698 replies to this topic

[beignet]

Mah... a me tutto quel giro lì di opere va giù poco e niente. Certo sono belle vetrine per le voci e nello specifico dei Pagliacci Domingo è uno di quelli che svaccano un po' meno - non tanto, ma un po' meno. Gran cantante, checché se ne dica. Ma quella roba quel repertorio non è il mio genere.

In questi giorni sono più orientata su cose tipo:
http://www.youtube.com/watch?v=0FERrn4smBU

[il mistico]

il repertorio del cosiddetto verismo, non entusiasma neanche me, pero' pagliacci e cavalleria rusticana son due opere che ascolto sempre volentieri, specialmente la seconda ha dei bellissimi intermezzi orchestrali, la trovo più scorrevole, solare e armonicamente più slanciata e colorita.
pero' anche pagliacci ha i sui momenti memorabili, uno fra tutti il dialogo tra nedda e tonio, veramente da brividi.

[Notker]

sarò scontato ma a quest'aria ha sempre messo i brividi

[m]http://www.youtube.com/watch?v=4B2fHjqLvmE[/m]

quando la suonavo accompagnando qualche studentessa di canto, spesso mi era difficile continuare dopo... facevo fatica a continuare... a 2'50'' io stramazzo proprio

[Affen]

me la fate una listina con le rappresentazioni irrinunciabili disponibili in internet o in dvd? di solito mi approccio ad un arte coi capolavori, questa volta sto andando a tentoni

[beignet]

Per quelle mitiche di 50 e fischia anni fa i video praticamente non esistono o sono rarissimi o sono film-opera, però ovviamente non mancano le registrazioni audio. Gli imperdibili sono tanti, in effetti, pensiamo a certe leggendarie prime della Scala.
In tempi più recenti trovi in video cose davvero eccezionali, anche su youtube e ovviamente in dvd.
Fra i più imperdibili degli imperdibili in video, sparo lì le prime cose che mi vengono in mente:
Un paio di Messe da Requiem di Verdi, quella del 67 di Karajan e questa del 70 diretta da un Abbado giovane e bello: http://www.youtube.c...feature=related
Macbeth del 75 (Cappuccilli Verrett Ghiaurov Luchetti Abbado) - http://www.youtube.c...h?v=NSfhS0Vg7yQ
Otello del 76 (Freni Domingo Cappuccilli Kleiber) - http://www.youtube.c...h?v=77DDpN1B60Q

Da lì poi trovi un sacco di cose interessanti, troppe per elencarle, tipo magnifici Rossini, un Fledermaus diretto da Kleiber, ecceterissima.

[il mistico]

ho solamente questo qui, che non vedo da parecchio tempo, una produzione di primissimo livello. ti consiglio di cercare la traviata con domingo e teresa stratas, un film opera riuscitissimo, del 1983 con la regia di franco zeffirelli, secondo me è imperdibile, son sicuro che ti piacerà. altro film opera da vedere assolutamente è un rigoletto che trasmisero tempo fa su iris tv, del 1946, credimi è qualcosa di fenomenale, oserei dire quasi horror, la regia è di carmine gallone, con tito gobbi e mario filippeschi .

[Affen]

grazie, la cosa per me più ostica è approcciarmi alle regie, che spesso sono molto lontane dai canoni estetici cinematografici a cui sono abituato

[il mistico]

grazie, la cosa per me più ostica è approcciarmi alle regie, che spesso sono molto lontane dai canoni estetici cinematografici a cui sono abituato

e che ne pensi di questo?

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=rmTcmBn56Jk

[il mistico]

stasera alle 20:30 su rai uno la cenerentola di rossini, dalle regge saubade di torino con la regia di carlo verdone, direttore gianluigi gelmetti.

[Slowburn]

L'avete vista Cenerentola? che ne pensate? . .. .per una romanticona come me , mi e' piaciuta molto, con un piccolo momento di commozione pure! e poi per me vale sempre il solito discorso: in una tv dominata dall'idiozia ben vengano piccoli sprazzi di "somma luce musicale", e poi Rossini piace a tutti anche perche' non troppo impegnativo. Ah, belli i disegni animati in apertura, bravi!

