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vota il quadro


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#201 wago

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Inviato 25 ottobre 2010 - 15:18


Comunque lo capisco chi dice che vale la pena di postare anche robe che non adoriamo: vedere 6,5 striminziti a Mondrian Mucha ed Escher mi fa venir voglia di spedirvi un pacco bomba a casa. La prossima volta vi beccate una mezza fetecchia, almeno non sto a incazzarmi laddove non vi piacesse.

Detto da te che hai stroncato l'impossibile non si può leggere...


Infatti ho detto che "capisco" :D
Niente in contrario ai votacci in se', pero' mi si permetta di ritenere che il creatore del thread abbia dei gusti orripilanti.
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#202 dick laurent

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Inviato 25 ottobre 2010 - 15:24

Comunque lo capisco chi dice che vale la pena di postare anche robe che non adoriamo: vedere 6,5 striminziti a Mondrian Mucha ed Escher mi fa venir voglia di spedirvi un pacco bomba a casa. La prossima volta vi beccate una mezza fetecchia, almeno non sto a incazzarmi laddove non vi piacesse.


non credevo che andasse ricordato pure a te, ma si vota il quadro, mica il pittore.
Comunque guarda, mondrian per me è bene o male l'equivalente di schoenberg (per l'approccio wannabe "scientifico") per la musica ma molto peggio. Dovrei dire di base che le sue cose coi quadrati coi colori base non mi dicono nulla, che è vero, però mi ha sempre incuriosito capire che cosa pensava di fare esattamente, riducendo la pittura agli elementi più semplici. Cioè sul serio, metto in conto che al di là del fatto che non mi piaccia di non averci capito nulla, ma insomma dove porta questo approccio analitico? Giuro che è uno dei pittori di cui fatico di più a capire cosa avesse in mente. Anzi se mi spieghi/spiegate la sua idea mi fate un favore. Mi pare di aver letto qualcosa su qualche libro dove si diceva di lui come pittore più politico del novecento o di mondrian che non vuole emozionare/influenzare lo spettatore con le sue immagini (e che vorrebbe fare?) e altre cose simili per me assolutamente indecifrabili. Cioè se vedo un Fontana coi mille concetti spaziali tutti uguali penso che è uno scemo (o un notevole furbo che si è fatto il brand e vende come tale), per mondrian il pensiero più preciso che riesco a elaborare è WTF.

Mucha mi piace (e adoro McCay che a mucha deve tantissimo), anche se quello non moltissimo, idem Escher di cui secondo me hai messo uno dei meno interessanti. Va detto che Escher lo vedo più come un geniale "tecnico" dell'immagine che come un vero pittore/illustratore


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#203 Gozer

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Inviato 25 ottobre 2010 - 15:25

Niente in contrario ai votacci in se', pero' mi si permetta di ritenere che il creatore del thread abbia dei gusti orripilanti.

va beh, ti ricordo che è dicklaurent eh: orripilante in musica, orripilante in pittura, e sul cinema lo conosco poco ma sono sicuro che manco li mi deluderebbe. asd
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#204 dick laurent

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Inviato 25 ottobre 2010 - 15:34


Niente in contrario ai votacci in se', pero' mi si permetta di ritenere che il creatore del thread abbia dei gusti orripilanti.

va beh, ti ricordo che è dicklaurent eh: orripilante in musica, orripilante in pittura, e sul cinema lo conosco poco ma sono sicuro che manco li mi deluderebbe. asd


io quando fai così il piccato sarei tentato di chiederti quali sono i miei artisti preferiti e quelli che mi fanno più cagare (anche qui capire i miei gusti da sti quattro quadri messi finora dove ho dato voti sia alti che bassi alle cose più diverse ce ne vuole, ma vabbè...)
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#205 wago

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Inviato 25 ottobre 2010 - 15:36


Comunque lo capisco chi dice che vale la pena di postare anche robe che non adoriamo: vedere 6,5 striminziti a Mondrian Mucha ed Escher mi fa venir voglia di spedirvi un pacco bomba a casa. La prossima volta vi beccate una mezza fetecchia, almeno non sto a incazzarmi laddove non vi piacesse.


non credevo che andasse ricordato pure a te, ma si vota il quadro, mica il pittore.


E' vero. Sara' che ho messo alcuni dei dipinti che considero i loro veritici assoluti, e dunque trattare con sufficienza quelli mi sembra in sostanza far passare per poca cosa la loro poetica in generale.

Comunque guarda, mondrian per me è bene o male l'equivalente di schoenberg (per l'approccio wannabe "scientifico") per la musica ma molto peggio. Dovrei dire di base che le sue cose coi quadrati coi colori base non mi dicono nulla, che è vero, però mi ha sempre incuriosito capire che cosa pensava di fare esattamente, riducendo la pittura agli elementi più semplici. Cioè sul serio, metto in conto che al di là del fatto che non mi piaccia di non averci capito nulla, ma insomma dove porta questo approccio analitico? Giuro che è uno dei pittori di cui fatico di più a capire cosa avesse in mente. Anzi se mi spieghi/spiegate la sua idea mi fate un favore. Mi pare di aver letto qualcosa su qualche libro dove si diceva di lui come pittore più politico del novecento o di mondrian che non vuole emozionare/influenzare lo spettatore con le sue immagini (e che vorrebbe fare?) e altre cose simili per me assolutamente indecifrabili.


A me non me ne frega molto dell'apparato ideale che sta dietro ai dipinti di Mondrian. Davvero, non mi piace perche' rivoluzionario, mi piace perche' guardo i suoi quadri e mi dico "cazzo". E succede tanto coi suoi "quadratoni" quanto coi suoi dipinti piu' figurativi, dai mulini a vento alla serie dell'albero. Sono per me graficamente e cromaticamente perfetti: geometria, dinamismo ed equilibrio allo stato puro. Di eventuali parallelismi con altri artisti mi importa zero, nel momento in cui vedo un suo quadro.
L'unico altro con una produzione sufficientemente varia di cui mi piaccia alla follia praticamente tutto e' Vermeer.

I mean:
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Mucha mi piace (e adoro McCay che a mucha deve tantissimo), anche se quello non moltissimo, idem Escher di cui secondo me hai messo uno dei meno interessanti


;_;
Anche qui, per me in quell'incisione si condensa tutta l'idea del mondo di Escher: il discorso sulla metamorfosi e sulla natura, la compresenza degli opposti, l'ambiguita', la complessita' del tutto che supera quella delle parti ma emerge strettamente da essa, la presenza di una logica, di una geometria immanente che si riflette tanto nelle cose del cielo quanto in quelle della terra... E' senz'altro la sua opera che preferisco.
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#206 dick laurent

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Inviato 25 ottobre 2010 - 15:51

Comunque guarda, mondrian per me è bene o male l'equivalente di schoenberg (per l'approccio wannabe "scientifico") per la musica ma molto peggio. Dovrei dire di base che le sue cose coi quadrati coi colori base non mi dicono nulla, che è vero, però mi ha sempre incuriosito capire che cosa pensava di fare esattamente, riducendo la pittura agli elementi più semplici. Cioè sul serio, metto in conto che al di là del fatto che non mi piaccia di non averci capito nulla, ma insomma dove porta questo approccio analitico? Giuro che è uno dei pittori di cui fatico di più a capire cosa avesse in mente. Anzi se mi spieghi/spiegate la sua idea mi fate un favore. Mi pare di aver letto qualcosa su qualche libro dove si diceva di lui come pittore più politico del novecento o di mondrian che non vuole emozionare/influenzare lo spettatore con le sue immagini (e che vorrebbe fare?) e altre cose simili per me assolutamente indecifrabili.


