Qualcuno Mi Spiega I Beatles?
#1
Inviato 10 marzo 2012 - 15:06
POPOLARE
Premessa fondamentale: il mio non è un post polemico di un troll ma nasce da una sincera volontà di capire.
Sento dire dovunque, da critici, da musicisti rock e pop (specifico) che deriva tutto dai Beatles, che sono i più grandi, innovativi ecc... Alcune cose a me piacciono molto... il White Album, Stg Pepper.
Non riesco a capire però questa loro seminalità. O meglio. La capisco da un punto di vista storico, culturale e legato al campo della musica (scusate il termine) mainstream. Io vengo dalla musica classica (anche suonata), ascolto generi diversissimi da Alva Noto ai Low anthem ai Godspeed ai... Cani per intenderci. Non ho pregiudizi musicali di sorta.
Non riesco però a capire da un un punto di vista strettamente musicale, non solo legato alla musica rock, il fenomeno Beatles. Glen Gould, per esempio, diceva che i beatles sono importanti solo per l'esempio che danno nel far scempio di 4 accordi... :-) io questo pregiudizio non ce l'ho ma non ne capisco la centralità nel 900...
mi spiegate?
grazie
e.
#3
Inviato 10 marzo 2012 - 15:09
#4
Inviato 10 marzo 2012 - 15:09
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#5
Inviato 10 marzo 2012 - 15:12
ti amo, mandami un pm che ti do il mio cell
sempre a fare avances tu eh!!!
#6
Inviato 10 marzo 2012 - 15:14
#7
Inviato 10 marzo 2012 - 15:16
verbrennt euch die haende
kaempft um die sonne.
#8
Inviato 10 marzo 2012 - 15:16
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#9
Inviato 10 marzo 2012 - 15:18
POPOLARE
Ma sappi che potrebbe scatenarsi l'inferno, e tu ne saresti responsabile.
Ci sono 13 utenti che stanno leggendo la discussione, ci si sta solo riscaldando a bordo campo e aspettando la mossa dell'avversario.
Un movimento falso e si comincia a sparare.
E non si fanno prigionieri.
#10
Inviato 10 marzo 2012 - 15:20
http://www.lastfm.it/user/PoisonArrows
http://www.anobii.co...2fb923f43/books
http://www.themurderinn.it/public/new/
#11
Inviato 10 marzo 2012 - 15:20
#12
Inviato 10 marzo 2012 - 15:21
#13
Inviato 10 marzo 2012 - 15:21
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#14
Inviato 10 marzo 2012 - 15:22
Comunque io i Beatles li adoro: hanno pubblicato dischi davvero meravigliosi.
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#15
Inviato 10 marzo 2012 - 15:23
non valgono quanto i monkees.
Per non parlare del Merseybeat delle origini.
Comunque siamo già in memorabilia alla prima pagina. Mi sto spanciando da cinque minuti.
#16
Inviato 10 marzo 2012 - 15:23
#17
Inviato 10 marzo 2012 - 15:23
POPOLARE
bel topic
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#18
Inviato 10 marzo 2012 - 15:23
Glen Gould, per esempio, diceva che i beatles sono importanti solo per l'esempio che danno nel far scempio di 4 accordi... :-)
Beh tipo se un lingualunga come Lennon avesse voluto parlare male di Glen Gould (magari lo ha fatto) sicuramente avrebbe tirato fuori qualcosa di meno banale di questa uscita da maestrino inacidito e frustrato. Anche queste cose fanno la differenza.
