Kraut-Rock
#1 Guest_Willie The Pimp_*
Inviato 29 ottobre 2006 - 19:02
Sono rimasto particolarmente colpito dal primo - Why don't you eat carrots? mi ricorda Zappa - e da The Faust Tapes. Tuttavia non ho ben capito in cosa consista il kraut-rock e vorrei saperne di più perché ne sono incuriosito.
Quali sono i gruppi e i dischi più importanti oltre ai Faust?
#2
Inviato 29 ottobre 2006 - 19:05
#3 Guest_Pablito_*
Inviato 29 ottobre 2006 - 19:10
#4
Inviato 29 ottobre 2006 - 19:17
Recentemente ho ascoltato i primi quattro album dei Faust - Faust, So Far, The Faust Tapes, Faust IV - e mi sono sembrati molto diversi.
Sono rimasto particolarmente colpito dal primo - Why don't you eat carrots? mi ricorda Zappa - e da The Faust Tapes. Tuttavia non ho ben capito in cosa consista il kraut-rock e vorrei saperne di più perché ne sono incuriosito.
Quali sono i gruppi e i dischi più importanti oltre ai Faust?
Ciao se vuoi avere un'introduzione al KRAUTROCK dovresti trovare ancora il libro di JULIAN COPE "KRAUTROCKSAMPLER" : è stato pubblicato 1 anno fa' in traduzione italiana
Cesare
#5 Guest_gneo_*
Inviato 29 ottobre 2006 - 19:20
I primi poi li conosco ancora meno, mentre gli altri due (li metto a parimerito) sono due gruppi rivoluzionari e fondamentali, senti "Tago Mago" dei Can: sembra uscito l'altro giorno.
#6
Inviato 29 ottobre 2006 - 19:25
sembra uscito l'altro giorno
Se cosi' fosse, tutti lo accuserebbero di essere la copia sbiadita di se' stesso
#7
Inviato 29 ottobre 2006 - 19:33
da avere, oltre ai faust, quasi tutta la discografia dei can, tago mago in particolare, e i primi tre dischi dei neu... poi gli amon duul II (phallus dei e yeti), gli ash ra tempel (schwingungen e l'omonimo), l'esordio dei tangerine dream, e i dischi dei cosmic jokers e degli agitation free.
forse un posto a parte bisogna darlo ai popol vuh, che suonano abbastanza diversi da questi gruppi (hosianna mantra)
non saprei dire invece se i dischi dei cluster, dei primi kraftwerk, e gli altri dei popol vuh vadano messi in questo elenco o in quella della kosmik music... altri sapranno dire meglio di me
#8 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 29 ottobre 2006 - 19:40
Non era quello infarcito di cazzate?
Ciao se vuoi avere un'introduzione al KRAUTROCK dovresti trovare ancora il libro di JULIAN COPE "KRAUTROCKSAMPLER" : è stato pubblicato 1 anno fa' in traduzione italiana
Cesare
#9
Inviato 29 ottobre 2006 - 19:49
At this range, I'm a real Frederick Zoller.
La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!
#10
Inviato 29 ottobre 2006 - 19:56
... poi gli amon duul II (phallus dei e yeti)
Concordo assolutamente sui titoli da te citati (non potrebbe essere altrimenti), mi chiedevo soltanto se sono l'unico qui dentro a non trarre alcun piacere dall'ascolto di "Phallus Dei". Piuttosto segnalerei "Paradieswärts Düül" degli Amon Düül I...
#11
Inviato 29 ottobre 2006 - 19:57
forse un posto a parte bisogna darlo ai popol vuh, che suonano abbastanza diversi da questi gruppi (hosianna mantra)
non saprei dire invece se i dischi dei cluster, dei primi kraftwerk, e gli altri dei popol vuh vadano messi in questo elenco o in quella della kosmik music... altri sapranno dire meglio di me
Popol Vuh, Cluster e Kraftwerk vengono regolarmente inseriti nei database Krautrock
#12
Inviato 29 ottobre 2006 - 19:59
Agitation Free - Malesch
Bello e orientaleggiante.
Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.
Robert Schuhmann – Musikalische Haus- und Lebensregeln
Youtube : musica = pornografia in rete : amore
(quindi gentilmente niente musica su YouTube o attraverso FB: li ho bloccati. Contatto personale e scambio di dati non massificato)
In culo al commerciale, in culo ai fighetti. State fuori, state contro.
Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...
#13
Inviato 29 ottobre 2006 - 20:10
Per il momento ti basti sapere che il krautrock (che potrai trovare anche nominato come kosmische music - sebbene con significato solo in parte coincidente) è stato uno dei movimenti più importanti, stimolanti, creativi e seminali del dopoguerra musicale.
Lavorando internamente e al contempo lateralmente al rock stesso, ha dato una forte e fondamentale spinta propulsiva alle sue tendenze più avanguardiste, dilatanti, "spaziali", sperimentali e semplicemente interessanti.
Nato sul finire dei '60 dalla rinascita economica tedesca dopo le ceneri della Germania post-nazista e ispirato tanto dalle intuizioni di compositori d'avanguardia della scuola di Darmstadt (uno su tutti: Stockhausen) quanto dal rock più dedito a baccanali e minimalismi (leggi Velvet Underground, ad esempio), dalle primordiali tecniche di collage e finanche dal jazz, il krautrock annovera tre dei più importanti, eccelsi, seminali e grandiosi gruppi della musica tutta: Faust, Can e Neu!, seguiti a ruota dagli altri esponenti maggiori: Cluster, Popol Vuh, Kraftwerk (attenzione: solo per i primi tre album!!!), Amon Duul II, Walter Wegmuller, Guru Guru, Harmonia, Gila, Ash Ra Tempel, Xhol Caravan ed LA Dusseldorf.
