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Qualcuno Mi Spiega I Beatles?


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1297 replies to this topic

#1201 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 03 dicembre 2021 - 13:40

Per ora ho visto solo la prima. Mi ha colpito molto questo dettaglio, mentre Paul cerca di dare vita a Get Back

IMG-20211203-140846.jpg
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#1202 markmus

    cui prodi

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Inviato 06 dicembre 2021 - 08:09

Qualcuno ci spiega i Beatles:
https://chartingthebeatles.net/#
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#1203 The Careless Whisper

    Classic Rocker

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Inviato 06 dicembre 2021 - 22:57

Non l'ho ancora visto per intero, storicamente deve essere qualcosa di straordinario (spero rilascino anche le altre decine di ore girate)...la qualità audio/video è molto elevata.

Dagli spezzoni che ho visto, McCartney era quello che reggeva la baracca, Lennon quello che spuntava qui e là a dare suggerimenti importanti come in questo caso

Ma solo io ho l'impressione che a volte l'audio non sia corrispondente al video? 

Magari hanno montato l'audio di altre situazioni sul materiale video in loro possesso?

 


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"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)

"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)

"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)

 

 


#1204 pasquale

    mainstream Star

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Inviato 07 dicembre 2021 - 02:06

La vera star di tutto è lei

http://youtu.be/kH-hlsTsPi4

http://youtu.be/moB2NdtmpoI
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#1205 cerezo

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Inviato 07 dicembre 2021 - 08:32

i momenti più belli sono quando paiul e john suonano uno di fronte all'altro, si cercano, scherzano, si danno suggerimenti musicali con un cenno della testa, si capiscono al volo e ridono, una sintonia perfetta

la presenza fissa di yoko è stata inopportuna ma, alla fine, irrilevante, mi sono convinto che i quattro si siano lasciati da amici semplicemente perché avevano ognuno un progetto musicale diverso in mente, e infatti

 

ho pure dovuto rivedere un pregiudizio quasi automatico: gli artisti che fanno musica complessa NON sono più intelligenti/maturi

yoko in pratica sembra una bambina che cerca attenzione

george è il più insicuro dei quattro, con frequenti rigurgiti di misticismo un po' d'accatto che avrei invece attribuito a john, ha pure tentato di sabotare octopus garden di ringo incasinandone tutta la semplicità

 

(devo ancora vedere il terzo)


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#1206 markmus

    cui prodi

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Inviato 07 dicembre 2021 - 08:44

Su Octopus Garden però lo ha aiutato a creare l'embrione di un bridge.
  • 0

#1207 markmus

    cui prodi

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Inviato 07 dicembre 2021 - 08:49

Yoko sembra una bambina ma gli altri ERANO bambini asd

John 2928, Paul 2726, George 2625  :o  :  (avevo aggiunto un anno a tutti)


  • 1

#1208 Garp Buzzy Power

    Inelegantly Wasted In Papa's Penthouse Pad In Belgravia

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Inviato 07 dicembre 2021 - 09:46

Tutti a parlare di Yoko e va bene ma dell'amico Hare Krishna di George nell'angolino?


  • 1
"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
 

 


#1209 cerezo

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Inviato 07 dicembre 2021 - 10:08

c'è pure alan parson separato alla nascita da bosforo


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#1210 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 07 dicembre 2021 - 10:16

Tutti a parlare di Yoko e va bene ma dell'amico Hare Krishna di George nell'angolino?


Ma lui non disturba, e soprattutto dopo Twickenham si leva dalle palle.
  • 0

#1211 Garga Charrua

    Dal fiume al mare

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Inviato 07 dicembre 2021 - 10:35

mi sono convinto che i quattro si siano lasciati da amici semplicemente perché avevano ognuno un progetto musicale diverso in mente

 

C'è da dire che il girato di Get Back arriva fino al 30 gennaio. Già il 3 febbraio avresti visto 4 Beatles che si prendevano a male parole, e per tutto l'anno successivo freddezza glaciale e rancore generalizzato, giusto intervallati ogni tanto "da qualche svogliata carezza e un po' di tenerezza", come diceva qualcuno. Va da sè ovviamente che a causare l'astio non furono tanto i "progetti musicali diversi" (che pure erano un fattore), ma i soldoni.


  • 0

"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."


#1212 Garp Buzzy Power

    Inelegantly Wasted In Papa's Penthouse Pad In Belgravia

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Inviato 07 dicembre 2021 - 10:47

 

Tutti a parlare di Yoko e va bene ma dell'amico Hare Krishna di George nell'angolino?


Ma lui non disturba, e soprattutto dopo Twickenham si leva dalle palle.

 

 

Però mette soggezione e difatti non ricordo più chi chiede a George chi diavolo sia quell'individuo asd


  • 0
"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
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"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
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"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
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#1213 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 07 dicembre 2021 - 10:58

 

mi sono convinto che i quattro si siano lasciati da amici semplicemente perché avevano ognuno un progetto musicale diverso in mente

 

C'è da dire che il girato di Get Back arriva fino al 30 gennaio. Già il 3 febbraio avresti visto 4 Beatles che si prendevano a male parole, e per tutto l'anno successivo freddezza glaciale e rancore generalizzato, giusto intervallati ogni tanto "da qualche svogliata carezza e un po' di tenerezza", come diceva qualcuno. Va da sè ovviamente che a causare l'astio non furono tanto i "progetti musicali diversi" (che pure erano un fattore), ma i soldoni.

 

 

Si, si vede anche qui un Lennon estasiato dal primo incontro avuto con Allen Klein, e Glyn Johns che non sa come dirgli che forse si sta sbagliando.


