Oggi parliamo con rimpianto di un Kurt Kobain, di un Elliott Smith, ma anche di un Demetrio Stratos, di Jim Morrison, di Jimi Hendrix, di Freddie Mercury, di Rino Gaetano etc.
Molto del merito di questa loro "trasmigrazione nell'Olimpo" va alla morte prematura, che ci ha lasciato una carriera se non priva di passi falsi, quantomeno abbastanza dignitosa, e un'immagine giovane e all'apice della creatività.
Risulta chiaro però che senza gli imprevisti che ne hanno decretato la fine, quasi certamente avrebbero tutti subito un imbolsimento e una commercializzazione del sound, sempre più impoverito e piatto (lo stesso Stratos chiude la carriera con "Gli dei se ne vanno...", che già vira verso un sound più commerciale).
Chi sono allora quegli artisti oggi viventi che, se fossero morti giovani, sarebbero ricordati al pari dei succitati?
Immaginiamo di scambiare le pedine dei "gone too soon", e di far invecchiare Lennon, Hendrix, Stratos, Kobain ma di far morire prematuramente altri al loro posto.
Chi rivestirebbe il ruolo di "candidato ideale" alla mitizzazione?
Io dico
Piero Pelù (se fosse morto nel 1988 sarebbe ricordato come un genio assoluto della new wave italiana, e staremmo a celebrarlo con le canzoni del 1980-1987. Si stamperebbero raccolte dei suoi testi e si organizzerebbero mostre commemorative in suo onore).
Antonello Venditti (lo facciamo morire dopo Lilly o dopo i Pesci? A voi la scelta: verrebbe ricordato come un grande).
I Dream Theater (me li immagino su un aereo, precipitati durante il tour di Awake, sarebbero considerati come una band enorme purtroppo finita troppo presto).
Gli Oasis (un necrologio dopo i primi due album li avrebbe resi straordinari, sicuramente si sarebbe fatto un film su di loro).
Mick Jagger: una sua morte a metà anni '70 lo avrebbe messo in cima alla lista dei miti.
Chi altri?