Molti tra queste esperienze sono interconnesse, essendoci stata grande libertà di movimento/disfacimento tra i gruppi in questione, che ha portato alla nascita di nuovi marchi anche solo per un solo disco, a fuoriuscite clamorose e riavvicinamenti voluttuosi.
Le musiche proposte da queste formazioni, pur diverse tra loro, si possono spesso ricondurre ad alcuni punti-chiave:
- interesse nella cura dei dettagli sonori: dalla costruzione del "sound" ai montaggi, dai timbri alla produzione finale;
- reiterazione e dilatazione;
- ricerca di soluzioni personali e nuove;
- uso dell'elettronica e più in generale di strumentazione allargata e spesso non convenzionale per il rock del periodo;
- grande importanza del ritmo e centralità del ruolo del batterista (spesso e volentieri: metronomico, motorik - ecco una delle mille invenzioni del kraut - ossessivo, punto di riferimento per il resto della band)*;
- immaginario "cosmico"; che di per sé vuol dire tutto e niente, ma essenzialmente sta ad evidenziare la grande abilità di queste band di crearsi una propria immagine a partire dal nome e dalle copertine dei dischi (si vedano Neu! e Cluster come esempi supremi e le leggendarie esperienze di Sergius Golowin, Walter Wegmuller e Cosmic Couriers).
Tra le correnti influenzate in modo incalcolabile dal kraut, ecco innanzi tutto la new wave (Neu!, Faust), l'elettronica (Cluster, Kraftwerk) e il post-punk (Can e ancora Neu!, entrambi con un fan al tempo dai più insospettato come il marcio Johnny Rotten). Inoltre, schegge impazzite del kraut (come il Manuel Gottsching di quel gioiello epocale che risponde al nome di E2-E4) sono andate a colpire e a lasciare squarci mica male nei punti più insospettabili delle pieghe del suono (nel caso di Gottsching inventando quasi la techno su due piedi...).
Una cosa interessante da notare, infine, ricollegandomi al discorso del drumming (*), è come quasi tutti i maggiori batteristi kraut abbiano creato uno stile: se l'immenso Dinger è responsabile del motorik, per l'appunto, quante sono le legioni di batteristi di ogni dove che si rifanno (o meglio, tenterebbero di rifarsi) pedissequamente alle lezioni dell'inarrivabile Liebezeit (in origine batterista jazz, peraltro)? E il drumming di Zappi dei Faust, non è forse il più riconoscibile (oltre che uno dei più succulenti, ma questo va da sé...) di questo mondo?
Se ti interessa una breve lista di altri album da ascoltare (ottima scelta introduttiva con quei quattro!!!), ti consiglio di procurarti questi, in ordine alfabetico e all'interno di gruppi a scendere per rilevanza:
Amon Duul II: Yeti
Amon Duul II: Phallus Dei
Ash Ra Tempel: Schwingungen
Can: Tago Mago
Can: Future Days
Can: Ege Bamyasi
Can: The Peel Sessions
Can: Monster Movie
Cluster: Cluster II
Cluster: Zuckerzeit
Gila: Bury My Heart At Wounded Knee
Guru Guru: Ufo
Guru Guru: Hinten
Harmonia: Musik Von Harmonia
Harmonia: De Luxe
Kraftwerk: Ralf Und Florian
Kraftwerk: S/t
LA Dusseldorf: Viva!
Neu!: S/t
Neu!: Neu! 2
Popol Vuh: In Der Garten Pharaos
Popol Vuh: Hosianna Mantra
Walter Wegmuller: Tarot
Xhol Caravan: Mother Fuckers Gmbh
Inutile dire che un'ottima partenza, dopo i Faust, sarebbe andarci giù pesante con Tago Mago e il primo dei Neu! (due dischi che se amerai ti riempiranno da soli i prossimi mesi!). In bocca al lupo!
#14 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 29 ottobre 2006 - 20:13
Chiedo scusa, erano voci non verificate.Cazzate? Ma stiamo scherzando? Volume straordinario sotto ogni punto di vista: l'importanza che ha avuto nella divulgazione del fenomeno krautrock è semplicemente incalcolabile.
#15
Inviato 29 ottobre 2006 - 20:19
Cazzate? Ma stiamo scherzando? Volume straordinario sotto ogni punto di vista: l'importanza che ha avuto nella divulgazione del fenomeno krautrock è semplicemente incalcolabile.
Il libro in realtà è stato criticato da alcuni esperti del settore ( fra cui il manager di Klaus Schulze ( Klaus Muller ) che tende a sminuire il fenomeno Kraut eccetto i nomi più famosi ma questa probabilemente è una reazione al clamore che ha suscitato il libro di COPE in Germania dando luogo a qualche distorsione critica ) ma la sua importanza a livello divulgativo è ENORME.Certo l'approccio è quello del fan e non mancano sbavature ma è un libro unico, consigliatissimo.
Cesare
Cesare
#16
Inviato 29 ottobre 2006 - 20:26
Popol Vuh: In Der Garten Pharaos
bella spiegazione... ma se inserisci questo disco a questo punto possiamo anche metterci dentro tangerine dream, klaus schulze, e anche edgar froese e michael hoenig, no?
#17
Inviato 29 ottobre 2006 - 20:28
la sua importanza a livello divulgativo è ENORME.Certo l'approccio è quello del fan e non mancano sbavature ma è un libro unico, consigliatissimo
Condivido questa parte del tuo post; Krautrocksampler è un'opera irrinunciabile. Appassionato e smaccatamente personale: una vera manna, insomma. Come ogni testo di questo genere è da prendere come tale, ma la sua bellezza è a mio giudizio pari alla sua importanza. E sappiate che siamo molto fortunati ad averne copie fresche fresche disponibili in italiano: in UK sembra impossibile ma è esaurito da anni e quando se ne batte, di tanto in tanto, una copia su ebay, si scatena il putiferio...
