The Sonnets - Western Harbour Blue [Despotz Records,2010]
#51
Inviato 01 settembre 2010 - 14:37
Alla sola idea mi sono già emozionato.....
Peccato che, poi, alla luce, di ripetuti ascolti, questo disco sia un po' deludente. Per carità: ben fatto, con i riferimenti giusti (che tanta eccitazione hanno portato ad alcuni nostri redattori... ), ma il disco è "plasticoso" e la voce del cantante davvero noiosetta.
Da amante dell'indie pop (e questo disco c'entra poco con l'indie, così come giustamente fanno notare i recensori) e da fan sfegatato dell'indie pop svedese, mi aspettavo qualcosa di più interessante.
Tutto è leggero, spensierato: uno spritz perso al tramonto in una località (quasi)fighetta dell'adriatico, non di più.
Devo però riconoscere che l'album è gradevole e di immediata fruibilità (e manca totalmente di quell'"anima" che personalmente mi piace trovare nei lavori pop).
Detto questo sono strafelice che un disco pop abbia avuto una vetrina così importante (ci voleva il Duca.... )
#52
Inviato 01 settembre 2010 - 14:43
sono strafelice che un disco pop abbia avuto una vetrina così importante
dio!
#53
Inviato 01 settembre 2010 - 14:45
(ci voleva il Duca.... )
Con questa chiusura hai bruciato come minimo le mie prossime 12 candidature, sappilo
#54
Inviato 01 settembre 2010 - 14:46
ma il disco è "plasticoso"
Vero, ma forse è proprio per quello che ad alcuni di noi piace (più del solito indie-pop in bassa fedeltà).
Comunque è curioso che, da versanti opposti, i detrattori gli riconoscano una funzionalità al rimorchio femminile, vuol dire che qualcosa di buono c'è
#55
Inviato 01 settembre 2010 - 14:51
Comunque è curioso che, da versanti opposti, i detrattori gli riconoscano una funzionalità al rimorchio femminile
forse sono felici perchè erano tutti abituati a dischi del mesi con funzionalità al rimorchio maschile tipo gli Hot Chip (altri che con la famosa tendenza lofi c'entrano 0 ma che boh di colpo sembrano non contare più un cazzo)
#56
Inviato 01 settembre 2010 - 14:54
Comunque è curioso che, da versanti opposti, i detrattori gli riconoscano una funzionalità al rimorchio femminile
forse sono felici perchè erano tutti abituati a dischi del mesi con funzionalità al rimorchio maschile tipo gli Hot Chip (altri che con la famosa tendenza lofi c'entrano 0 ma che boh di colpo sembrano non contare più un cazzo)
forse perchè quello è synth pop e non indie pop? se parliamo di synth pop vedi che di colpo c'entrano.
#57
Inviato 01 settembre 2010 - 14:57
M.
M.
#58
Inviato 01 settembre 2010 - 15:00
i detrattori gli riconoscano una funzionalità al rimorchio femminile, vuol dire che qualcosa di buono c'è
Potrebbe funzionare solo con le ragazzine!
(ovviamente neo maggiorenni... )
Venendo al disco, ha davvero tante nobili e simpatiche melodie, sparse qua e là come dei pezzi Lego in una qualsiasi cameretta. Poi, è onesto e leggero come deve essere un disco indie-pop con tali prerogative. Non è nelle mie corde, detesto la voce, le chitarrine e la batteria infantile. Questo devo precisarlo a prescindere. Riconosco comunque una certa classe e un'ironia celata con garbo e poca invadenza.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#59
Inviato 01 settembre 2010 - 15:05
Se è così già inizia a calarmi.una funzionalità al rimorchio femminile
Però poi anche in quest'ultima pagina non leggo che continue accuse di "leggerezza", uno dei più grandi pregi che la musica possa avere trattato come un difetto, e allora non ci stanno santi, devo proprio farmelo piacere.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#60
Inviato 01 settembre 2010 - 15:06
forse perchè quello è synth pop e non indie pop? se parliamo di synth pop vedi che di colpo c'entrano.
scusa duca ma manco questo è indiepop, così avette detto o mi sbaglio?
