a grande richiesta, ecco il commentino alla mia classy:
1. Cate Le Bon - Reward
una cantautrice che sa ancora essere enigmatica. un album forgiato con cura certosina.
2. Weyes Blood - Titanic Rising
le belle melodie dei tempi andati. non ce ne sono molti che al giorno d'oggi si dilettano a giocare cosi' con la forma canzone, osando anche parecchio sotto l'aura rassicurante della sua ugola d'oro.
3. HTRK - Venus in Leo
they still have it. se mi devo immergere nel blu vado ancora da loro.
4. (Sandy) Alex G - House of Sugar
il primo disco di alex che ha un suono all'altezza delle canzoni, e non perche' le canzoni siano peggio
se bisogna essere cantautore da cameretta questa e' la direzione. storto come sempre, e per me e' un valore aggiunto.
5. Fat White Family - Serfs Up!
un altro album che ha la vividezza degli incubi migliori, questa volta in technicolor.
6. Rose Elinor Dougall - A New Illusion
la definizione di eleganza.
7. Fontaines D.C. - Dogrel
il disco rock dell'anno, energico senza fronzoli.
8. DIIV - Deceiver
l'evoluzione che non ti aspettavi. le canzoni si fanno piu' canzoni, si perde qualcosa ma si guadagna anche. bella mossa comunque.
9. Big Thief - U.F.O.F.
lei sempre al limite dell'elfo fastidioso, ma si mantiene al di qua della linea. e l'affiatamento con la band e' tale che questa e' una raccolta di canzoni che non assomiglia a nient'altro e che ti porta con se' nel suo mondo fiabesco.
10. Toy - Happy in the Hollow
ormai hanno perso il forum, ma continuano a pubblicare album belli e sempre piu' esoterici. mi piace quando osano in quest'ultimo, mentre nei pezzi dove fanno i toy d'annata manca forse qualcosa. premio comunque l'audacia e la testardaggine.
11. Mitsume - Ghosts
altro gioellino di indie-zen come solo loro sanno.
12. Friendly Fires - Inflorescent
macfarlane e' di quegli artigiani cosi' bravi nel proprio mestiere che si finisce per ammirarli piu' di tanti sedicenti artisti.
13. Girl Band - The Talkies
non sempre si e' pronti per questo assalto sonoro, ma presi nel momento giusto sono una bella botta. il cantante e' il punto forte ed il punto debole, la chitarra il punto forte e basta.
14. Richard Dawson - 2020
si e' ammodernato parecchio da peasant ma resta comunque un campione di idiosincrasia. l'album e' un frullato di folk dei secoli andati e indie quasi weezeriano. molto belli i testi, piu' cinematografici di un film di ken loach.
15. Yak - Pursuit of Momentary Happiness
garage rock demode' con belle ballatone 60s e qualche influenza baggy qua e la'. lui ha la faccia e l'attitudine giusta.
16. Drugdealer - Raw Honey
amici della weyes con una passione per la west coast e chincaglierie 60/70s. disco dal fascino solare, suonato bene.
17. These New Puritans - Inside the Rose
opera minore per loro, ma il loro mix di velluto rosso e architetture brutaliste e' sempre una gioia per l'orecchio. e pezzi come infinity vibraphones in tanti se li sognano.
18. Daniel O'Sullivan - Folly
non conosco i suoi trascorsi metal (ulver, sunno, etc). lo scopro qua con un disco di baroque pop molto ben fatto, che richiama fra gli altri gli xtc di skylarking. l'understatement complessivo mi ci ha fatto tornare su meno di quanto avrei pensato.
19. Steve Gunn - The Unseen in Between
ultimo degli ascolti finiti in classy, lui e' figlioccio di kurt vile e si sente. rispetto a KV gli manca un po' di personalita', ma ha buon gusto da vendere ed il suono acustico del disco lo trovo bellissimo.
20. Foals - Everything Not Saved Will Be Lost Part 1
la parte 2 mi ha confermato i peggiori presagi di bollitura, con una band ormai caricatura di se' stessa e di un'idea di ruock un po' troppo bidimensionale. il primo invece mi aveva stupito, con una bella varieta' di richiami ed una leggerezza che pensavo perduta.
le puntate precedenti:
2018
2017
2016 sembrerebbe mancare
2015