alla musicalità del napoletano. Misconosciuta no, almeno per quanto concerne determinati pezzi. Sul forum certo, se ne parla poco, al punto che, persino un Ondarocker, mi chiese come si faceva a Napoli coi melodici, o qualcosa del genere.
Evidentemente(ed è un errore che fanno in molti), certi orrori, riescono a coprire un patrimonio musicale di inestimabile valore agli occhi dei più. E si, in questo senso si potrebbe parlare di “misconosciuta”.
Ad ogni modo, la mia conoscenza in materia è ancora limitata. Conosco diversi pezzi di svariati autori ma non ho una visione organica e totalizzante, in particolare su alcuni artisti e su quello che c’è dietro le canzoni. Ed è uno degli approfondimenti che, da napoletano(ma in generale da appassionato di musica), mi riprometto di fare prima di morire.
Tra i due “totem” della canzone classica, ho una preferenza per Murolo. Quel che per Goz è compassato, per me è raffinato, delicato. Senza effetti speciali, solo con chitarra e voce ha inciso decine e decine di capolavori. Il tutto in quell’Antologia di metà degli anni 60’, che ad oggi, è probabilmente il lavoro più completo sulla storia della canzone napoletana.
Bruni? Beh che dire, un gigante. Uno che, nel mentre, ha arricchito il repertorio napoletano di ulteriori classici. Non potrebbero definirsi altrimenti due capolavori come “Amaro è ’o bene”e “Carmela”, scritti con Salvatore Palomba.
Questi due li posto, perché nessuno l’ha ancora fatto e perché dimostrano le capacità autoriali (e interpretative) di Bruni
https://www.youtube....h?v=KyzEtFLHLXchttps://www.youtube....h?v=fYNqORN_pK8Ah, su Carmela non riesco a capire quale sia la versione originale del 1976. Su Youtube si trovano tantissime incisioni. Posto quella che mi sembra più “antica”(la preferisco pure, a dire il vero)
Col tempo ho imparato ad amare certe sue interpretazioni, anche se(ed è per questo che a mia preferenza va a Murolo)in certi casi, e in determinati passaggi, mi suona ancora un po’ ”eccessivo”. Intendiamoci, mi piace la passione che mette nei pezzi, la sua teatralità. Ma la “napoletanità”, può anche essere garbata, sussurrata, non deve per forza essere “urlata”. Vedi Eduardo e Troisi, altre due figure irrilevanti…
Se poi parliamo di forza dirompente, non si può prescindere da certe interpretazioni...
Parlo delle incisioni rese da due tenori in particolare: Beniamino Gigli ed Enrico Caruso
Il primo è nato a Recanati, ma fu uno dei più credibili interpreti della canzone napoletana di inizio secolo, al punto che, la sua versione di ‘A canzone e ‘Napule, capolavoro di Bovio-De Curtis, è ancora oggi la più ricordata.
https://www.youtube....h?v=LnmGU0gI05YEvidentemente studiò parecchio la pronuncia del dialetto, tanto che suonano bene(quasi) come se a cantarli fosse un napoletano. Cosa che non vale per molti altri tenori di epoche coeve o successive.
Non sono un esperto di lirica(un giorno capirò i meriti di un pallone gonfiato inespressivo come Pavarotti) ma non c’è bisogno di esserlo, sentendo la voce di Gigli. Dico solo chele sue incisioni napoletane sono tra le cose più belle che possiate udire in musica.
Voce ‘e notte
https://www.youtube....h?v=9nt8YSbwA-YSanta lucia luntana
https://www.youtube....h?v=QCCr8QlP6acC’e poi Enrico Caruso, uno che non ha certo bisogno di presentazioni. O meglio ne avrebbe bisogno(in particolare qui) ma le mie conoscenze non gli rendebbero giustizia

Dico solo che, per molti, il fascino della sua voce rimane insuperato.
Caruso mori nel 1921, proprio quando si stava iniziando ad incidere su disco(pare fu il primo a sfruttarne le potenzialità) .Fece giusto in tempo a registrare una serie di classici napoletani, tra cui ‘O sole mio, Tu ca nun chiagne, Fenesta ca lucive e altre. Ovviamente le incisioni risentono della data, ma sono l’unica testimonianza del suo talento e furono(con discreta probabilità) determinanti, per la diffusione della musica napoletana all’estero.
O’sole mio
https://www.youtube....h?v=t_ybjI6KIcsTante cover pessime, la sovraesposizione, ma questa versione è ancora un capolavoro, nonché la migliore in assoluto
A’ vucchella
https://www.youtube....h?v=u08VBH10vtoCore ‘Ngrato
https://www.youtube....h?v=TjVjEEz7dS8Probabilmente è il mio pezzo(napoletano)preferito, in una versione strabiliante. Pare che Caruso la cantasse quasi sempre ai concerti. Ed è (forse)anche per questo, che oggi è così popolare.
Ah colgo l’occasione del pippone per ribadire la mia tesi: Questa sezione dovrebbe essere spostata. Se fosse di là, questo topic avrebbe qualche risposta in più. O Comunque qualche visualizzazione in più. Ed è giusto che più persone possano conoscere Sergio Bruni o la Great American Songbook( altra “scena”, per così dire, che ha più di un collegamento col pop/rock)