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#1214 starmelt

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Inviato 07 dicembre 2021 - 11:10

Un Lennon anche estasiato mentre si discute di The Long and Winding Road:

Capture.png
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#1215 pasquale

    mainstream Star

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Inviato 07 dicembre 2021 - 11:32

George Harrison ha risolto Octopus, mica l'ha incasinata
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#1216 markmus

    cui prodi

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Inviato 07 dicembre 2021 - 11:37

mi sono convinto che i quattro si siano lasciati da amici semplicemente perché avevano ognuno un progetto musicale diverso in mente

 
C'è da dire che il girato di Get Back arriva fino al 30 gennaio. Già il 3 febbraio avresti visto 4 Beatles che si prendevano a male parole, e per tutto l'anno successivo freddezza glaciale e rancore generalizzato, giusto intervallati ogni tanto "da qualche svogliata carezza e un po' di tenerezza", come diceva qualcuno. Va da sè ovviamente che a causare l'astio non furono tanto i "progetti musicali diversi" (che pure erano un fattore), ma i soldoni.
 
Si, si vede anche qui un Lennon estasiato dal primo incontro avuto con Allen Klein, e Glyn Johns che non sa come dirgli che forse si sta sbagliando.

Bellissima quella scena asd
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#1217 wago

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Inviato 08 dicembre 2021 - 07:10

Ieri ho finito di vedere questa sorta di reality show ante litteram ma in ritardo di cinquant'anni, mix improbabile di "X-Factor" e "Grande Fratello VIP" (e che vip!) realizzato da un regista che, tutto sommato, era fra gli ultimi da cui mi sarei aspettato un progetto del genere.

Sono partito scettico — "Let It Be" è l'unico album dei Beatles che mi abbia sempre irritato — ma già dai primi commenti letti mi è salita la curiosità e devo dire che la visione è stata appagante.



Non mi lancerò in super-riflessioni ampie e profonde come alcune che ho trovato in rete: non me ne sono venute in mente. Solo qualche nota, perlopiù sciocchina:

- Il principale effetto dell'esposizione prolungata a questo materiale è stato che il mio subconscio si è apparentemente convinto che la miglior canzone mai composta dai Beatles sia "Maxwell's Silver Hammer". Questo almeno a giudicare dal numero di volte che l'ha riproposta alla mia mente negli ultimi giorni.
- La scoperta più agghiacciante è la diffusione di quei cosi di pelliccia orrendi, indossati praticamente da tutti in studio e fuori (manca giusto McCartney, se non erro). Ero rimasto che durante il "Rooftop Concert" li avessero Lennon e Harrison, ignoravo però che fossero così diffusi.
- Vedendo la modalità di lavoro di McCartney e l'importanza da lui data al feedback degli altri componenti della band (evidente soprattutto nella prima parte), un po' mi spiego perché, nel suo percorso solista, siano tanti gli episodi per me insoddisfacenti o poco beatlesiani: quel ritorno gli mancava. Ovviamente a questo si aggiungono il venir meno della (amichevole) competizione interna, la necessità di riempire album solo di tracce proprie, e la legittima voglia di fare altro rispetto a ciò che lo ha reso Paul McCartney.
- (Non me l'aspettavo ma) Le continue minchiate di John Lennon mi han divertito un sacco, e il top è quando anche altri della band (tendenzialmente McCartney) gli vanno dietro. "Desmond has a sparrow in his parking lot" nuovo inizio ufficiale per "Ob-la-di ob-la-da".
- Fra i momenti che mi hanno più colpito, ci sono quelli in cui la band parla della musica di altri (es. Stevie Wonder o Bob Dylan), per noi lontana del tempo ma allora del tutto contemporanea. È una cazzata, di un'ovvietà disarmante, ma rinfocola la mia perenne sensazione di spaesamento rispetto agli anni in cui viviamo. Di chi parlano oggi fra loro con ammirazione musicale gli artisti di questa notorietà — di Drake, dei Coldplay, di Adele, di Taylor Swift? O di nomi del passato, fra cui magari gli stessi di allora?
- In precedenza, non avevo capito nulla di come avesse funzionato il percorso dietro a "Let It Be". Probabilmente mi mancavano proprio tasselli arcinoti, la cui conoscenza non ha sorpreso nessuno. Ero convinto che lo stile garage/blues dei pezzi fosse una deliberata nonché imperdonabile scelta compositiva, invece è molto più la conseguenza della situazione di merda in cui i quattro si erano cacciati: poco tempo, ispirazione non al top, obbligo a registrare tutto in presa diretta. Diversi pezzi non sono pienamente all'altezza del loro nome, ma sono quello che — dopo anni di espansione stilistica e compositiva costruita sugli overdub — in quelle condizioni han saputo tirar fuori. Come disco vale quel che vale, ma ora che il quadro mi è più chiaro lo rispetto molto di più come esperimento.
- Sono combattuto sul ruolo di Billy Preston, che pure si mostra bravissimo e molto piacevole come persona. Da un lato è evidente che abbia contribuito in modo importante a dare un senso musicale ai pezzi, e che il suo arrivo abbia coinciso con l'ingranare delle session; dall'altro, il suo apporto stilistico è l'elemento che più di tutti ha fatto virare i risultati in una direzione "blues" per me poco appagante.
- Linda McCartney era proprio <3
- Yoko Ono invece ridicola, quantomeno a livello artistico (sul piano personale non ho opinioni).
- I commenti dei vezz per strada durante il concerto sul tetto <3 <3 <3 (sia quelli a favore che quelli contro)
- Durante il concerto, più che nel pubblico o nella band, ho finito per immedesimarmi nel ruolo ingrato dei Police Constables mandati a fermare il tutto. Suppongo si tratti del segno incontrovertibile del mio andare spiritualmente e moralmente per gli -anta
- Non vedo l'ora di leggere degli arricchimenti alle complotterie "Paul is dead" portati da queste 7+ ore di registrazioni senza filtri o quasi.
- Ok, quand'è che escono la notizia che erano state piazzate telecamere nascoste anche durante le session di "Abbey Road"?
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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#1218 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 08 dicembre 2021 - 07:45

