certa gente ad un certa età se ne sbatte di fare un disco pensato per funzionare
Venditti lo vedo proprio come uno che se rotto le palle da un pezzo sia della musica che del mondo che gli/le sta attorno
di conseguenza, probabilmente per vendetta (V come venditti), fa dischi volutamente di merda 
il problema soprattutto in Italia è che la critica musicale (mainstream soprattutto) non funge da controllore, sempre prona a elogiare a prescindere, non stronca e sputtana nessun artista che sta "lavorando" male
se non lo fa la critica è molto difficile che lo faccia il pubblico più o meno di aficionados
In passato c'era il doppio o triplo filtro: 1) dell'etichetta discografica: ti prendevano solo se eri bravo e continuavi a esserlo; 2) del produttore; 3) della critica (i vari Ciao 2001 etc.). Insomma, dovevi filare, e se un brano non raggiungeva l'eccellenza, ti dicevano che non te lo pubblicavano, e dovevi spremerti tirando fuori il meglio.
Quando nel 1982 Venditti se ne andò per conto suo, fondando la sua etichetta Heinz e diventando produttore esecutivo di se stesso, vennero meno tutti quei filtri, e si sentì libero di pubblicare qualsiasi roba: il declino venne forse visto come un normale "poppeggiamento" del suono che affliggeva praticamente tutti coloro che avevano brillato negli anni '70, dalla PFM ai Pooh. Solo che questi ultimi si fermarono e a volte si ripresero o comunque hanno variato suoni e produzione, tra alti e bassi. Lui no, ci ha sguazzato per decenni facendo di quel "sound" un marchio di fabbrica.