#61
Inviato 01 settembre 2010 - 15:07
Peccato che, poi, alla luce, di ripetuti ascolti, questo disco sia un po' deludente. Per carità: ben fatto, con i riferimenti giusti (che tanta eccitazione hanno portato ad alcuni nostri redattori... ), ma il disco è "plasticoso" e la voce del cantante davvero noiosetta.
Mi associo in tutto e per tutto, partendo all'incirca dagli stessi presupposti. E mi associo pure, in buona misura, all'analisi di sfos.
Dischetto che si lascia ascoltare, ma ahimé tocca anche a me rispolverare la formula preconfezionata "carino ma nulla più". Evito invece discorsi triti e ritriti su quanto il disco possa "restare" o farsi ascoltare, perché in fondo la fugacità dell'effetto è proprio insita nell'estetica e nella scelta stilistica di questi svedesotti - permettetemi - di serie B rispetto a tante eccellenze pop (anzi, POP) provenienti da quelle parti.
ma il disco è "plasticoso"
Vero, ma forse è proprio per quello che ad alcuni di noi piace (più del solito indie-pop in bassa fedeltà).
Da aderente all'aggettivo "plasticoso", anche a me allora non è chiaro il riferimento ad Ariel Pink. Ammetto di essere saltato sulla sedia la prima volta che ho letto la recensione, poi ho contestualizzato la citazione e allora in quel senso ci può stare. Ma allora questo disco sarebbe bello perché plasticoso o per la sua "attitudine non patinata"?
@Gozer: sono molto curioso della tua valutazione. Ovviamente dopo che lo avrai ascoltato
#62
Inviato 01 settembre 2010 - 15:14
Da aderente all'aggettivo "plasticoso", anche a me allora non è chiaro il riferimento ad Ariel Pink.
te lo spiego io
loro sostengono che questo disco è in controtendenza con Ariel Pink e co. (più sporchi e lofi) che hanno caratterizzato il pop degli ultimi anni (e per me è questa la cagata oltre che il paragone con la Sarah)
#63
Inviato 01 settembre 2010 - 15:15
Pure a me stufano subito, sembrano tutti uguali 'sti pezzi da fighetti col maglioncino bianco e la macchina sportiva appena fatta lavare.
Quando l'indie diventa High Profile...alla noia si aggiunge l'orrore.
Credo di aver ormai maturato una forte idiosincrasia verso l'indie svedese.
Arriveranno le notti infinite anche per loro.
#64
Inviato 01 settembre 2010 - 15:18
continue accuse di "leggerezza"
Dipende da cosa si intende per leggerezza... personalmente e` un aggettivo che non avrei utilizzato, superficiale rende meglio l`idea, la loro proposta non penetra, scivola via, non c`e` poesia ne` sensualita` (che pure col new cool dovrebbero andare a nozze) e cio` che evoca e` di seconda mano. E poi la voce e` proprio bruttina poveretto, quando si sforza di fare lamentoso nei lenti e` una patatrack... Take That? Williams a confronto e` un interprete sopraffino!
A me sin dai primi ascolti ha dato l`idea di una tribute-band che ha voluto fare il grande passo... e tecnicamente l`ha fatto bene perche` il disco si ascolta piacevolmente ma e` un compitino prevedibilissimo e svolto con poca personalita`, senza guizzi e il benche` minimo sforzo di apportare qualcosa di nuovo o di aggiornamento (anzi come dicevate prima hanno pure "tolto" qualcosa di sostanziale e fondamentale per evitare che una proposta di questo tipo scada nella stucchevolezza: il bel groove).