#18
Inviato 29 ottobre 2006 - 20:33
Popol Vuh: In Der Garten Pharaos
bella spiegazione... ma se inserisci questo disco a questo punto possiamo anche metterci dentro tangerine dream, klaus schulze, e anche edgar froese e michael hoenig, no?
Se parliamo solo di In Der Garten Pharaos ti dò sicuramente ragione: non c'entra nulla col kraut comunemente inteso. Ma, visto che personalmente tendo a considerare larga parte della produzione dei Popol Vuh ascrivibile al genere, a differenza di Tangerine e Schulze, che come hai notato non ho considerato, mi sembrava un crimine lasciare fuori quel pezzo da novanta che è In Der Garten..., da un lato indispensabile per capire la genesi dei Popul Vuh, dall'altro ottimo ascolto in sé e per sé.
Il tuo ragionamento comunque, non fa una piega: nonostante quanto detto sopra, non è certo un disco da procurarsi tra i primi per "capire il kraut".
#19
Inviato 29 ottobre 2006 - 21:52
Cazzate? Ma stiamo scherzando? Volume straordinario sotto ogni punto di vista: l'importanza che ha avuto nella divulgazione del fenomeno krautrock è semplicemente incalcolabile.
ASSOLUTAMENTE!
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#20
Inviato 30 ottobre 2006 - 09:00
...
Grandissimo intervento!
Sigh sigh... arrivo sempre troppo tardi... e pensare che avrei potuto postare il primo listone della mia vita... :'(
Aggiungerei per completezza anche Canaxis di Holger Ctzukay e Psychedelic Underground dei primi Amon Duul, e non dimenticherei i mitici Embryo.
@ Veteran of Disorder: io a Phallus Dei preferisco di gran lunga Yeti
#21 Guest_Figazzo_*
Inviato 30 ottobre 2006 - 09:07
#22
Inviato 30 ottobre 2006 - 09:22
Per cui mi permetto di citare "Steig Aus", disco magico al limite tra rock, psichedelia, world e jazz.
#23
Inviato 30 ottobre 2006 - 11:41
#24 Guest_Cannibal Ox_*
Inviato 30 ottobre 2006 - 11:57
Tago Mago e il primo dei Neu! (due dischi che se amerai ti riempiranno da soli i prossimi mesi!)
Come non quotarti!
Pochi dischi mi hanno sconvolto come Tago Mago, credo di aver ascoltato almeno venti volte Halleluwah in una settimana, cosa che adesso la rende la traccia che riascolto meno facilmente , questo disco era diventato una vera ossesione. E pensare che l'avevo scelto solo per il titolo (irresistibile).
Vorrei avere conferma di quella che è una mia sensazione: ho sempre trovato i Can più "concreti" rispetto ai Faust, sentendo questi ultimi come meno realizzati.
Mi spiego: ascoltando uno qualunque dei dischi dei faust, mi sembra di sentire in ogni traccia mille idee che spingono per essere realizzate, una fucina continua di follie e suoni, che però alla fine non trovano una direzione comune, risultando dispersive.
Sia chiaro, chiedermi di scegliere tra i due gruppi è come chiedere se si vuol bene più alla mamma o al papà, ma, mentre i can gli amo sempre, a volte i faust non riesco a sentirli. Trovo però i 4 album dei faust complessivamente più belli del lotto degli album dei Can, i cui altr dischi vivono nell'ombra Tago Mago (Future days il più bello).
I Neu! invece li ho sempre trovati inferiori a questi due, sempre fantastici, ma non riesco a vederli allo stesso livello.
http://www.ondarock.it/Faust.html
credo che questa intervista stupendo permetta di farsi una buona prima idea di cosa fosse il kraut.
Tra l'altro dove Jean Hervé Peron dice "Perfino adesso, ogni tanto, ripenso a quante idee di Wümme non sono state pienamente sviluppate!"
#25
Inviato 30 ottobre 2006 - 12:02
Del cosidetto Kraut Rock conosco soprattutto il primo stupendo album dei neu e il grandissimo Tago Mago dei Can che in quest'album danno il meglio di loro e jaki liebezeit dimostra di essere il batterista n° 1 al mondo con la sua tecnica eccellente appresa dal Jazz,davvero difficile distinguerlo da una drum machine in alcuni passaggi,se non ci credete ascoltate bring me coffee or tea da Tago Mago,buon ascolto.
Ricordo di aver letto che Libzeit fu folgorato "sulla via di Damasco" quando, dopo un concerto jazz in cui suonava, non so se un giornalista o uno spettatore gli disse qualcosa tipo "sei bravo, ma sei troppo vario", e da li' inizio' a interessarsi alla ripetizione... Non amo i Can, ma il suo stile e' per me qualcosa di eccezionale (e imitatissimo, basti pensare a Charles Hayward, John McEntire, Phil Selway).
#26
Inviato 30 ottobre 2006 - 12:07
POSTATO DA WAGO
"Ricordo di aver letto che Libzeit fu folgorato "sulla via di Damasco" quando, dopo un concerto jazz in cui suonava, non so se un giornalista o uno spettatore gli disse qualcosa tipo "sei bravo, ma sei troppo vario", e da li' inizio' a interessarsi alla ripetizione... "
Devi averlo letto su "Krautrocksampler" di Cope
Ciao
Cesare
#27
Inviato 30 ottobre 2006 - 12:13
#28
Inviato 30 ottobre 2006 - 12:18
Vorrei avere conferma di quella che è una mia sensazione: ho sempre trovato i Can più "concreti" rispetto ai Faust, sentendo questi ultimi come meno realizzati.