A me non me ne frega molto dell'apparato ideale che sta dietro ai dipinti di Mondrian. Davvero, non mi piace perche' rivoluzionario, mi piace perche' guardo i suoi quadri e mi dico "cazzo". E succede tanto coi suoi "quadratoni" quanto coi suoi dipinti piu' figurativi, dai mulini a vento alla serie dell'albero. Sono per me graficamente e cromaticamente perfetti: geometria, dinamismo ed equilibrio allo stato puro. Di eventuali parallelismi con altri artisti mi importa zero, nel momento in cui vedo un suo quadro.


vabbè giusto così, che poi in teoria l'approccio geometrico mi piace ma solo che non capisco davvero dove voglia portare la sua idea che mi sembra quella della semplificazione estrema (non solo della chiarezza)

Mucha mi piace (e adoro McCay che a mucha deve tantissimo), anche se quello non moltissimo, idem Escher di cui secondo me hai messo uno dei meno interessanti


;_;
Anche qui, per me in quell'incisione si condensa tutta l'idea del mondo di Escher: il discorso sulla metamorfosi e sulla natura, la compresenza degli opposti, l'ambiguita', la presenza di una logica, di una geometria immanente che si riflette tanto nelle cose del cielo quanto in quelle della terra... E' senz'altro la sua opera che preferisco.


ho aggiunto una cosa su ma lo riscrivo, per me escher in un certo senso non è un vero pittore, è più uno scienziato che si occupa di effetti ottici (ma non alla maniera degli impressionisti per esempio che comunque cercavano lo stile e un risultato "poetico"). Però davvero, sarà che tipo quella degli uccelli ne ha fatto tante (coi pesci, con le farfalle e con un sacco di roba), ma non mi prende come altra roba. Il mio preferito suo è probabilmente quello dove c'è il soffitto che è anche pavimento (che però adesso non trovo, poi magari lo metto)

no, l'ho trovato (adesso mi dirai che non piace a te  asd)
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#207 dick laurent

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Inviato 25 ottobre 2010 - 15:53

ovviamente l'audi non c'entra una mazza, ma è quello  asd
ed è pure incompleto mi pare
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#208 wago

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Inviato 25 ottobre 2010 - 16:07

E' molto bello anche questo (occhio pero' che l'auto non ne fa parte :P), ma io di Escher non butterei via nulla. Lo trovo in ogni caso meno "commovente" rispetto a Night and Day, che per me e' piu' che un'opera d'arte un manifesto filosofico*. Qua e' un po' piu' grande:

http://bilder.mzibo....up_and_down.jpg

Comunque insieme dissento e condivido, riguardo alla questione del non-pittore. Di certo pittore non era essendo un incisore :D, e il discorso dello "scienziato" si applica senz'altro al suo lavoro. A mio avviso Escher e' un personaggio un po' fuori dal tempo, piu' vicino alla figura dell'intellettuale barocco - un po' filosofo, un po' alchimista, un po' artista e scienziato, che a quella dell'artista moderno. Nella sua opera convivono l'anima sperimentale e genialoide di un Leonardo, che unisce ingegno tecnologico e osservazione dei prodigi della natura, il misticismo e la "techné" di un Durer, lo sguardo immanentista di un Lucrezio... Il tutto, unito a una visione del mondo decisamente barocca, che mi fa pensare a Leibnitz o Spinoza.
Al di la' della bellezza grafica delle sue incisioni, a me colpisce moltissimo tutto l'impianto che esse riflettono. Da questo punto di vista, si pone un po' agli antipodi dell'altro mio idolo Mondrian, che mi piace punto e stop senza troppe seghe mentali.


* L'ho sempre collegato istintivamente a "Gli uccelli" di Battiato, che mi sembra esprimere idee abbastanza vicine.
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#209 R. Mutt

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Inviato 25 ottobre 2010 - 16:22

non credevo che andasse ricordato pure a te, ma si vota il quadro, mica il pittore.
Comunque guarda, mondrian per me è bene o male l'equivalente di schoenberg (per l'approccio wannabe "scientifico") per la musica ma molto peggio. Dovrei dire di base che le sue cose coi quadrati coi colori base non mi dicono nulla, che è vero, però mi ha sempre incuriosito capire che cosa pensava di fare esattamente, riducendo la pittura agli elementi più semplici. Cioè sul serio, metto in conto che al di là del fatto che non mi piaccia di non averci capito nulla, ma insomma dove porta questo approccio analitico? Giuro che è uno dei pittori di cui fatico di più a capire cosa avesse in mente. Anzi se mi spieghi/spiegate la sua idea mi fate un favore. Mi pare di aver letto qualcosa su qualche libro dove si diceva di lui come pittore più politico del novecento o di mondrian che non vuole emozionare/influenzare lo spettatore con le sue immagini (e che vorrebbe fare?) e altre cose simili per me assolutamente indecifrabili. Cioè se vedo un Fontana coi mille concetti spaziali tutti uguali penso che è uno scemo (o un notevole furbo che si è fatto il brand e vende come tale), per mondrian il pensiero più preciso che riesco a elaborare è WTF.



Mondrian diceva che più l'arte diventava astratta rispetto alla natura, più diventava concreta rispetto a se stessa. L'intento di Mondrian era di tipo analitico, ovvero raggiungere una pittura che non dovesse riferirsi alla realtà del mondo là fuori, ma dovesse essere fedele solo a se stessa, servendosi soltanto degli elementi base che la caratterizzano: la superfice piana, la linea e i colori primari. Sono le linee verticali ed orizzontali a formare dei piani rettangolari (infatti Mondrian non conepiva i suoi "riquadri" come figure ma come piani che si autogeneravano dall'incrocio delle linee verticali ed orizzontali), dove a dominare è l'equilibrio tra gli opposti che si annullano a vicenda (le linee verticali e quelle orizzontali, i colori primari con quelli neutri). Non c'è risalto plastico, le sue composizioni puntano ad esaltare il quadro come pura superficie.
Mondrian cercava, in pratica, l'armonia tra gli elementi base della pittura; armonia che poteva essere raggiunta solo riducendo il linguaggio pittorico alle sue unità essenziali, basilari.