Io sono più terra terra; per ora, tra i momenti top personali ci metto 2) Le unghie sudicie di Lennon 2) McCartney con le corde in nylon nere sul suo Hofner 3) ma quanto cazzo fumavano?
  • 0

#1219 markmus

    cui prodi

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Inviato 08 dicembre 2021 - 09:31

- In precedenza, non avevo capito nulla di come avesse funzionato il percorso dietro a "Let It Be". Probabilmente mi mancavano proprio tasselli arcinoti, la cui conoscenza non ha sorpreso nessuno. Ero convinto che lo stile garage/blues dei pezzi fosse una deliberata nonché imperdonabile scelta compositiva, invece è molto più la conseguenza della situazione di merda in cui i quattro si erano cacciati: poco tempo, ispirazione non al top, obbligo a registrare tutto in presa diretta. Diversi pezzi non sono pienamente all'altezza del loro nome, ma sono quello che — dopo anni di espansione stilistica e compositiva costruita sugli overdub — in quelle condizioni han saputo tirar fuori. Come disco vale quel che vale, ma ora che il quadro mi è più chiaro lo rispetto molto di più come esperimento.
- Sono combattuto sul ruolo di Billy Preston, che pure si mostra bravissimo e molto piacevole come persona. Da un lato è evidente che abbia contribuito in modo importante a dare un senso musicale ai pezzi, e che il suo arrivo abbia coinciso con l'ingranare delle session; dall'altro, il suo apporto stilistico è l'elemento che più di 

 

in realta' no, ed io ho avuto un'epifania contraria. il progetto si chiamava get back non a caso e la scelta di registrare tutto in presa diretta senza nessuna sovraincisione era li' dall'inizio, cosi' come il desiderio di ritornare alle radici R&B delle origini. sapevo la storia ma il let it be spectoriano aveva annacquato molto quella visione e il risultato che avevo percepito finora era di un progetto riuscito a meta'.

 

vedendo adesso il dettaglio di quelle session (e avendo ripreso il progetto iniziale di get back con tanto di copertina poi finita sull'album blu della raccolta) sono entrato molto piu' nel concetto. anche le numerose cover R&B che spuntano ovunque nelle 8 ore di filmato confermano per me che avevano le idee molto chiare e che  si erano buttati anima e corpo nella cosa. anche l'apparizione di bill preston per me e' una conseguenza della direzione che avevano preso piu' che qualcosa che devia l'obiettivo verso territori piu' soul / R&B.

 

loro volevano fare quel disco, volevano omaggiare i little richards i ray charles i BB kings per cui avevano sbavato da ragazzini. one after 909 e' da quando suonavano ad amburgo ed e' li' che conobbero preston mentre suonava per little richard, per the long and winding road paul dice che vorrebbe un arrangiamento di ottoni alla ray charles, su for you blue harrison dice chiaramente che vuole catturare la semplicita' di quei blues tradizionali.

 

il tutto me li ha fatti apprezzare ancora di piu' se possibile, loro ed il disco che avevo sempre un po' schifato asd pezzi come dig a pony o don't let me down dal vivo non devono essere una passeggiata e penso non sia stato facile rinunciare a tutte le linee melodiche e sovraincisioni che probabilmente gli scaturivano dalla testa ad ogni secondo visto il modus operandi degli ultimi album.

 

capisco comunque quello che dici, anch'io non sono un fan del blues in generale, pero' resta comunque una loro interpretazione molto personale. mi ha fatto ridere in dig a pony il diss ai rolling stones in tal senso asd I roll a stoney / Well, you can imitate everyone you know, ripreso recentemente da paul forse proprio in onore del suo fratello scomparso <3

 

 


- Non vedo l'ora di leggere degli arricchimenti alle complotterie "Paul is dead" portati da queste 7+ ore di registrazioni senza filtri o quasi.

...e secondo te la barbona che copre gran parte della faccia ed il vocione blues post-peperonata che sfoggia in i got a feeling sono solo una coincidenza?


  • 0

#1220 Tom

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Inviato 08 dicembre 2021 - 09:35

3) ma quanto cazzo fumavano?

 

C'e' un'evidente relazione tra il declino del consumo delle sigarette e il declino della cultura occidentale. E lo dico da non fumatore.


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#1221 wago

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Inviato 08 dicembre 2021 - 09:47

Sì markmus, alla fin fine le due visioni tua e mia sono complementari (forse erano complementari i punti di partenza), non si escludono. La band stava in un pantano creativo e relazionale non indifferente, e ha pensato di uscirne andando a ripescare lo spirito da un lato cameratistico, dall'altro back-to-basics degli esordi. Con in più, inutile negarlo, uno sguardo citazionistico e volendo pure un po' postmoderno legato all'"omaggio" a stili musicali a cui non solo dovevano tanto, ma che in un modo o nell'altro stavano pure tornando di moda. Peraltro lo spirito un po' zelig di Lennon e McCartney c'è sempre stato, quel "you can imitate everyone you know" sembra una presa di coscienza di quello che fin dagli esordi è stato un componente essenziale del loro approccio.

Però appunto, le composizioni risultanti sono l'effetto delle autoimposte condizioni al contorno: non è che McCartney se ne sia stato nella sua cameretta (o più probabilmente casa da 1000 m2) a comporsi "Get Back" cercando deliberatamente di buttare alle ortiche le sue abilità di songrwiter barocco: gli è uscita nelle session ed è stata portata avanti così, grezza e a modo suo frettolosa. Le tracce un po' più "pensate", non credo sia un caso, sono su tutt'altro stile. 


