Pasto Nudo e...
#1
Inviato 07 febbraio 2007 - 17:25
#2
Inviato 14 febbraio 2007 - 15:01
#3
Inviato 14 febbraio 2007 - 15:43
Le mie conoscenze letterarie su Borroughs cominciano e finiscono con il Pasto nudo. A parte tutto il discorso sulla innovazione linguistica, sull'introduzione del cut-up, sull'influenza trasversale della sua opera rispetto ad espressioni artistiche non letterarie, eccetera, volevo chiederti cosa secondo te rende quel libro bello.
Forse mi affascina tutto il mondo di devastazione che descrive sotto l'effetto di sostante "proibite", così cupo e sporco, - quasi una realtà alternativa, ma meno dolorosa - che quasi sembra darti un messaggio che va oltre il semplice descrivere di sensazioni da stupefacenti. Mi vengono in mente i brevi momenti di lucidità che espone con paura e sofferenza (la famosa astinenza del mattino...), quasi fossero momenti da superare, non solo per un fatto fisico provocato dall'astinenza stessa, ma anche da un fatto mentale che è rappresentato dalla ricerca della fuga verso l'assurdo, come un percorso indispensabile per la vita.
Non so se, dal profondo della mia ignoranza, ho interpretato male, ma aldilà delle varie innovazioni stilistiche e menate varie, mi è sembrato questo il messaggio crudo e realistico.
#4
Inviato 15 febbraio 2007 - 19:40
Salve a tutti. Ho appena finito di leggere Pasto Nudo (parecchio allucinato ma altrettanto bello) di William Borroughs e, visto che fa parte di una tetralogia, mi chiedevo se valesse la pena leggere anche gli altri tre "episodi". Voi cosa dite?
guarda, io direi che a prescindere dalla validità degli episodi quando la disponibilità di tempo e di voglia c'è ne vale sempre la pena: valutare nell'interezza non può che illuminare e magari porre sotto una luce diversa ogni singolo aspetto... burroguhs= the naked lunch, l'equazione è proprio perchè in pochi si arrischiano oltre...se ti ha appassionato io lo farei!
#5
Inviato 15 febbraio 2007 - 21:41
Il pasto io l'ho trovato piuttosto indigesto, in particolare nella sua mancanza di una struttura narrativa portante. Trattandosi di allucinazioni psicotiche ed incubi di un politossico è chiaro che la sola pretesa di una struttura è idea risibile ed insana A FORTIORI (eccezion fatta per quel fil rouge maniaco-complottistico che permea tutta la storia). Anzi, una eventuale struttura probabilmente avrebbe svilito l'istintiva visceralità del romanzo. Quindi, forse, ciò che voglio esprimere è la mia incapacità ad apprezzare una narrativa sostanziata esclusivamente da visioni totalmente scevre di qualche componente razionale.
#6
Inviato 15 febbraio 2007 - 21:49
#7 Guest_galway_*
Inviato 20 febbraio 2007 - 13:39
#8 Guest_Number 5_*
Inviato 21 febbraio 2007 - 16:50
#9
Inviato 28 marzo 2007 - 16:04
Salve a tutti. Ho appena finito di leggere Pasto Nudo (parecchio allucinato ma altrettanto bello) di William Borroughs e, visto che fa parte di una tetralogia, mi chiedevo se valesse la pena leggere anche gli altri tre "episodi". Voi cosa dite?
...io fossi in te non ci penserei due volte
leggerai "il biglietto che è esploso"..."la macchina morbida" e "nova express"
come se fossero un bicchiere d'acqua...molto acida ma pur sempre dissetante
unico effetto collaterale è il fatto che questo tipo di letture
cambianeo l'approccio alla lettura e non solo...
io ormai pure quando scrivo al pc vedo minuscole forme di vita inertebrate
che si muovono sotto i tasti
che alterano il significato di cio che scrivo...dirottandolo oltre le mie intenzioni
s.o.s.
s.o.s.
#10
Inviato 28 marzo 2007 - 16:23
a parte il tema delle droghe e l'originalità stilistica è assolutamente illeggibile. preferirei leggermi le 3000 pagine di proust che rileggermi le 180 di burroughs.
trovo che faccia molto figo citare pasto nudo
#11
Inviato 28 marzo 2007 - 16:57
non si puo mettere burroughs sullo stesso piano di altre letture...
è un tipo di lettura che per forza di cose richiede un approccio diverso
è ovvio che puo anche non piacere...
pero non si puo neanche pretendere che un disco dei FAUST suoni come una sinfonia di BACH...
chiarito questo posso solo dirti che al di la di cio che si capisce
cio che mi piace della scrittura di burroghs è...
L'enorme potere evocativo generato dalle parole...degli accostamenti impensabili...paesaggi disumani popolati da ogni tipo fobia e deviazione
una vera e proprio bomba che esplode nella propria immaginazione...
a me ha portato una specie di dipendenza...
#12
Inviato 29 marzo 2007 - 00:29
e vorrei ben vedere...preferirei leggermi le 3000 pagine di proust che rileggermi le 180 di burroughs.
#13 Guest_runciter_*
Inviato 02 aprile 2007 - 09:34
ho la sensazione che la teoria di b. sul linguaggio sia vera, in qualche modo.
#14
Inviato 02 aprile 2007 - 09:41
senza aver letto proust [...] oceano di logorroica autoindulgenza
Non male, per non averlo letto!
I aim to misbehave
#15 Guest_runciter_*
Inviato 02 aprile 2007 - 09:49
#16
Inviato 02 aprile 2007 - 11:10
Qualcuno mi sa dare qualche informazione sulla tecnica del cut-up? Ne ho sentito parlare ma non mi è chiaro cosa sia...
La più semplice forma di cut-up, come suggerito dallo stesso scrittore, consiste nel tagliare una pagina in quattro sezioni e poi dare a queste ultime una nuova sequenza. Poi si prosegue spezzettando le parti in unità ancora più piccole e così via. Ma il cut-up può trovare dei modi di utilizzo anche in forme diverse dal testo scritto: anche il nastro di una cassetta audio può venire ritagliato e ricomposto in maniera disordinata. Dagli esperimenti condotti in questo campo, Burroughs rileva come le parole originali diventino ininteleggibili e lascino il posto a nuove parole composte dai vari spezzoni. (Burroughs, 1971)
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