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[Disco Del Mese] Katie Gately - Loom (Houndstooth, 2020)


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25 replies to this topic

#1 vuvu

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Inviato 01 febbraio 2020 - 11:11

La ragazza è tornata, e ha tirato fuori un'opera sofferta, tragica, ma maledettamente pulsante e a suo modo teatrale, con echi elettronici più compiuti e una voce decisamente più matura.

 

Ne abbiamo scritto io e il caro Gianfranco Marmoro:

 

https://www.ondarock...gately-loom.htm


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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#2 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 01 febbraio 2020 - 11:17

Maledizione al dischi RECENSITI. Comunque, disco del mese, wow. Con una punta di sadismo ché la sparuta plebe dovrà aspettare ancora un paio di settimane per poterlo ascoltare.

So già che sulle prime mi mancherà il pop-mutante di Color; ma sono quasi altrettanto certo che questa svolta (?) mi prenderà altrettanto.
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A chemistry of commotion and style

#3 Damy

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Inviato 01 febbraio 2020 - 12:53

Ottima recensione, attenderemo e poi ascolteremo!


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#4 ucca

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Inviato 01 febbraio 2020 - 18:33

La recensione è molto bella, il singolo però mi ha lasciato perplesso. Come suoni mi piace, molto profondi ma la voce è troppo alta e mi sembra non lasci mai spazio agli altri per quello che poi fa (in questo caso non eccezionale). Anche il video troppo teatrale
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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#5 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 14 febbraio 2020 - 15:03

S potrebbe definire una My Brightest Diamond industriale?


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The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#6 Ɲ●†

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Inviato 15 febbraio 2020 - 10:17

Prime impressioni, quindi da prendere con le molle: vengono prevedibilmente meno le svisate experimental-pop di Colour, quel saltellare imprevedibile e quelle svolte improvvise anche nello stesso pezzo, la costruzione intricata eppure mai troppo cervellotica, una certa solarità solarizzata ed iper-esposta (benché anche in Colour un paio di episodi più intimistici fossero presenti).
Le premesse drammatiche che hanno portato alla realizzazione di Loom si sentono quindi tutte. Dove prima era un mutant-pop in HD dalla tavolozza anche sgargiante ora è una cappa plumbea e gotica, carica di presagi e che grava su tutto il disco uniformandone la gradazione. Ecco, forse troppo; questa nuova veste la sento un po' "appoggiata" sulle sue stesse premesse (senza la dinamicità e la varietà di una Gazelle Twin, per dirne un'altra che si muove in territori affini); ciò al momento mi fa preferire Colour (con cui fu amore al primo ascolto). Ma ovviamente è ancora presto per dire. Mi pare poi che la voce di Katie (anche se trattata, sdoppiata, sovrincisa etc) non si adatti pienamente a queste atmosfere. Ma forse è solo questione di tempo.
Va da sé che Bracer è il pezzo forte e svetta sul resto, coprendo un po' tutta la gamma stilistica della ragazza, che con questo disco si conferma ad ogni modo talento di razza, eccome.

P.S. Sarei curioso di sentire le tracce su cui stava lavorando prima del repentino cambio di rotta. Chissà, magari le tiene per il prossimo album.
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A chemistry of commotion and style

#7 Damy

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Inviato 15 febbraio 2020 - 21:24

Non ho mai approfondito troppo Color e forse dovrei, me lo ricordo angusto e indecifrabile ai tempi ma penso di aver un po' fatto le orecchie adesso a questi synth cupi e accartocciati. Questo nuovo pure mi suona parecchio intenso e con momenti difficili da buttar giù sulle prime. Però ci sento una "rigidità" quasi religiosa, come se ci fosse uno spiraglio di luce in fondo a tutto il dramma, ed è un pensiero tutto sommato affascinante...
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#8 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 17 febbraio 2020 - 10:01

Solo per dire che anche Tower è magnifica e, "coda" a parte, va a lambire - magari con toni più scuri - quella Tuck che era il pezzo forte di Color e che già da sola, in un mondo migliore, sarebbe dovuta bastare a garantire gloria eterna a Katie.


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#9 vuvu

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Inviato 17 febbraio 2020 - 11:40

P.S. Sarei curioso di sentire le tracce su cui stava lavorando prima del repentino cambio di rotta. Chissà, magari le tiene per il prossimo album.