Mi spiego: ascoltando uno qualunque dei dischi dei faust, mi sembra di sentire in ogni traccia mille idee che spingono per essere realizzate, una fucina continua di follie e suoni, che però alla fine non trovano una direzione comune, risultando dispersive.
Sia chiaro, chiedermi di scegliere tra i due gruppi è come chiedere se si vuol bene più alla mamma o al papà, ma, mentre i can gli amo sempre, a volte i faust non riesco a sentirli. Trovo però che i 4 album dei faust più belli degli altri dei Can, che vivono nell'ombra di Tago Mago (sempre album stupendi, eh!).
I Can sono certamente più immediati rispetto ai Faust (almeno in media, perchè tra Augmn e The Sad Skinhead, o anche semplicemente It's A Rainy Day (Sunshine Girl) il rapporto è inverso), perchè si basano su strutture ritmiche più ripetitive, talvolta addirittura di matrice funk: Monster Movie, Ege Bamyasi e lo stesso Tago Mago sono infarciti di lunghe jam (per non parlare dei prodromi dancey di Future Days!!!) che dopo un paio di ascolti si riescono a fare proprie senza troppe fatiche, mentre i Faust sono più cerebrali, più decostruttivisti e lavorano su un più ampio raggio, ma alla fine tutti i fili vengono ritirati con precisione e puntualità.
Faust è un luogo mentale, abitato dalle più avanzate intuizioni mai viste. Richiede più attenzione, senza dubbio.
Sugli altri Can all'ombra di Tago Mago avrei da ridire, sia perchè Tago Mago arriva ben dopo i primi album, sia perchè ogni loro disco è un piccolo sub-universo a parte, molto compatto e distintivo.
http://www.ondarock.it/Faust.html
credo che questa intervista permetta di capire molto bene quale fosse la natura del kraut.
Sì, bellissima l'intervista di Filippo, così come quelle incluse nel booklet del cofanetto The Wumme Years.
#29 Guest_Willie The Pimp_*
Inviato 30 ottobre 2006 - 12:53
Ho modificato io... krout-rock nun se poteva proprio vede'!
Avevo scritto Krout Rock?
Grazie per aver modificato al posto mio
#30 Guest_Cannibal Ox_*
Inviato 30 ottobre 2006 - 12:55
I Can sono certamente più immediati rispetto ai Faust (almeno in media, perchè tra Augmn e The Sad Skinhead, o anche semplicemente It's A Rainy Day (Sunshine Girl) il rapporto è inverso), perchè si basano su strutture ritmiche più ripetitive, talvolta addirittura di matrice funk: Monster Movie, Ege Bamyasi e lo stesso Tago Mago sono infarciti di lunghe jam (per non parlare dei prodromi dancey di Future Days!!!) che dopo un paio di ascolti si riescono a fare proprie senza troppe fatiche, mentre i Faust sono più cerebrali, più decostruttivisti e lavorano su un più ampio raggio, ma alla fine tutti i fili vengono ritirati con precisione e puntualità.
Faust è un luogo mentale, abitato dalle più avanzate intuizioni mai viste. Richiede più attenzione, senza dubbio.
Per la serie "Ah! grazie di avermi spiegato quello che pensavo!"
Esatto, mentre i can sono diventati subito parte di me, i faust devo sempre seguirli nei loro giri, la loro mente schizza in mille direzioni diverse in contemporanea. A volte un pregio, altre un difetto.
Domanda retorica: vale la pena comprare il cofanetto del Wumme?
#31
Inviato 30 ottobre 2006 - 12:58
Domanda retorica: vale la pena comprare il cofanetto del Wumme?
Assolutamente sì!
#32 Guest_Willie The Pimp_*
Inviato 30 ottobre 2006 - 13:06
Nelle diverse versioni del forum abbiamo parlato diverse volte del genere e purtroppo al momento letteralmente decine di ricchi thread sull'argomento non sono disponibili.
Per il momento ti basti sapere che il krautrock (che potrai trovare anche nominato come kosmische music - sebbene con significato solo in parte coincidente) è stato uno dei movimenti più importanti, stimolanti, creativi e seminali del dopoguerra musicale.
Lavorando internamente e al contempo lateralmente al rock stesso, ha dato una forte e fondamentale spinta propulsiva alle sue tendenze più avanguardiste, dilatanti, "spaziali", sperimentali e semplicemente interessanti.
Nato sul finire dei '60 dalla rinascita economica tedesca dopo le ceneri della Germania post-nazista e ispirato tanto dalle intuizioni di compositori d'avanguardia della scuola di Darmstadt (uno su tutti: Stockhausen) quanto dal rock più dedito a baccanali e minimalismi (leggi Velvet Underground, ad esempio), dalle primordiali tecniche di collage e finanche dal jazz, il krautrock annovera tre dei più importanti, eccelsi, seminali e grandiosi gruppi della musica tutta: Faust, Can e Neu!, seguiti a ruota dagli altri esponenti maggiori: Cluster, Popol Vuh, Kraftwerk (attenzione: solo per i primi tre album!!!), Amon Duul II, Walter Wegmuller, Guru Guru, Harmonia, Gila, Ash Ra Tempel, Xhol Caravan ed LA Dusseldorf.
Molti tra queste esperienze sono interconnesse, essendoci stata grande libertà di movimento/disfacimento tra i gruppi in questione, che ha portato alla nascita di nuovi marchi anche solo per un solo disco, a fuoriuscite clamorose e riavvicinamenti voluttuosi.