#19
Inviato 10 marzo 2012 - 15:23
#20
Inviato 10 marzo 2012 - 15:25
#21
Inviato 10 marzo 2012 - 15:28
il post "pensavo venisse somemrso di meno" mi lascia un pò perplesso... e lo fanno anche i post precedenti. In genere mi aspetterei che a domanda vera e "sincera" si risponda in modo eguale... in altri forum non ho mai trattato con sufficeinza chi mi chiedeva per l'ennesima volta quale versione delle Goldberg comprare ... :-)
Ah ma io ti metterei anche il +, sono assolutamente d'accordo con te per altro, solo che conoscendo un po' gli utenti e le dinamiche dei forum mi aspettavo i meno a) dai fan dei beatles e b) da quelli che ti credono un troll
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#22
Inviato 10 marzo 2012 - 15:29
#23
Inviato 10 marzo 2012 - 15:40
POPOLARE
mi spiegate?
Stai sereno e divertiti ad ascoltare quello che capisci.
I musicisti classici (non tutti e lo stesso discorso vale anche per alcuni jazzisti e per alcune cose di Zappa) che ami utilizzano un linguaggio universale. La loro musica con il ripetuto ascolto prima o poi ti entra e non ti abbandona più. E anche quando non la capisci ancora, ti diverti ad ammirarne il lato tecnico, sia compositivo che esecutivo.
Il pop è diverso, è più un fatto di affinità di gusti e di sensibilità con l'autore.
Quindi quando questa affinità non c'è rimane solo lo sgomento di fronte a materiale tecnicamente misero.
C'è chi non capisce i beatles, chi non capisce i velvet underground, chi non capisce il capitano, chi non capisce hendrix, chi non capisce dylan, chi non capisce i van der graaf... oramai è un libro letto e riletto mille volte.
Per qualcuno i Beatles sono importanti. Per te e quelli come te no... l'importante è convivere, cercando di scannarsi con educazione
Oltre alla pallosissima lettura del testo di Adorno sulla sociologia della musica c'è un interessante articolo di Luigi Corvaglia sulla psicologia dell'ascoltatore di musica rock che indica proprio nei valori condivisi da una generazione il perchè di certi fenomeni e del cambiamento del gusto popolare.
I gusti "pop" di una persona sono una funzione non banale degli ascolti pregressi e del suo stato d'animo in quel momento. Insomma è un casino.
Perchè un giorno ti sembra geniale una cosa, il giorno dopo stupida , dopo due anni ancora più geniale e così via.
#24
Inviato 10 marzo 2012 - 15:50
non capisco questa cosa di spiegarteli, nessuno ti può spiegare quale musica ti piaccia e quale non ti piaccia,
#25
Inviato 10 marzo 2012 - 15:54
mi spiegate?
Stai sereno e divertiti ad ascoltare quello che capisci.
I musicisti classici (non tutti) che ami utilizzano un linguaggio universale. La loro musica con il ripetuto ascolto prima o poi la capisci. E anche quando non la capisci ancora ti diverti ad ammirarne il lato tecnico, sia compositivo che esecutivo.
Il pop è diverso, è più un fatto di affinità di gusti e di sensibilità con l'autore.
Quindi quando questa affinità non c'è rimane solo lo sgomento di fronte a materiale tecnicamente misero.
C'è chi non capisce i beatles, chi non capisce i velvet underground, chi non capisce il capitano, chi non capisce hendrix, chi non capisce dylan, chi non capisce i van der graaf... oramai è un libro letto e riletto mille volte.
Per qualcuno i Beatles sono importanti. Per te e quelli come te no... l'importante è convivere, cercando di scannarsi con educazione
Oltre alla pallosissima lettura del testo di Adorno sulla sociologia della musica c'è un interessante articolo di Luigi Corvaglia sulla psicologia dell'ascoltatore di musica rock che indica proprio nei valori condivisi da una generazione il perchè di certi fenomeni e del cambiamento del gusto popolare.
I gusti "pop" di una persona sono una funzione non banale degli ascolti pregressi. Insomma è un casino.
grazie per la risposta. Questa la capisco e la condivido ( a parte per il commento su adorno :-)). Dal punto di vista dell'ascoltatore non fa una piega. È che in questo ultimo periodo ho sentito carriolate di musicisti pop parlare dall'originalità musicale dei Beatles... e mi chiedevo se mi sfuggisse qualcosa, e parlo proprio di melodia/armonia/arrangiamento/composizione...
ciao
#26
Inviato 10 marzo 2012 - 15:57
#27
Inviato 10 marzo 2012 - 15:58
Ciao
Premessa fondamentale: il mio non è un post polemico di un troll ma nasce da una sincera volontà di capire.