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#1222 bluetrain

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Inviato 08 dicembre 2021 - 09:53

 

3) ma quanto cazzo fumavano?

 

C'e' un'evidente relazione tra il declino del consumo delle sigarette e il declino della cultura occidentale. E lo dico da non fumatore.

 

 

La cosa migliore/peggiore in questo senso è però il disclaimer (immagino imposto dalla produzione e dai tempi cupi in cui viviamo) all'inizio del docu: occhio che qua si fuma eh, detto col tono greve che si userebbe per avvertirci di immagini di sevizie a minori.


  • 2

#1223 wago

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Inviato 08 dicembre 2021 - 09:55

Anche a me (penso a tutti?) il disclaimer ha fatto sorridere

A me più che la quantità di sigarette ha sorpreso come fumassero davvero tutti. Viene il sospetto che i pochissimi che non si vedano in qualche momento con una sigaretta in bocca siano semplicemente finiti fuori dal cut finale.


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#1224 markmus

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Inviato 08 dicembre 2021 - 10:18

Però appunto, le composizioni risultanti sono l'effetto delle autoimposte condizioni al contorno: non è che McCartney se ne sia stato nella sua cameretta (o più probabilmente casa da 1000 m2) a comporsi "Get Back" cercando deliberatamente di buttare alle ortiche le sue abilità di songrwiter barocco: gli è uscita nelle session ed è stata portata avanti così, grezza e a modo suo frettolosa. Le tracce un po' più "pensate", non credo sia un caso, sono su tutt'altro stile. 

 

vabbe' prima hai detto che lo stile delle composizioni era una conseguenza della situazione di merda, per me no. tra l'altro degli studi in saville rd sono tutti contentissimi. get back e' cosi' perche' quella e' l'idea di bello dei beatles di quel periodo, non perche' non hanno avuto piu' tempo per lavorarci (tra l'altro l'avranno fatta 2000 volte a giudicare dal documentario, altro che frettolosa asd). tu giudichi in base a quello che e' il tuo ideale di canzone, un pezzo come get back e' piu' semplice ma non per questo (per me) meno raffinato. ci sono parecchie cose che trovo raffinatissime anche in queste strutture piu' scarne con cui hanno voluto giocare.

 

quali sono quelle piu' pensate? the long and winding road e' l'unica che mi sembra un po' diversa come approccio, non mi sembra  piu' complessa di una dig a pony pero' a livello compositivo.

 

che bello comunque il bridge di the long and winding road (many times etc), ci rimango sempre male che succede una volta sola.


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#1225 wago

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Inviato 08 dicembre 2021 - 10:29

Insisti che la vediamo diversamente ma non mi pare sia così. "Get back" è un pezzo della madonna anche per me, non la vorrei mica diversa da come è. Ma è nata lì, perché lì quello poteva nascere. E gli andava bene, ovvio, era quello che cercavano. Sono vere entrambe le cose.
Sulla raffinatezza: per quanto sia un termine che non impiegherei in riferimento a quella canzone, credo che la docuserie sia istruttiva nel mostrare come uno degli elementi più incisivi del pezzo — la chiusura aggressiva dell'intro con TAN-DAN (Sol-Re) abbia richiesto del tempo per emergere. Quando dicevo frettolosa (a modo suo) non intendevo negare l'evidenza, ovvero che il pezzo avesse richiesto parecchi rimaneggiamenti, ma indicare che a renderla possibile è stata anche l'autoimposta (e assai poco rispettata) fretta dovuta al gioco a cui avevano deciso di affidarsi.
A mio giudizio pezzi almeno in parte "portati da fuori", come "Let it be" (che pure si sviluppa molto lì in studio), "Across the Universe" e in parte anche "Two of Us" riflettono un approccio compositivo più vicino al loro standard. "Two of us" in particolare ha tutti quei passaggi spezzati che mi pare non siano nati in studio, ma fossero già presenti nella bozza portata "da casa" (ma può essere che ricordi male).
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#1226 bluetrain

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Inviato 08 dicembre 2021 - 11:07

 

 

 


3) ma quanto cazzo fumavano?

 
C'e' un'evidente relazione tra il declino del consumo delle sigarette e il declino della cultura occidentale. E lo dico da non fumatore.
 
La cosa migliore/peggiore in questo senso è però il disclaimer (immagino imposto dalla produzione e dai tempi cupi in cui viviamo) all'inizio del docu: occhio che qua si fuma eh, detto col tono greve che si userebbe per avvertirci di immagini di sevizie a minori.
Viviamo da due anni - giustamente - coi disclaimer dal tono greve su mascherina/mani/vaccino/tampone/distanziamento e vi meravigliate per uno in più sul cancro ai polmoni? Che tempi cupi...

 

 

Non lo è stesso campionato dai, qua siamo più dalle parti - grottesche - della cancel culture e dintorni.