[beignet]

Di quella di ieri sera ho visto pochissimi minuti quindi non sono in grado di esprimere un'opinione. Ma a proposito di Cenerentola, una versione film-opera imperdibilissima è quella diretta da Abbado con la Von Stade Araiza Montarsolo Dara e con regia di Ponnelle, credo sia del 1980-81 circa.
Per i film-opera, ovviamente ci sono il Il Flauto Magico di Bergman e la Carmen di Rosi. E poi il Don Giovanni diretto da Losey, protagonista Ruggero Raimondi (e la Zerlina in menopausa della Berganza). Ma gli preferisco di gran lunga il Don Giovanni di Salisburgo, ripresa di recita, con direzione e regia di Karajan, della seconda metà anni 80, con la magnifica coppia Ramey-Furlanetto.
Karajan medesimo fra anni 60 e 70 fece parecchi film-opera, di cui curò anche la regia con esiti né belli né brutti, ma con interpreti eccezionali. In particolare:
Butterfly Domingo-Freni-Ludwig
Carmen Vickers-Bumbry
Otello Vickers-Freni (nonostante una voce tutt'altro che bella, Vickers è il più grande Otello di sempre, interpretazione da brividi)
Cavalleria Cecchele-Cossotto
Bohème Freni-Raimondi (Gianni Raimondi fu cantante magnifico e non abbastanza apprezzato perché vissuto in un'era di giganti)

Per Tosca c'è solo da scegliere, e c'è anche un film-opera di Tosca con Domingo Kabaiwanska e Milnes con la regia, credo, di De Bosio e direzione di Bartoletti

Due parole a parte per Corelli, che fu un caso unico perché alla voce fenomenale univa una presenza da divo del cinema: alto, atletico, portamento elegante, bellissimo, una specie di Rock Hudson della lirica. Quindi negli anni 50 gli fecero fare varie cose: alcune erano una specie di recite filmate, cioè riprese dal vivo ma senza far sentire il pubblico, ibridi vari. L'unica recita vera è una Forza del Destino di fine anni 50 da Napoli (cast stellare che includeva Bastianini, Christoff e Tebaldi), poi ci sono due Tosche, una semi-recita l'altra film, una Turandot. Interessante una Carmen (in italiano, ma allora andava così) con regia di Franco Enriquez: ha degli ottimi spunti e, considerando che si parla di una cosa fatta per la bigottissima TV italiana degli anni 50, anche abbastanza forti, peccato che l'unico a cavarsela sia proprio Corelli, gli altri interpreti fanno pena, inguardabili e inascoltabili.
Altri film-opera Corelli li fece dopo il ritiro, per la Rai, con riprese nuove su incisioni vecchie. Mi ricordo di Carmen, Trovatore, Chénier, nessuno imperdibile (se non musicalmente of course)

[Affen]

e che ne pensi di questo?

innocuo

[Affen]

E poi il Don Giovanni diretto da Losey, protagonista Ruggero Raimondi (e la Zerlina in menopausa della Berganza). Ma gli preferisco di gran lunga il Don Giovanni di Salisburgo, ripresa di recita, con direzione e regia di Karajan, della seconda metà anni 80, con la magnifica coppia Ramey-Furlanetto.

Il primo l'ho visto e infatti m'ha fatto un po' schifetto. Intanto mi son procurato un rappresentazione di Tristano e Isotta dalle origini sconosciute 8viene citato un certo Kollo ) anche se da un veloce skipping sembrerebbero esserci solo vecchiaccie

[beignet]

René Kollo è un tenore wagneriano famoso, attivo soprattutto fra anni 60-80, e ha lavorato anche con grandi direttori. A quanto ne so è ancora vivo, ma credo si sia ritirato, dovrebbe avere attorno agli 80 anni, più o meno.

[Affen]

Musicalmente non sembrava niente male anche a livello d'orchestra, effettivamente.

[il mistico]

mi è piaciuto tantissimo il tristano e isotta di qualche anno fa diretto da baremboim con la mayer che tra l'altro inauguro' la stagione del teatro la scala.

[il mistico]

la damnation de faust di berlioz, un'opera-oratorio di una levità celeste, questa qui è l'ormai famosa edizione diretta da dutoit, con richard leech nella parte di faust.

[marz]

[Notker]

Giacomelli fu uno degli allievi di Scarlatti più apprezzati del tempo... certo che pure il compositore siciliano, trapiantato a Napoli, mise giù dei pezzi fenomenali

[m]http://www.youtube.com/watch?v=tkNlDGfvjZg[/m]

[Notker]

ma anche:

[m]http://www.youtube.com/watch?v=tkNlDGfvjZg[/m]

[George Kaplan]

Don Giovanni si allestisce così (più o meno) da almeno una trentina d'anni. E' universale come Shakespeare, è impensabile proporlo in teatro con costumi "tradizionali". Farebbero sorridere. Non verrebbe in mente neanche a Zeffirelli.