Sento dire dovunque, da critici, da musicisti rock e pop (specifico) che deriva tutto dai Beatles, che sono i più grandi, innovativi ecc... Alcune cose a me piacciono molto... il White Album, Stg Pepper.
Come sempre, e' questione di specificazioni.
Che "tutto" derivi dai Beatles (come da qualunque altro musicista in ambito pop/rock) e' una esagerazione retorica che non regge cinque minuti. Se e' questo che ti rende perplesso, non pensarci.
D'altra parte, nel loro ambito, certe novita' le hanno prodotte e una influenza piuttosto ampia l'hanno avuta.
Qui ti lascio in mani piu' esperte.
#28
Inviato 10 marzo 2012 - 16:03
Comunque quello dei Beatles è un fenomeno risaputo: tutti hanno sentito loro canzoni e molti li conoscono semplicemente come "un gruppo importante della storia musicale del secolo scorso". Se molti li considerano i padri della musica moderna (o qualcosa del genere, insomma), ci sono altri che rimangono indifferenti o semplicemente non li trovano tanto affascinanti. Non è una patologia, son solo gusti.
Ciò che rende estremamente importante il quartetto di Liverpool è la fama strabiliante che ha avuto in tutto il mondo, e ciò li ha resi quasi un luogo comune della musica e fonte di ispirazione per tanti e tanti musicisti successivi.
#29
Inviato 10 marzo 2012 - 16:43
POPOLARE
È che in questo ultimo periodo ho sentito carriolate di musicisti pop parlare dall'originalità musicale dei Beatles... e mi chiedevo se mi sfuggisse qualcosa, e parlo proprio di melodia/armonia/arrangiamento/composizione...
ciao
I Beatles credo che abbiano per chi è cresciuto in quegli anni un valore affettivo speciale, vedi Ozzy Osburne, Rober Fripp, Jimi Hendrix (che dal vivo suonava spesso brani dei Beatles) musicisti apparentemente lontani dai 4, ma invece fan accaniti. Se è vero che tecnicamente e nel linguaggio muiscale non sono stati i primi in nulla (ma non è proprio così almeno il pop da camera di Eleanor Rigby e la psichedelia in loop di Tomorrow Never Know sono esperimenti considerevoli), i 4 sono riusciti a rendere universale la rivoluzione pop, tanto che è probabile che il vento odorasse di scarafaggio.
In più a prescindere dall'innovazione, la scrittura dei brani era eccellente e su questo i musicisti sono spesso d'accordo. La dinamica dei loro brani è sempre brillante, piacevolissima, energica e giocosa. Ma il passo in più che i 4 hanno sempre avuto in termini di popolarità e rispetto rispetto ai Kinks e compagnia bella era la miscela irresisitibile tra scrittura, arrangiamento (Martin vabbeh anche lui Beatles e solo Beatles..) e voci e sottolineo voci.
L'aspetto delle voci nei Beatles è essenziale quanto nei Beach Boys, ma su un piano diverso. Come gli americani hanno fatto il botto con la loro esuberanza vocale incredibile, ma non tanto nell'impasto piuttosto nelle singole voci. Ogni voce dei 4 (anche quella di Ringo) ha una forza timbrica unica, un marchio di fabbrica. Questo non è un fatto comune a nessun altro gruppo. E questo aiutò non poco a rafforzare ogni singolo membro come stella assoluta, pur non essendo (ma non è vero) assi agli strumenti, ogni componente aveva una propria aura fortissima e il fatto che le canzoni venissero cantate da tutti aiutava a livellare e rafforzare il gruppo.
