Approfitto del Presidents' Day.
io non ho comunque ancora capito dove sia la facilità d'uso dell'iphone rispetto a qualunque altro smartphone. quali due ore di configurazione al giorno?
se l'utilizzatore finale nel 99% dei casi si limita a:
- telefonare/sms
- ascoltare mp3
- internet
- accessori di base tipo agenda o stronzate tipo giochi
dov'è la differenza?
Ti do due risposte:
l'assunzione per cui "ah ma io tanto lo uso solo per x" è esattamente quello che impedisce di cogliere le differenze. Per cosa usi il dispositivo e che dispositivo hai non sono due cose indipendenti: c'è il vincolo di
cosa il telefono sa fare. Come lo utilizzi dipende molto di più da quello che dalle tue esigenze, perchè le esigenze cambiano a seconda delle possibilità. Tu adesso consideri normale internet e l'agenda, ma dieci anni fa si diceva:"Ma a che cazzo mi serve l'agenda sul telefono?" esattamente perchè non si era in grado di offrire questo servizio. Quando spendi centinaia di dollari in un dispositivo, gran parte della spesa è per l'opzione di poter usufruire di qualunque cosa gli sviluppatori inventino per quella piattaforma: quando compri una playstation sai già esattamente tutti e soli i giochi che giocherai? No, la compri perchè sai che qualcuno verrà fuori con qualcosa che ti piace (per quella e non per altre piattaforme). La differenza, in termini di varietà e qualità delle applicazioni, mettendo a confronto iOS e Android (tanto per telefono) è abissale è motivata da due fattori:
a) lo sviluppatore sviluppa per iOS perchè il SDK è mille volte meglio e i form factor di cui preoccuparsi sono due, mentre su Android sei limitato dal minimo comun denominatore dei mille form factor a cui ti devi adattare
b) lo sviluppatore ha ben più prospettive di essere ricompensato per il proprio lavoro su iOS (da Rovio in giù, si possono fare mille nomi di case di sviluppo indipendenti che vivono grazie a quell'ecosistema, per questo certe accuse di monopolismo fanno sghignazzare, semmai iOS è stata la più grande democratizzazione software da venticinque anni a questa parte) che su Android --il PIL dell'app store Android è una frazione di quello iOS.
Ti faccio un esempio concreto: prendo in mano il mio iPhone e noto che le applicazioni di terze parti che mi danno più valore sono, più o meno nell'ordine: Spotify, Expensecloud, Exit Strategy, Simplenote, Peel, Asana e Agenda. Una riga di disamina per ognuna:
1. Spotify: per Android c'è, arrivato sei mesi dopo, e fa cagare.
2. Expensecloud: serve a fare le foto delle ricevute e metterle in nota spese aziendale. Per Android c'è, ma è inusabile.
3. Exit Strategy: un'app per la metro di NYC che ti dice esattamente in che carrozza sederti per scendere in corrispondenza della rampa di scale più vicina a dove vuoi andare. È per gente affetta da OCD. Io lo sono. Mi piace tantissimo e mi ha fatto risparmiare ore e frustrazione. Per Android non c'è.
4. Sincronizza on the fly le note su computer e ipad sul telefono. Per Android non c'è.
5. Peel: capire dove cazzo sono i canali che vuoi in mezzo ai 1982 canali di Verizon Fios. Per Android non c'è.
6. Asana: assegno le cose da fare a me stesso e al mio team. Essenziale per il lavoro. Per Android non c'è.
7. Agenda: un'agenda, però fatta bene (tanto per iniziare a rispondere al punto sotto), cioè da un designer che ci capisce. Per Android, ovviamente, non c'è.
Il mio punto è questo: quando ho comprato il primo iPhone non avevo una nota spese, non mi interessava la metro di NY, non avevo Verizon, non pensavo che avere le note o i todo fosse una cosa importante. Poi ho visto che
si potevano fare queste cose le quali mi hanno aggiunto valore. Il principale beneficio che ho dal mio telefono è sapere che i migliori designer e sviluppatori (la dico alla grossolana) stanno sviluppando per la mia piattaforma, quindi ne potrò vedere i frutti. Cosa stanno facendo non lo so e neanche ci penso, ma quando lo vedo vedo anche il valore. Android ha le app delle aziende medio-grandi e/o B2B, ma non ha niente della long tail consumer. Al 99.99% della gente non interessa un cazzo di su quale carrozza salire a NYC. Allo 0.01% moltissimo. Qualunque 0.01% tu faccia parte di, su iOS sei servito.