Ecco, l'ho ridotto e semplificato perché il discorso sarebbe lunghissimo, ma spero di aver soddisfatto almeno un minimo delle tue domande.
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#210 dick laurent

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Inviato 25 ottobre 2010 - 16:43

non credevo che andasse ricordato pure a te, ma si vota il quadro, mica il pittore.
Comunque guarda, mondrian per me è bene o male l'equivalente di schoenberg (per l'approccio wannabe "scientifico") per la musica ma molto peggio. Dovrei dire di base che le sue cose coi quadrati coi colori base non mi dicono nulla, che è vero, però mi ha sempre incuriosito capire che cosa pensava di fare esattamente, riducendo la pittura agli elementi più semplici. Cioè sul serio, metto in conto che al di là del fatto che non mi piaccia di non averci capito nulla, ma insomma dove porta questo approccio analitico? Giuro che è uno dei pittori di cui fatico di più a capire cosa avesse in mente. Anzi se mi spieghi/spiegate la sua idea mi fate un favore. Mi pare di aver letto qualcosa su qualche libro dove si diceva di lui come pittore più politico del novecento o di mondrian che non vuole emozionare/influenzare lo spettatore con le sue immagini (e che vorrebbe fare?) e altre cose simili per me assolutamente indecifrabili. Cioè se vedo un Fontana coi mille concetti spaziali tutti uguali penso che è uno scemo (o un notevole furbo che si è fatto il brand e vende come tale), per mondrian il pensiero più preciso che riesco a elaborare è WTF.



Mondrian diceva che più l'arte diventava astratta rispetto alla natura, più diventava concreta rispetto a se stessa. L'intento di Mondrian era di tipo analitico, ovvero raggiungere una pittura che non dovesse riferirsi alla realtà del mondo là fuori, ma dovesse essere fedele solo a se stessa, servendosi soltanto degli elementi base che la caratterizzano: la superfice piana, la linea e i colori primari. Sono le linee verticali ed orizzontali a formare dei piani rettangolari (infatti Mondrian non conepiva i suoi "riquadri" come figure ma come piani che si autogeneravano dall'incrocio delle linee verticali ed orizzontali), dove a dominare è l'equilibrio tra gli opposti che si annullano a vicenda (le linee verticali e quelle orizzontali, i colori primari con quelli neutri). Non c'è risalto plastico, le sue composizioni puntano ad esaltare il quadro come pura superficie.
Mondrian cercava, in pratica, l'armonia tra gli elementi base della pittura; armonia che poteva essere raggiunta solo riducendo il linguaggio pittorico alle sue unità essenziali, basilari.

Ecco, l'ho ridotto e semplificato perché il discorso sarebbe lunghissimo, ma spero di aver soddisfatto almeno un minimo delle tue domande.


e ma hai in pratica riscritto quello che avevo già scritto io... il problema è che (al di là del fatto che de panza può piacere come fa wago che se ne frega dell'ambaradan dietro) l'idea delle componenti essenziali di un dipinto come rettangoli e colori primari mi sembra una cavolata, nel senso che anche le linee oblique e curve e gli altri colori sono elementi "di base"... è come se qualche musicista si svegliasse e dicesse, basta ritmi strani, basta timbri particolari, basta accordi strani, basta dinamica, solo sinusoidi pure su ritmo quattro quarti perchè la musica non deve riflettere il mondo fuori. Cioè è molto più astratto (e per me assurdo) il discorso dietro dei dipinti...
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#211 Gozer

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Inviato 25 ottobre 2010 - 17:25

Tutto molto bello, però ora basta.
Meno ciarlare più postare quadri, e soprattutto meno filosofia più insulti.

Della Francesca - Madonna della misericordia 8
Arcimboldo - Le quattro stagioni 8
Manet - Il bar delle Folies-Bergère 8
Velazquez - Las meninas 6,5 (mea culpa: lui e Caravaggio sono i miei due maggiori talloni d'achille)
Escher - Night and day 6,5
Wiesenfeld - The delegate's daughter 6,5
Wiesenfeld - Raincoat 4

Persi in mezzo alle chiacchiere (mettete i titoli, bestie!):
Mondrian - Bosco vicino a Oele 10
Escher - Up and down 8


George Grosz - "Glad to be back" 8

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Con una miglior definizione non si trova, comunque mi pare passabile...
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#212 wago

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Inviato 25 ottobre 2010 - 17:31

non credevo che andasse ricordato pure a te, ma si vota il quadro, mica il pittore.
Comunque guarda, mondrian per me è bene o male l'equivalente di schoenberg (per l'approccio wannabe "scientifico") per la musica ma molto peggio. Dovrei dire di base che le sue cose coi quadrati coi colori base non mi dicono nulla, che è vero, però mi ha sempre incuriosito capire che cosa pensava di fare esattamente, riducendo la pittura agli elementi più semplici. Cioè sul serio, metto in conto che al di là del fatto che non mi piaccia di non averci capito nulla, ma insomma dove porta questo approccio analitico? Giuro che è uno dei pittori di cui fatico di più a capire cosa avesse in mente. Anzi se mi spieghi/spiegate la sua idea mi fate un favore. Mi pare di aver letto qualcosa su qualche libro dove si diceva di lui come pittore più politico del novecento o di mondrian che non vuole emozionare/influenzare lo spettatore con le sue immagini (e che vorrebbe fare?) e altre cose simili per me assolutamente indecifrabili. Cioè se vedo un Fontana coi mille concetti spaziali tutti uguali penso che è uno scemo (o un notevole furbo che si è fatto il brand e vende come tale), per mondrian il pensiero più preciso che riesco a elaborare è WTF.



Mondrian diceva che più l'arte diventava astratta rispetto alla natura, più diventava concreta rispetto a se stessa. L'intento di Mondrian era di tipo analitico, ovvero raggiungere una pittura che non dovesse riferirsi alla realtà del mondo là fuori, ma dovesse essere fedele solo a se stessa, servendosi soltanto degli elementi base che la caratterizzano: la superfice piana, la linea e i colori primari. Sono le linee verticali ed orizzontali a formare dei piani rettangolari (infatti Mondrian non conepiva i suoi "riquadri" come figure ma come piani che si autogeneravano dall'incrocio delle linee verticali ed orizzontali), dove a dominare è l'equilibrio tra gli opposti che si annullano a vicenda (le linee verticali e quelle orizzontali, i colori primari con quelli neutri). Non c'è risalto plastico, le sue composizioni puntano ad esaltare il quadro come pura superficie.
Mondrian cercava, in pratica, l'armonia tra gli elementi base della pittura; armonia che poteva essere raggiunta solo riducendo il linguaggio pittorico alle sue unità essenziali, basilari.

Ecco, l'ho ridotto e semplificato perché il discorso sarebbe lunghissimo, ma spero di aver soddisfatto almeno un minimo delle tue domande.