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#1227 The Careless Whisper

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Inviato 08 dicembre 2021 - 11:12

Yoko sembra una bambina ma gli altri ERANO bambini asd

John 2928, Paul 2726, George 2625  :o  :  (avevo aggiunto un anno a tutti)

 

Sembrano dei 40enni comunque...fisicamente e come approccio

 

Yoko era la più anziana di tutti e aveva già quasi 40 anni (è del 1933) asd 


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#1228 markmus

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Inviato 08 dicembre 2021 - 13:10

Insisti che la vediamo diversamente ma non mi pare sia così. "Get back" è un pezzo della madonna anche per me, non la vorrei mica diversa da come è. Ma è nata lì, perché lì quello poteva nascere. E gli andava bene, ovvio, era quello che cercavano. Sono vere entrambe le cose.
Sulla raffinatezza: per quanto sia un termine che non impiegherei in riferimento a quella canzone, credo che la docuserie sia istruttiva nel mostrare come uno degli elementi più incisivi del pezzo — la chiusura aggressiva dell'intro con TAN-DAN (Sol-Re) abbia richiesto del tempo per emergere. Quando dicevo frettolosa (a modo suo) non intendevo negare l'evidenza, ovvero che il pezzo avesse richiesto parecchi rimaneggiamenti, ma indicare che a renderla possibile è stata anche l'autoimposta (e assai poco rispettata) fretta dovuta al gioco a cui avevano deciso di affidarsi.
A mio giudizio pezzi almeno in parte "portati da fuori", come "Let it be" (che pure si sviluppa molto lì in studio), "Across the Universe" e in parte anche "Two of Us" riflettono un approccio compositivo più vicino al loro standard. "Two of us" in particolare ha tutti quei passaggi spezzati che mi pare non siano nati in studio, ma fossero già presenti nella bozza portata "da casa" (ma può essere che ricordi male).

 

l'intervento prima era in riferimento ad una contrapposizione tirata in ballo da te aka "scelta deliberata" vs "conseguenza della situazione di merda", in cui semplicemente parteggiavo per la prima ipotesi. magari nel secondo intervento mi sono lasciato prendere la mano nell'affibiarti posizioni che non hai, ma per via di una tua scelta lessicale precisa "buttare alle ortiche" "grezza" e "frettolosa" asd

 

semplificando mi sembra che la differenza sia semplicemente che leggendoti mi sembra che per te manchi qualcosa per tutta una serie di motivi voluti o meno mentre per me no, non penso neanch'io siano posizioni agli antipodi.

 

let it be mi sembra compositivamente molto semplice, nonostante il piano la faccia sembrare magari un filo piu' elaborata (ma sono per lo piu' le cose aggiunte al volo da preston che la impreziosiscono). e molto legata tematicamente alle altre, seppur esplorando radici piu' gospel rispetto al R&B o rock'n'roll di altri pezzi.

 

su two of us ho avuto impressioni diverse. il finto basso di harrison e quei bellissimi break di batteria mi sembrano cose venute fuori giocando in studio, certo si vede che mccartney aveva lo scheletro del pezzo in mente, ma alla fine e' giusto una strofa e un bridge, a parte le bellissime armonie che penso siano venute fuori spontaneamente da lennon non e' che ci sia stato un gran lavoro di "pre-composizione". la vedo anch'essa in tema come omaggio alle armonie degli amati everly brothers.

 

across the universe chiaramente non c'entra niente con le altre, la versione finale e' da sessions precedenti a quelle di get back e si sente che e' un po' fuori tema.


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#1229 bluetrain

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Inviato 08 dicembre 2021 - 15:06

Ad ogni modo, siamo tutti d'accordo che il buon Phillone Spector in Let it be (l'album) dove ha messo mano ha fatto per lo più danni? Era un azzardo genetico, e infatti ne è uscita produzione un po' frankensteiniana. L'apice del disastro in The long and winding road, con tutti quegli archi che giustamente hanno fatto incazzare come una biscia Paul, la versione su Lib naked è 100 volte meglio, per dire.


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#1230 wago

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Inviato 08 dicembre 2021 - 15:26

A me però sembrano un po' una presa per il culo anche i taglia-e-cuci di Let It Be Naked: per ripristinare un po' il senso della cosa, sarebbe stato preferibile prendere singole take e pubblicare quelle, comprensive di eventuali errorini o punti deboli.
Comunque nel filmato Paul lo dice che forse ci andrebbero gli archi, l'ho sentito bene! :D
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#1231 bluetrain

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Inviato 08 dicembre 2021 - 15:33

A me però sembrano un po' una presa per il culo anche i taglia-e-cuci di Let It Be Naked: per ripristinare un po' il senso della cosa, sarebbe stato preferibile prendere singole take e pubblicare quelle, comprensive di eventuali errorini o punti deboli.
Comunque nel filmato Paul lo dice che forse ci andrebbero gli archi, l'ho sentito bene! :D

 

Sì ma una presa per il culo più coerente e soprattutto migliore nel risultato finale per il mio gusto. 

Ora non ho voglia di cercare ma sono quasi sicuro che Paul detesti la versione spectoriana della canzone, io avevo capito che volesse metterci i fiati, ad ogni modo se ha detto che voleva gli archi SI SBAGLIAVA.


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#1232 Tony Randine

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Inviato 08 dicembre 2021 - 15:37

Magari voleva gli archi, ma non così.
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#1233 geeno

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Inviato 08 dicembre 2021 - 16:21

Aveva detto "forse"!


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#1234 cerezo

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Inviato 08 dicembre 2021 - 20:37

volete sapere che fine hanno fatto heather, mal, glyn e gli altri?
https://slate.com/cu...alflow_facebook

viene fuori che anche glyn johns, come wago, considerava let it be "a syrupy load of old bullshit."
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#1235 geeno

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Inviato 08 dicembre 2021 - 21:10

Beh Mal poveraccio ha fatto una brutta fine.