Per fortuna a Zeffirelli è venuto in mente!

L’allestimento del Don Giovanni in Arena è riuscito a farmi dimenticare la prima della Scala, che non mi era piaciuta per niente. Non discuto la possibilità di rappresentare l’opera in chiave modernizzante (anche se Peter Sellars nei primi anni ‘90 aveva proposto un don Giovanni con giubbotto in pelle, versione “Fonzie”, che mi aveva fatto sorridere parecchio), ma in qualsiasi versione dovrebbe emergere la coerenza di un progetto unitario, non la gratuità di scelte registiche dettate dal timore di non riuscire a sommergere col proprio smisurato ego lo spazio del palcoscenico. Nessuno può essere davvero fedele alle indicazioni del libretto (spesso neanche ci sono), nessuno ha detto a Zeffirelli come disporre le luci, come guidare i movimenti scenici, come costruire una scenografia smontabile a piacimento ed in poco tempo nello spazio angusto dell’Arena. Ogni lettura è un’interpretazione e non vedo nulla di ridicolo nel lasciare in palcoscenico personaggi con costumi settecenteschi.

Carsen stravolge il significante e ambienta il suo don Giovanni nella modernità: nulla di male, solo che poi non ci sono idee. Sì, va bene, bella la trovata dello specchio, interessante lo sfondamento della quarta parete, ma dove si vuole andare a parare? Prima sembra introdurre una lettura introspettiva del dissoluto-narciso, in cui si azzarda la celebrazione di un innocente infantilismo nella rottura degli schemi sociali (inguardabile, comunque, don Giovanni che gioca col cadavere del commendatore come fosse una marionetta); poi, improvvisamente, la lettura impegnata si dissolve in giochini meta-teatrali (a che serve far entrare i personaggi dal fondo della platea? Perché si rivolgono a Barenboim?) culminanti nel momento in cui don Giovanni in persona tira il sipario del primo atto separando se stesso dagli assalitori e mettendosi in salvo. Sul libretto ci sarà pure scritto “dramma giocoso”, ma allora si sarebbe dovuto essere coerenti fino in fondo: fare del gioco la chiave dell’opera e rinunciare alla critica sociale; invece no! Nel finale il libertino risorge, abbandona l'infantilismo precedente, si fa carico di responsabilità che non si sa da dove vengano e decide di far precipitare negli inferi i portatori di una falsa morale (il perché sia falsa non viene mai spiegato nel corso dell’opera).

In Arena il giochino dello specchio non si sarebbe potuto fare, meno male che c’era Zeffirelli!

Se avete occasione, comunque, c’è un’ultima replica il 25 Luglio; nel complesso credo che l’opera meriti. Dico subito che non mi è piaciuto troppo Oren, addormentato nel primo atto, esagitato nel finale, ma evidentemente non era in giornata, magari il 25 si sarà ripreso! Bravissimi D’Arcangelo (don Giovanni), De Simone (Leporello) e il don Ottavio di Pirgu; ah!,se andate, ricordate di portare un metronomo per Vatchkov (Masetto), non andava a tempo neanche per sbaglio.

[il mistico]

vi piacciono le opere di henry purcell? di recente ho comprato queste due

trovo questa musica inebriante e fiabesca al di la del plot operistico, il king arthur di trevor pinnock è a dir poco fantastico, una registrazione sublime che mette in risalto la scintillante orchestra da lui diretta, ma cio' che mi ha impressionato di più è la bellissima voce di nancy argenta

http://www.youtube.com/watch?v=Q6f7vK_Qq6o&feature=player_detailpage

[il mistico]

la serva padrona di pergolesi, venne concepita come intermezzo e divenne ben presto l'opera più eseguita in mezza europa, probabilmente si tratta della prima opera buffa italiana, il cast è composto da 3 personaggi despina, uberto e vespone (che pero' ne' canta ne' parla )

[Notker]

la serva padrona di pergolesi,

capolavoro assoluto! una delle pagine più felici nella storia della lirica italiana... questo "intermezzo" fece scatenare la celeberrima querelle des buffons a Parigi, passata alla storia come una delle polemiche tra musicisti più feroci di sempre

[il mistico]

vorrei comprare una buona edizione dell'otello, quella che c'ho ha una qualità audio a dir poco pessima per via di qualche errore di registrazione e per certi tagli davvero inammissibili, è questa qui

ho dato un'occhiata in giro e a quanto pare l'edizione senza "tagli" e quindi completa dovrebbe essere questa qui

qualcuno la conosce?

[Slowburn]

Ieri sera ho beccato per caso un bel documentario sulla Callas su Rai 5, che tra l'altro sta anche trasmettendo il Balletto Classico , anche se in orari impossibili, pero' insomma, trovo sia comunque una scelta piu' che lodevole!

Ok, saro' banale, oltre a non aggiungere nulla alle miriadi di parole scritte su questa incredibile voce e personalita', ma davvero mi son commossa diverse volte! Cioe', se non ascoltassi e vedessi non riuscirei quasi a credere che sia vissuta una donna con delle potenzialita' vocali cosi angeliche, divine! Artista dentro e fuori, in alcune interviste spiega in modo scrupoloso che significhi "cantare una frase", e da qui non posso che fermarmi incantata. .

[sash]

Mi permetto di dissentire.
La Callas era tutto meno che divina e angelica (quelli al limite sono aggettivi che possono essere riferiti alla Tebaldi).
Era anzi fin troppo umana nella passionalità, nelle imperfezioni, nell'incapacità di centellinarsi e risparmiarsi, con conseguente precocissimo declino. Ciò premesso, rimane una delle grandi soprano della storia operistica.

[il mistico]

secondo me le più angeliche son state victoria de los angeles e lucia popp

[Slowburn]

Riguardo il termine "angelica" viene frainteso perche' l'ho utilizzato male, intendevo una voce che pare venire da un mondo sovrannaturale. Una voce che porta in se tutti i migliori requisiti vocali, liberando ora acuti altissimi, ora registri medio-bassi di una intensita' e qualita' anche sceniche notevoli. Supportata poi da una personalita', e qui son molto d'accordo, "umanamente" e fisicamente passionale, vera , presente.
Poi ovviamente ognuno pensa come meglio crede, personalmente la sua voce mi emoziona al punto di commuovermi spesso.

[RogerCrimson]

vorrei comprare una buona edizione dell'otello, quella che c'ho ha una qualità audio a dir poco pessima per via di qualche errore di registrazione e per certi tagli davvero inammissibili, è questa qui

ho dato un'occhiata in giro e a quanto pare l'edizione senza "tagli" e quindi completa dovrebbe essere questa qui

qualcuno la conosce?

Quella di Maazel è la colonna sonora del brutto film di Zeffirelli e non è tra le migliori.
Quella di Karajan è grandiosa per la direzione ed è imprescindibile, anche per i tre esecutori principali.
Però le interpretazioni sono un po' datate e in ogni caso i tre erano in forma più smagliante in una precedente edizione monofonica Decca diretta piattamente da Erede.

[il mistico]

grazie roger, con la coppia tebaldi del monaco ho solamente questa wally

[RogerCrimson]

grazie roger, con la coppia tebaldi del monaco ho solamente questa wally

Quella della Wally che hai tu fu una registrazione molto nota - per essere per anni l'unica reperibile di un'opera che si eseguiva di rado e famosa praticamente solo per un'aria - ma anche molto tardiva per tutti e due, che avevano debuttato nei rispettivi (e assai pesanti) ruoli alla Scala, ben 15 anni prima e nel '68 le loro voci erano fortemente provate. Difatti, dopo, non incisero quasi più nulla, specialmente Del Monaco.

Anche se la registrazione della serata è di suono molto nebuloso

[il mistico]

quale versione preferire dei vespri siciliani di verdi, quella in francese o quella in italiano?

[Slowburn]

quale versione preferire dei vespri siciliani di verdi, quella in francese o quella in italiano?

Per me quella francese, mi intriga di piu', e poi perche' e' originariamente scritta in francese, i librettisti sono francesi, quindi a volte per es i nomi sono un po' forzatamente italianizzati. Nulla da dire invece sulla traduzione dei dialoghi in italiano, perche' comunque la nostra e' una lingua molto musicale , ma in questo caso il francese conferisce alla storia quel tocco accattivante. . .boh.