Pero'. Mondrian arriva a questa forma pittorica estremamente "superficiale" (nel senso di: dedicato alla superficie) tramite un'astrazione dal mondo: e' studiando gli equilibri formali della natura e del paesaggio che trova la sua formula magica. E' un percorso assieme parallelo e antitetico a quello dei greci che vedevano ovunque la proporzione aurea: loro prima individuavano intellettualmente la perfezione del rapporto aureo e poi la cacciavano anche a viva forza nella natura e nella loro arte; Mondrian al contrario arriva alle sue proporzioni analizzando fedelmente quelle del mondo esterno. I suoi sono "quadri astratti" perche' hanno la stessa forma di quelli "concreti" ma non si riferiscono piu' a nessun soggetto.
In ogni caso, per me non e' grandissimo solo il Mondrian dell'astrattismo geometrico, ma anche quello della scomposizione figurativa: il quadretto di foresta tutta colorata che ho postato sopra, per dire, non sara' astratto ma per me e' di una bellezza eccezionale.
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#213 sfos

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Inviato 25 ottobre 2010 - 17:41

Mondrian - Bosco vicino a Oele 8
Escher - Up and down 8


George Grosz - "Glad to be back" 7,5

Edgar Degas - L'assenzio 7,5

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#214 R. Mutt

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Inviato 25 ottobre 2010 - 17:52

e ma hai in pratica riscritto quello che avevo già scritto io... il problema è che (al di là del fatto che de panza può piacere come fa wago che se ne frega dell'ambaradan dietro) l'idea delle componenti essenziali di un dipinto come rettangoli e colori primari mi sembra una cavolata, nel senso che anche le linee oblique e curve e gli altri colori sono elementi "di base"... è come se qualche musicista si svegliasse e dicesse, basta ritmi strani, basta timbri particolari, basta accordi strani, basta dinamica, solo sinusoidi pure su ritmo quattro quarti perchè la musica non deve riflettere il mondo fuori. Cioè è molto più astratto (e per me assurdo) il discorso dietro dei dipinti...


Eh, ma il fatto è che Mondrian concepisce la pittura in modo sistematico: prima fa delle scelte su un asse verticale (ovvero, sceglie le componenti base del suo linguaggio pittorico escludendone quindi altre, come le linee curve e i colori non primari) e poi sull'asse orizzontale, ovvero dal punto di vista della sintassi pittorica (le linee rette per esempio possono articolarsi solo in verticale e in orizzontale e non in senso obliquo come avveniva in Van Doesburg). Il fine di Mondrian era, come ti ho detto in precedenza, in primo luogo, pervenire a una pittura che si riferisse solo a se stessa, e in secondo luogo raggiungere in arte l'equilibrio degli opposti che si annullano a vicenda. In questo si può scorgere anche un'afflato filosofico, in quanto secondo Mondrian anche l'uomo doveva raggiungere una condizione di equilibrio attraverso il reciproco annullamento dell'individuale e dell'universale, gli opposti che caratterizzano lo spirito umano secondo l'artista olandese.

Mondrian auspicava addirittura che un giorno i rapporti geipolitici tra le varie nazioni potessero ricalcare proprio l'equilibrio delle suoi quadri, dove ogni superficie piana colorata non prevarica l'altra e tutte sono in rapporto paritetico, ovvero in equilibrio. In pratica Mondrian attraverso la sua neoplastica, cioè un nuovo sistema di realizzazione delle forme, pensava si potesse creare un nuovo cosmo, un nuovo mondo dove a regnare non fosse la "tragedia" (generata dallo squilibrio) ma l'armonia (generata dall'equilibrio).

Comunque se vuoi approfondire, dato che Mondrian è un artista molto complesso, ti consiglio di recuperare i suoi scritti, che si trovano facilmente in libreria. C'è da dire che la lettura di Mondrian non è facilissma dato che spesso si fa fatica a seguire i suoi ragionamenti che dall'arte partono ma alla spiritualità dell'uomo tendono.    

Pero'. Mondrian arriva a questa forma pittorica estremamente "superficiale" (nel senso di: dedicato alla superficie) tramite un'astrazione dal mondo: e' studiando gli equilibri formali della natura e del paesaggio che trova la sua formula magicaE' un percorso assieme parallelo e antitetico a quello dei greci che vedevano ovunque la proporzione aurea: loro prima individuavano intellettualmente la perfezione del rapporto aureo e poi la cacciavano anche a viva forza nella natura e nella loro arte; Mondrian al contrario arriva alle sue proporzioni analizzando fedelmente quelle del mondo esterno. I suoi sono "quadri astratti" perche' hanno la stessa forma di quelli "concreti" ma non si riferiscono piu' a nessun soggetto.
In ogni caso, per me non e' grandissimo solo il Mondrian dell'astrattismo geometrico, ma anche quello della scomposizione figurativa: il quadretto di foresta tutta colorata che ho postato sopra, per dire, non sara' astratto ma per me e' di una bellezza eccezionale.


Quello che tu dici è giustissimo, infatti lui arriva all'astrazione geometrica gradualmente e anche le altre sue fasi (quella divisionista del "Faro" e quella cubista delle varie versioni dell'Albero) tendono a riprodurre gli equilibri formali della natura senza senza riprodurre mimeticamente la natura stessa. Non a caso la fase che precede quella neoplastica vera e propria è quella in cui Mondrian avvia una riduzione del linguaggio pittorico verso l'astrazione dove i titoli però si riferiscono ancora alla natura, a delle cose ("Molo e oceano" per esempio non raffiigura mimeticamente un molo e un oceano, né tantomeno propende per una scomposizione in senso cubista, ma riproduce attraverso la raffigurazione di "linee di forza", per così dire, l'equilibrio formale del Molo e dell'oceano di cui il titolo). Solo dopo, una volta trovato un sistema perfettamento chiuso e valido in sé, Mondrian inizierà ad intitolare i propri lavori "Composizione".
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#215 atlas

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Inviato 25 ottobre 2010 - 18:05

[quote author=sfos link=topic=13535.msg831109#msg831109 date=1288026986]
Immagine inserita
[/quote]
Questo qui mi piace tantissimo, 8.
[quote author=dick laurent link=topic=13535.msg830997#msg830997 date=1288017524]
per stavolta vado di anticaglia
In quello di piero della francesca nell'immaginetta del libro di arte non avevo mai notato il tizio incappucciato, lol.
Voto: 6
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il faut se radicaliser. 


#216 dick laurent

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Inviato 25 ottobre 2010 - 18:14

e ma hai in pratica riscritto quello che avevo già scritto io... il problema è che (al di là del fatto che de panza può piacere come fa wago che se ne frega dell'ambaradan dietro) l'idea delle componenti essenziali di un dipinto come rettangoli e colori primari mi sembra una cavolata, nel senso che anche le linee oblique e curve e gli altri colori sono elementi "di base"... è come se qualche musicista si svegliasse e dicesse, basta ritmi strani, basta timbri particolari, basta accordi strani, basta dinamica, solo sinusoidi pure su ritmo quattro quarti perchè la musica non deve riflettere il mondo fuori. Cioè è molto più astratto (e per me assurdo) il discorso dietro dei dipinti...


