The Sonnets - Western Harbour Blue [Despotz Records,2010]
#1
Inviato 01 settembre 2010 - 10:20
Disco del mese,non c'era ancora nessun topic a riguardo.
Io devo ancora ascoltarlo,voi che ne pensate?
#2
Inviato 01 settembre 2010 - 10:37
praticamente la versione babbo-universitaria dei Duran Duran di Rio:
"quel filo invisibile che unisce lo storico catalogo Sarah Records alle recentissime folgorazioni di Ariel Pink"
davvero invisibile per i miei occhi, questo lo candiderei come disco dell'anno subito perchè le premesse sono spaventose
#3
Inviato 01 settembre 2010 - 10:41
davvero invisibile per i miei occhi, questo lo candiderei come disco dell'anno subito perchè le premesse sono spaventose
Comunque, un dischetto innocuo ma che si ascolta con piacere, magari mentre sorseggi un bel drink e fai quattro chiacchiere con qualche pischella.
Oddio, se nessuno lo toglie dal lettore, non faccio pressioni. Ma se c'è di meglio, grazie! Altrimenti, niente mancia!
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#4
Inviato 01 settembre 2010 - 10:44
Complessivamente, un disco a fuoco con pezzi entusiasmanti e altri comunque perfettamente a tono. Sulle pecche si puo' tranquillamente soprassedere.
#5
Inviato 01 settembre 2010 - 10:45
#6
Inviato 01 settembre 2010 - 10:47
Molto bello, pezzi ben scritti e ben arrangiati. Ripesca un sound di gran classe e del tutto "fuori moda" (sophisti-pop, new pop, new romantic ecc) e gia' solo per questo merita stima. Va riconosciuto che la penna non e' la stessa di quegli Aztec Camera o Prefab Sprout a cui fanno il verso, la stilosità non raggiunge i Duran Duran, ne' il piglio riesce ad essere quello degli Style Council: l'effetto e' bello luccicante e funziona, ma raffinatezza, piacioneria e verve non sono paragonabili (e sticazzi, comunque). La voce spesso mostra la corda, annaspando nel tentativo maldestro di raggiungere gamme soul, ma soprattutto mostrandosi poco brillante e un po' affettata - con buffo effetto "Take That" che emerge qua e la'.
Complessivamente, un disco a fuoco con pezzi entusiasmanti e altri comunque perfettamente a tono. Sulle pecche si puo' tranquillamente soprassedere.
Quoto tuttissimo
#7
Inviato 01 settembre 2010 - 10:47
domanda: cosa lega la Sarah a Ariel Pink?
Niente, e soprattutto ne' l'una ne' l'altro hanno a che vedere con questo disco.
Pero' la frase a effetto ci vuole sempre per mantenere un tono un po' indiesnob, se no credono che ci siamo svenduti a Vogue. I lettori a queste cose ci tengono, non sono ancora pronti alla svolta dandy (pian piano li si sta educando, comunque).
#8
Inviato 01 settembre 2010 - 10:49
così invece avete fatto la figura di chi si è venduto a Ariel Pink che è il trend del momento, meglio Vogue forse
domanda: cosa lega la Sarah a Ariel Pink?
Niente, e soprattutto ne' l'una ne' l'altro hanno a che vedere con questo disco.
Pero' la frase a effetto ci vuole sempre per mantenere un tono un po' indiesnob, se no credono che ci siamo svenduti a Vogue.
mi piacciono molto i primi 2 album ma secondo me i Duran Duran di stile ne hanno davvero poco, visto che li citi ti dico che penso abbiano molto più stile i Prefab Sprout (che però mi fan cagare)Molto bello, pezzi ben scritti e ben arrangiati. Ripesca un sound di gran classe e del tutto "fuori moda" (sophisti-pop, new pop, new romantic ecc) e gia' solo per questo merita stima. Va riconosciuto che la penna non e' la stessa di quegli Aztec Camera o Prefab Sprout a cui fanno il verso, la stilosità non raggiunge i Duran Duran
edit: quelli che avevan stile erano i Japan (pure loro mi piaccion poco ma dovrei risentirli visto che, dati i miei ascolti, me li consigliano sempre), i Duran Duran hanno volgarizzato le loro idee (e quelle di altri), il risultato è bello spesso bellissimo
#9
Inviato 01 settembre 2010 - 10:51
ps. I Japan sulla barca a vela non ci sarebbero mai andati.
#10
Inviato 01 settembre 2010 - 10:51
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三生石
#11
Inviato 01 settembre 2010 - 10:53
praticamente la versione babbo-universitaria dei Duran Duran di Rio:
#12
Inviato 01 settembre 2010 - 10:53
domanda: cosa lega la Sarah a Ariel Pink?
l'attitudine non patinata, ma c'è scritto però.
#13
Inviato 01 settembre 2010 - 10:55
#14
Inviato 01 settembre 2010 - 10:57
Peccato, pensavo potesse essere il Two Dancers del 2010, anche se sono molto diversi.
Poveri Wild Beasts!
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三生石
#15
Inviato 01 settembre 2010 - 10:58
Ma, insomma, l'attitudine è patinata o no?
Per me tutta la vita...
#16
Inviato 01 settembre 2010 - 10:58
boh, non la vedo così importante nè nelle produzioni Sarah nè nell'ultimo Ariel Pink (quelli vecchi erano già diversi da quel che ho sentito), almeno non così tanto e in maniera così simile (a livello di risultato) da permettere di accomunare i 2 nomi, detto che a questo punto potremmo buttarci dentro anche i Wolf Eyes o gli Eyeless In Gaza
domanda: cosa lega la Sarah a Ariel Pink?
l'attitudine non patinata, ma c'è scritto però.
il discorso che ho fatto per i Japan vale anche per i Roxy, i Duran volgarizzano quello stileUhm dipende da quel che intendi. Musicalmente sono piu' raffinati i Prefab, e anche come "tono" hanno ci certo piu' classe. Quelli pero' che ci son rimasti piu' sotto col marpion-pop di "Avalon" sono comunque i Duran Duran, e' questo che intendevo con "stiloso" (forse la parola giusta era "mondano", boh).
#17
Inviato 01 settembre 2010 - 10:58
Non è un difetto, eh! E' solo per capirci qualcosa...
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三生石
#18
Inviato 01 settembre 2010 - 10:59
Ma, insomma, l'attitudine è patinata o no?
Lo e', lo dice anche la recensione:
indie-pop fa spesso rima con lo-fi, magari con accenni di shoegaze, o con un'elettronica non troppo cesellata. Una t-shirt, un paio di jeans sdruciti e via, sembra essere il leitmotiv che impatta sui tanti nomi eccellenti del genere, con quel filo invisibile che unisce lo storico catalogo Sarah Records alle recentissime folgorazioni di Ariel Pink, passando per gli svedesi Radio Dept. [...]. Tutte dinamiche che non sembrano riguardare The Sonnets
La frase a effetto serve per i lettori piu' gnucchi, ma soprattutto per i lettori che non leggono
#19
Inviato 01 settembre 2010 - 11:01
#20
Inviato 01 settembre 2010 - 11:03
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三生石
#21
Inviato 01 settembre 2010 - 11:03
#22
Inviato 01 settembre 2010 - 11:05
boh, non la vedo così importante nè nelle produzioni Sarah nè nell'ultimo Ariel Pink (quelli vecchi erano già diversi da quel che ho sentito), almeno non da permettere di accomunare i 2 nomi, detto che a questo punto potremmo buttarci dentro anche i Wolf Eyes o gli Eyeless In Gaza
Io credo che leggendo la recensione utilizzando più dei canonici 7 secondi il risultato possa essere:
1- c'era una volta un pop patinato
2- a un certo punto altre forme di pop hanno preso il suo posto: il comune denominatore sono la t-shrt e i jeans (semplifico)
3- i sonnets si rifanno direttamente a quel pop patinato saltando a piè pari tutto quello che c'è in mezzo.
Nessuno ha paragonato la Sarah a Ariel Pink, si è scritto che il loro comune denominatore è l'attitudine non patinata (il filo invisibile) che peraltro ha visto interessato gran parte del pop degli ultimi lustri ma non i Sonnets.
#23
Inviato 01 settembre 2010 - 11:15
ecco appunto, più che semplificare hai centrato perfettamente il bersaglio, il problema è che non si possono accomunare 2 artisti per come si vestono altrimenti aggiungerei anche Nino D'Angelo che, come sappiamo tutti, ha lanciato "Nu Jeans e na Maglietta" in tempi non sospetti
http://d.yimg.com/ec...ck=defaultImage
tra l'altro non vedo proprio delle divisioni così nette tra pop patinato e pop non patinato nel corso della storia della musica, a meno che, come fate sempre, non vogliamo considerare solo gli ascolti dei forumisti
#24
Inviato 01 settembre 2010 - 11:20
#25
Inviato 01 settembre 2010 - 11:24
Mi piacerebbe tanto che, tra i tanti corsi e ricorsi che ormai sembrano l'essenza della musica, ci fosse un ritorno ai suoni cui si rifanno i Sonnets. Non credo pero' che un'operazione cosi' spudoratamente emulativa, senza un tentativo di "aggiornare" suoni e stili per riavvicinarli ai fenomeni di oggi, possa sortire grandi effetti.
Insomma, bello vedere questi qua sulla barca, ma mi sa che per far levare le t-shirt agli indieboy le t-shirt a righe serve mediare un po' di piu', l'esercizio di stile e' pregevole ma non rimescola le acque piu' di tanto.
Stiamo a vedere.
#26
Inviato 01 settembre 2010 - 11:31
Le riflessioni sono funzionali alla recensione, non il trattato sociologico e musicale che pretestuosamente stai tirando in ballo solo per ribadire che schifi Ariel Pink (e i Sonnets quando li ascolterai). Ci si riferiva all'estetica musicale da cui pescano i Sonnets, dai che lo sai.
per la verità io ho solo fatto notare (e wago con la sua battuta mi è venuto dietro) che è inutile citare Ariel Pink (che è il trend del momento) in accoppiata con la Sarah (che non c'entra un cazzo con Ariel Pink) per poi dare risalto in negativo al fenomeno opposto (un pop più patinato); tutto quel pippone è sproporzionato anche perchè, come ho detto prima, la diffusione del pop lofi in questo forum non significa il suo predominio mondiale negli ultimi anni (i fenomeni commerciali, come lo erano ai tempi i Duran, sono ancora patinati)
il resto lo stai deducendo tu sul nulla (facendo anche previsioni certe sul futuro: il mio giudizio sui Sonnets), non ho ribadito certo il mio schifo per l'ultimo Ariel Pink, mi sono limitato a contestare quanto scritto nella recensione e penso che nessuno, a meno che non andiamo avanti con la cagata del jeans e della maglietta, possa dire il contrario (sul paragone ARiel - Sarah)
#27
Inviato 01 settembre 2010 - 11:37
La domanda mia (che non ha niente a che fare con la bellezza/qualita'/valoreoggettivo/salcazz del disco) e': sono sti Sonnets uno dei mille revival che compaiono e scompaiono nel giro di due giorni, o questa ripresa e' sintomo di qualcosa, di una stanchezza verso lo schema indie imperante?
Robbie Williams non è indie per nulla, te ne sei mai accorto?
#28
Inviato 01 settembre 2010 - 11:42
Però ora passiamo la linea alle orecchie, chissà che si riesca a uscire dall'impasse.
Field Mice http://www.youtube.c...h?v=ngpQZB08zJo
Ariel Pink http://www.youtube.c...feature=related
______________________________________________________________________
Sonnets http://www.youtube.c...feature=related
Orange Juice http://www.youtube.c...h?v=No2ukc5V4EM
#29
Inviato 01 settembre 2010 - 11:44
La domanda mia (che non ha niente a che fare con la bellezza/qualita'/valoreoggettivo/salcazz del disco) e': sono sti Sonnets uno dei mille revival che compaiono e scompaiono nel giro di due giorni, o questa ripresa e' sintomo di qualcosa, di una stanchezza verso lo schema indie imperante?
Robbie Williams non è indie per nulla, te ne sei mai accorto?
Scordatevi l'indie-pop dominante dei quattro lustri trascorsi, quello che pure molti di noi amano e che tuttora resta vivo e pulsante. Esso, infatti, esprime un immaginario deliziosamente sghembo, certo orientato a canovacci melodici, ma nel contempo a debita distanza dai (per lo più) ben vestiti padri putativi venuti fuori tra la fine degli anni 70 e lungo gran parte degli anni 80 (new pop prima, new cool poi): così indie-pop fa spesso rima con lo-fi.
#30
Inviato 01 settembre 2010 - 11:50
M.
M.
#31
Inviato 01 settembre 2010 - 12:04
#32
Inviato 01 settembre 2010 - 12:10
La domanda mia (che non ha niente a che fare con la bellezza/qualita'/valoreoggettivo/salcazz del disco) e': sono sti Sonnets uno dei mille revival che compaiono e scompaiono nel giro di due giorni, o questa ripresa e' sintomo di qualcosa, di una stanchezza verso lo schema indie imperante?
Robbie Williams non è indie per nulla, te ne sei mai accorto?
Scordatevi l'indie-pop dominante dei quattro lustri trascorsi, quello che pure molti di noi amano e che tuttora resta vivo e pulsante. Esso, infatti, esprime un immaginario deliziosamente sghembo, certo orientato a canovacci melodici, ma nel contempo a debita distanza dai (per lo più) ben vestiti padri putativi venuti fuori tra la fine degli anni 70 e lungo gran parte degli anni 80 (new pop prima, new cool poi): così indie-pop fa spesso rima con lo-fi.
