
Ritengo di aver "masticato" abbastanza il disco di Rihanna per darne il giudizio definitivo. Come scrivevo qualche mese fa, questo era un disco che sarebbe cresciuto col tempo: non è infatti semplice recepire subito al meglio il 3° disco di fila in 3 anni di una cantante talmente poliformica come Rihanna.
L'album con cui penso possa essere paragonato è Rated R, perché nella loro diversità si assomigliano. In Rated R il tutto era migliore delle singole parti, per via della compattezza musicale; in Talk That Talk le singole parti sono migliori del tutto, per via della sua non omogeneità sonora. Chi è un fautore dell'album "coerente" a tutti i costi storcerà sicuramente il naso. Chi invece, come me, pensa che nell'era di Itunes, di Youtube e affini, il valore dell'album in sè conti relativamente, troverà questo Talk That Talk una solida compilation di radio-hits, club bangers e ballate introspettive sul tema che più sta a cuore a Rihanna: l'amore e il sesso.
Talk That Talk è un altro ottimo blockbuster da inserire nella collezione di Rihanna. Viene però da chiedersi: c'era bisogno di farlo uscire appena dopo Loud? Probabilmente no, e anzi con un po' più di tempo a disposizione il lavoro sarebbe potuto essere ancor migliore. Ma bisogna battere il ferro finché è caldo, questo ci insegna Rihanna. E visto che ora lei si trova in un momento straordinario (per fama e qualità) può permettersi di fare uscire un disco 12 mesi dopo il precedente, e riuscire ad ottenere ugualmente dei nuovi singoli spazzaclassifiche epocali come We Found Love. Potere femminile!