Eh, ma il fatto è che Mondrian concepisce la pittura in modo sistematico: prima fa delle scelte su un asse verticale (ovvero, sceglie le componenti base del suo linguaggio pittorico escludendone quindi altre, come le linee curve e i colori non primari) e poi sull'asse orizzontale, ovvero dal punto di vista della sintassi pittorica (le linee rette per esempio possono articolarsi solo in verticale e in orizzontale e non in senso obliquo come avveniva in Van Doesburg). Il fine di Mondrian era, come ti ho detto in precedenza, in primo luogo, pervenire a una pittura che si riferisse solo a se stessa, e in secondo luogo raggiungere in arte l'equilibrio degli opposti che si annullano a vicenda. In questo si può scorgere anche un'afflato filosofico, in quanto secondo Mondrian anche l'uomo doveva raggiungere una condizione di equilibrio attraverso il reciproco annullamento dell'individuale e dell'universale, gli opposti che caratterizzano lo spirito umano secondo l'artista olandese.


mi sembra piuttosto ambizioso, mi resta da capire in parole povere che voglia dire "il reciproco annullamento dell'individuale e dell'universale". E' una bella frase però. Ma a parte questo il problema è che se uno sceglie un approccio razionale, poi gli strumenti che usa devono essere razionali. Cioè uno non può dirmi: ok, faccio pittura usando gli elementi base, e cioè i colori, le linee ortogonali e boh. La prima cosa che mi viene da dire è aspetta un attimo, mo' mi spieghi che ti ha fatto di male il cerchio o la linea curva (per dire) per tirarti fuori che non sono elementi "base". E' del tutto arbitrario, cioè non parlo dei risultati che possono piacere (in effetti a me non è manco che non mi piacciano, mi stanno indifferenti) ma del principio dietro, mi sembra un Fail degno di lombroso (per dirne un altro che partiva da intenti nobilissimi e voleva muoversi su un piano scientifico) o di qualche invasato religioso. Come si può chiamare, feticismo del rettangolo?

Mondrian auspicava addirittura che un giorno i rapporti geipolitici tra le varie nazioni potessero ricalcare proprio l'equilibrio delle suoi quadri, dove ogni superficie piana colorata non prevarica l'altra e tutte sono in rapporto paritetico, ovvero in equilibrio.


vabbè ma sta stronzata l'avrà detta al bar ubriaco cazzeggiando con gli amici, "mettete dei rettangoli nei vostri cannoni", ma che è

In pratica Mondrian attraverso la sua neoplastica, cioè un nuovo sistema di realizzazione delle forme, pensava si potesse creare un nuovo cosmo, un nuovo mondo dove a regnare non fosse la "tragedia" (generata dallo squilibrio) ma l'armonia (generata dall'equilibrio).


oh ecco, questa è la cosa più chiara che hai scritto, anche se sembra qualcosa di molto simile all'antico concetto di atarassia, ed è molto vicino a quello che avevo letto (il fatto che mondrian appunto non volesse emozionare) che trovo però ugualmente strano perchè non è che tutti i quadri rappresentino la tragedia, ci sono tante emozioni diverse eh. Saranno state negative pure le altre per lui?

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#217 wago

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Inviato 25 ottobre 2010 - 18:22

E' del tutto arbitrario, cioè non parlo dei risultati che possono piacere (in effetti a me non è manco che non mi piacciano, mi stanno indifferenti) ma del principio dietro, mi sembra un Fail degno di lombroso (per dirne un altro che partiva da intenti nobilissimi e voleva muoversi su un piano scientifico) o di qualche invasato religioso. Come si può chiamare, feticismo del rettangolo?


Mah, per me se vedi i quadratoni come il termine di un percorso tutto va a fuoco. E' chiaro che non e' arrivato a quelle considerazioni li' (discutibilissime, giustamente, ma quel che per me conta e' il risultato non l'intendo) dall'oggi al domani: ci e' arrivato attraverso un cammino di analisi/sintesi in cui man mano si sono evidenziati quegli elementi: linee orizzontali e verticali, colori primari, contorni netti. Un percorso diverso avrebbe portato a componenti base diversi.
Il fatto e' che per me e' stupendo tutto, ogni tassello del percorso anche senza vedere il tutto in chiave teleologica. Basta con sta storia di Mondrian che e' quello dei quadratoni: si', ha fatto i quadratoni e sono bellissimi e hanno cambiato l'arte ecc, ma ha anche fatto altri dipinti geniali ed entusiasmanti come capacita' di "andare al segno" rispetto agli oggetti raffigurati.
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Inviato 25 ottobre 2010 - 18:55

Basta fregnacce.

Oskar Kokoschka 'Dresden â?? Neustadt IV 10 ecceziunale veramente, è di prima o dopo le altre schifezze sue?
piero della francesca - madonna della misericordia 7 preferisco altro di suo (ma il boia e' da 8)
i due di Aron Wiesenfeld boh, mi urtano un po' ma essenzialmente non ho capito da che parte guardarli
Mondrian - Bosco vicino a Oele 10
Escher - Up and down 9
George Grosz - "Glad to be back" 8 strano, lo stile di pittura (colori e pennellate) mi risulta soffocante e fastidiosissimo, ma il fatto che al centro si "apra" mi da' un senso alla cose rendendomela apprezzabile
Edgar Degas - L'assenzio 7,5 anch'io

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Honoré Daumier - Crispin et Scapin

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Inviato 25 ottobre 2010 - 22:54

Leggendo alcuni giudizi mi verrebbe voglia di postare lâ??ultima provocazione di Cattelan  asd
http://www.menteloca...ttelan22ott.jpg


Non mi riferivo a nessun quadro in particolare. Il mio era semplicemente un invito ad aschenaz a non farsi influenzare da alcuni giudizi negativi sui preraffaelliti ché estimatori ce ne sono.



aschenaz, non ti fare influenzare dai (pessimi  :P) gusti di alcuni... a me i preraffaelliti piacciono molto e non credo di essere la sola.

Here I am. :-*
Vantavano una perfezione tecnica che era proto-iperrealista, ma al contempo avevano quell'afflato sentimentale e denso, capace di scandagliare nel profondo (non nell'Abisso eh, per carità). E' vero che qualcuno ogni tanto eccedeva con lo zucchero, ma quando sono riusciti a calibrarsi hanno tirato fuori alcune delle cose più belle mai viste.

Infatti, liquidare in modo così tranchant tutta la corrente pittorica mi sembra abbastanza superficiale. Io li trovo, in generale, esteticamente belli.  Poi, per carità, de gustibus... 

