che in sostanza si domanda: dato che gli stati democratici sono del tutto inermi a questo fiorire di movimenti di estrema destra, e anzi in alcuni casi sembrano addirittura proteggerli, non sarà mica il caso di menarli un po' a 'sti fasci?
Ovviamente è messa giù in maniera un po' più fiorita di così e il senso dell'operazione è in realtà sottolineare il lassismo che circonda l'argomento; a ogni modo disco intenso e bellissimo.
Che gli stati democratici sono del tutto inermi a questo fiorire di movimenti di estrema destra è colpa non dello stato democratico, ma dall'ignoranza profonda dei cittadini.
L'unico antidoto contro l'estrema destra (nel mio caso particolare: la destra è un bloccare il flusso creativo) è ritornare alla seconda scuola di Francoforte.
HABERMAS è molto probabilmente il filosofo "ancora vivo" più importante della filosofia continentale e di quella zona mediana che raccoglie l'ermeneutica europea e la filosofia analitica anglo-americana.
Nel 1981 aveva scritto un libro capitale, che teorizzava due concetti fondamentali:
A) AGIRE STRUMENTALE: un agire proprio del sistema capitalistico che oltre al "mitico" controllo sulla società post marxista riusciva a generare mostri culturali, come il neo nazismo.
B) AGIRE COMUNICATIVO: senza una coscienza storica della filosofia, senza l'ermeneutica soggettiva (la sinistra ermeneutica) INTERPRETARE è tutto, la riscoperta della seconda critica kantiana (l'imperativo categorico) e soprattutto rifarsi e ricontestualizzando la semiotica di PEIRCE riusciamo ad entrare nel mondo della vita (in questo caso avulso dalla fenomenologia dell'ultimo HUSSERL) che significa anche ecologia ma soprattutto solidarietà sociale.
Se questa versione post francofortese fosse stata capita e carpita dalla massa tedesca, molto probabilmente la Germania sarebbe un popolo più civile.
La famosa trasmutazione dei valori e dei significanti voluta da NIETZSCHE fa si che l'adesso a livello sociologico-normativo (da un punto di vista davvero di interpretazione libera) rivaluta e fa proprio il pensiero della destra estrema come quello di CARL SCHMITT in chiave anti imperialista, la stessa cosa vale per Martin Heidegger e le sue provvidenziali critiche assieme a JUNGER della tecnica che non solo rende l'Essere un ente ma è lo strumento post illuminista del dominio sula Natura.
Teoria-Prassi ma che a livello puramente etico ed estetico rinnega in toto la violenza.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE