Le mie - poche, per fortuna - frequentazioni con i colleghi romani regalano sempre momenti di grande soddisfazione professionale (e personale)
Ieri ho mandato a un mio collega (su indicazione del capo, perchè quel collega non l'ho mai visto nè sentito prima) che fa (più o meno) controllo di gestione delle schede di excel (fatte a cazzo di cane, ma vabbè) per riempire le quali mi sono fatto un mazzo così (ieri ho postato poco ahimè) estrapolando da un progetto n voci di prezzo e ricalcolandole e riaccorpandole secondo i loro criteri (che ovviamente confliggono con la specificità tecnica di un progetto,ma vabbè), e cioè area di attività, conti, centri di costo, eccetera e suddividendole, infine, per ogni Ente interessato ai lavori (decine, tra Province e Comuni).
Preciso che questo è un lavoro che dovrebbero fare loro, ma che per ragioni che non posso spiegare (c'è di mezzo incidenti, morti, indagini della magistratura, etc) hanno smollato a noi
Gli mando sta roba (ovviamente in pdf) via mail e dopo due minuti mi chiama (ripeto: mai inculato prima, nemmeno via mail)
Mi scuso per il romanesco abbozzato
A Dest bello, come stai? Che se dice?
b-bene, e tu?
Allora senti, circa tutta quella munnezza in pdf che m'hai mannato, ce stanno nsacco de cretinate, me dovresti rimandà il file in excel così te lo sistemo io e poi devi fà così pure l'artre
Ok, ti mando quello delle province di Siena e di Firenze
Manname quello che te pare, così vi sistemo la cazzate ch'avete fatto
resisto alla tentazione di mandarlo dove merita e quindi il discorso verte sul calcio (è romanista) per i successivi 10 minuti
Gli mando la roba, vado a prendere un caffè e al ritorno trovo la mail in cui mi corregge la scheda: la correzione consiste nell'avere inserito la parola metalliche tra le parole barriere e cavalcavia.
Mi chiama per sapere se ho ricevuto e capito il tutto, lo ringrazio (...) e lui mi fa
De niente, pe n'amico questo e artro