Honoré Daumier - Crispin et Scapin - 8
Edgar Degas - L'assenzio 8
George Grosz - "Glad to be back" 9


Umberto Boccioni - Idolo moderno - 10
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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

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Inviato 26 ottobre 2010 - 06:51

Piero della Francesca - Madonna della Misericordia 8
Mondrian - Bosco... 8.5
Escher - Up and Down 9
George Grosz - "Glad to be back" 9
Edgar Degas - L'assenzio 8.5
Honoré Daumier - Crispin et Scapin 8
Umberto Boccioni - Idolo moderno 10

Visto che il bucolico pseudo-surrealismo di Wiesenfeld non vi è piaciuto (a me
invece piace molto...), passo alla follia visionaria ed erotomane di Giger:

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H. R. Giger - Erotomechanics VII 9

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Inviato 26 ottobre 2010 - 10:49

Degas - L'assenzio 6,5
H. R. Giger - Erotomechanics VII 8
Daumier - Crispin et Caspin 8
Boccioni - Idolo moderno 4 (è già la seconda volta che lo stronco, ma in realtà amo alcune sue cose. E' che essendo un pittore abbastanza "estremo", mi basta una sfumatura per ribaltare in positivo o in negativo la percezione che ho dei suoi dipinti)

Alcuni che avevo lasciato indietro:
Papatheodorou-Valyraki - Cranes in London 8
Shepard Fairey - senza titolo postato da wago all'inizio 4
Kiefer - Die Milchstrasse 8 (peccato non si trovi a dimensioni decenti, sono sicuro mi piacerebbe anche di più. Lui in generale mi sembra un grande comunque)


Bernardo Bellotto - Rovine della Kreuzkirche di Dresda (1765) 10

Immagine inserita

Qui grande e con colori migliori (si può ben notare la particolarizzazione).
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#222 R. Mutt

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Inviato 26 ottobre 2010 - 11:16

Piero della Francesca - Madonna della Misericordia 7
Mondrian - Bosco 9
Escher - Up and Down 9
George Grosz - "Glad to be back" 9
Edgar Degas - L'assenzio 7
Honoré Daumier - Crispin et Scapin 7,5
Umberto Boccioni - Idolo moderno 8
H. R. Giger - Erotomechanics VII 10
Bernardo Bellotto - Rovine della Kreuzkirche di Dresda 6,5

Di solito è conosciuto per i "tagli" su superfici monocrome, ma Lucio Fontana ha fatto anche altro:

Teatrino
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Concetto spaziale (1962, dalla serie New York in lastra metallica e vetro)
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Concetto Spaziale (1952)
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#223 frankie teardrop

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Inviato 26 ottobre 2010 - 11:25

Totò, quali sono i tuoi quadri preferiti?
Facciamo 5.
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Inviato 26 ottobre 2010 - 11:33

Totò, quali sono i tuoi quadri preferiti?
Facciamo 5.


Guarda, mi chiedi una cosa impossibile. Sono troppe le meraviglie dell'arte, per poterle classificare. Per i dischi, i libri e i film queste classifiche sono divertenti, ma per i quadri mi troverei in profondo imbarazzo ;D.
Mi risulta più facile fare una classifica dei 5 artsiti che preferisco in assoluto:

Duchamp
Bacon
Bosch
Caravaggio
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Inviato 26 ottobre 2010 - 11:34

E' del tutto arbitrario, cioè non parlo dei risultati che possono piacere (in effetti a me non è manco che non mi piacciano, mi stanno indifferenti) ma del principio dietro, mi sembra un Fail degno di lombroso (per dirne un altro che partiva da intenti nobilissimi e voleva muoversi su un piano scientifico) o di qualche invasato religioso. Come si può chiamare, feticismo del rettangolo?


Mah, per me se vedi i quadratoni come il termine di un percorso tutto va a fuoco. E' chiaro che non e' arrivato a quelle considerazioni li' (discutibilissime, giustamente, ma quel che per me conta e' il risultato non l'intendo) dall'oggi al domani: ci e' arrivato attraverso un cammino di analisi/sintesi in cui man mano si sono evidenziati quegli elementi: linee orizzontali e verticali, colori primari, contorni netti. Un percorso diverso avrebbe portato a componenti base diversi.
Il fatto e' che per me e' stupendo tutto, ogni tassello del percorso anche senza vedere il tutto in chiave teleologica. Basta con sta storia di Mondrian che e' quello dei quadratoni: si', ha fatto i quadratoni e sono bellissimi e hanno cambiato l'arte ecc, ma ha anche fatto altri dipinti geniali ed entusiasmanti come capacita' di "andare al segno" rispetto agli oggetti raffigurati.


si ma gli altri mi piacciono generalmente di più (oddio quei pochissimi che ho visto), il mio discorso era sul mondrian classico, per il quale ho una specie di ossessione

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#226 frankie teardrop

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Inviato 26 ottobre 2010 - 11:35

Totò, quali sono i tuoi quadri preferiti?
Facciamo 5.


Guarda, mi chiedi una cosa impossibile. Sono troppe le meraviglie dell'arte, per poterle classificare. Per i dischi, i libri e i film queste classifiche sono divertenti, ma per i quadri mi troverei in profondo imbarazzo ;D.
Mi risulta più facile fare una classifica dei 5 artsiti che preferisco in assoluto:

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Bacon
Bosch
Caravaggio
Munch


Munch è il mio preferito in assoluto.  :-*
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#227 dick laurent

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Inviato 26 ottobre 2010 - 11:36

Totò, quali sono i tuoi quadri preferiti?
Facciamo 5.


Guarda, mi chiedi una cosa impossibile. Sono troppe le meraviglie dell'arte, per poterle classificare. Per i dischi, i libri e i film queste classifiche sono divertenti, ma per i quadri mi troverei in profondo imbarazzo ;D.
Mi risulta più facile fare una classifica dei 5 artsiti che preferisco in assoluto:

Duchamp
Bacon
Bosch
Caravaggio
Munch


perlomeno non hai messo quella merda di damien hirst  :P
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#228 wago

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Inviato 26 ottobre 2010 - 11:51

Umberto Boccioni - Idolo moderno 9 anche se quello sguardo non lo capiro' mai
H. R. Giger - Erotomechanics VII 6,5 non vado matto per Giger e comunque preferisco altro
Bernardo Bellotto - Rovine della Kreuzkirche di Dresda 8
Fontana:
Teatrino 8
Concetto spaziale (il primo) 4
Concetto spaziale (l'altro) 7


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Giandomenico Tiepolo - Altalena dei Pulcinella 10

Incredibile, non trovo una risoluzione migliore e illuminata meglio. Mi spiace.
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#229 dick laurent

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Inviato 26 ottobre 2010 - 12:00

George Grosz - "Glad to be back" 5
giuro che pensavo a uno scherzo per prendere gonzi in castagna, tipo che avessi preso una copertina dei cannibal corpse e ci avessi messo sotto il nome grosz, che di solito mi piace un sacco. E invece è proprio lui

Edgar Degas - L'assenzio 8
nel suo realismo uno dei dipinti più deprimenti che conosca, certo non è esattamente piacevole da guardare

Honoré Daumier - Crispin et Scapin 7,5-8
non lo conoscevo, il viso è veramente espressivo

cattelan
provocazione divertente, ma appunto una provocazione.