 

Anch'io mi aspettavo un disco meno cupo e nuovamente "colorato", ed ero anche scettico di questa tenebrosità permanente, che a suo modo disturba, disorienta. Sì, magari quelle partiture sono tutte conservate per un terzo disco meno ombroso. Chissà. Felice comunque del responso, non è ovviamente un album che mette voglia di vivere, e ha pure i suoi tempi d'assorbimento. "Bracer" magnifica. 


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#10 Ɲ●†

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Inviato 17 febbraio 2020 - 12:05

Oh, poi non vorrei che quello che ho scritto sopra venisse letto come una velata bocciatura. Tutt'altro. Credo che Loom sia un disco che, per la sua stessa natura, abbia bisogno di tempo per sedimentare tutto quel che ha da comunicare. Certo, non mi ha dato la stessa botta immediata di Color ma, anche qui, tempo al tempo. Intanto è come minimo una conferma di un talento che si può declinare su tonalità e stili diversi, e non è mica poco. Diciamo che se Color per me si attesta tra l'8 e il 9 qui per ora siamo tra il 7 e l'8.


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#11 Damy

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Inviato 27 febbraio 2020 - 11:16

Ok mi avete convinto, sto riascoltado Color e in effetti nonostante i suoni a tratti claustrofobici ha una notevole spinta melodica. Si notano discrete affinità con Lafawndah nella costruzione marziale di certi incisi e per il modo in cui a momenti impiega questi catorci di bassi sintetici come fossero una batteria.

 

Intanto ad aprile vado a vederla dal vivo ;)


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#12 vuvu

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Inviato 27 febbraio 2020 - 15:16

 a vederla dal vivo ;)

 

Ti odio! <3


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#13 Damy

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Inviato 28 febbraio 2020 - 15:48

Beh senti, il biglietto costa davvero poco e lo show è al Cafe OTO che ha una stanzetta da tipo 200 posti massimo - io preferisco questi concertini intimi rispetto ai grossi eventi. Certo credevo che lei avesse un po' più di seguito là fuori, qui siamo proprio alla nicchia pura...


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#14 Ɲ●†

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Inviato 28 febbraio 2020 - 15:55

Si notano discrete affinità con Lafawndah 

 

:ciao:


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#15 Ɲ●†

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Inviato 28 febbraio 2020 - 16:05

Comunque Loom lo sto ascoltando un sacco eh. Ha dei picchi incredibili (le già citate Bracer e Tower, che guarda caso sono i pezzi che nel loro svolgimento incorporano anche sprazzi più pop se non altro nelle parti vocali) e d'altro canto pezzi più "mediani" (la già nota Waltz  e una ottima Flow che nel suo riempirsi irrefrenabile e quasi liturgico di strati sonori e voce tiene perfettamente fede al titolo).

 

Poi vabbè, continuo a preferire Color, ma sono due dischi talmente diversi tra loro (benché in entrambi si senta la personalità dell'autrice, e questo è senz'altro un gran pregio) che è proprio una scelta di campo umorale e stilistica. Yin e Yang per dirla banalmente.


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#16 vuvu

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Inviato 28 febbraio 2020 - 16:07

Beh senti, il biglietto costa davvero poco e lo show è al Cafe OTO che ha una stanzetta da tipo 200 posti massimo - io preferisco questi concertini intimi rispetto ai grossi eventi. Certo credevo che lei avesse un po' più di seguito là fuori, qui siamo proprio alla nicchia pura...

 

Anche io li adoro! Ah, se solo fossi lì..<3

 

Certo, lei è di nicchia, mai avuto dubbi. 


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#17 Damy

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Inviato 10 marzo 2020 - 13:33

Dalle sessioni Live In Studio (lei inizia al minuto 2:45)

 


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#18 Ɲ●†

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Inviato 21 marzo 2023 - 12:35

Disco nuovo per Katie in uscita il 31 marzo

https://kgsoundie.ba...lbum/fawn-brute

 

Da quel che ho letto (ma che non ho sentito perché non mi piace ascoltare i pezzi in preview) si tratta non di un disco doppio ma bensì bipartito, a cominciare dal titolo Fawn / Brute. Me lo immagino quindi in parte come un ritorno al frizzante Color e in parte come un proseguimento del più plumbeo Loom. E se per quest'ultimo la componente biografica era la morte della madre, nel caso del nuovo è la nascita della prima figlia di Katie. Congratulations!


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#19 Damy

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Inviato 21 marzo 2023 - 19:00

Squisita, dolce, roboante, intensissima Katie, attenderemo e ascolteremo come sempre.

