Poi ovviamente si può opinare sulla bellezza, figuriamoci e a me ad esempio non piace, però c'è da dire che, comunque sia stato concepito, questo degli Jacula è un disco che ha i suoi estimatori, ha una storia cialtrona ma interessante alle spalle, ed è - credo - un disco comunque piuttosto originale nel panorama italiano, tenendo magari anche conto della cialtroneria ma è comunque un'operazione simpatica e a suo modo intrigante nel complesso.
Certo, è una pietra miliare che nasce su presupposti diversi da tante altre pietre miliari, ma una volta sistemata la recensione secondo me ci può pure stare. Cioè, finchè era cannata era un problema, adesso siamo nel campo del discutibile, ma come poi quasi tutto.
Slothrop, apprezzo il tuo pippone e mi diverto a ultrapipponare.
Ragionando così, però, QUALUNQUE DISCO può avere una delle caratteristiche che descrivi:
- ha i suoi estimatori (anche "Hanno ucciso l'uomo ragno" ha i suoi estimatori, anzi ne ha di più di "Trout mask replica");
- ha una storia cialtrona ma interessante alle spalle (quindi entriamo nella sezione "Forse non tutti sanno che...", conta più il contesto che il testo, e qualunque disco perso nella notte dei tempi, raro, mai ristampato, con simpatiche curiosità come corollario, assume automaticamente un'aura di culto, anche se fa schifissimo);
- è un disco piuttosto originale (qui entra in ballo il contesto storico, perché il disco degli Jacula nel 2001 non è un disco originale, ma lo è solo se è del 1969).
Detto questo ci può stare tutto, e infatti non sono qui a far polemica, ma solo a spaccare un po' il capello in quattro perché mi diverto con questi ragionamenti dalla notte dei tempi (e questo caso degli Jacula è veramente da manuale, più unico che raro da prendere a pretesto per fare un discorso del genere).