Umberto Boccioni - Idolo moderno 6,5

H. R. Giger - Erotomechanics 6

Bernardo Bellotto - Rovine della Kreuzkirche di Dresda 8,5-9
non lo conoscevo, bellissimo

fontana - teatrino 3
all'inizio mi è sembrato veramente indecente, poi riguardandolo bene ho pensato che se lo vedessi in una puntata di art attack lo troverei divertente nella sua naivetè, per cui ho alzato il voto

fontana - concetto spaziale 6
fontana, il terzo quadro 6

tiepolo 7,5
tiepolo è sempre un grande

visto che gozer voleva vedere il mio secondo dieci, aspettando che qualcun altro ne posti ne metto uno da me

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goya - saturno che divora un figlio: 10, appunto

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#230 wago

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Inviato 26 ottobre 2010 - 12:02

tiepolo 7,5
tiepolo è sempre un grande


Occhio che questo e' uno dei figli, il padre Giambattista tendenzialmente non mi piace.
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#231 dick laurent

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Inviato 26 ottobre 2010 - 12:52

tiepolo 7,5
tiepolo è sempre un grande


Occhio che questo e' uno dei figli, il padre Giambattista tendenzialmente non mi piace.


sei molto peggio di me, cavolo questo è pure assolutamente nello stile del padre

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#232 wago

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Inviato 26 ottobre 2010 - 12:56

Maddai, non e' vero, il padre era enormemente piu' sfarzoso & enfatico in tutto; questo e' leggerissimo.
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#233 dick laurent

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Inviato 26 ottobre 2010 - 13:09

Maddai, non e' vero, il padre era enormemente piu' sfarzoso & enfatico in tutto; questo e' leggerissimo.


questo è vero, anche si di tiepolo adoro pure la sfarzosità assoluta e la spettacolarità da kolossal dei suoi soffitti, probabilmente il pittore che mi piace di più del settecento, tipo questo

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tiepolo - istituzione del rosario

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#234 wago

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Inviato 26 ottobre 2010 - 13:16

Molto bello questo. Quando mi lamento della grandeur intendo le robe grecoromane gigantesche, in generale invece quando punta sul cielo mi piace molto.
L'altro che detesto per dimensioni, dozzinalita' e grandeur e' Rubens, sti musei pieni zeppi di quadroni suoi tutti uguali, li brucerei cazzo.
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#235 virginia wolf

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Inviato 26 ottobre 2010 - 13:22

Umberto Boccioni - Idolo moderno 9 anche se quello sguardo non lo capiro' mai

Ã? uno sguardo spiritato... sembra quello di una medium in trance mentre sta per stabilire un contatto con lo spirito di un defunto.


Bernardo Bellotto - Rovine della Kreuzkirche di Dresda (1765) 9
H. R. Giger - Erotomechanics 8
Goya - Saturno che divora un figlio: 10
Giandomenico Tiepolo - Altalena dei Pulcinella - meraviglioso! - 10 - qui in una visualizzazione migliore.
Lucio Fontana non mi trasmette nulla.


Agnolo Bronzino - "L'Allegoria dell'Amore e del Tempo"
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#236 reese

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Inviato 26 ottobre 2010 - 16:08

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fontana - teatrino 6
fontana - concetto spaziale 9
fontana, il terzo quadro 6
Agnolo Bronzino - "L'Allegoria dell'Amore e del Tempo" 6

Kandinsky - The Black Relationship 10
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#237 marz

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Inviato 26 ottobre 2010 - 21:38

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#238 Gozer

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Inviato 27 ottobre 2010 - 10:57

Il mio post coi voti più bassi da quando è iniziato il giochino... mi sento DickLaurent. :(

Kandinskij - The black relationship 8
Fontana - Teatrino 4
Fontana - Concetto spaziale (1962) 6,5
Fontana - Concetto spaziale (1952) 6,5
Bronzino - L'allegoria dell'Amore e del Tempo 6,5 (l'angelo del bacio dovrebbe avere un collo di tre chilometri stando alla distanza fra spalla e testa)
Goya - Saturno che divora suo figlio 8
Giambattista Tiepolo - Istituzione del rosario 6,5 (dal vivo sono sicuro mi colpirebbe, ma così...)
Giandomenico Tiepolo - Altalena dei Pulcinella 6,5 (tutti pazzi per questo a quanto pare, a me invece sembra insipido, per quanto caruccio)

Proviamo una cosa un po' diversa. Temo le reazioni, ma chi non rischia non rosicchia (cit.)...

Katsushika Hokusai - Amida waterfall on the Kisokaido road 10
(non sono mai riuscito a trovare la data, ma dovrebbe essere intorno al 1830 da quel che ho capito)

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#239 R. Mutt

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Inviato 27 ottobre 2010 - 11:44

Kandinskij - The black relationship 8
Bronzino - L'allegoria dell'Amore e del Tempo 7
Goya - Saturno che divora suo figlio 10
Giambattista Tiepolo - Istituzione del rosario 7
Giandomenico Tiepolo - Altalena dei Pulcinella 5,5
Katsushika Hokusai - Amida waterfall on the Kisokaido road 10 (Grande Gozer! Ti piacciono anche Utamaro e Hiroshige? Io li adoro tutti e tre)

Luca Giordano - La caduta degli angeli ribelli 9
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#240 Gozer

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Inviato 27 ottobre 2010 - 11:49

(Grande Gozer! Ti piacciono anche Utamaro e Hiroshige? Io li adoro tutti e tre)

A Roma ho abitato per tre mesi sopra al Palazzo delle Esposizioni, proprio mentre c'era la mostra di Hiroshige. :D Stupenda, che te lo dico a fare...
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Inviato 27 ottobre 2010 - 13:58

Bernardo Bellotto - Rovine della Kreuzkirche di Dresda 8.5
Fontana - Teatrino 6
Fontana - Concetto Spaziale 1962 7.5
Fontana - Concetto Spaziale 1952 5.5
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Goya - saturno che divora un figlio 9
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Agnolo Bronzino - "L'Allegoria dell'Amore e del Tempo" 8.5
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Katsushika Hokusai - Amida waterfall on the Kisokaido road 8
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Gustave Courbet - Il Disperato (autoritratto) (1844-45) 10

In rete ho letto: "un ritratto di Jack Sparrow fatto da Caravaggio".  O_O
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VINDICA TE TIBI

#242 Gozer

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Inviato 27 ottobre 2010 - 14:12

Sì ma metteteli interi i quadri, che votare la roba a pezzi non ha molto senso... :D
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RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#243 sfos

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Inviato 27 ottobre 2010 - 14:12

Kandinskij - The black relationship 8
Katsushika Hokusai - Amida waterfall on the Kisokaido road 8
Luca Giordano - La caduta degli angeli ribelli 8

Paul Gauguin - Il Cristo Giallo 7,5

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"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#244 nino#

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Inviato 27 ottobre 2010 - 15:07

Sì ma metteteli interi i quadri, che votare la roba a pezzi non ha molto senso... :D
...