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#30
Inviato 10 marzo 2012 - 17:16
I Beatles credo che abbiano per chi è cresciuto in quegli anni un valore affettivo speciale, vedi Ozzy Osburne, Rober Fripp, Jimi Hendrix (che dal vivo suonava spesso brani dei Beatles) musicisti apparentemente lontani dai 4, ma invece fan accaniti. Se è vero che tecnicamente e nel linguaggio muiscale non sono stati i primi in nulla (ma non è proprio così almeno il pop da camera di Eleanor Rigby e la psichedelia in loop di Tomorrow Never Know sono esperimenti considerevoli), i 4 sono riusciti a rendere universale la rivoluzione pop, tanto che è probabile che il vento odorasse di scarafaggio.
queste parole sono destinate all'eternità. bisognava rendere omaggio a quattro scarafaggi che hanno donato fette di torta di pura felicità al mondo intero: ed esistono, infatti, edizioni rarissime dei loro capolavori anche in edizione strettamente Magreb e Gabon. qual'è il motivo che ci rende uniti, tutti quanti? sicuramente l'amore. l'amore non solo per la femmina o per il maschio che in qualche modo ci rende creature universali, ma anche micro amori che ci legano in comunità: l'amore per questi leggendari uomini che erano anche contro la stagnante economia di mercato dei primi sessanta, è infinito. chi non ha i box mono usciti ad un prezzo forse non proprio economico? anche quelli che non avevano i soldini per prendere il divino maritozzo hanno sengato la loro presenza consociandosi alla pura felicità uditiva: scaricandoli.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#31
Inviato 10 marzo 2012 - 18:29
mi spiegate?
grazie
e.
domanda assai più che legittima, a cui io credo che tutti gli appassionati di rock pop e affini abbiano pensato più e più volte
io credo che per un fenomeno come i beatles si debba sempre partire da due cose, dare una risposta ha un valore "politico" da molti punti di vista e soprattutto, perché loro e non qualcun altro?
per me i beatles non sono i migliori canzonettari di sempre, né erano grandi musicisti, ma in ogni caso hanno avuto certe caratteristiche che hanno permesso loro di essere la prima band pop lanciata su scala planetaria. queste caratteristiche le puoi capire già solo leggendo la scheda di questo sito o quella di scaruffi, che è certamente di parte, nel demolirli parzialmente, ma proprio per questo dice tantissimo su di loro.
essendo stati così grandi, hanno e avranno sempre ragione loro, io credo. e penso anche che io nato nel 1986, possa dire poco su un fenomeno talmente vasto a livello culturale e talmente dibattuto da diventare difficile da trattare e facile da banalizzare.
per il resto io so solo che quando avevo dieci anni li ho sentiti per la prima volta da una raccolta e la mia canzone preferita per dei mesi è stata "All my loving" e lo dicevo a tutti. in seguito sono stati uno dei modi in cui ho imparato l'inglese. ed ero nato in una famiglia dove la musica erano bennato de gregori battisti guccini e dalla.
quanto questo c'entri con la loro influenza nella storia della musica è evidente. hanno penetrato tutto come la CocaCola. ma a differenza della CocaCola lentamente ci libereremo di loro, a parte qualche canzone, che resterà immortale. e che magari se lo merita pure.
ho cercato di dare una risposta seria e garbata come il tuo messaggio, ma ho scritto qualche riga e già mi sembra di aver scritto un sacco di sciocchezze.
che vuoi che ti dica? o bla di o bla da...