[il mistico]

cosa ne pensate della coppia alagna-gheorghiu? a casa c'ho la manon di massenet diretta da pappano, della emi, mi sembra un' ottima edizione anche se non ne conosco altre...

[il mistico]

ho finalmente preso quest'opera di saint-saens, mi piacerebbe avere il commento di roger crimson riguardo l'edizione


del samson et dalila conoscevo solamente questa famosa aria cantata dalla callas, ella comunque non ha mai registrato l'opera completa

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=bBt-IW4xG-8

stratosferica

[RogerCrimson]

Anche perché il ruolo di Dalila è per mezzo-soprano, anche se più adatta ai mezzo-soprani acuti. La Callas era molto eclettica e aveva una voce dal colore brunito e quindi non aveva grandi difficoltà ad incidere quest'aria con buoni risultati. Le sedute di registrazione, però, avvennero in una fase calante della carriera, tanto che la Callas non voleva autorizzarne la pubblicazione.

[RogerCrimson]

Su quell'edizione che hai comprato non ti so dire, sinceramente. E' una delle dodici edizioni dell'opera che ho, ma è tra quelle ancora da ascoltare, anche se immagino che la Ludwig canti splendidamente, come sempre. Forse non è adattissima al ruolo di grande seduttrice.

[RogerCrimson]

quale versione preferire dei vespri siciliani di verdi, quella in francese o quella in italiano?

So che è considerata una posizione di retroguardia, ma preferisco sempre ascoltare Verdi in italiano (compresi Verdi e Don Carlo, quindi). In ogni caso ,se cerchi un'edizione discografica dei Vespri, sono quasi tutte in italiano. In francese, da quanto ricordo, c'è disponibile solo quella riedita dalla OperaRara a prezzo altissimo.

[il mistico]

quale versione preferire dei vespri siciliani di verdi, quella in francese o quella in italiano?

. In ogni caso ,se cerchi un'edizione discografica dei Vespri, sono quasi tutte in italiano. In francese, da quanto ricordo, c'è disponibile solo quella riedita dalla OperaRara a prezzo altissimo.

grazie dell'informazione

[il mistico]

di recente ho scoperto questa cantante straordinaria, grandissima interprete delle opere di strauss, favolosi i suoi 4 last lieder.
sembra a suo agio anche col repertorio operistico di handel, a proposito ma c'è qualcuno che apprezza le opere di questo grande compositore? ne ha composte una marea ogni volta che vado per comprarne una non so quale scegliere e rimando alla prossima volta...

[RogerCrimson]

Ehm, io le ho tutte.

[il mistico]

Ehm, io le ho tutte.

a quanto ho capito quelle (più) imprescindibili sono rinaldo, giulio cesare e rodelinda, quest'ultima l'ho ascoltata oggi su you tube (il primo atto), praticamente era un 'edizione della archiv con alan curtis, l'unica registrazione integrale di quest'opera , se la trovo ad un prezzo ragionevole mi sa che la prendo.
per quanto riguarda rinaldo e giulio cesare, avresti qualche buona edizione da consigliarmi? ps. se la parte del controtenore è affidata ad un soprano mi sa che è meglio...

[il mistico]

come mai le opere di meyerbeer sono poco eseguite? non mi sembra un compositore molto amato,  la sua opera più importante "gli ugonotti" rappresenta l'apice del  grand opera francese.

[RogerCrimson]

come mai le opere di meyerbeer sono poco eseguite? non mi sembra un compositore molto amato, la sua opera più importante "gli ugonotti" rappresenta l'apice del grand opera francese.

Non sono eseguite per vari motivi. Sono impegnative per le onerose richieste vocali, necessitano di cast numerosi e costosi e allestimenti per lo più complessi. Poi son tutte lunghe e anche, a parer mio, un po' noiose.

[RogerCrimson]

Ehm, io le ho tutte.

a quanto ho capito quelle (più) imprescindibili sono rinaldo, giulio cesare e rodelinda, quest'ultima l'ho ascoltata oggi su you tube (il primo atto), praticamente era un 'edizione della archiv con alan curtis, l'unica registrazione integrale di quest'opera , se la trovo ad un prezzo ragionevole mi sa che la prendo.
per quanto riguarda rinaldo e giulio cesare, avresti qualche buona edizione da consigliarmi? ps. se la parte del controtenore è affidata ad un soprano mi sa che è meglio...

