
Un quartetto di giovincelli, di cui non metto la foto altrimenti parte la solita messe di commenti da parrucchieria (comunque sono carucci), che ancora non è arrivato all'album, ma che ha destato il mio interesse, anche perché da quanto mostrato finora potrebbero sviluppare una proposta unica.
Il loro vero colpaccio è a mio avviso il singolo pubblicato a inizio 2010, "Wild Human Child", prodotto da Sam Eastgate dei Late of the Pier.
Stupisce per il piglio ritmico del tutto inusuale: mentre batteria e basso si impegnano in sincopi ballabili ma scheletriche, la chitarra piazza linee sghembe che non si capisce bene se siano ritmiche o solistiche, chiazze di suono fluttuanti che generano un senso aleatorio, eppure seguono la velocità del ritmo, mantenedo un piede nella dimensione fisica.
In effetti non trovo corretto parlare di funk, anche durante le stilettate è troppo delicato e impalpabile, direi semmai un post-punk dal piglio esotico e svagato, fatto di micro-particelle ritmiche dense ma mai invadenti. Potrebbero essere dei lontani nipoti dei Monochrome Set, mentre il timbro della voce ricorda un po' Robert Smith.
Dopo questo singolo Sam si è fatto da parte e l'EP "Some Reptiles Grew Wings" è stato prodotto da Hudson Mohawke.
Ancora fichi i groove di basso-batteria, qui le tastiere sono più invadenti e portano la band su territori un po' più normali a livello di sound. Detto ciò le interpolazioni fra gli strumenti rimangono imprendibli, leggiadre, e mantengono altissima la qualità della proposta.
Tre dei quattro brani in isso contenuti: "Moon Crooner", "Rad Pitt", "Middle Name Period".
Edit di due anni dopo: c'è IL DISCO -> http://forum.ondaroc...h/#entry1383349