 

Spoiler

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#20 Damy

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Inviato 10 aprile 2023 - 15:05

Post al volo per dire: pare molto bello. Poi elaboro con calma, al suo solito Katie ci ha stratificato dentro di tutto.

 

Copertina da 10

 

a2023741872_10.jpg

 

Fawn / Brute | Katie Gately (bandcamp.com)


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#21 Ɲ●†

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Inviato 10 aprile 2023 - 16:11

Devo ancora scenderlo bene (colpa mia ché in questo periodo sto ascoltando praticamente solo Primal Scream e Laika): per ora mi sembra un bel pacchetto hyper-pop di caramelle assassine, dolci fuori (le melodie vocali) ma ripiene di esplosivo digitale. E c'è un potenziale banger che Katie non ci aveva ancora dato
https://youtu.be/33ppjdg8KvU

La copertina è il fawn-side, la back-cover è il brute-side
HTH170-KatieGately-FawnBrute-LP_back_MOC
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#22 Ɲ●†

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Inviato 11 aprile 2023 - 15:10

Intanto pare che la pupattola apprezzi

 

 

 

Qui con mammà

Fsd-LJxWAAE-47V.jpg

 

 


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#23 xtc

    Gianfranco Marmoro

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Inviato 13 aprile 2023 - 08:43

ci siamo

https://www.ondarock...y-fawnbrute.htm


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#24 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 13 aprile 2023 - 12:50

Ritorno audace e decisamente massimalista, dove la chiave art-pop non è che il pretesto per un tour de force grottesco e volutamente debordante. La coerenza interna del progetto finisce per costituire un difetto, il tutto risultando un po' monocorde e indigesto – benché un primo ascolto non sia lontanamente sufficiente a esaurire l'esperienza. Ci sento molta SOPHIE, Holly Herndon, ma a tratti anche la prima St. Vincent senza chitarre. Di primo acchito mi ritengo spiazzato ma non particolarmente sorpreso: date le premesse mi aspettavo qualcosa di assai meno "derivativo", certo più sperimentale.
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#25 Damy

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Inviato 16 aprile 2023 - 17:06

La dolce Katie va presa a piccole dosi, a meno di non essere proprio dell'umore giusto, ma l'ascolto ripaga lo sforzo, le sue canzoni sono complesse e stratificate ma sempre curate e mai banali, anche quando provano a ingannarti con un motivetto più melodico e pimpante. Rispetto agli esperimenti degli esordi, infatti, mi pare che abbia affinato la forma canzone e la presenza vocale è davvero imperante, perdendo un po' di quell'aura da sound designer prossima ad ambient/modern classical/vattelappesca cosa faceva prima.

 

La parte di Fawn è più lineare e accattivante, cose come la title track e Cleave sono deliziose, ma è comunque un ascolto denso e ruggente che lascia un filo storditi. Invece poi arriva Brute e si sfocia nell'harsh noise. Non nego di far fatica con questa seconda parte, a tratti è davvero opprimente, ma del resto anche Loom non era esattamente una passeggiata nel parco.

 

Pensierino extra: OK che lei è sempre stata una tipa intensa e cerebrale con un gusto produttivo oscuro e asfissiante, ma mi sorprende comunque il fatto che una neo-mamma carina e affettuosa abbia composto un disco del genere... alla faccia delle pancine! asd


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#26 wago

    FURTHERMORE

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Inviato 20 aprile 2023 - 09:13

Ho ascoltato il disco, non conoscendo nulla di suo precedente a questa uscita. Non mi aspettavo molto ma la copertina mi aveva incuriosito. Sono rimasto piacevolmente sorpreso, e nonostante i tanti paragoni letti (spesso con artiste che in effetti mi piacciono, da Holly Herndon a Sophie a Laurie Anderson) ho trovato che la chiave dei pezzi sia personale oltre che variegata. Ho molto apprezzato la capacità di spaziare fra gli stili espressivi mantenendo una coerenza nella tavolozza sonora e anche una certa "leggerezza" che non chiamerei pop (o hyperpop) ma piuttosto una vena non seriosa, sperimentale nel senso più creativo e giocoso del termine. Un altro aspetto che ho gradito molto è questo trattamento "acustico" delle sonorità elettroniche (o viceversa?), per cui non hai spesso un mood da camera unito a un pastiche più plunderphonico. Voglio andare un po' più a fondo coi riascolti, perché appunto è un disco con molte sfaccettature, ma in base ai 3/4 passaggi fatti finora direi che è una delle cose che mi hanno convinto di più quest'anno.


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"It's a strange world." "Let's keep it that way."




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