#65
Inviato 01 settembre 2010 - 15:20
continue accuse di "leggerezza"
Dipende da cosa si intende per leggerezza... personalmente e` un aggettivo che non avrei utilizzato, superficiale rende meglio l`idea, la loro proposta non penetra, scivola via, non c`e` poesia ne` sensualita` (che pure col new cool dovrebbero andare a nozze) e cio` che evoca e` di seconda mano. E poi la voce e` proprio bruttina poveretto, quando si sforza di fare lamentoso nei lenti e` una patatrack... Take That? Williams a confronto e` un interprete sopraffino!
A me sin dai primi ascolti ha dato l`idea di una tribute-band che ha voluto fare il grande passo... e tecnicamente l`ha fatto bene perche` il disco si ascolta piacevolmente ma e` un compitino prevedibilissimo e svolto con poca personalita`, senza guizzi e il benche` minimo sforzo di apportare qualcosa di nuovo o di aggiornamento (anzi come dicevate prima hanno pure "tolto" qualcosa di sostanziale e fondamentale per evitare che una proposta di questo tipo scada nella stucchevolezza: il bel groove).
E' esattamente quello che penso io O_O
#66
Inviato 01 settembre 2010 - 15:24
Maledetti svedesi, un giorno verranno Burzum e Gaahl a rompervi il culo.
M.
M.
#67
Inviato 01 settembre 2010 - 15:25
Ma quella prima dell'ascolto è molto più importante, ha un valore politico. Però consentimi: che significa "la fugacità dell'effetto è proprio insita nell'estetica e nella scelta stilistica"? Che se si fa questa musica sono preclusi risultati "alti"? Quindi anche Style Council e ispiratori vari sono di serie B?@Gozer: sono molto curioso della tua valutazione. Ovviamente dopo che lo avrai ascoltato
(Nessuna polemica eh, chiedo lumi)
Floods, ma sei davvero tu a scrivere? Questa parte è degna di... fammi star zitto va. Evviva la musica che scivola via, che il cielo ce la conservi. Disco da 10, 11, 20, ormai non c'è proprio scampo., la loro proposta non penetra, scivola via, non c`e` poesia
Comunque fra dieci minuti inizio a ascoltarlo e vi farò sapere.
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#68
Inviato 01 settembre 2010 - 15:27
... sei solo chiacchiere e Baraghini
#69
Inviato 01 settembre 2010 - 15:29
... Disco da 10, 11, 20, ormai non c'è proprio scampo.
Comunque fra dieci minuti inizio a ascoltarlo e vi farò sapere.
Ti farà cagare. Ma a 'sto punto non potrai tornare indietro e ti toccherà inventare lodi spaziali, che andranno a interessare anche il mondo della vela!
... sei solo chiacchiere e Baraghini
#70
Inviato 01 settembre 2010 - 15:33
Sarebbe bellissimo. E il rischio c'è perché ho visto tirare in ballo Sondre Lerche, con il quale spero c'entrino il meno possibile, visto che per me il signore in questione rappresenta una delle più astruse sciagure mai capitate alla musica pop. Incrociamo le dita.Ti farà cagare. Ma a 'sto punto non potrai tornare indietro e ti toccherà inventare lodi spaziali, che andranno a interessare anche il mondo della vela!
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#71
Inviato 01 settembre 2010 - 15:35
"Il combo di Athens sa di giocarsi parecchio con questo album e non si limita a baccagliare con la bassa fedeltà come degli Ariel Pink qualsiasi."
#72
Inviato 01 settembre 2010 - 15:36
#73 Guest_Maedhros_*
Inviato 01 settembre 2010 - 15:37
aka gli Smiths a volte anche meglio degli Smiths (lassigue gioisci)
i Sonnets devo ancora ascoltarli anche io comunque, ovvio
#74
Inviato 01 settembre 2010 - 15:44
Ma quella prima dell'ascolto è molto più importante, ha un valore politico. Però consentimi: che significa "la fugacità dell'effetto è proprio insita nell'estetica e nella scelta stilistica"? Che se si fa questa musica sono preclusi risultati "alti"? Quindi anche Style Council e ispiratori vari sono di serie B?
@Gozer: sono molto curioso della tua valutazione. Ovviamente dopo che lo avrai ascoltato
(Nessuna polemica eh, chiedo lumi)
Figurati, sai bene che non sono tra quelli che distinguono risultati "alti" e bassi in ragione del suono prescelto per un disco e pure che nella mia valutazione non rientra la previsione di quanto "durerà nella storia della musica" ???.
Intendo dire che, come già rilevato da altri, sembra proprio un dischetto da aperitivo wannabe-fighetto, come se fosse stato concepito da essere gustato in momenti che appunto nella fugacità trovano la loro stessa piacevolezza.
Non esistono ispiratori di serie B: di serie B, per me, c'è solo una band che non riesce a tradurre compiutamente i suoi presupposti: non una melodia capace di attaccartisi addosso, non una canzone capace di farsi ricordare. Tanto che la valutazione "politica" a scatola chiusa non era dissimile dalla tua, ma poi purtroppo le aspettative sono state deluse dagli ascolti.
siete tutti cani perchè il disco indie-pop-retro-derivativo-demode-scandinavo dell'anno c'era già ma non se l'è cagato nessuno
Ad esempio... Il fatto è che loro non emulano i Duran Duran né indossano gli occhiali degli Wham!
#75
Inviato 01 settembre 2010 - 15:46
scusa duca ma manco questo è indiepop, così avette detto o mi sbaglio?
forse perchè quello è synth pop e non indie pop? se parliamo di synth pop vedi che di colpo c'entrano.
ma mi stai prendendo per il culo? : :'( c'entra con l'indie pop degli Orange Juice, degli Aztec Camera, quindi con l'indie pop innervato di soul, quello della prima ora, non c'entra con l'inde pop più polveroso e lo-fi che è venuto dopo fino ai giorni nostri. Per te sarà anche una cagata, però a parte gli Hot Chip e gli Artcic Monkeys - che non c'entrano una ceppa con l'indiepop - non hai ancora portato un esempio di un insieme di gruppi attuali che possano definirsi indiepop senza che peschino o nel lo-fi o nello shoegaze, o l'elettronica da cameretta, o nella pop psichedelia 60's o in tutte queste cose insieme..
@Raffaello: ma la recensione dice proprio il contrario di quello che hai scritto nella tua premessa: Ariel PInk è citato in palese opposizione ai Sonnets
#76
Inviato 01 settembre 2010 - 15:58
siete tutti cani perchè il disco indie-pop-retro-derivativo-demode-scandinavo dell'anno c'era già ma non se l'è cagato nessuno
aka gli Smiths a volte anche meglio degli Smiths (lassigue gioisci)
i Sonnets devo ancora ascoltarli anche io comunque, ovvio
Poco cagato relativamente
#77
Inviato 01 settembre 2010 - 16:26
Floods, ma sei davvero tu a scrivere? Questa parte è degna di... fammi star zitto va, la loro proposta non penetra, scivola via, non c`e` poesia
Certo che sono io, un disco puo` essere formalmente ineccepibile ma se non mi da almeno un brivido, se non mi emoziona non potro` mai considerarlo piu` che carino... e questo e` il caso.
#78
Inviato 01 settembre 2010 - 16:30
#79
Inviato 01 settembre 2010 - 16:35
E non è questo un immenso pregio? Caspita, se avessi fatto un disco e qualcuno mi dicesse una cosa del genere lo bacerei in bocca, lo gradirei molto più del solito "un capolavoro, brani strazianti che colpiscono l'anima".Intendo dire che, come già rilevato da altri, sembra proprio un dischetto da aperitivo wannabe-fighetto, come se fosse stato concepito da essere gustato in momenti che appunto nella fugacità trovano la loro stessa piacevolezza.