#32
Inviato 10 marzo 2012 - 18:31
#33
Inviato 10 marzo 2012 - 18:34
Alcune cose di Bowie mi piacciono... come mi piacciono alcune cose dei Beatles. E dal punto di vista socio-culturale capisco, entrambi i fenomeni...
di entrambe le carriere una cosa trovo evidente, il miglioramento, la crescita, sono pop star che non si sono accontentate di essere banali, e per questo hanno meritato il posto nell'olimpo che occupano
#34
Inviato 10 marzo 2012 - 18:35
Loredanasimon dimmi una parola con la L
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#35
Inviato 10 marzo 2012 - 18:46
#36
Inviato 10 marzo 2012 - 18:56
quattro cervelli che affascinano ancora adesso intere generazioni di libellule (e quando parlo di libellule intendo i giovani con il cuore in mano)
Io voglio aprire un topic dai titolo "simon mi (o ci) spiega la musica, ma anche la poesia e la vita e il mondo ?". Lo posso fare ?
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#37
Inviato 10 marzo 2012 - 18:59
mi spiegate?
grazie
e.
domanda assai più che legittima, a cui io credo che tutti gli appassionati di rock pop e affini abbiano pensato più e più volte
ma-anche-no. A me ad esempio hanno fatto sempre cagare e non mi sono mai chiesto il perchè. Stessa cosa, credo, per molti che invece ci sbavano sui loro dischi.
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
#38
Inviato 10 marzo 2012 - 19:20
Non riesco a capire però questa loro seminalità. O meglio. La capisco da un punto di vista storico, culturale e legato al campo della musica (scusate il termine) mainstream.
e oltre a questo hanno scritto delle belle canzoni (cosa che spesso oggi viene dimenticato ma é un criterio altrettanto importante). comunque ovvio che sta cippa che deriva tutto da loro, basti pensare tutti i pesi massimi, giá solo del rock piú o meno loro contemporanei
#39
Inviato 10 marzo 2012 - 19:23
mi spiegate?
Stai sereno e divertiti ad ascoltare quello che capisci.
I musicisti classici (non tutti e lo stesso discorso vale anche per alcuni jazzisti e per alcune cose di Zappa) che ami utilizzano un linguaggio universale. La loro musica con il ripetuto ascolto prima o poi ti entra e non ti abbandona più. E anche quando non la capisci ancora, ti diverti ad ammirarne il lato tecnico, sia compositivo che esecutivo.
Il pop è diverso, è più un fatto di affinità di gusti e di sensibilità con l'autore.
Quindi quando questa affinità non c'è rimane solo lo sgomento di fronte a materiale tecnicamente misero.
C'è chi non capisce i beatles, chi non capisce i velvet underground, chi non capisce il capitano, chi non capisce hendrix, chi non capisce dylan, chi non capisce i van der graaf... oramai è un libro letto e riletto mille volte.
Per qualcuno i Beatles sono importanti. Per te e quelli come te no... l'importante è convivere, cercando di scannarsi con educazione
Oltre alla pallosissima lettura del testo di Adorno sulla sociologia della musica c'è un interessante articolo di Luigi Corvaglia sulla psicologia dell'ascoltatore di musica rock che indica proprio nei valori condivisi da una generazione il perchè di certi fenomeni e del cambiamento del gusto popolare.
I gusti "pop" di una persona sono una funzione non banale degli ascolti pregressi e del suo stato d'animo in quel momento. Insomma è un casino.
Perchè un giorno ti sembra geniale una cosa, il giorno dopo stupida , dopo due anni ancora più geniale e così via.
giustissimo che i gusti son gusti ed insindacabili e che bisogna ascoltare quello che si pare; ma da quel che ho capito la domanda non era tanto sul "perché a molti piacciono e a me no", ma sul perché vengano considerati cosí rivoluzionari dal punto di vista storico-musicale. son due discorsi diversi
#41
Inviato 10 marzo 2012 - 20:03
quattro cervelli che affascinano ancora adesso intere generazioni di libellule (e quando parlo di libellule intendo i giovani con il cuore in mano)
Io voglio aprire un topic dai titolo "simon mi (o ci) spiega la musica, ma anche la poesia e la vita e il mondo ?". Lo posso fare ?
l'importante è non perdere mai la speranza, pregare dal mattino alla sera; amiamo la vita e quindi ameremo noi stessi. i beatles sono stati degli angeli, hanno saputo trovare quella comunicazione immediata che non riesce ad intristire nemmeno colui che è costretto obtorto collo a dirigersi verso la sedia elettrica. un topic non basterebbe a spiegare nemmeno un microtono di Conrad: fingiamo di aver capito e seppur con profonda costernazione ci arrendiamo ad intendere solamente un quarto di quanto potremmo capire.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#42
Inviato 10 marzo 2012 - 20:58
E QUESTI ALLORA? AH AH.