L'avevo messo (infatti, per la seconda immagine, avevo specificato "Particolare"), ma
evidentemente il sito inibiva il link diretto...
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#245 Merlo

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Inviato 27 ottobre 2010 - 15:32

La maggior parte dei quadri di Jeff Jordan non mi piacciono, ma questo lo trovo assai disturbante:

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Firefly for dinner
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#246 wago

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Inviato 27 ottobre 2010 - 17:58

Giambattista Tiepolo - Istituzione del rosario 7
Giandomenico Tiepolo - Altalena dei Pulcinella 5,5


Me la spieghi, razza di rigurgitatore di libri d'arte che non sei altro :|
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#247 wago

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Inviato 27 ottobre 2010 - 18:17

goya - saturno che divora un figlio 7 Goya mi fa cagare, questo pero' preso come illustrazione e' pregevole e senz'altro d'effetto
tiepolo - istituzione del rosario 8 il classicismo delle architetture e alcuni tizi sulla scala appesantiscono un po'
Agnolo Bronzino - "L'Allegoria dell'Amore e del Tempo" 5 mi piace solo il vecchiazzo
Kandinsky - The Black Relationship 10 la fase che preferisco di un pittore che comunque adoro
Katsushika Hokusai - Amida waterfall on the Kisokaido road 10
Luca Giordano - La caduta degli angeli ribelli 6 sto cazzo di barocco trionfante... dipinto equilibrato, d'impatto ma in fin dei conti del tutto insipido ai miei occhi (per il genere non mi spiace, comunque). In quel periodo eravamo delle merde allucinanti, la pittura europea era salvata praticamente solo dagli olandesi e manco da tutti. E dire che i principi teorici del barocco li adoro.
Gustave Courbet - Il Disperato 9 oter che Caravaggio, l'uso della luce e' molto piu' naturale
Paul Gauguin - Il Cristo Giallo 6 al complesso, 10 alle donne in costume
Firefly for dinner 5 kitsch, ma senza quel di piu' che me lo farebbe apprezzare

Ci riprovo col liberty anche se non mi pare vi aggradi granche':

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Stanisław Wyspiański - Autoritratto
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#248 William Blake

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Inviato 27 ottobre 2010 - 19:19


(Grande Gozer! Ti piacciono anche Utamaro e Hiroshige? Io li adoro tutti e tre)

A Roma ho abitato per tre mesi sopra al Palazzo delle Esposizioni, proprio mentre c'era la mostra di Hiroshige. :D Stupenda, che te lo dico a fare...


hai acquistato 100 punti  asd
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#249 dick laurent

    ...

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Inviato 27 ottobre 2010 - 19:51

Agnolo Bronzino - "L'Allegoria dell'Amore e del Tempo" 7,5
un quadro particolare, non capisco bene la figura che si dispera a sinistra che sarebbe e quello vicino a culo nudo mi sembra sproporzionato, però ci sono dettagli molto belli

Kandinsky - The Black Relationship 6,5-7
(scanso equivoci, kandinsky a differenza di mondrian mi piace molto, sarà che ci sono i cerchi)

Katsushika Hokusai - Amida waterfall on the Kisokaido road 8,5-9
bellissima la cascata

Luca Giordano - La caduta degli angeli ribelli 8

Gustave Courbet - Il Disperato 7
pittoricamente è bello, l'espressione invece mi sembra fasullissima, sembra semplicemente uno che sgrana gli occhi, come disperazione al massimo è credibile per uno che ha scoperto che sta cominciando a perdere i capelli

Paul Gauguin - Il Cristo Giallo 7,5
mi piacciono tantissimo i colori

Jeff Jordan - 4
ma è quello che ha fatto una copertina dei mars volta? (si ho controllato, ma quante ne so). Infatti fa cacà uguale

Stanisław Wyspiański - Autoritratto 8
bello e molto intenso, a differenza del courbet (comunque stracanissimo per il 7 a goya e 8 all'art attack)

altro giro, altro classicissimo, altro 10

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picasso - demoiselles d'avignon

e scusate la banalità (ne potrei mettere decine di picasso, e magari lo farò), gli spagnoli sono molto meno dei francesi, almeno quelli che conosco, ma la triade velazquez-goya-picasso fa paura
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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#250 R. Mutt

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Inviato 27 ottobre 2010 - 19:54

Giambattista Tiepolo - Istituzione del rosario 7
Giandomenico Tiepolo - Altalena dei Pulcinella 5,5

Me la spieghi, razza di rigurgitatore di libri d'arte che non sei altro :|


Semplicemente: Giandomenico lo trovo molto accademico come pittore, poco ardito e molto "misurato" (insomma lo vedo già proiettato verso il neoclassicismo, che per me è una parolaccia  ;D) mentre Giambattista ha in sé tutti i pregi della pittura tardobarocca: scenografico, potente, monumentale, spettacolare.

sto cazzo di barocco trionfante... dipinto equilibrato, d'impatto ma in fin dei conti del tutto insipido ai miei occhi (per il genere non mi spiace, comunque). In quel periodo eravamo delle merde allucinanti, la pittura europea era salvata praticamente solo dagli olandesi e manco da tutti. E dire che i principi teorici del barocco li adoro.


Il neretto è un fail allucinante: il seicento napoletano è uno dei periodi più vivaci delle pittura italiana tutta, tanto che viene definito comunemente "il secolo d'oro". Con l'arrivo di Caravaggio si diffonde il verbo naturalista, quasi verista per certi versi se si pensa a pittori come Jusepe Ribera, Filippo Vitale e Giambattista Caracciolo. Con il passaggio a Napoli di Guido Reni e Lanfranco si ha la svolta verso il classicismo di scuola emiliana, dove gli stessi protagonisti della stagione caravaggesca si riscoprono estimatori di Raffaello; e infine con Mattia Preti si dà avvio alla grande stagione Barocca napoletana (che fa il paio con quella romana, altrettanto splendida e più conosciuta) con grandi artisti quali Luca Giordano e Francesco Solimena (mentre il Bernini napoletano sarà l'eclettico Fanzago).
Insomma, va bene che siamo terroni, però il barocco napoletano è uno dei fiori all'occhiello dell'arte italiana...

Dunque, direi che tanto merde non eravamo e anzi, personalmente penso sia stata l'ultima volta che l'Italia ha avuto un ruolo internazionale di primo piano prima dell'oblio del Settecento e di gran parte dell'Ottocento. Saranno, dopo 2 secoli, i divisionisti (in maniera minore) e soprattutto i futuristi a riportare l'arte italiana alla ribalta internazionale.

Gustave Courbet - Il Disperato 9 oter che Caravaggio, l'uso della luce e' molto piu' naturale


Poi dice che uno ti insulta :P: senza nulla togliere a Courbet, ma Caravaggio è di un'altro pianeta! In Caravaggio l'aspetto naturale sta più nella scelta di modelli dipinti dal vero (quindi nella descrizione dei corpi, delle figure, rese con estremo e drammatico realismo) che non nella luce. Io ho sempre pensato che con Caravaggio nasca la fotografia, intesa però non come presa diretta del reale, ma come "linguaggio della luce". Le scene drammatiche sono rese tali proprio dal contrasto metafisico (che non ha nulla, o comunque non ha tutto, di naturalistico) tra luce/ombra, come nella splendida (a te farà cagare, lo so)"Vocazione di San Matteo"(eccola: http://it.wikipedia...._San_Matteo.jpg) dove la luce che viene da destra, seguendo la direzione dell'indice di Gesù che indica Matteo, non è soltanto luce naturale che entra dalla finestra illuminando l'angusto ambiente dell'osteria dove si trova il futuro santo, ma anche epifania del divino, del sovrannaturale. Dai non c'è paragone asd


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