Seconda risposta: anche per le applicazioni di base, che ci sono per tutte le piattaforme, c'è differenza nella qualità dell'implementazione, e questa è data da due fattori:
- la qualità dei professionisti che lavorano per una piattaforma piuttosto che per l'altra (a spanne, per Android lavora gente che non è in grado di farsi pagare per le sue cose, per iOS il contrario: non ce li vedo un Mike Matas o un Loren Brichter a lavorare su Android);
- la qualità del Software Development Kit (che dovrebbe essere il primo e l'unico criterio, a parte il prezzo, per decidere un acquisto)
ho già detto per esempio della differenza enorme di velocità e numero di tap necessari per Spotify Android vs controparte iOS, facciamo un esempio sulle applicazioni che dici tu: SMS.
Messages (da tre giorni fa disponibile anche per Mac) integra in maniera seamless gli SMS con gli iMessages, il che vuol dire che se il tuo recipient ha iOS non paghi il messaggio (tipo BBM o WhatsApp o GroupMe etc), il tutto
senza nessuna impostazione da parte delle due parti (il come facciano a determinare in anticipo il modello del dispositivo ricevente è una perla di UX che meriterebbe un trattato a parte). Mia madre dall'altra parte dell'oceano a malapena riesce a mandare un sms con l'iPod Touch. Chiederle di scaricare GroupMe sarebbe una battaglia persa. Grazie a questo sistema mando e ricevo (nel resto del mondo si paga anche per ricevere un messaggio) a costo zero e diciassettemila chilometri di distanza, avendo un'unica inbox.
Ho fatto un esempio, ma potrei parlare per tutte le categorie da te proposte (e.g. mp3: già detto di Spotify, già detto che Music (che non amo) è comunque anni avanti al music management su Android, non ti dico la long tail di application per l'ascolto che esistono solo su iOS (Soundtracking, Hype Machine, We Are Hunted, etc.))
In definitiva:
- quello che pensi che farai col telefono non si può stabilire a priori, dipende da quello che ci puoi fare, ovvero quello che è stato programmato per quella piattaforma.
- la differenza in qualità e varietà delle applicazioni è abissale (cfr per esempio
qui)
- anche nelle applicazioni 'di base' la differenza è notevole, per le ragioni di cui sopra.
Il 'cinico' (dico cinico per non dire idiota) potrebbe dire: sì va beh, alla fine però la posta e l'agenda e l'internet me le vedo dovunque: verissimo. Con questo metro di giudizio --che ricorda il mitico 'a Perugia il diluvio c'era per tutte e due le squadre' del 2001-- per quanto riguarda gli spostamenti in automobile dovremmo andare tutti in giro in Trabant: ti porta dal punto A a B? Sì. E allora che cazzo vuoi? Siccome invece il consumatore di automobili è più evoluto (le automobili ci sono da qualche anno in più), c'è un mondo di pubblicazioni e anche un thread qui sulle differenze tra Citroën C4 e Peugeot 307 (sparo due nomi a caso, di auto
non mi intendo, non ce l'ho e quindi non ne parlo), le quali, a ben vedere, sono minuscole rispetto a quelle di cui si sta parlando qui. Se però passi tre ore in auto al giorno, allora è intelligente sviscerare la questione perchè ti fa differenza nella qualità della vita. Di solito anche il 'cinico' di cui sopra passa diverse ore tra computer e telefono al giorno
, e dovrebbe capire che differenze apparentemente minime, sommate tutte insieme nella quotidianità, ne fanno una notevole: purtroppo ci sono di mezzo questioni, risibili, di tifo e di identità (un giorno pubblicherò uno studio su come le chiacchiere da barsui telefonini sono, da vent'anni, una delle cause del declino italiano), di cui vediamo anche qui sopra fulgidi esempi --e ripeto, preferisco quello che, pur sparando stronzate, si autodefinisce un apple hater rispetto a quello che, sparandone di maggiori, ha la pretesa della razionalità.
