Recensione di Cristiano Orlando
Mi ero giusto sdraiato sul letto verso le 2 di mattina quando mi sono ricordato che proprio oggi esce ufficialmente Lives Outgrown! E che potevo fare se non rimanere alzato ad ascoltarlo?
C'è poco da dire: è un disco stupendo. Per chi ama i Portishead e gli altri lavori della Gibbons potrebbe essere tranquillamente il disco dell'anno. È più oscuro di Out of Season e si smarca decisamente dalla traiettoria industriale di Third ma molto del sound caratteristico dell'universo Portishead/Gibbons ritorna: è apocalittico, fatalista, intimo, struggente, notturno, caldo e freddo allo stesso tempo; le sensazioni insomma sono quelle e se ne potrebbero evocare tante altre affini. Senza poi dimenticare la presenza di orchestrazioni e il sound a tratti "da film".
Mi sembra il lavoro di un'artista che continua per davvero a crescere artisticamente e l'album si inserisce perfettamente in tale evoluzione, regalandoci al contempo una testimonianza sincera di quella che è una stata per lei una decade di difficoltà, cambiamenti e riflessioni. Ma soprattutto, e forse banalmente, è un album pieno di canzoni belle.
Il prossimo anno ne fa 60 Beth e non le si può che volere bene e fare i complimenti, non ce la meritiamo. Anzi forse sì visto il panorama odierno.
Speriamo in un Fourth da fine del mondo ora...