L'unica cosa su cui ho da ridire è lo wannabe-fighetto: all'aperitivo di quel tipo al massimo trovi gli Arcade Fire o i Franz Ferdinand, di certo non Style Council o chi ne deriva. Questa è più roba da cocktail bar di quelli di classe. E non vedo perché l'esserlo renda inferiori all'essere roba tormentata che colpisce l'anima nel profondo (quando magari in realtà l'unica cosa profonda che colpisce è l'intestino, soprattutto in questi tempi di National, Newsom e compagnia ).
Poi se il disco lo trovi scarso in sé per sé, non ho ovviamente nulla da ridire, quello che sottolineavo (non con te, ma in generale) è che non capisco perché mai la musica da cocktail non possa essere nobile quanto cento altre.
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#80
Inviato 01 settembre 2010 - 16:39
la famosa tendenza lofi
da queste parti non ha mica attaccato come altrove :
qua la redazione va giù di testa per (o comunque da rilevanza a) roba che là fuori (quasi) nessuno ascolta
che poi va benissimo che una rivista musicale seria segua una direzione il più possibile decisa e coerente
è una "linea editoriale" esplicita o dipende tutto dalla "selezione del personale"?
#81
Inviato 01 settembre 2010 - 16:42
#82
Inviato 01 settembre 2010 - 16:45
mi stai implicitamente pigliando per il culo?La selezione del personale avviene secondo una linea editoriale esplicita.
#83
Inviato 01 settembre 2010 - 16:55
siete tutti cani perchè il disco indie-pop-retro-derivativo-demode-scandinavo dell'anno c'era già ma non se l'è cagato nessuno
aka gli Smiths a volte anche meglio degli Smiths (lassigue gioisci)
i Sonnets devo ancora ascoltarli anche io comunque, ovvio
Mea Culpa, Mea Culpa, Mea Maxima Culpa!
I NP li seguo dal primo singolo, ho prenotato l'album e non l'ho recensito.
A me piacciono infinitamente di più dei Sonnets, ma era inevitabile, viste le ascendenze.
Quanto alla discussione principale: secondo me ci stiamo incartando! A parte il fatto che il prefisso indie andrebbe attaccato ai gruppi che, anche se non incidono per un'etichetta indipendente, almeno hanno una certa attitudine "indipendente" (e qui potremmo incartarci ancora di più... ), ma i sonnets hanno fatto un disco pop che ammicca al mercato (e non sto affatto dicendo che è un difetto, ma una caratteristica), alle radio, ai suoni patinati e puliti, quindi smaccatamente POP; mentre molte altre band che si possono considerare "indie pop" curano, di norma, più l'aspetto contenutistico e meno quello formale (e, preciso, non vuol dire che questo sia per forza un pregio).
Ci sono casi, poi, dove i due aspetti riescono a coesistere: pop patinato, ma con l'anima (avete mai sentito parlare dei Sambassadeur, per fare un solo esempio?).
Insomma i giovani svedesi hanno fatto un album che mi sembra un po' (piacevolmente) inconsistente: nessun pezzo straordinario ("Shout To The Top" era un'altra categoria), un cantante scarsino e poche idee.
La godibilità resta, naturalmente.
#84
Inviato 01 settembre 2010 - 17:03
... sei solo chiacchiere e Baraghini
#85
Inviato 01 settembre 2010 - 17:10
ma qual è la radio che manda musica di questo genere?i sonnets hanno fatto un disco pop che ammicca al mercato, alle radio
Secondo me fare questo tipo di pop significa fare quanto di più lontano dal mercato musicale odierno, ma tant'è...
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#86
Inviato 01 settembre 2010 - 17:18
ma qual è la radio che manda musica di questo genere?
...
In Italia direi Capital. Forse anche Lifegate. Sicuramente OkMusiK
E magari anche qualche programmino (notturno?) della Rai
... sei solo chiacchiere e Baraghini
#87
Inviato 01 settembre 2010 - 17:20
Proponiamoli a Linus!