#43
Inviato 10 marzo 2012 - 21:04
i beatles sono stati degli angeli (simon)
E QUESTI ALLORA? AH AH.
anche loro, ma come si dice? tre gradini sotto i geni dell'isola sempre illuminata da una nebbia taumaturgica.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#44
Inviato 10 marzo 2012 - 23:20
il tuo nome non mi è nuovo, ma per caso una volta non frequentavi il newsgroup it.arti.musica.rock.progressive?
Tornando al tuo discorso, una volta mio padre mi disse che il '900 probabilmente passerà alla storia come il secolo della musica jazz, non per la classica o il rock. Mio padre era un grandissimo appassionato di jazz, ma conosceva anche i grandi della musica classica, mentre in sostanza il rock non lo ha mai interessato anche se proprio i Beatles rappresentavano un ricordo della sua gioventù. Qualche volta ho provato a fargli sentire qualcosa dei miei dischi e diciamo che in alcuni casi (Supertramp, Peter Gabriel, King Crimson, etc) ha riconosciuto una certa originalità, ma non è stato mai preso più di tanto, perchè in fondo lui da ragazzo negli anni '50 e '60 era cresciuto con la musica jazz, mentre al contrario io, e così penso la maggior parte dei frequentatori di questo forum, sono cresciuto con il rock.
In fondo credo che anche la musica rock abbia una sua dignità, forse non si potrà definire musica colta, però neanche va del tutto disprezzata o snobbata ... a proposito ma tu cosa pensi degli ultimi minuti di "Starless" dei King Crimson? Secondo me è una esperienza paragonabile a quella di sentire le note di Armstrong che inventarono la musica jazz.
#45
Inviato 10 marzo 2012 - 23:26
Vabbè ma che c'entra, mia sorella piange mentre ascolta Laura Pausini! E non è neanche morta!Però non ho potuto fare a meno di notare la scena di grande commozione e quasi isteria della gente intorno a me. Siccome non penso siano "stupidi" sono convinto che per loro l'opera di Dalla sia importante.
Il pop ed il rock (escludo ovviamente Zappa sul quale si potrebbe discutere se ha fatto qualcosa di più che copiare lo stile di una dozzina di compositori diversi) non aggiungono niente alla storia della musica, il più intelligente della baracca (Fripp? Wyatt? Hendrix? sceglietene voi uno qualunque) ha fatto cose che sono considerate triviali o già sentite da qualunque studente di composizione o qualunque storico della musica nera americana
Diosanto che brutti discorsi!
#46
Inviato 10 marzo 2012 - 23:35
Io ho una mia teoria secondo la quale praticamente tutta la musica "leggera" smetterà di funzionare prima o poi per le generazioni future. Fra 20, 30, 40 anni nessuno potrà apprezzarla, quindi tutti questi libri, queste diatribe.... tutto fiato sprecato.
#47
Inviato 11 marzo 2012 - 01:08
Ringrazio tutti (ma proprio tutti) per le risposte.
e.
#48
Inviato 11 marzo 2012 - 01:13
... Leonard Bernstein ci ha perso anni per capire perchè i Beatles e i Pink Floyd avessero successo e come replicare strutture musicalmente tanto banali in maniera da eccitare milioni di persone e fare una barca di soldi. Poi ha rinunciato ed ha ammesso il suo fallimento "E' un altro mondo che non posso capire perchè non posso entrare nella testa di un operaio o uno studente e capire quello che provano"
Lennon e Mc Cartney ed Harrison e Star invece di perdere anni a capire Bernstein hanno fatto quel che sapevano fare. Cioè entrare nella testa di un operaio e uno studente e capire quello che provano.