Le musiche proposte da queste formazioni, pur diverse tra loro, si possono spesso ricondurre ad alcuni punti-chiave:
- interesse nella cura dei dettagli sonori: dalla costruzione del "sound" ai montaggi, dai timbri alla produzione finale;
- reiterazione e dilatazione;
- ricerca di soluzioni personali e nuove;
- uso dell'elettronica e più in generale di strumentazione allargata e spesso non convenzionale per il rock del periodo;
- grande importanza del ritmo e centralità del ruolo del batterista (spesso e volentieri: metronomico, motorik - ecco una delle mille invenzioni del kraut - ossessivo, punto di riferimento per il resto della band)*;
- immaginario "cosmico"; che di per sé vuol dire tutto e niente, ma essenzialmente sta ad evidenziare la grande abilità di queste band di crearsi una propria immagine a partire dal nome e dalle copertine dei dischi (si vedano Neu! e Cluster come esempi supremi e le leggendarie esperienze di Sergius Golowin, Walter Wegmuller e Cosmic Couriers).
Tra le correnti influenzate in modo incalcolabile dal kraut, ecco innanzi tutto la new wave (Neu!, Faust), l'elettronica (Cluster, Kraftwerk) e il post-punk (Can e ancora Neu!, entrambi con un fan al tempo dai più insospettato come il marcio Johnny Rotten). Inoltre, schegge impazzite del kraut (come il Manuel Gottsching di quel gioiello epocale che risponde al nome di E2-E4) sono andate a colpire e a lasciare squarci mica male nei punti più insospettabili delle pieghe del suono (nel caso di Gottsching inventando quasi la techno su due piedi...).
Una cosa interessante da notare, infine, ricollegandomi al discorso del drumming (*), è come quasi tutti i maggiori batteristi kraut abbiano creato uno stile: se l'immenso Dinger è responsabile del motorik, per l'appunto, quante sono le legioni di batteristi di ogni dove che si rifanno (o meglio, tenterebbero di rifarsi) pedissequamente alle lezioni dell'inarrivabile Liebezeit (in origine batterista jazz, peraltro)? E il drumming di Zappi dei Faust, non è forse il più riconoscibile (oltre che uno dei più succulenti, ma questo va da sé...) di questo mondo?
Se ti interessa una breve lista di altri album da ascoltare (ottima scelta introduttiva con quei quattro!!!), ti consiglio di procurarti questi, in ordine alfabetico e all'interno di gruppi a scendere per rilevanza:
Amon Duul II: Yeti
Amon Duul II: Phallus Dei
Ash Ra Tempel: Schwingungen
Can: Tago Mago
Can: Future Days
Can: Ege Bamyasi
Can: The Peel Sessions
Can: Monster Movie
Cluster: Cluster II
Cluster: Zuckerzeit
Gila: Bury My Heart At Wounded Knee
Guru Guru: Ufo
Guru Guru: Hinten
Harmonia: Musik Von Harmonia
Harmonia: De Luxe
Kraftwerk: Ralf Und Florian
Kraftwerk: S/t
LA Dusseldorf: Viva!
Neu!: S/t
Neu!: Neu! 2
Popol Vuh: In Der Garten Pharaos
Popol Vuh: Hosianna Mantra
Walter Wegmuller: Tarot
Xhol Caravan: Mother Fuckers Gmbh
Inutile dire che un'ottima partenza, dopo i Faust, sarebbe andarci giù pesante con Tago Mago e il primo dei Neu! (due dischi che se amerai ti riempiranno da soli i prossimi mesi!). In bocca al lupo!
Hai scritto tutto quello che volevo sapere. Credo che il tuo intervento sia stato esauriente, grazie davvero!!!
#33 Guest_Willie The Pimp_*
Inviato 30 ottobre 2006 - 13:16
Inutile dire che un'ottima partenza, dopo i Faust, sarebbe andarci giù pesante con Tago Mago e il primo dei Neu! (due dischi che se amerai ti riempiranno da soli i prossimi mesi!). In bocca al lupo!
Per quanto riguarda i Faust posso fermarmi ai primi quattro album o c'è altro da ascoltare?
#34
Inviato 30 ottobre 2006 - 13:35
Inutile dire che un'ottima partenza, dopo i Faust, sarebbe andarci giù pesante con Tago Mago e il primo dei Neu! (due dischi che se amerai ti riempiranno da soli i prossimi mesi!). In bocca al lupo!
Per quanto riguarda i Faust posso fermarmi ai primi quattro album o c'è altro da ascoltare?
Quei quattro sono un ottimo inizio, ai quali farei seguire, nell'ordine:
Tony Conrad With Faust: Outside The Dream Syndicate
Faust: The Faust Concerts 1 - Hamburg, 1990
Faust: Rien
Tony Conrad With Faust: Outside The Dream Syndicate Alive
Faust: You Know FaUSt
Faust: 71 Minutes Of...
Faust: The Faust Concerts 2 - London, 1992
Faust & Dälek: Derbe Respect, Alder
Faust: Faust 5
Le collaborazione con Conrad (della prima recupera la ristampa in doppio cd della Table Of The Elements) non hanno molto a che spartire col krautrock ed è per questo che non le inserite nella lista di consigli, pur essendo eccelse. Allo stesso modo quella coi Dälek, è più un industrial-hop che altro, ma è assai piacevole...
#35
Inviato 30 ottobre 2006 - 16:45
per quanto mi riguarda, sono un grande fan di manuel gottsching(al centro dei progetti Ashra, Ash Ra Tempel(assieme a schulze), Cosmic Jokers), ma i Faust e lo Schulze di Irrlicht non riesco proprio a digerirli.
