Licorice Pizza:
Non così "right in the feels" come mi aspettavo, anche se la storia d'amore fuori sincrono non manca mai di acchiapparmi, specie con questi colori, inquadrature ravvicinate e mimiche facciali francamente impagabili. Ha di sicuro tanti difetti e leggerezze che il pubblico autoctono e la critica femminista non hanno mancato di sottolineare: alla fine però credo sia giusto dire che, più che la fedele rievocazione storica (tipo l'ultimo Tarantino), credo che l'intento fosse soprattutto quello di arrendersi all'ondata sentimentale della prima cotta, all'illusione che possa essere davvero quella giusta, diversamente da come la vita ci porta quasi sempre su altre strade, ci fa trascinare indefinitamente quel peso agrodolce ovunque andiamo.
Avrei cambiato parecchie cose, eliminato altre, forse persino allungato la durata e inseguito i due in una sorta di esperimento alla "Boyhood", tanto sono adorabili nel loro punzecchiarsi e segretamente desiderarsi.
Riconoscere nel figlio, sin dalla prima comparsa, il taglio degli occhi, i capelli e la smorfia imbarazzata del fu Philip Seymour Hoffman: lacrimoni.