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#88
Inviato 01 settembre 2010 - 17:25
ma mi stai prendendo per il culo? : :'( c'entra con l'indie pop degli Orange Juice, degli Aztec Camera, quindi con l'indie pop innervato di soul, quello della prima ora, non c'entra con l'inde pop più polveroso e lo-fi che è venuto dopo fino ai giorni nostri. Per te sarà anche una cagata, però a parte gli Hot Chip e gli Artcic Monkeys - che non c'entrano una ceppa con l'indiepop - non hai ancora portato un esempio di un insieme di gruppi attuali che possano definirsi indiepop senza che peschino o nel lo-fi o nello shoegaze, o l'elettronica da cameretta, o nella pop psichedelia 60's o in tutte queste cose insieme..
duca così come per Interpol - Joy DIvision anche per gli Orange Juice per me ora come ora non può esistere nessuno che prosegue il loro discorso, sì magari a livello di stile ma quella roba non esiste più e cercarla per disperazione perchè non si ascoltano/capiscono le cose nuove mi pare un po' assurdo, ripeto: per me
che poi il disco dei Sonnets possa essere favoloso non lo metto in dubbio
ARiel Pink invece viene da un altro mondo (un mondo nel quale il pop è oggetto da rielaborare/sfasciare così come potrebbe essere la wave o la classica, è più importante il metodo che il contenuto) e non so come facciate a non vederlo, il fatto che, oltre a dei poppettari classici, piaccia così tanto anche a slot dovrebbe forse essere un indizio poi non so eh
#89
Inviato 01 settembre 2010 - 19:33
di questi svedesotti - permettetemi - di serie B rispetto a tante eccellenze pop (anzi, POP) provenienti da quelle parti.
e non ti permetto no, per un semplice a banalissimo motivo: questo non è pop di serie B, è più probabile che non rientri nelle tue coordinate/aspettative: questi sanno il fatto loro, masticano la materia perchè altrimenti non avrebbero nemmeno potuto cimentarsi su questa china, e quindi sono assolutamente in serie A. Anche a me piacerebbe fare la serie A con l'inter e la lazio e la B col milan la juve, ma purtroppo tra i miei desideri (gusti) e la realtà ce ne corre
#90
Inviato 01 settembre 2010 - 19:38
il fatto è che si tratta di un disco pop "pop". tutto qua.
è il commento più intelligente che ho letto... almeno se confrontato con taluni che sarebbero da prendere a schiaffi chi li ha scritti.
Western Harbour Blue è un tuffo nel passato; quel passato dei 40enni di oggi.
per cui un 20enne o un 30enne di oggi, anche se conoscesse a memoria tutta la discografia degli Style Council, dei Prefab Sprout e dei Culture Club e di tutto lo stramaledetto pop britannico degli anni 80, non potrà mai davvero percepire quel sottile brivido sottocutaneo che prende solo solui che "ha vissuto" da adolescente in quegli anni... è un fatto proprio anagrafico e biologico.
i primi tre brani, nella loro disarmante semplicità, risvegliano sensazioni, ricordi e umori sopiti da anni.
dopo, anche a causa di un paio di brani davvero inefficaci (nonché praticamente "rubati" ai loro mentori), il disco cala di brutto e non di rado mi muove a noia.
quello che non mi va giù, in dischi come questo, è il fatto che il revival sembra fine a sé stesso; cioé, un sound del passato viene ripreso solo con il pretesto di "battere una strada più sicura", perché già percorsa e non l'occasione per rivitalizzare il pop odierno.
a me questa band svedese ha dato l'impressione di voler semplicemente emulare un sound di 25 anni fa; lo ha fatto molto bene ma... e allora?