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#1236 Tony Randine

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Inviato 08 dicembre 2021 - 21:12

Bruttissima. Dal film sembrava il più pacioccone e sereno di tutti, e invece...
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#1237 Jet

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Inviato 08 dicembre 2021 - 23:26

Ho finalmente finito di vedere questa odissea, paragonabile in pesantezza alla trilogia dell'anello dello stesso regista, oggi. L'aggettivo che mi sento di usare per questa esperienza è: estenuante. Davvero, 8 ore di documentario su un gruppo che prova le solite 5-6 canzoni sono difficili da reggere, non penso di riuscire a sentire un'altra volta ancora Get Back (la canzone) o Don't Let Me Down. Per fortuna ogni tanto c'è un po' di dramma (meno di quanto mi aspettassi) e qualche bella jam session, le mie preferite quella con Yoko che urla e I Want You con le parole di "I have a dream". Vedere i Beatles suonare è un piacere per gli occhi e le orecchie, ed è evidente la loro versatilità (tutti sanno suonare tutto o sbaglio?), che avevo sottovalutato ma che potrebbe essere un indizio che spiega la loro originalità. Cioè, tutto potevo aspettarmi meno che Ringo si mettesse al piano a suonare.

 

Un'altra parola che userei è straniante; non penso di aver mai visto un video così lungo di gente che fa cose ordinarie. Mi sembra di essere stato lì presente fisicamente a fare da spettatore passivo, ho le voci, i volti e le espressioni di tutti impressi nella testa. Mi aspetto di andare in cucina e vedere Mal che mi prepara il tè o di entrare in bagno e trovarmi John che sta cagando.

 

Per il resto mi sembra che abbiate tutti detto cose giuste. Sono d'accordo con Wago quando parla di reality show; sì, è vero, abbiamo visto i Beatles in presa diretta, ma erano davanti a delle telecamere e sapevano di esserlo. Per questo cercherei la verità non tanto nelle parole quanto nei gesti, nel linguaggio del corpo, negli sguardi, nelle cose dette a metà. E la verità è che i Beatles, consapevolmente o meno, stavano andando contro a una forza centrifuga troppo potente.

 

Nota a margine: (s)fortuna ha voluto che mi trovassi per il ponte a casa dei miei in questi giorni. Questo ha significato aggiungere alla visione di questo documentario una dimensione nostalgica totalmente personale, fatta di ricordi adolescenziali di quando i Beatles erano per me più che devozione. Ho avuto modo soprattutto di rileggermi alcuni dei libri sui Beatles che avevo accumulato tipo testi sacri durante quegli anni. Insomma, un doppio salto indietro nel tempo, agli anni '60 e a quelli della mia adolescenza asd

 

 

 

mi sono convinto che i quattro si siano lasciati da amici semplicemente perché avevano ognuno un progetto musicale diverso in mente

 

C'è da dire che il girato di Get Back arriva fino al 30 gennaio. Già il 3 febbraio avresti visto 4 Beatles che si prendevano a male parole, e per tutto l'anno successivo freddezza glaciale e rancore generalizzato, giusto intervallati ogni tanto "da qualche svogliata carezza e un po' di tenerezza", come diceva qualcuno. Va da sè ovviamente che a causare l'astio non furono tanto i "progetti musicali diversi" (che pure erano un fattore), ma i soldoni.

 

 

Si, si vede anche qui un Lennon estasiato dal primo incontro avuto con Allen Klein, e Glyn Johns che non sa come dirgli che forse si sta sbagliando.

 

 

Incredibile. Il casus belli dello scioglimento dei Beatles, l'inizio della fine, buttato lì così crudelmente.

 

Anche a me (penso a tutti?) il disclaimer ha fatto sorridere

A me più che la quantità di sigarette ha sorpreso come fumassero davvero tutti. Viene il sospetto che i pochissimi che non si vedano in qualche momento con una sigaretta in bocca siano semplicemente finiti fuori dal cut finale.

 

Direi che compensa il fatto di non aver visto UNO spinello in 8 ore di film, cosa assolutamente improbabile considerando quanta marijuana fumavano, nonché i malcelati nomi in codice che le avevano dato per via delle telecamere ("Mal, do you have some actual tea?" asd). In alcuni punti si vede chiaramente che sono fatti, cosa che spiega secondo me come mai a volte erano così presi bene. asd

 


Ora non ho voglia di cercare ma sono quasi sicuro che Paul detesti la versione spectoriana della canzone

 

Dici? Ha solo lasciato i Beatles dopo aver sentito il lavoro che Spector aveva fatto sulle sue canzoni asd in particolare su The Long And Winding Road, sulla quale ha riversato una tonnellata di melassa per coprire la linea di basso piena di errori di John.

 


  • 4

#1238 Garga Charrua

    Dal fiume al mare

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Inviato 09 dicembre 2021 - 00:35

Ad ogni modo, siamo tutti d'accordo che il buon Phillone Spector in Let it be (l'album) dove ha messo mano ha fatto per lo più danni? Era un azzardo genetico, e infatti ne è uscita produzione un po' frankensteiniana. L'apice del disastro in The long and winding road, con tutti quegli archi che giustamente hanno fatto incazzare come una biscia Paul, la versione su Lib naked è 100 volte meglio, per dire.

 

Si e no. Nel senso che la versione originale è stata ricoperta di tutta quella melassa per un motivo ben preciso: nascondere la linea di basso suonata da Lennon in maniera che dire amatoriale è fare un complimento*. I maligni parlano di sabotaggio, molto probabilmente fu in realtà un provino a cui nessuno volle mettere più mano (se non l'autore 30 e passa anni dopo), per i motivi che ben sappiamo (ovvero che all'inizio dell'anno 1970 a nessuno dei 4 fregava più una ceppa dei Beatles).

 

 

*cito dalla bibbia di Ian McDonald Revolution in the Head (tradotto in italiano col titolo The Beatles. L'Opera Completa): "note sbagliate ricorrenti a 0.28'', 2.10'' e 3.07''; errori di tocco a 2.39'' e 2.52'', drop-outs a 2.59'' e 3.14'', un annaspamento a 0.19''; un glissando impreciso a 1.03'', un mancato rinforzo a 2.36''. (a 1.59'' si può sentire McCartney che sogghigna dell'incapacità del partner)."


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"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."