Duke io l'ho capito che parli di indie-pop, e di quello infatti voglio parlare. I Sonnets sono bravi ma mi paiono pesci fuor d'acqua e non scommetterei affatto sulla "significativita'" di questo disco. Da come ne scrivi, pari vedere in questo bypass di praticamente tutto l'indie-pop attuale il futuro e la speranza del genere: per come la vedo io, invece, a meno che non si svegli qualcuno piu' bendisposto di loro verso i compromessi con lo schema jeans-e-maglietta, il loro e' destinato a restare un caso isolato e poco rappresentativo (anche perche' sono svedesi).
#33
Inviato 01 settembre 2010 - 12:11
#34
Inviato 01 settembre 2010 - 12:50
le robe che "tirano" nel mondo indie (compresi alcuni nomi che mi piacciono tipo i primi B. Dogs) sono lofi ma non c'è solo il mondo indie, e comunque per dire il giro degli Arctic Monkeys (i primi che mi vengono in mente) non è lofi per nulla (anche se i nomi di riferimento non sono certo i Prefab Sprout)
#35
Inviato 01 settembre 2010 - 12:57
Field Mice http://www.youtube.c...h?v=ngpQZB08zJo
Ariel Pink http://www.youtube.c...feature=related
duca non posso sentire i pezzi ma forse non ti è chiara una cosa: il disco di ARiel Pink, più che per il carattere lofi (che tanto noti) che imperversava nelle precedenti opere, passerà alla storia (di ondarock e simili ma forse anche oltre) come un album che ha saccheggiato perfettamente (a detta dei fan del disco) una serie interminabile di artisti diversi tra loro, dagli ABC ai Fleetwood Mac passando per i Buzzcocks; il paragoncino secondo per secondo lo puoi fare con non so quanti altri pezzi più o meno lofi, synthpop AOR o punk, e comunque poco ci dice del suo stile, a meno che non lo consideriamo nel complesso (e certo nessuno parlerà dei Field Mice)
#36
Inviato 01 settembre 2010 - 13:01
Beh mai pezzi ascoltali comunque quando puoi, che magari capisci il senso del discorso che si voleva fare alla luce di quanto si è scritto.
#37
Inviato 01 settembre 2010 - 13:06
indie pop più recente che rimane molto distante - proprio come concezione - dai gruppi della Postcard o della Rough Trade, tanto è vero che queste etichette sono servite a molti(Scritti Politti, Aztec Camera e compagnia bella)
non penso ci sarà mai niente riportabile alla Postcard a alla Rough Trade a livello di attitudine perchè i tempi sono cambiati e non ci sono le condizioni adatte a cose simili; per quanto mi riguarda gli Interpol non hanno nulla da spartire con i Joy Division, penso si sia capito cosa voglio dire
#38
Inviato 01 settembre 2010 - 13:09
i Duran volgarizzano quello stile
Stamo ancora a sto punto? Tu quoque, LassiguE, che ami il synth-pop più plasticato e accessibile del mondo, discrimini i "volgarizzatori"?
Comunque, non capisco il senso dell'intera polemica, avendo letto la recensione. Forse non avendola letta avrei un'idea più chiara
#39
Inviato 01 settembre 2010 - 13:10
i Duran volgarizzano quello stile
Stamo ancora a sto punto? Tu quoque, LassiguE, che ami il synth-pop più plasticato e accessibile del mondo, discrimini i "volgarizzatori"?
...
Non mi pare li discrimini, sembra quasi che gli piacciano di piu'
... sei solo chiacchiere e Baraghini
#40
Inviato 01 settembre 2010 - 13:13
dei Japan mi piacciono molto di più visto che la band di Sylivian la ricordo sì e no discreta (anche se ripeto che non sento i Japan da secoli e tutti dicono che mi dovrebbero piacere) mentre, per quanto riguarda Avalon, siamo sugli stessi livelli (alti)
i Duran volgarizzano quello stile
Stamo ancora a sto punto? Tu quoque, LassiguE, che ami il synth-pop più plasticato e accessibile del mondo, discrimini i "volgarizzatori"?
...