#36
Inviato 30 ottobre 2006 - 17:07
grazie
comunque lasciando perdere gli album il kraut rock secondo me con:
halleluwah, negativland e la sopra citata krautrock ha regalato tre diamanti di canzoni
#37
Inviato 30 ottobre 2006 - 17:10
gli eloy possono essere messi nel kraut rock o sono "solo" progressive? inoltre volevo chiedere se sapete come nasce il termine kraut-rock. Mi incuriosisce perchè mi pare che la prima canzone del Faust IV (stupenda) si intitoli proprio kraut-rock, è da lì che viene il nome del genere? o sono loro che riprendono il nome del genere per una loro canzone?
grazie
comunque lasciando perdere gli album il kraut rock secondo me con:
halleluwah, negativland e la sopra citata krautrock ha regalato tre diamanti di canzoni
Il termine kraut-rock era originariamente dispregiativo e con la loro epica "Krautrock" i Faust ne decretarono il successo e l'assoluta dignitàm artistica agli occhi del mondo.
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#38
Inviato 30 ottobre 2006 - 17:13
Il termine kraut-rock era originariamente dispregiativo e con la loro epica "Krautrock" i Faust ne decretarono il successo e l'assoluta dignitàm artistica agli occhi del mondo.
non fu lo stesso per gli impressionisti?
altro gruppo tedesco interessante, ma non credo c'entri molto col kraut, è xmal-deutschland, l'album fetsch non è male
#39
Inviato 30 ottobre 2006 - 17:17
Il termine kraut-rock era originariamente dispregiativo e con la loro epica "Krautrock" i Faust ne decretarono il successo e l'assoluta dignitàm artistica agli occhi del mondo.
non fu lo stesso per gli impressionisti?
Uhm... parrebbe di si, ma non ricordo bene...
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
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三生石
#40
Inviato 30 ottobre 2006 - 20:27
gli eloy possono essere messi nel kraut rock o sono "solo" progressive? inoltre volevo chiedere se sapete come nasce il termine kraut-rock. Mi incuriosisce perchè mi pare che la prima canzone del Faust IV (stupenda) si intitoli proprio kraut-rock, è da lì che viene il nome del genere? o sono loro che riprendono il nome del genere per una loro canzone?
grazie
comunque lasciando perdere gli album il kraut rock secondo me con:
halleluwah, negativland e la sopra citata krautrock ha regalato tre diamanti di canzoni
Il termine kraut-rock era originariamente dispregiativo e con la loro epica "Krautrock" i Faust ne decretarono il successo e l'assoluta dignitàm artistica agli occhi del mondo.
In realtà è stata la stampa britannica a usarlo in termini dispregiativi ( dopo che gli Amon Duul avevano usato il termine in un titolo di un pezzo chilometrico "Mama Duul e la sua band di SAUERKRAUT si mettono in moto") poi i gruppi tedeschi come i Faust hanno preso il tutto in modo ironico.
Gli Eloy sono progressive non Kraut
Ciao
Cesare
#41 Guest_Pablito_*
Inviato 30 ottobre 2006 - 20:52
La musica dei Faust invece, a mio parere, si realizza proprio nell'essere incompiuta rispetto a quello che si aspetta un ascoltatore tipo, e rispetto a ciò che farebbe un altro gruppo. Tanto è vero che il rimprovero che viene fatto a "Faust IV", disco comunque bellissimo, è quello di rientrare troppo in standar già sentiti, di essere prevedibilmente bello. Gruppi come i Faust e pochi altri, mi vengono in mente i Residents, devono la loro grandezza anche a questa dispersione di idee, e alla capacità di far pensare a chi ascolta che 'ma perchè non hanno fatto così e cosà? altri l'avrebbero fatto...". Appunto...Vorrei avere conferma di quella che è una mia sensazione: ho sempre trovato i Can più "concreti" rispetto ai Faust, sentendo questi ultimi come meno realizzati.
Mi spiego: ascoltando uno qualunque dei dischi dei faust, mi sembra di sentire in ogni traccia mille idee che spingono per essere realizzate, una fucina continua di follie e suoni, che però alla fine non trovano una direzione comune, risultando dispersive.
#42
Inviato 30 ottobre 2006 - 21:18
Vorrei avere conferma di quella che è una mia sensazione: ho sempre trovato i Can più "concreti" rispetto ai Faust, sentendo questi ultimi come meno realizzati.
Mi spiego: ascoltando uno qualunque dei dischi dei faust, mi sembra di sentire in ogni traccia mille idee che spingono per essere realizzate, una fucina continua di follie e suoni, che però alla fine non trovano una direzione comune, risultando dispersive.
Sia chiaro, chiedermi di scegliere tra i due gruppi è come chiedere se si vuol bene più alla mamma o al papà, ma, mentre i can gli amo sempre, a volte i faust non riesco a sentirli. Trovo però che i 4 album dei faust più belli degli altri dei Can, che vivono nell'ombra di Tago Mago (sempre album stupendi, eh!).
I Can sono certamente più immediati rispetto ai Faust (almeno in media, perchè tra Augmn e The Sad Skinhead, o anche semplicemente It's A Rainy Day (Sunshine Girl) il rapporto è inverso), perchè si basano su strutture ritmiche più ripetitive, talvolta addirittura di matrice funk: Monster Movie, Ege Bamyasi e lo stesso Tago Mago sono infarciti di lunghe jam (per non parlare dei prodromi dancey di Future Days!!!) che dopo un paio di ascolti si riescono a fare proprie senza troppe fatiche, mentre i Faust sono più cerebrali, più decostruttivisti e lavorano su un più ampio raggio, ma alla fine tutti i fili vengono ritirati con precisione e puntualità.
Faust è un luogo mentale, abitato dalle più avanzate intuizioni mai viste. Richiede più attenzione, senza dubbio.
Io invece la penso al contrario di te.