Quella è l'unica Rodelinda che non ho. Alan Curtis renderebbe noiosa e insostenibile qualsiasi cosa gli venisse fatta dirigere, persino "Cara ti amo".

Non esiste la Rodelinda perfetta in cd, hanno tutte delle mende.

Questa ha la Sutherland strepitosa, ma esecuzione preistorica, resto del cast non all'altezza; poi è tagliatissima e cantata in inglese:
1.


Questa è una noia mortale su tutti i fronti:


Questo bootleg sarebbe interessante, a parte i tagli selvaggi, però la registrazione è stata effettuata in sala (anziché dalla radio olandese, di solito perfetta) e quindi il suono è brutto assai.



Questa è introvabile, ma con cast molto deficitario e la Sutherland vecchia:


Voci piccole e non eccezionali, ma buoni interpreti e nel complesso molto equilibrata, direzione brillante e moderna. La mia preferita in cd:




Propenderei quindi per il dvd con la Antonacci. Non solo è di gran lunga la migliore musicalmente (direzione e interpreti) ma anche lo spettacolo è bello


Poi: attento a non fare confusione tra controtenore, soprano, mezzosoprano e contralto ed evirati cantori. Presumo che la tua precisazione dovesse essere letta così (ma correggimi se sbaglio): "consigliami edizioni in cui le parti originariamente scritte per castrati sono sostenute da voci femminili di mezzo-soprano, anziché da controtenori". Nel 99% dei casi, infatti, le parti per castrato si adattano ad un mezzo-soprano o ad un contralto e praticamente mai ad un soprano.

Comunque hai individuato quasi tutte le opere più belle di Handel che sarebbero, più o meno:
Giulio Cesare, Rodelinda, Tamerlano, Rinaldo, Alcina. Poi Ariodante e l'oratorio in inglese (che però si può anche rappresentare in forma scenica) Theodora.

Con calma rispondo nel dettaglio anche su Giulio Cesare e Rinaldo, sempre con la precisazione che non esiste quasi mai un'edizione perfetta.

[RogerCrimson]

RINALDO:

1. Due palle indescrivibili:

ee

2. Un classico, vocalmente spettacolare (anche se non in tutti i ruoli), direzione discutibile e un po' vecchio stile, diversi tagli.



3. Bootleg dal suono non eccezionale, si ascolta per le voci, non certo per la direzione e ci sono molti tagli. A parte la grande Horne qui c'è l'Argante straordinario di Ramey, che in questo ruolo è in avvicinabile:
3.

4. Qui Rinaldo è un controtenore, Daniels, che ho ascoltato dal vivo al Metropolitan nell'"Orfeo ed Euridice" di Gluck; è uno dei migliori in assoluto, ma potrebbe non piacerti, così come non a tutti piace la Bartoli. Però è tra le più integrali ed ha una delle migliori direzioni.



5. Volenterosa ed economica:


6. Una delle più interessanti, nel complesso. Integrale. Poi qui il protagonista non è un controtenore, come nella Decca, ma un mezzo-soprano.



Ci sono anche delle edizioni in dvd, che però non conosco.

[il mistico]

la rodelinda diretta da nicholas kramer è quella che mi incuriosisce di più, le  letture vivaldiane di questo direttore alla testa dei ragan baroque  sono davvero strepitose. il dvd dalla copertina lascia intendere un ambientazione moderna dell'opera...
il rinaldo con la bartoli lo stavo quasi per comprare a scatola chiusa pero' poi ho cambiato idea probabilmente è il più quotato a livello discografico visto che lo si trova abbastanza facilmente nei negozi.
dell'edizione dell'harmonia mundi conosco quasi tutti i cantanti, vivica genoux e dominique visse son due specialisti di questo repertorio (ho un oratorio di scarlatti con la genoux favoloso) lawrence zazzo è un grandissimo interprete di musica sacra  visto che si tratta di un' edizione integrale mi sa che prendero' questa qui. circa un paio di mesi fa ho comprato  sempre dell'harmonia mundi il venus and adonis di jon blow diretto proprio da jacobs che tra l'altro è anche un controtenore.

ah comunque grazie

[il mistico]

secondo me la de los angeles nella parte di rosina aveva ben poche rivali

[il mistico]

mamma mia, ma quant'è bella e brava vivica genaux, rispetto alla bartoli ha una voce meno possente pero' la trovo più leggera e musicale.