Sono imbestialito per il nuovo libro della Klein! Che razza di titolo?.....
#1
Inviato 04 settembre 2007 - 11:44
Il titolo del libro tradotto in Italiano sarebbe "la dottrina shock- l'ascesa del capitalismo dei disastri" o ancora "-l'ascesa di un capitalismo disastroso"; oppure,come si vede nell'edizione tedesca "la strategia dello shock-l'avvento del capitalismo da tragedia". La rizzoli,che adesso pubblica i libri della klein al posto della baldini-castaldi-dalai editore, ha intitolato il libro "shock-economy/ l'ascesa del capitalismo di conquista",sminuendo le intenzioni dell'autore e riducendone il carattere di novità.
Infatti,l'intenzione dell'autrice era sottolineare come si fosse sostituito al dibattito politico una dottrina dell'anti-terrorismo,che non ammette critiche e che contrappone diverse concezioni religiose e mantiene il potere utilizzando l'emotività e i traumi visivi/terroristici come unico meccanismo di adesione di massa (per altro non riuscita); il titolo stesso si ricollega all'11settembre e allo spartiacque che tale evento ha costituito per la politica internazionale. Inoltre,una delle pubblicità recita qualcosa del tipo "una buona informazione è Resistenza alla dottrina dello shock. Armatevi." Infine,il sottotitolo originale enfatizza le scelte fallimentare dell'invasione in Iraq,che ha sacrificato le vite di milioni di persone per l'introduzione del libero mercato (che tale non è) e l'instaurazione di una democrazia fittizia,in cui i candidati sono anonimi e gli elettori vengono marchiati con inchiostro blu e socialmente emarginati.
Il titolo italiano,invece,vanifica le strategie di marketing dell'autrice e fa sembrare il libro come una specie di aggiornamento di nologo,cioè un'ottima descrizione delle istituzioni economiche che governano il nostro tempo. Il termine Shock economy pone maggiore enfasi sulla parola economy e il sottotitolo stesso (con la definizione "capitalismo di conquista") sembra ridurre l'invasione all'Iraq ad una introduzione del libero mercato; queste considerazioni (suggerite dal titolo), non faranno che soddisfare i detrattori (e i neo-con) della klein in Italia: poiché sappiamo che critica e censori spesso non leggono o esaminano i prodotti che criticano,molto probabilmente si innescherà un dibattito tra tromboni che tacceranno l'autrice "per sentito dire" e con superficialità. E questo titolo è veramente deludente,poiché non coglie il nuovo aspetto ideologico sul quale si regge l'imperialismo occidentale né sottolinea le numerose gaffe e tragedie di una guerra illegale fin dagli esordi. Di cosa perla il libro lo saprete guardando sul sito della klein,in cui è disponibile una videoconferenza sul progetto neoliberale e imperialista. Infine,i colori della copertina,troppo simili a neologo e meno "orwelliani" e sterili come la versione originale canadese e sicuramente molto più brutta rispetto all'originale (ma qui forse mi dilungo troppo).
Solo traducendo il titolo,il libro è stato trasformato in qualcosa che sicuramente,non attrarrà chi già la klein non la sopporta: insomma,sembra abbiano voluto sbagliare target e strategia comunicativa,quando il libro andava semplicemente tradotto.
Il problema è: sapete dove posso contattare qualcuno della rizzoli per sollecitarli a cambiare titolo e "packaging"? Magari vi sembrerà una battaglia inutile,ma da estimatore della klein,preferirei che critiche e linguaggio dell'autrice fossero più semplicemente tradotti e non "convertiti".
Nel frattempo scegliete il titolo più fedele all'originale (tra quelli che vi ho proposto io),indicandone se volete degli altri,magari più fedeli.
#2
Inviato 04 settembre 2007 - 12:32
La strategia dello shock - L'ascesa del capitalismo del disastro
#3
Inviato 04 settembre 2007 - 15:06
#4
Inviato 04 settembre 2007 - 15:36
forse faresti meglio a contattare la klein la quale, attraverso il suo agente, potrebbe fare pressioni sull'editore italiano...Il problema è: sapete dove posso contattare qualcuno della rizzoli per sollecitarli a cambiare titolo e "packaging"? Magari vi sembrerà una battaglia inutile,ma da estimatore della klein,preferirei che critiche e linguaggio dell'autrice fossero più semplicemente tradotti e non "convertiti".
ciao.
#6
Inviato 04 settembre 2007 - 17:59
Magari vi sembrerà una battaglia inutile,ma da estimatore della klein,preferirei che critiche e linguaggio dell'autrice fossero più semplicemente tradotti e non "convertiti".
Prima magari leggi il libro, può darsi che la traduzione del testo sia fedele e che soltanto il titolo sia posticcio, magari partorito da qualche editor o direttore di collana (non dal traduttore) con il solo scopo di fare colpo - la stessa cosa che succede spesso anche con i film.
Whatever you do, don't
#7
Inviato 05 settembre 2007 - 09:49
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