- La qualità di componenti e materiali in che modo la giudichi se non col beneficio che essi portano al consumatore (sia maggior durabilità, maggior batteria, maggior velocità, miglior design, o che so io)? Non esiste una "qualità" iperuranica slegata da un beneficio, per la stessa definizione della parola.
su questo aspetto se n'è parlato nelle pagine precedenti. il fatto che l'iphone sia di alluminio con lo schermo di vetro non è certo un punto a suo favore. la metà degli iphone non protetti da custodie/gusci che si vedono in giro hanno lo schermo fissurato
Anche qui mi stai dando ragione: il fatto che uno schermo non si rompa sarà ben un beneficio per il consumatore, no? Se lo schermo A fosse più resistente del B, ma sia A che B fossero in senso assoluto talmente resistenti che mai si potrebbero rompere, la differenza sarebbe irrilevante e parlarne
miope (e anche qui mi sto mordendo la tastiera).
Gli unici che hanno titolo a parlare di hardware in senso stretto come discriminante sono quelli che di mestiere o hobby sviluppano sistemi operativi mobili, che sono forse un migliaio nel mondo (no, Piper, tu non ne fai parte): tanto è vero che qui sopra di velocità 'dichiarate' e di benchmark
non c'è traccia, anche se vengono portati ad argomento mentre si taccia altrui di pareri personali: argomento che non solo è irrilevante, ma anche inesistente: non c'è.
Ti rispondo anche nel merito della questione schermo nel merito: vetro vs. non vetro è un tradeoff. Il vetro consente una chiarezza maggiore e una luminosità maggiore a parità di consumo della batteria, e non si graffia. D'altro canto è più fragile (anche qui, io potrei dire che in tre anni di abuso, dozzine di cadute e tasche dei jeans con le chiavi lo schermo non mi si è mai rotto e ben pochi ne ho visti rotti di altri, non lo facico perchè gli argomenti
mio cuggino lasciano, per quel che mi riguarda, il tempo che trovano). Quale piatto della bilancia pesa di più? Per un'azienda che ha il 9% di quota di mercato (e scatta un'altra risata alle accuse di monopolismo), ma il 75% di quella di profitto, senza dubbio la prima: come quelli che sono in auto per lavoro, interessa poco che bisogni cambiare le gomme ogni tre mesi: l'importante è che day in and day out, mentre tramite l'utilizzo dell'oggetto si crea valore, ovvero si lavora, le condizioni siano al top. Un paradigma diverso da quello di nonsochi poco sopra che deve tenere la luminosità bassa per prolungare la batteria. Il tanto e tanto a sproposito citato
design, per intenderci, è esattamente la somma di queste
decisioni. Il design sono decisioni di prodotto, non se qualcosa 'appare figo' o meno e neanche come funziona.
On top aggiungici che, per dirne una, entro i 12 mesi dall'acquisto uno può andare in Apple Store con qualsiasi scusa ("la batteria mi dura meno") e farsi consegnare un dispositivo nuovo, a costo zero. Che gli schermi fissurati sono sostituiti o riparati tramite appuntamento al genius bar a costo zero (o irrisorio). Il paradigma è: tu paghi, il giusto, e quello che ti viene offerto è il top, soprattutto in materia di assenza di preoccupazioni. Per questo si arriva alla conclusione, da me già ripetuta dieci volte, che la discriminante è il tasso di scambio individuale tra tempo e soldi: se hai tempo e non soldi ti orienterai nei confronti delle samsungate, nel momento in cui cominci a lavorare e a lavorarci (= più soldi, meno tempo) il passaggio è inevitabile. Questo fa sì che le due customer bases siano le più diverse: gente in cerca di valore, e disposta a pagare, una; gente in cerca di risparmiare i cento dollari, piratare il libro X e l'mp3 Y la seconda.
La differenza nella qualità degli ecosistemi (produttori, form factors, third party developers, dimensione delle due economie vs popolazione) è una conseguenza immediata e immediatamente visibile di questa dinamica di autoselezione.
Con questo lascio altri ai benchmark, alle velocità dichiarate, alle 'migliori qualità hardware' (che come Embryo faceva notare sono discorsi, oltre che irrilevanti, anche morti in partenza, dato che le supply chains individuali sono un incesto continuo, tra subfornitori comuni, fornitori che sono anche competitor, compartecipazioni etc), ma soprattutto al triste spettacolo di ammantare di ignoranza di ciò di cui si sta parlando i propri pregiudizi. Anzi mi permetto di consigliare un
telefono, che, oltre ad avere un
design originalissimo (mi ricorda qualcosa, ce l'ho sulla punta della lingua...), dovrebbe essere un po' la summa di tutto quello che un certo pubblico desidera --c'ha anche lo stylus!