#1239 wago

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Inviato 09 dicembre 2021 - 06:21

Mah insomma, mi pare una concorrenza di colpe. Il basso di Lennon sarà stato poco professionale ma è difficile sostenere che rovini il brano. Peraltro mi pare imbrocchi la caratteristica più peculiare della linea, ovvero il suo ritardo rispetto all'inizio del secondo verso delle strofe. Del pezzo comunque esistevano svariate take e se ne poteva scegliere un'altra (magari spostando solo gli errori, non so): credo che a Spector sia stata passata direttamente quella, colpa di Gyln Johns? Della band? Dei soli Lennon e Harrison che hanno voluto l'intervento di Spector? Di Spector medesimo, che ha fatto certe scelte e non altre, e presumibilmente non ha chiesto di avere per le mani altre take?

Perché la linea si poteva lasciare così com'era, si poteva ridoppiare con un altro basso (ok, si sarebbero incazzati il doppio), si poteva sovraincidere ma non con un'orchestra tutta centrata sulle frequenze medio-alte — che non si capisce in che modo debba "coprire" il basso, visto anche l'attacco morbido e (immagino) deliberatamente sfasato all'interno dell'ensemble orchestrale. Ma d'altra parte Spector era Spector, nel momento in cui lo chiami sai bene che tipo di trattamento andrà a creare. La scelta in sé di quel produttore era in contrasto con lo spirito che aveva ispirato il progetto "Get Back" e archi o non archi mi sembra che di ragioni per risentirsi (come se già non bastassero tutte le altre tensioni della band) se ne potessero legare ampiamente anche solo alla decisione del nome da coinvolgere.

Io personalmente poi sono talmente abituato alla versione spectoriana che la considero lo "standard" del brano, un episodio stucchevole ma con la sua mccartneyana grazia — come Hey Jude, come Let It Be, ma ancora più marcato nel suo sconfinare nel kitsch. Preferisco anche io la versione "... Naked", ma ammetto che la figura ascendente su "Many times I've been alone / Many times I've cried" e poi nel break è molto efficace, mentre l'assolicchio di Preston che si sente su "... Naked" non lo trovo nulla di che.


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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#1240 geeno

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Inviato 09 dicembre 2021 - 09:04

 

 

Direi che compensa il fatto di non aver visto UNO spinello in 8 ore di film, cosa assolutamente improbabile considerando quanta marijuana fumavano, nonché i malcelati nomi in codice che le avevano dato per via delle telecamere ("Mal, do you have some actual tea?" asd). In alcuni punti si vede chiaramente che sono fatti, cosa che spiega secondo me come mai a volte erano così presi bene. asd

 

 

Non mi ricordo dove l'avevo letto o sentito, comunque non fumavano mai davanti a George Martin.


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#1241 GetTheF###OuttaDodge

    Roadie

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Inviato 09 dicembre 2021 - 09:42

 

 

 

Direi che compensa il fatto di non aver visto UNO spinello in 8 ore di film, cosa assolutamente improbabile considerando quanta marijuana fumavano, nonché i malcelati nomi in codice che le avevano dato per via delle telecamere ("Mal, do you have some actual tea?" asd). In alcuni punti si vede chiaramente che sono fatti, cosa che spiega secondo me come mai a volte erano così presi bene. asd

 

 

Non mi ricordo dove l'avevo letto o sentito, comunque non fumavano mai davanti a George Martin.

 

non credo. nella famosa unica session per registrare "please please me" il menu erano caramelle e una stecca di Stuyvesant.


  • 0

#1242 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 09 dicembre 2021 - 11:00

Comunque sí, sono d'accordo: 8 ore di video per vedere gente che fa cose ordinarie e prova sempre gli stessi 5/6 brani è piuttosto sfinente.
Voi pensate però a Yoko Ono che ha partecipato ogni giorno e per ogni minuto senza fare praticamente NULLA di utile. L'unica lì dentro. Insopportabile ma con una pazienza che manco Giobbe.
  • 2

#1243 The Careless Whisper

    Classic Rocker

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Inviato 09 dicembre 2021 - 15:52

 Insopportabile 

 

https://www.youtube....h?v=S4oAUY5CPbo


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https://www.decandiamauro.com

 

Instagram

 

 

"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)

"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)

"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)

 

 


#1244 Greed

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Inviato 09 dicembre 2021 - 16:30

I Beatles spiegati da Gianni Celati, Freak Antoni, e Heidegger:

https://www.doppioze...ger-e-i-beatles

 

GC: Cioè, è di là dal muro del suono che si ritrova un tramite collettivo, ma non come quello della tradizione … I Beatles trovano un dialetto musicale, per mezzo di George Martin. Ma sono cose che ti ritornano da lontano, che puoi usare solo per gioco, tu non sei più su nessun terreno collettivo … penso alle canzoni su Liverpool, Penny Lane … un dialetto possibile nelle loro canzoni torna fuori, ma solo dopo che ti sei perduto in mezzo a dialetti non tuoi … dopo che ti sei disambientato nei viaggi fino in fondo … I Beatles, dopo due anni di troppi concerti, in mezzo a tutti i dialetti del mondo … Poi si fermano, e senti che vengon fuori altre cose, il music–hall per esempio, il circo, i nursery rhymes, le canzoncine inglesi per bambini, Lewis Carroll ed Edward Lear, il nonsense … per il music–hall pensa a When i’m sixty–four, per il circo pensa a Mr. Kite, per le canzoncine nursery rhymes pensa a Lucy e poi I am the Walrus, che è una citazione da Carroll; per la musichetta da strada pensa a Obladì–Obladà; pensa a Nowhere Man, che è puro Edward Lear … persino la grande orchestra dell’Albert Hall diventa un dialetto sentito in lontananza, come in A Day in the life; e i film di guerra visti da piccoli, gli effetti da voci di sottomarino in Yellow submarine … e cosa dice? “and the band begins to play” … la band, hai capito adesso?

