Intanto oggi la Gazzetta dello Sport tira fuori questa perla:
Due anni dopo, la Sensi se n??è resa conto. «Su Soros mi consigliarono male». Si è giustificata così in uno degli incontri con UniCredit.
E meno male che non era vero niente... abbiamo solo mandato in fumo la trattativa della vita, ma che vuoi che sia, per tenersi stretta la squadra di famiglia un paio d'anni e poi lasciarla alla banca, ne valeva la pena...
Però è non poco curioso che dica una cosa del genere solo oggi, peraltro addossando la colpa a misteriosi "altri", che lascerebbero intendere la stessa banca.
C'è da dire che tenendosi stretta la squadra di famiglia per altri due anni ci ha guadagnato un trattamento principesco per i suoi ingenti debiti, visto che nell'accordo finale i 400 milioni di esposizione verso le banche si sono trasformati nella spoliazione di un'azienda che produce perdite e di una squadra vendibile a non più di 150 milioni. E in tutto ciò Rosella ci ha persino guadagnato 30 milioni di buonuscita: genio lei o merito delle benemerenza di Letta?
Piuttosto, tra arabi, russi e americani, ti faccio l'identikit del prossimo proprietario della asr:
- qualcuno addentro alle dinamiche cittadine e con rapporti privilegiati con la banca e adeguate coperture politiche;
- qualcuno che magari ha bisogno di un sostegno populista che lo ripari da strali che già lo hanno attinto, o che potrebbero attingerlo a breve;
- qualcuno che ha in essere contratti con la pubblica amministrazione locale e per il quale l'interruzione dei rapporti con la PA significherebbe la rovina.
Credo sia facilmente intuibile di chi potrebbe trattarsi...