Vedo i Can cervellotici, con un sound molto studiato, intellettuali insomma.
Mentre riascoltando l' altro giorno The Faust Tapes pensai che se avessi un figlio gli farei ascoltare immediatamente un disco dei Faust perchè li trovo estremamente liberi.
Sono liberi come se suonasse un bambino di 4 anni che ha una vaga idea di come si usano strumenti musicali e diavolerie elettroniche, quindi pensavo che un figlio di 3 anni è la persona adatta ad ascoltare i Faust.
A parte questo mio trovare più liberi e immediati (anche se fra i due gruppi sinceramente non saprei quale preferisco) i Faust direi che mi trovo d' accordo anche con quanto detto da Pablito, anche io vedo delle analogie tra Faust e Residents e ovviamente li trovo ambedue figli di Zappa e i Mothers, altro genio che in quanto a libertà ne aveva da vendere.
#43
Inviato 30 ottobre 2006 - 21:32
Io invece la penso al contrario di te.
Vedo i Can cervellotici, con un sound molto studiato, intellettuali insomma.
Mentre riascoltando l' altro giorno The Faust Tapes pensai che se avessi un figlio gli farei ascoltare immediatamente un disco dei Faust perchè li trovo estremamente liberi.
Sono liberi come se suonasse un bambino di 4 anni che ha una vaga idea di come si usano strumenti musicali e diavolerie elettroniche, quindi pensavo che un figlio di 3 anni è la persona adatta ad ascoltare i Faust.
A parte questo mio trovare più liberi e immediati (anche se fra i due gruppi sinceramente non saprei quale preferisco) i Faust direi che mi trovo d' accordo anche con quanto detto da Pablito, anche io vedo delle analogie tra Faust e Residents e ovviamente li trovo ambedue figli di Zappa e i Mothers, altro genio che in quanto a libertà ne aveva da vendere.
Cioè Diego tu senti i Faust più tendenti alla reiterazione e i Can decostruttivisti?
L'uso del termine "immediati" riferito ai Can è riferito alla fruizione, non certo alla composizione. E io sono sicuro che ci sono centinaia di ascoltatori pronte a quotare che i Faust non sono di fruizione immediata. Se noi che li conosciamo a menadito reputiamo la loro musica libera (zappianamente absolutely free, come giustamente è stato fatto notare) e ci sembra che sia stata sviluppata con istinto naif, non sono altrettanto sicuro che un bambino di tre anni coglierebbe la loro musica con grande piacere (di solito i bambini fanno sì casino ma non sopportano il casino altrui), mentre sono dell'idea che sarebbe proprio spaventato da certe cose dei Residents primo periodo - e forse anche dalla stessa Miss Fortune.
Mi trovo anche io d'accordo con l'intervento di Pablito, invece, e non credo che sia una contraddizione.
#44
Inviato 30 ottobre 2006 - 22:14
Io invece la penso al contrario di te.
Vedo i Can cervellotici, con un sound molto studiato, intellettuali insomma.
Mentre riascoltando l' altro giorno The Faust Tapes pensai che se avessi un figlio gli farei ascoltare immediatamente un disco dei Faust perchè li trovo estremamente liberi.
Sono liberi come se suonasse un bambino di 4 anni che ha una vaga idea di come si usano strumenti musicali e diavolerie elettroniche, quindi pensavo che un figlio di 3 anni è la persona adatta ad ascoltare i Faust.
A parte questo mio trovare più liberi e immediati (anche se fra i due gruppi sinceramente non saprei quale preferisco) i Faust direi che mi trovo d' accordo anche con quanto detto da Pablito, anche io vedo delle analogie tra Faust e Residents e ovviamente li trovo ambedue figli di Zappa e i Mothers, altro genio che in quanto a libertà ne aveva da vendere.
Cioè Diego tu senti i Faust più tendenti alla reiterazione e i Can decostruttivisti?
L'uso del termine "immediati" riferito ai Can è riferito alla fruizione, non certo alla composizione. E io sono sicuro che ci sono centinaia di ascoltatori pronte a quotare che i Faust non sono di fruizione immediata. Se noi che li conosciamo a menadito reputiamo la loro musica libera (zappianamente absolutely free, come giustamente è stato fatto notare) e ci sembra che sia stata sviluppata con istinto naif, non sono altrettanto sicuro che un bambino di tre anni coglierebbe la loro musica con grande piacere (di solito i bambini fanno sì casino ma non sopportano il casino altrui), mentre sono dell'idea che sarebbe proprio spaventato da certe cose dei Residents primo periodo - e forse anche dalla stessa Miss Fortune.
Mi trovo anche io d'accordo con l'intervento di Pablito, invece, e non credo che sia una contraddizione.
Si anche io trovo ovviamente i Faust più deconstruttivisti ma dicevo appunto che secondo me i Faust sono più fruibili.
Anche sul fatto che troveresti molte persone disposte ad affermare che i Faust sono di difficile fruizione sarei d' accordo, solo che ne troveremmo altrettante che affermano lo stesso dei Can.
Il punto è semplicemente che secondo me i Faust sono più immediati ma è ovviamente una sensazione personale visto che come dicevo prima stiamo paragonando due dischi abbastanza fuori dal comune.
Però vorrei lo stesso far sentire ad un bambino di 4 o 5 anni J' ai Mail Aux Dents perchè sono convinto che potrebbe divertirsi.
#45
Inviato 31 ottobre 2006 - 02:34
#46 Guest_Willie The Pimp_*
Inviato 31 ottobre 2006 - 13:30
riascoltando l' altro giorno The Faust Tapes pensai che se avessi un figlio gli farei ascoltare immediatamente un disco dei Faust perchè li trovo estremamente liberi.