FA: Un po’, un po’ …

GC: I Beatles io li capisco, perché sono dei piccoloborghesi come me … gente senza nessun radicamento, senza nessun tramite collettivo … la cultura negra dietro Chuck Berry e persino Little Richard è un’altra cosa … noi piccoloborghesi siamo buttati allo sbaraglio senza cultura, senza dialetto, senza nessuna sapienza, l’unica lingua che impariamo è quella che ci insegnano a scuola, l’unica musica che ci arriva è quella della radio …


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#1245 markmus

    cui prodi

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Inviato 09 dicembre 2021 - 20:36

Ma in che senso i piccoli borghesi non hanno radicamento? Ma poi erano veramente piccolo-borghesi? Hanno iniziato col Mersey Beat che altro dovevano suonare per essere radicati, i bonghi celtici? Erano semplicemente curiosi. Senza cultura rispetto a chi? Chuck Berry? Senza tramite collettivo in che senso? Mi pare il gruppo più tramitecollettivoso di sempre, a meno che non vanno bene solo i neri perché gli schiavi le catene etc etc o i Chieftains magari. La cultura NEGRA in Chuck Berry in cosa si manifesta? Non era un pot pourri pure lui? Ma il 10% di blues vale più del 10% di music-hall perché poveri negretti diamogli almeno quello? Mi pare un discorso di quelli intellettuali fatti per parlarsi addosso. Tra l'altro neanche concedergli che questo dialetto non approved se lo sono creati da sé, no, è stato Martin.
  • 4

#1246 Aarie

    Groupie

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Inviato 09 dicembre 2021 - 22:00

Se c'è di mezzo Heidegger, beh lo sappiamo tutti chi sia, in questo forum, il più titolato per parlarne...

Comunque queste strane interviste tra il goliardico e il surreale non è che invitino molto a leggere Celati e ovviamente nemmeno ad ascoltare i Beatles. Piuttosto fanno quasi rivalutare l'indimenticabile critica che di loro ha fatto Scaruffi, quasi eh.
A giudicare dalle opinioni, questo film mette in scena dei caratteri abbastanza predefiniti, ma aiuta poco a far capire veramente come il gruppo lavorava per costruire un disco; poi sulla complessità dei rapporti fra i componenti e con i collaboratori sono già state scritte montagne di libri e chissà quante altre ce ne saranno.
Quel che è certo evidentemente, come già ricordato tante volte, e' che non si divertivano più a stare insieme anche se può sembrare così in certe parti del film, o prima di separarsi, soldoni o no, donne litigiose o no, avrebbero opposto qualche resistenza in più.
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#1247 paloz

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Inviato 09 dicembre 2021 - 23:45

Che cos'è questo mega-documentario, se non una tragedia al rallentatore? Un gruppo che per sette ore (contratte) appare ormai allo sfacelo, senza un piano, senza disciplina, con poca ispirazione e ancor meno coinvolgimento, ripreso integralmente nei momenti di cazzeggio e in quelli di momentanea illuminazione, barlumi della gloria che fu. Una tragedia che qui conserva solo il lieto fine, ma che il girato e la storia a seguire hanno irrimediabilmente certificato in quanto tale.

 

Ma è il vissuto ripreso da microfoni e telecamere a essere estenuante, l'impressione che non sia rimasto granché dei Beatles e la coscienza che tutto debba finire di lì a poco: non è certo estenuante la resa cinematografica - è anzi fin troppo coinvolgente, visto che me la sono sghioppata quasi in tre giorni consecutivi (solo uno di pausa dopo il primo episodio). Assistere così da vicino a tutto - dalle tensioni sotterranee alla stanchezza fisica, dall'indolenza delle tre settimane in studio al momento magico del rooftop concert in cui ogni cosa sembra aggiustarsi, il sangue torna finalmente a scorrere nelle vene, e nemmeno la polizia osa intervenire - rende Get Back un'esperienza inebriante, tutto il contrario di come sarebbe stata nelle mani di un regista sprovveduto.

 

Senza la pedanteria e il didascalismo di una cronaca "a posteriori", seguendo i numeri sul calendario e la realtà delle cose senza filtri, dando voce soltanto ai protagonisti, Peter Jackson ci dà un quadro esaustivo della fine senza lasciare alcun interrogativo in sospeso. Sta tutto negli sguardi, nei toni di voce, nel lento sprofondare che solo l'ultimo colpo di reni - una performance epocale sotto tutti i punti di vista - riesce brevemente a sventare.

 

Non ricordo altri "dietro le quinte" con un punto di vista così privilegiato, e anche solo per questo credo che in futuro Get Back sarà giustamente annoverato tra le gemme rare del documentario musicale.


  • 7

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#1248 Tom

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Inviato 10 dicembre 2021 - 09:30

[...]no, è stato Martin.

 

Il "dialettale" e per nulla borghese George Martin.

 

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Tra l'altro, ma che figo era? Direttamente dal cast di Mad Men quarant'anni prima di Mad Men.


  • 5

#1249 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 10 dicembre 2021 - 10:04

Era un figaccione, concordo. È un peccato che da questo documentario ne esca quasi più superfluo di Yoko Ono.
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#1250 geeno

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Inviato 10 dicembre 2021 - 15:48

Avete ragione, in effetti 8 ore di quattro individui che provano le stesse 4 o 5 canzoni sono un po' pesanti. Motivo percui me lo sono riguardato una seconda volta e quando Glyn Johns dice "the Long and Winding Scrotum... I think it's very tasty" è diventato il mio migliore amico.


  • 6




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