Contando che ci sono più operai e studenti al mondo, che di Bernstein, il gioco è fatto. E il gioco loro l'han fatto per primi.
E neanche mi piacciono...
Tutti bimbi come me hanno qualche cosa che di terror li fa tremare e non sanno che cos'è...
#49
Inviato 11 marzo 2012 - 01:26
Tonysuper,
il tuo nome non mi è nuovo, ma per caso una volta non frequentavi il newsgroup it.arti.musica.rock.progressive?
Tornando al tuo discorso, una volta mio padre mi disse che il '900 probabilmente passerà alla storia come il secolo della musica jazz, non per la classica o il rock. Mio padre era un grandissimo appassionato di jazz, ma conosceva anche i grandi della musica classica, mentre in sostanza il rock non lo ha mai interessato anche se proprio i Beatles rappresentavano un ricordo della sua gioventù. Qualche volta ho provato a fargli sentire qualcosa dei miei dischi e diciamo che in alcuni casi (Supertramp, Peter Gabriel, King Crimson, etc) ha riconosciuto una certa originalità, ma non è stato mai preso più di tanto, perchè in fondo lui da ragazzo negli anni '50 e '60 era cresciuto con la musica jazz, mentre al contrario io, e così penso la maggior parte dei frequentatori di questo forum, sono cresciuto con il rock.
In fondo credo che anche la musica rock abbia una sua dignità, forse non si potrà definire musica colta, però neanche va del tutto disprezzata o snobbata ... a proposito ma tu cosa pensi degli ultimi minuti di "Starless" dei King Crimson? Secondo me è una esperienza paragonabile a quella di sentire le note di Armstrong che inventarono la musica jazz.
bellissimo post, ma credo fermamente che i Beatles sono stati anche jazz, sicuramente a loro modo. in fondo certe rullate del batterista erano sorelle delle vertigini poliritmiche dei bodyguards dei vari Coltrane, Ayler... credo che il rock sia stato anche avant, e non solo nei celestiali King Crimson o nelle oscillazioni dark post psichedeliche dei Velvet: diciamocela tutta se i Beatles sono state le ninfe luminescenti del pop solare, i Velvet sono stati il contrappunto al combo inglese: scuri come il feedback brutalizzato dalla viola di Cale, pervertiti come le stellari confessiani del cantante perennemente con gli occhiali scuri e il labbro inferiore leggermente leporino.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#50
Inviato 11 marzo 2012 - 02:18
Mi spiace leggere queste brutte parole sul grandissimo Bernstein, non date per buono ciò che dice quell'esibizionista di tonysuper dai.Lennon e Mc Cartney ed Harrison e Star invece di perdere anni a capire Bernstein hanno fatto quel che sapevano fare. Cioè entrare nella testa di un operaio e uno studente e capire quello che provano.
Contando che ci sono più operai e studenti al mondo, che di Bernstein, il gioco è fatto. E il gioco loro l'han fatto per primi.
Bernstein credeva fermamente nella musica pop, puoi addirittura trovare suoi video su youtube in cui spiega le scale e i modi e come questi siano stati utilizzati per questa o quella canzone, e utilizza come esempi brani di Beatles, Association, Sinatra e via dicendo.
Un esempio di grande apertura mentale, non solo di facciata, non dimentichiamoci che è l'autore di "West Side Story", che è un'opera pop come ce ne sono poche.
Ricordiamone alcuni degli immortali momenti:
http://www.youtube.c...h?v=Qy6wo2wpT2k (la canzone inizia a 2:20)
http://www.youtube.c...h?v=kokbJvSEMUY
http://www.youtube.c...h?v=5_QffCZs-bg
http://www.youtube.c...h?v=L7BQRGXFLJs
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
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