Sono liberi come se suonasse un bambino di 4 anni che ha una vaga idea di come si usano strumenti musicali e diavolerie elettroniche, quindi pensavo che un figlio di 3 anni è la persona adatta ad ascoltare i Faust.
A parte questo mio trovare più liberi e immediati (anche se fra i due gruppi sinceramente non saprei quale preferisco) i Faust direi che mi trovo d' accordo anche con quanto detto da Pablito, anche io vedo delle analogie tra Faust e Residents e ovviamente li trovo ambedue figli di Zappa e i Mothers, altro genio che in quanto a libertà ne aveva da vendere.
Ho avuto anche io le stesse sensazioni...
#47 Guest_Cannibal Ox_*
Inviato 31 ottobre 2006 - 16:02
La musica dei Faust invece, a mio parere, si realizza proprio nell'essere incompiuta rispetto a quello che si aspetta un ascoltatore tipo, e rispetto a ciò che farebbe un altro gruppo. Tanto è vero che il rimprovero che viene fatto a "Faust IV", disco comunque bellissimo, è quello di rientrare troppo in standar già sentiti, di essere prevedibilmente bello. Gruppi come i Faust e pochi altri, mi vengono in mente i Residents, devono la loro grandezza anche a questa dispersione di idee, e alla capacità di far pensare a chi ascolta che 'ma perchè non hanno fatto così e cosà? altri l'avrebbero fatto...". Appunto...
Vorrei avere conferma di quella che è una mia sensazione: ho sempre trovato i Can più "concreti" rispetto ai Faust, sentendo questi ultimi come meno realizzati.
Mi spiego: ascoltando uno qualunque dei dischi dei faust, mi sembra di sentire in ogni traccia mille idee che spingono per essere realizzate, una fucina continua di follie e suoni, che però alla fine non trovano una direzione comune, risultando dispersive.
Eh, ma il mio "problema" è che mentre ascoltando i Resident vedo chiaro il loro intento, così come per altri gruppi anche molto più aperti, ad esempio il Gruppo di Improvvisazione dell'avatar di InTheBasement, i Faust nella loro incompiutezza mi suonano continuamente alla ricerca di qualcosa, boh, di un'altra forma.
Mi riferisco solo i faust storici, di quelli dei '90 ho solo faust and Dalek.
Potrei benissimo sbagliarmi, eh.
Ad esempio non avrei mai scommesso di trovare qualcuno che dicesse che i Can sono meno immediati e fruibili dei Faust
#48
Inviato 01 novembre 2006 - 17:06
adesso sto ascoltando molto attentamente "Tago Mago" , poi scriverò due righe di commento.
in ogni caso il Kraut è un genere..... intrigante.
#49
Inviato 02 novembre 2006 - 13:27
Io invece la penso al contrario di te.
Vedo i Can cervellotici, con un sound molto studiato, intellettuali insomma.
Mentre riascoltando l' altro giorno The Faust Tapes pensai che se avessi un figlio gli farei ascoltare immediatamente un disco dei Faust perchè li trovo estremamente liberi.
Sono liberi come se suonasse un bambino di 4 anni che ha una vaga idea di come si usano strumenti musicali e diavolerie elettroniche, quindi pensavo che un figlio di 3 anni è la persona adatta ad ascoltare i Faust.
A parte questo mio trovare più liberi e immediati (anche se fra i due gruppi sinceramente non saprei quale preferisco) i Faust direi che mi trovo d' accordo anche con quanto detto da Pablito, anche io vedo delle analogie tra Faust e Residents e ovviamente li trovo ambedue figli di Zappa e i Mothers, altro genio che in quanto a libertà ne aveva da vendere.
Cioè Diego tu senti i Faust più tendenti alla reiterazione e i Can decostruttivisti?
L'uso del termine "immediati" riferito ai Can è riferito alla fruizione, non certo alla composizione. E io sono sicuro che ci sono centinaia di ascoltatori pronte a quotare che i Faust non sono di fruizione immediata. [.......]
Secondo me state dicendo la stessa cosa partendo da due ottiche differenti.
I Faust sono indubbiamente più "liberi" a livello di schema musicale, ma si tratta di vedere se questa maggiore libertà si traduce in una analoga facilità di fruizione da parte dell'ascoltatore.
Personalmente e coerentemente con i miei gusti musicali, preferisco di gran lunga i Faust: la loro libertà espressiva lascia anche me libero di spaziare e di immaginare. Cosa che non mi succede con i ritmi a volte un po' claustrofobici dei Can.
#50
Inviato 02 novembre 2006 - 22:55
Concordo in lungo e in largo: Faust e Residents sono fratelli, è evidente. Non a caso da come si legge spesso chi ama gli uni venera allo stesso modo gli altri. Anche i Minutemen sono altri grandi con una marea di idee consecutive a getto continuo, anche se le propongono diversamente con pezzi brevi, e a volte fanno dire "ma non potevano continuare ancora invece di cambiare e ricambiare," ma per quello tutti questi sono unici, c'è poco da fa'.La musica dei Faust invece, a mio parere, si realizza proprio nell'essere incompiuta rispetto a quello che si aspetta un ascoltatore tipo, e rispetto a ciò che farebbe un altro gruppo. Tanto è vero che il rimprovero che viene fatto a "Faust IV", disco comunque bellissimo, è quello di rientrare troppo in standar già sentiti, di essere prevedibilmente bello. Gruppi come i Faust e pochi altri, mi vengono in mente i Residents, devono la loro grandezza anche a questa dispersione di idee, e alla capacità di far pensare a chi ascolta che 'ma perchè non hanno fatto così e cosà? altri l'avrebbero fatto...". Appunto...
Concordo doppiamente anche su Faust IV e lo standard.
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