c'è anche don mazzi a porta a porta.
voglio il dvd.
che spettacolo immondo.
A me non e' spiaciuto. Nonostante i servizi indecorosi su "le star che si drogano" e "le droghe nella societa' dall'LSD alle i-drugs", nonostante la Turco in versione Mamma Chioccia, nonostante il SanremoSi'-SanremoNo, nonostante la ministra Meloni che non si e' dimostrata una cima ma manco un'idiota totale come avrei sospettato. Nonostante il "critico di musica pop" del Resto del Carlino (!?) che anziche' parlare di musica recitava a memoria qualche testo di psicanalisi.
Mi son piaciuti un sacco i due panzoni adagiati accanto al Castoldi: il direttore del reparto dipendenze della ASL di Milano e un sosia di Depardieu che a quanto pare vanta il titolo di "antropologo/filosofo" all'UniBo. Entrambi hanno abilmente dribblato le domande del Viscido mandando a segno colpi mica male, creando tralaltro un certo imbarazzo nel suddetto.
L'uno ha condotto un'invettiva a 360° contro la politica editoriale dei media italiani, che han gioco facile a stigmatizzare uscite come quella di Morgan, ma sono evidentemente i primi a dare loro spazio e pubblicita'.
L'altro, in mezzo a tanti buoni sentimenti, ha avuto le palle di contestare il pressapochismo che si cela dietro a un generico "no alla droga", ha sottolineato l'importanza di essere analitici, di far capire i perche' e i percome, di osservare che dietro a "droga" c'e' un universo di persone, usi e sostanze che non possono essere compresi ne' combattuti facendo di tutta l'erba un fascio.
E infine Don Mazzi, che oltre a essere una grande persona e' pure una sagoma d'uomo.
Qualche ora prima avevo provato a vedere Santoro, ho spento dopo due minuti di battibecco Ghedini/Travaglio modello arena dei leoni, con tanto di applausi scroscianti ogni n colpi bassi. Brutto a dirsi, ma da Vespa l'aria era tutta un'altra.
[ma perche' poi non li spengono, i microfoni di chi non e' al suo turno per parlare?]