Non mi pare li discrimini, sembra quasi che gli piacciano di piu'
comunque sì, Claudio ha estrapolato un pezzo senza leggere il resto; volgarizzare per me non significare abbruttire, gli stessi Duran ammettevano di compiere una simile operazione sui loro idoli
edit: dei Duran reputo capolavori solo i primi 2 e qualche singolo eh
bravo! ora leggi anche i post per intero così avrai un'idea chiara anche di quelli
Comunque, non capisco il senso dell'intera polemica, avendo letto la recensione. Forse non avendola letta avrei un'idea più chiara
#41
Inviato 01 settembre 2010 - 13:15
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#42
Inviato 01 settembre 2010 - 13:18
indie pop più recente che rimane molto distante - proprio come concezione - dai gruppi della Postcard o della Rough Trade, tanto è vero che queste etichette sono servite a molti(Scritti Politti, Aztec Camera e compagnia bella)
non penso ci sarà mai niente riportabile alla Postcard a alla Rough Trade a livello di attitudine perchè i tempi sono cambiati e non ci sono le condizioni adatte a cose simili; per quanto mi riguarda gli Interpol non hanno nulla da spartire con i Joy Division, penso si sia capito cosa voglio dire
io invece penso che qualcosa sia riportabile nel momento in cui è palese che roba hanno ascoltato gli Interpol e che roba hanno ascoltato i Sonnets. Il che non significa necessariamente né che debbano piacere le due "coppie" che si sono formate nello sbrigativo immaginario collettivo, né che vi sia un'esatta rispondenza fra i discendenti e i loro "ascolti di riferimento". Per coerenza (e noterai quindi che su questo punto ti do ragione) ti dico che a mio avviso la musica degli Interpol è diversa da quella dei Joy così come la musica dei Sonnets è diversa da quella degli Style Council.
#43
Inviato 01 settembre 2010 - 13:21
a mio avviso la musica degli Interpol è diversa da quella dei Joy così come la musica dei Sonnets è diversa da quella degli Style Council.
Mah, su questo ho qualche dubbio in più. A me sembrano proprio figli loro, in tutto e per tutto. Quantomeno concedimi che c'è un pezzo identico a "Shout To The Top".
P.S. Vuoi vedere che la scelta del mio avatar diventerà preveggente?
#44
Inviato 01 settembre 2010 - 13:23
Deo gratias, e magari ce ne fossero altri cento!
Mah, su questo ho qualche dubbio in più. A me sembrano proprio figli loro, in tutto e per tutto.
a mio avviso la musica degli Interpol è diversa da quella dei Joy così come la musica dei Sonnets è diversa da quella degli Style Council.
Questo disco mi sta piacendo sempre di più, chissà quando lo ascolterò poi! :-*
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#45
Inviato 01 settembre 2010 - 13:24
a mio avviso la musica degli Interpol è diversa da quella dei Joy così come la musica dei Sonnets è diversa da quella degli Style Council.
Mah, su questo ho qualche dubbio in più. A me sembrano proprio figli loro, in tutto e per tutto. Quantomeno concedimi che c'è un pezzo identico a "Shout To The Top".
P.S. Vuoi vedere che la scelta del mio avatar diventerà preveggente?
io parlavo dell'attitudine eh, che poi determina tutta la musica, almeno per come la sento io; poi boh questi Sonnets manco li ho sentiti
#46
Inviato 01 settembre 2010 - 13:32
#47
Inviato 01 settembre 2010 - 13:34
Che spaccasassi questa, quando voglio far imbestialire qualche vicino mi basta spararla a palla nello stereo, in ambito pop è uno dei pezzi più bombardoni di sempre.il groove black cattivo (Strength Of Your Nature)
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#48
Inviato 01 settembre 2010 - 14:01
(a casa mia rifarsi ai Duran Duran, in qualsiasi salsa, non può che essere un pregio)
A parte la barca non c`e` nulla dei Duran Duran, nemmeno i vestiti (che invece sono quelli di Weller e Talbot).
A me dopo neanche una settimana ha gia` stancato, nel senso che quando la sera scelgo che disco mettere mi dimentico proprio della sua esistenza, caruccio ma niente piu`.
P.S.: e oltre a Shout to The Top c`e` pure With Everything To Lose
#49
Inviato 01 settembre 2010 - 14:15
A parte la barca non c`e` nulla dei Duran Duran,
la barca che ho postato è nel video eh (lo dico a te che lo sai ma è per gli altri)
#50
Inviato 01 settembre 2010 - 14:36
Le loro aspirazioni sono: "going surfing, playing tennis or just sipping a Cappuccino in a cafe". Manca solo "farsi un bel segone sul letto pensando all'amica fica di mamma". Saprei io cosa fargli con le racchette da tennis
Pure a me stufano subito, sembrano tutti uguali 'sti pezzi da fighetti col maglioncino bianco e la macchina sportiva appena fatta lavare.
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