http://orchidtapes.b...p.com/album/dsu
per chi era in astinenza da cantautore slacker/lo-fi (non troppi immagino) e l'ultimo di demarco "si ok ma pero'", ecco il disco numero cinque (ma il primo pubblicato propriamente e giunto alle mie pigre orecchie) di questo ragazzino col nome da spice girl che sembra in procinto di diventare la nuova ministar della bandcamp generation.
niente di nuovo sotto il sole, ma il giovine ci sa fare a scrivere splendidi bozzetti indiepop con il vestitino giusto. e il disco si presenta bene, con quella copertina sportiva dipinta un po' alla sultans of sentiment/pitcairn island.
dentro si trovano un po' di pavement, un qualcosina di elliott smith nella voce (senza il dramma), la fragilita' delle canzoncine di mark linkous e un pizzico di malinconia emo-kinsella, ma in mini-pillole, che qua i brani superano raramente i 3 minuti.
le composizioni sono semplici, ma abbastanza libere: non molti i veri e propri ritornelli, qualche cosa strumentale un po' psichedelica, ed una paio di storture tanto per gradire.
le sonorita' sono molto 90s, con qualche spruzzatina di elettronica qua e la' per non suonare troppo demode' (icehead, con la vocina un po' alla baths, o la zompettante promise, con tastierine memory tapes). le armonie vocali sono il punto di forza del disco (tipo in black hair o harvey), donando calore e colore a questi bozzetti che invece nelle esibizioni live suonano ancora un filino acerbi.
ecco la recensione di mattia villa: http://www.ondarock.it/recensioni/2014_alexg_dsu.htm
e qualche assaggio dal tubo:
black hair http://www.youtube.c...h?v=akNJAO6c0FM
promise http://www.youtube.c...h?v=swiAPIaM30A
non trovo harvey che e' una delle mie preferite
insomma, un disco che mette serenita'.