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#91
Inviato 01 settembre 2010 - 19:45
per cui un 20enne o un 30enne di oggi, anche se conoscesse a memoria tutta la discografia degli Style Council, dei Prefab Sprout e dei Culture Club e di tutto lo stramaledetto pop britannico degli anni 80, non potrà mai davvero percepire quel sottile brivido sottocutaneo
Notker io ne compio 38 a breve, devo considerarmi un 30enne?
per la recensione aspetto quella di telly su storiadellamusica, appuntamento imperdibile ormai
#92
Inviato 01 settembre 2010 - 19:48
#93
Inviato 01 settembre 2010 - 19:53
per cui un 20enne o un 30enne di oggi, anche se conoscesse a memoria tutta la discografia degli Style Council, dei Prefab Sprout e dei Culture Club e di tutto lo stramaledetto pop britannico degli anni 80, non potrà mai davvero percepire quel sottile brivido sottocutaneo
Notker io ne compio 38 a breve, devo considerarmi un 30enne?
per la recensione aspetto quella di telly su storiadellamusica, appuntamento imperdibile ormai
secondo me sei ormai un 40enne... il problema è il cervello che è di un 13enne...
ps: parlando di 40enni pensavo al duca, eh... la quintessenza del paninaro
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#94
Inviato 01 settembre 2010 - 20:15
#95
Inviato 01 settembre 2010 - 20:18
Uno dei blog più fighi in giro
http://musicalcoma.v....net.br/?p=4557
come ti dicevo altrove, non è che noi qui si sta a pettinar bambole. Ringraziamo Giordani che è andato a scovarli direttamente sui palchi scandinavi
#96
Inviato 01 settembre 2010 - 20:31
Uno dei blog più fighi in giro
http://musicalcoma.v....net.br/?p=4557
come ti dicevo altrove, non è che noi qui si sta a pettinar bambole. Ringraziamo Giordani che è andato a scovarli direttamente sui palchi scandinavi
ehhhhh ma quanto ve la tirate voi redattori
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#97
Inviato 01 settembre 2010 - 20:52
di questi svedesotti - permettetemi - di serie B rispetto a tante eccellenze pop (anzi, POP) provenienti da quelle parti.
e non ti permetto no, per un semplice a banalissimo motivo: questo non è pop di serie B, è più probabile che non rientri nelle tue coordinate/aspettative
Che ti devo dire, a parte escludere in maniera assoluta il discorso sulle aspettative? Come qualcuno rilevava e come dicevo già in altra sede, continuo a non riscontrarvi particolare capacità di scrivere canzoni capaci di rimanere impresse: non è il suono a essere diverso dal pop che magari prediligo, ma davvero non sono (ancora) riuscito a trovarci nessun pezzo in grado di competere minimamente nell'effetto con la capacità contagiosa dei citati Style Council, Duran Duran e pure Wham! Anzi, più passaggi mi hanno proprio dato l'impressione di una sorta di rimaneggiamento di "Club Tropicana", ma con un decimo dell'effetto di quello o altri simili brani.
#98
Inviato 01 settembre 2010 - 20:56
Questa è più roba da cocktail bar di quelli di classe. E non vedo perché l'esserlo renda inferiori all'essere roba tormentata che colpisce l'anima nel profondo...è che non capisco perché mai la musica da cocktail non possa essere nobile quanto cento altre.
noi dai, noi fighetti '80 ai cocktail si sentiva kruder&dorfmeinster al limite intervallati da un George Benson o Michael, mica 'sta robetta per shampiste che si sditalinano...sentirai 'sto disco, per me non ti piace, IMO manca di personalità e i pezzi sono quello che sono, poco, il genere non c'entra niente, ovvio.
#99
Inviato 01 settembre 2010 - 21:00
Sorry: sentito e piaciuto, ma del resto l'avevo ampiamente previsto.sentirai 'sto disco, per me non ti piace
La musica è una cosa politica, si basa su principi, non c'è niente da fare.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#100
Inviato 01 settembre 2010 - 21:03
Sorry: sentito e piaciuto, ma del resto l'avevo ampiamente previsto.
sentirai 'sto disco, per me non ti piace
La musica è una cosa politica, si basa su principi, non c'è niente da fare.
fede, mi spieghi in che senso per te la musica (in generale o qualcuna in particolare?) è politica? e quali sono questi principi?
grazie.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
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